Febbraio 2022

Il canto delle spighe di grano di Francesca Redolfi: leggi la sinossi

No, non siamo ancora pronti per svelarvi la data di uscita! Ma siccome siamo buoni, ecco l’anteprima esclusiva della cover e della sinossi di Il canto delle spighe di grano, il nuovo romance di Francesca Redolfi La cover ufficiale La sinossi del romanzo Mi davi sicurezza e presenza. Mi davi ogni cosa, e non lo sapevi nemmeno. Francesca Redolfi Il canto delle spighe di grano Astrid ha una promessa da mantenere. L’ha fatta a suo nonno prima che morisse: le chiese di portarlo in un viaggio, lo stesso che lui compì negli anni Settanta – il più bello della sua vita, diceva. E così, in un giorno d’inizio estate, partirà con gli amici d’infanzia seguendo le indicazioni di un misterioso e poetico diario. Ma non sarà un viaggio facile per Astrid, che si troverà ad affrontare ricordi bui del passato, ma soprattutto un amore che trova le sue origini nelle pieghe più tenere della sua infanzia, e che alla vista di Alex minaccia di travolgere ancora una volta la sua vita.Perché Astrid custodisce un segreto che nessuno conosce… nessuno tranne Alex. L’unico che sa cosa è accaduto quella notte di tanti anni prima, quando Astrid ha assistito a un evento sconvolgente,  che l’ha costretta a separarsi da lui e da tutto ciò a cui teneva. Lui che di certo ora la odia per ciò che Astrid ha fatto anni prima… o forse no?Astrid potrà capire cosa si nasconde dietro lo sguardo duro e enigmatico di Alex solo portando a compimento la sua promessa, e seguendo senza saperlo le tracce di un altro segreto, ben più antico e taciuto, nascosto nella copertina di un diario che parla d’amore e di vita, ma anche di misteri mai rivelati. Prossimamente in libreria

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Quattro posti da visitare nella magica Agrigento

A volte nulla come un piccolo viaggio può aiutarci a riprendere il filo della nostra vita, specie in un periodo tanto buio e difficile come quello che stiamo vivendo. Se il tempo è poco e si preferisce restare in Italia,  il nostro Paese è sempre una buona idea per scoprire luoghi nuovi e magici, come ad esempio lo è Agrigento, una città della costa meridionale della Sicilia, conosciuta sin dall’antica Grecia per le sue bellezze e per una storia maestosa e ricca di avvenimenti unici. Vi abbiamo incuriosito, vero? E allora lasciatevi prendere per mano e venite a scoprire insieme a noi quattro luoghi imperdibili di Agrigento. Quattro luoghi imperdibili di Agrigento Non puoi viaggiare? Fallo con la fantasia. Nel cortile di Nenè ti porterà nella magica Torrescirtea, un borgo in provincia di Agrigento pieno di personaggi bizzarri e amabili. Nel cortile di Nenè il nuovo giallo “un po’ sbiadito” di Lucia Spinella La valle dei Templi Si tratta di un importantissimo sito archeologico di Agrigento, e rappresenta uno degli esempi più celebri di arte e architettura della Magna Grecia, oltre a essere ancora oggi una delle principali attrazioni della Sicilia. Gran parte dello scavo e del restauro dei templi fu dovuto agli sforzi dell’archeologo Domenico Antonio Pietrasanta (1783-1863). La Valle comprende i resti di sette templi, interamente in stile dorico. La scala dei Turchi a Realmonte Bagnata dalla luce del sole e lambita da acque cristalline, Scala dei Turchi è una scogliera costiera in pietra bianca incastrata tra due meravigliose spiagge. È possibile accedere a questa naturale oasi di pace salendo una formazione rocciosa calcarea a forma di scala. Il nome deriva dal fatto che questa zona in passato è stata oggetto di frequenti e terribili incursioni turche. La casa di Luigi Pirandello Foto presa da “Ministero dei beni culturali”  (beniculturali.it) Una vera chicca per i lit lovers! La casa in cui è nato Pirandello è una casa campagnola e antichissima, costruita tra la fine del 1600 e gli inizi del 1700 ma, nonostante l’appartenenza a uno stile tipicamente rurale, è molto lussuosa, in quanto Pirandello discendeva da una famiglia agiata. Situata in campagna, appena fuori da Agrigento, è sita su un altopiano che con molta fascinazione scende direttamente sul mare, circondato da querce e suggestivi uliveti. Sciacca Foto tratta dal portale del turismo di Sciacca, link: Storie miti e leggende – Welcome Sciacca A pochi minuti da Agrigento si trova Sciacca, un incantevole borgo affacciato su un mare cristallino che ci farà sembrare di essere in un’isola caraibica, con i vantaggi di un’ottima tradizione culinaria e di un paese pieno di opere d’arte imperdibili, come ad esempio la statua del poeta Vincenzo Licata ma anche delle intime e romantiche viuzze che nascondono moltissime curiosità e segreti. Senza dimenticare che a Sciacca è ambientato “Nel cortile di Nenè”, il divertente giallo “un po’ sbiadito” di Lucia Spinella, disponibile online e in libreria. Acquistalo in libreria o online a soli 13 euro

