Maggio 2021

Marta Pesci sarà presto in libreria con un romanzo toccante e realistico

Cinque volte azzurro (prima di morire) è il nuovo romanzo di Marta Pesci, presto in libreria con Land Editore. Marta Pesci: conosciamola meglio Mi chiamo Marta Pesci, anno 1992. Bresciana dalla nascita, ho studiato all’università degli studi di Brescia e mi sono laureata in tecnica della riabilitazione psichiatrica. Da anni sono impegnata nel campo della salute mentale e lavoro nella zona di Milano. Ho cominciato a coltivare il mio sogno di diventare scrittrice da quando ero bambina e i miei genitori hanno dovuto spiegarmi che, diversamente da quello che credevo, i libri non erano degli oggetti magici che apparivano nella nostra libreria di casa, ma venivano scritti da delle persone – gli scrittori, appunto: in quell’istante ho deciso che sarei diventata una di loro. Mi piacciono i gatti (ne ho tre). Ho una passione per il gioco degli scacchi, un gioco affascinante ma frustrante al limite del sopportabile… chi ci si sarà cimentato saprà di che parlo. Considero Stephen King il mio mentore nella scrittura per una caratteristica che lo contraddistingue e che vorrei fare mia: scrivere la verità anche quando farlo è scomodo e scandaloso. Cinque volte azzurro (prima di morire) (cover provvisoria) Presto in libreria

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Chi è Selene Minopoli, autrice de Le sentinelle degli Elohim

Le sentinelle degli Elohim, il nuovo romanzo di Selene Minopoli, è un adrenalinico sci-fi made in Italy. Selene Minopoli, la presentazione Selene Minopoli vive a Saronno con il figlio e il compagno. Laureatasi al DAMS di Bologna ha lavorato nella post-produzione televisiva e come giornalista web. Ha  pubblicato il suo primo libro “Le teorie di Benedetta” edito “CSA EDITRICE” nel 2015 che ha poi presentato al Salone del Libro nel 2016. Personal trainer da anni, nella vita di tutti i giorni si ispira alla frase “Mens sana in corpore sano”. La sua passione più grande rimane la scrittura. Le sentinelle degli Elohim (cover provvisoria) Presto in libreria Sinossi Sono tra noi… e vogliono lei.  Ma lui non lo permetterà. Per gli individui più spietati, la volontà è l’unica cosa che conta. Individui che si nascondono nell’ombra, invisibili a tutti, ma che con le loro decisioni possono influenzare le sorti dell’intera umanità… e adesso vogliono lei.  – La prima volta che incrocia il suo sguardo, Carlo sa che quella ragazza ha qualcosa di unico – lo nota dall’intelligenza dei suoi occhi, dalla piega ironica che ha assunto il suo sorriso quando si è accorta di essere osservata. Carlo sa che quella ragazza gli farà perdere la testa… ma non può immaginare che per lei sarà disposto a tutto, anche a sacrificare se stesso.  – Laura sa che trascinare Carlo nella sua vita è profondamente rischioso: loro potrebbero reclamarla in qualsiasi momento, e lei non ha la forza di opporsi. Eppure non può fare a meno di amarlo, di lasciarsi trascinare da una passione pericolosa quanto intensa. Tutto questo non porterà a niente di buono, e Laura lo sa. Non può opporsi al suo destino – lei è un’eletta, e non può concedersi di amare nessuno.  «Le sentinelle degli Elohim è un viaggio in giro per il mondo, alla ricerca del vero amore.» «Uno sci-fi adrenalinico.»

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intervista ad adelio tamburrini e maionese

Doppia intervista: Adelio Tamburrini vs Maionese

Intervista semiseria ad Adelio Tamburrini Presto in libreria con Maionese – l’emozionante viaggio di una golden retriever in cerca di una nuova casa – Adelio Tamburrini si racconta ai lettori di Land Editore con un’intervista semiseria che ci permetterà di conoscere meglio l’universo di scrittura di un autore tanto coriaceo quanto innamorato della sperimentazione narrativa. Conosciamo meglio l’autore di Maionese Ciao, Adelio, e grazie per aver scelto di essere qui. Come abbiamo anticipato, questa sarà un’intervista semiseria, un po’ sui generis, dove vorremmo permettere ai lettori di conoscere meglio il tuo universo creativo in una maniera un po’ diversa dal solito. Del resto, l’originalità è qualcosa che sembra appartenere profondamente alla tua scrittura. Cominciamo allora con un esercizio un po’ particolare; immaginiamo di essere nel famoso programma Le Iene: tu e Maionese state conducendo una doppia intervista… Adelio Tamburrini Nome: Adelio Soprannome: Mai avuto, mi sarebbe tanto piaciuto averne uno da ragazzo perché non andavo d’accordo con il mio nome Età: 38 anni Professione: operaio Descriviti con quattro aggettivi: Curioso, realista, generoso, pigro Angelo o diavolo? Sicuramente diavolo, perché è così difficile restare puri Impulsivo o riflessivo? Decisamente impulsivo Il miglior pregio di Maionese: saper ascoltare Il peggior difetto (sempre di Maionese): sempre in cerca di coccole Il tuo libro preferito: Novecento di Alessandro Baricco Qual è la prima cosa che fai al mattino? Implorare La cosa più strana che tu abbia mai fatto: mi rimane difficile sceglierne una, perché ne faccio un’enormità, ma credo la cosa più strana che spesso mi capita è fissarmi con i volti; mi capita spessissimo di fare associazioni con i volti che vedo, e non mi do pace finché non trovo la somiglianza. Il tuo giocattolo preferito di quando eri piccolo: mia madre mi ricordava sempre che passavo le ore a giocare con il castello dei Masters Dolce o salato? Salato tutta la vita La cosa che ti dicono più spesso: stai zitto! Come ti vedi tra tre anni? Più buffo di ora… Cosa consiglieresti agli scrittori di oggi: Di non seguire i miei consigli… Saluta i tuoi lettori con la citazione tratta da una canzone: È una canzone senza titolo: Tanto pè cantà Pè fa quarche cosa Non è gnente de straordinario È robba der paese nostro Che se po’ cantà pure senza voce Basta ‘a salute Quanno ‘a salute è tutto Basta a salute e un par de scarpe nove Poi girà tutto er monno E m’a accompagno da me Maionese Nome: Lara Soprannome: Maionese Età: dieci anni Professione: cane guida Descriviti con quattro aggettivi: Paziente, fedele, coraggiosa, curiosa Angelo o diavolo? Angelo Impulsiva o riflessiva? Impulsiva Il miglior pregio di Adelio: esserci sempre per gli altri Il peggior difetto (sempre di Adelio): chiacchiera troppo Il tuo suono preferito: il suono della pallina, ovvio Qual è la prima cosa che fai al mattino? Mi lecco tutta La cosa più strana che tu abbia mai fatto: fuggire dalla mia casa Il tuo giocattolo preferito di quando eri piccola: sempre la pallina Dolce o salato? Dolce e poi salato La cosa che ti dicono più spesso: ma quanto sei bella Come ti vedi tra tre anni? Anziana Cosa consiglieresti ai cani di oggi: di fare sempre la pipì sulla traversina Perché dovremmo conoscere la tua storia? Perché anche io prima di viverla non pensavo esistesse un mondo simile Saluta i tuoi lettori: bau! Maionese sarà presto in libreria Maionese, la trama: «Ciao, sono Maionese. Sono una Golden Retriever di dieci anni color crema che cerca una nuova casa.» Sembrerebbe una storia di abbandono come molte altre, ma la verità è che c’è davvero poco di comune in Maionese, la dolcissima golden retriever nata dalla penna di Adelio Tamburrini: accompagnandola nel suo viaggio nell’entroterra romano ascolteremo storie di coraggio e di rinascita, ma anche di solitudine e disperazione, raccontate dalle voci di personaggi tra i più disparati: è così che conosceremo Rocco, abbandonato dalla famiglia perché incapace di nascondere la sua sessualità, ma anche lo stravagante e imprevedibile Marcus, un senzatetto che alla realtà ha sempre preferito la forza dell’immaginazione. E ancora la forza prorompente del Principe, che danzerà per le strade di Roma facendosi guidare dal suo vecchio bastone, e la dolcissima Grazia, che ci farà piangere e sognare tra le pagine di un diario scritto per dare voce ai dimenticati e agli esclusi. “Ma cosa stai mangiando? Questa è Maionese, non è buona per te.” Poi, pensandoci un po’ su, disse: “Ti chiamerò Maionese.”

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Presentazione di Elisabetta Venturi, autrice de “Il vestito rosso”, presto in libreria con Land Editore

Elisabetta Venturi si unisce alla rosa di autrici Land Editore con il romanzo “Il vestito rosso” Siamo felici di presentare ai nostri lettori Elisabetta Venturi, autrice de “Il vestito rosso”, che è recentemente entrata a far parte della rosa di autrici Land Editore. Elisabetta Venturi, la presentazione Sono nata e cresciuta a Casalecchio di Reno e vivo ancora qui con due meravigliosi bimbi miciosi. Cosa dicono di me? Che sono poliedrica, mi piace spaziare, esplorare e sperimentare. In poco più di trent’anni (non è importante quanti, no?) mi sono dedicata a svariati hobby fai da te, ho danzato, divorato serie tv e addirittura costruito luna park e salvato mondi da epidemie, ma solo nei board game. Come mi guadagno da vivere? Ho un lavoro d’ufficio come tanti, ecco perché sono una sognatrice incallita, amo colorare la vita (guai a chi fa entrare Enzo e Carla a casa mia!) e invento parole, perlopiù per pigrizia e pucciosità. Ti starai chiedendo: e i libri? Le cose importanti le lascio sempre alla fine, come la parte centrale della pizza. Stephen King è il mio primo grande amore, dopo di lui ne sono venuti altri: leggo un po’ di tutto, dai manga ai saggi. Ho cominciato a scrivere quasi per caso, la mia prima creazione doveva essere un thriller, poi i personaggi hanno deciso di cambiare genere alla storia! Ho alimentato la mia passione per la scrittura con corsi e sfide sui social dove mi diletto soprattutto in racconti brevi. Se ti va, passa a trovarmi su Wattpad (Triskele86) e su “Serie da leggere”, fammi sentire la tua voce, amo interagire con i lettori. Citando il Re: “Scrivere è un’occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza”. Il vestito rosso (cover provvisoria) Presto in libreria

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Radici: intervista a Lucia Spinella

Lucia Spinella, autrice siciliana da tempo trapiantata in  Piemonte, sarà presto in libreria con il libro Nel cortile di  Nenè – un giallo un po’ sbiadito. Romanzo che mescola  sapientemente toni intimistici tipici del romance classico e  una vena di giallo che fa l’occhiolino ad Andrea Camilleri,  Nel cortile di Nenè colpisce proprio per la vividezza della sua  ambientazione siciliana, e per l’amore che l’autrice  dimostra di provare per la sua terra d’origine.   L’intervista Nel cortile di Nenè, la trama: Un omicidio da risolvere, la storia di un amore impossibile  e il piacere di riscoprire l’universo intimo – quasi magico – della Sicilia più autentica: benvenuti a Torrescirtea, dove  l’anziana Nenè è pronta ad accogliervi con una tazza di  caffè bollente e un fragrante biscotto inzuppato nello  zabaione. Nel suo giardino dal sapore bucolico Nenè lascia  sempre una sedia libera per ospitare chiunque voglia  fermarsi ad ammirare il panorama. A popolare il borgo  incantato di Torrescirtea una serie di personaggi quantomai  stravaganti: dalla bizzarra Ciccina – pettegola impenitente  ma dalle movenze assai comiche – alla graziosa Sarina, che  nutre una passione segreta per le divise dei carabinieri. E  poi c’è la saggia Nenè, che con la forza del suo buon cuore aiuterà due amanti ormai lontani a ricongiungersi – e  questa volta per sempre… .  RADICI: l’intervista completa Innanzitutto, un doveroso ringraziamento per aver  accettato di partecipare all’intervista. Nel cortile di  Nenè è un libro molto particolare, non solo perché  mescola il linguaggio letterario al dialetto siciliano,  ma anche per questo strano ma vincente mix tra  romanzo d’amore e narrativa gialla. Quali sono state  le tue fonti di ispirazione? Ti sei rifatta a degli autori  in particolare?  Le mie fonti d’ispirazione sono state  sicuramente i diversi romanzi gialli e  sentimentali letti negli anni, come Jane Eyre di Charlotte Brontë; La signora delle camelie  di Alexandre Dumas; Storia di una capinera  di Giovanni Verga; i romanzi del  Commissario Montalbano… . Si tratta del tuo primo romanzo?  Sì, è il mio primo vero romanzo. In  precedenza ho scritto altre storie e poesie,  che però sono state per me più dei tentativi, degli esercizi.  Il libro è sicuramente un omaggio a Torrescirtea, un  borgo della Sicilia che viene descritto come un posto quasi magico – incantato, persino. L’idea  che hai della Sicilia è questa? Torrescirtea è l’idea fantasiosa del mio paese  d’origine. Un quadro suggestivo, dove si può  scorgere qualche pennellata di realtà. Un  ricordo arricchito di elementi surreali tratti  dai miei sogni nostalgici. Per me la Sicilia è la  rappresentazione di un amore impossibile.  Sappiamo però che vivi da diversi anni in Piemonte.  Questa terra per te che cosa rappresenta?  Il Piemonte per me è una scelta voluta ma  sofferta. La realizzazione della mia  indipendenza. La mia seconda terra, quella  della vita adulta. Anch’essa piena di ricordi  meravigliosi.   Nel cortile di Nenè sembrerebbe quasi un tentativo di  preservare la tua identità siciliana…  Si tratta sicuramente di un modo di rivivere la  mia identità siciliana, seppur solo nella  mente. Come me, io credo che ci siano stati  tanti altri autori a fare questo tentativo. La  lontananza spesso rafforza il sentimento.   Il dialetto siciliano – una delle caratteristiche che più  colpisce del romanzo – è sapientemente mescolato  all’italiano di tradizione letteraria. Conciliare e  dosare queste due lingue è stato difficile? No, per me non è stato difficile conciliare  queste due lingue. A dire la verità, è stato  divertente e spontaneo. Spesso nella mia vita  quotidiana mi capita di usare entrambe le  lingue, soprattutto incontrando dei  compaesani. Io mi sono accorta che per due siciliani che si ritrovano è quasi inevitabile  mischiare il dialetto con l’italiano.  Nel cortile di Nenè è un libro pieno di personaggi  bizzarri e simpaticissimi – comici persino. Per  delinearli ti sei ispirata a delle persone realmente  esistenti?   I personaggi del mio romanzo sono un  amalgama fra persone reali, molto originali,  e caratteri fantasiosi estrapolati dai  personaggi ritrovati nei libri che ho letto.  Spesso libri di autori siciliani come  Pirandello, Verga e il maestro Camilleri.   Sapresti fare qualche previsione per quanto riguarda  il futuro del romanzo dialettale? Nuovi autori,  tendenze, sviluppi…   Per me il romanzo dialettale già usato in  passato con Verga, Pasolini e altri grandi, è  un genere che ad oggi si sta affermando  sempre di più. Lo dimostra l’aumento di  titolo e autori che scrivono con questo stile.  Ricordiamo ad esempio Maurizio De  Giovanni, Elena Ferrante, Roberto Saviano,  Giuseppina Torregrossa e lo stesso Camilleri.  Salutaci con una frase in dialetto   “L’occhi a via e i mani e vertuli!” : “Guarda la  strada e proteggi le bisacce!”. Ciccina invece  saluterebbe così: “Bon viaggiu e lustru di  luna!”: “Buon viaggio e che la luna ti  illumini!” (Augurio ironico di scarsità,  ristrettezza). Presto in libreria

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