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Le affascinanti origini del Munaciello

Traducendo la parola Munaciello (o Monaciello) dal napoletano, potremmo ottenere il costrutto “piccolo monaco”: si tratta di un leggendario spirito appartenente al folklore partenopeo, che però comincia a riscuotere un certo interesse anche in ambienti storici di area anglosassone.  Ma che cos’è – o meglio, chi è – il Munaciello? Puoi ritrovare la storia del Monaciello in Tutta la pioggia del cielo, il nuovo romanzo di Miriana Vitulli. Ordinalo in tutte le librerie o online. Tutta la pioggia del cielo il nuovo romance di Miriana Vitulli Si tratta di uno spirito dalla doppia natura, né buono né cattivo, che può elargire favori a chi si trova in difficoltà, ma anche compiere dispetti a chiunque osi contrariarlo. Spesso il monaciello viene rappresentato come un piccolo uomo dalle caratteristiche fisiche deformate, l’aspetto sgradevole e di piccola statura, vestito con abiti monacali e, dettaglio molto caratteristico, le scarpe dalle fibbie argentate. Come abbiamo già detto il monaciello non è una figura per forza positiva o negativa, e a seconda dei casi può dimostrarsi d’aiuto o di ostacolo a chi se lo ritrova di fronte.   Basta poco a contrariare il monaciello. Secondo la tradizione napoletana, uno dei motivi che potrebbe scatenare piccole o grandi vendette da parte di questo piccolo monaco riguarda il rivelare ad altri la sua presenza in una casa…il munaciello, infatti, è molto geloso della sua privacy e pretende assoluta segretezza, pena diventare una creatura davvero dispettosa. Nella cultura internazionale, la figura che più si avvicina al monaciello – una figura decisamente più famosa, perché ideata dalla penna di uno scrittore del calibro di Charles Dickens – potrebbe essere lo spirito del Natale protagonista del grande classico A Christmas Carol, opera che da oltre due secoli viene letta e amata da lettori di tutto il mondo. Anche il monaciello, come il fantasma di stampo dickensiano, può comparire e scomparire in un brevissimo flash temporale, spaventando lo sfortunato che si troverà ad avere a che fare con lui. Il suo intervento può portare grandi fortune, ma anche terribili sfortune… spesso, quando i napoletani vincono una somma di denaro o stanno attraversando momenti particolarmente propizi della loro vita, esclamano: “Forse in casa ho un monaciello!” Stessa cosa vale in quei periodi dove tutto sembra andare storto. Le origini della leggenda del munaciello: un amore impossibile e un frutto proibito La storia del monaciello è secolare, e le sue origini antichissime. La teoria più accreditata ci riporta al lontano 1445, nel periodo in cui a Napoli regnavano gli Aragona. Come spesso accade, la leggenda del munaciello trova le sue origini in una travagliata storia d’amore, ossia quella tra Caterinella, figlia di un ricco mercante di stoffe locale, e un uomo del popolo dotato di scarsi mezzi, Stefano.  I due, follemente innamorati l’uno dell’altra, vennero ostacolati dalla famiglia della ragazza, ma non rinunciarono mai al loro amore, incontrandosi segretamente di notte nei vicoli della Napoli del ‘400.   Durante uno dei loro incontri clandestini Stefano venne brutalmente picchiato e ucciso, sotto gli occhi sconvolti di Caterinella, probabilmente da uno dei parenti della damigella – o forse da un sicario. La ragazza, dopo aver seppellito il suo unico amore, scoprì di essere incinta: all’epoca far nascere un bambino fuori dall’istituzione del matrimonio era considerata un’onta insopportabile anche per la figlia di un mercante, e fu per questo che Caterinella venne rinchiusa in un convento vicino a Napoli, dove nacque il frutto dell’amore con Stefano. Si trattava di un bambino estremamente piccolo deforme. Caterinella, che non sapeva rassegnarsi alla vista di un bambino tanto mostruoso, cominciò a vestirlo con un abito da monaco per omaggiare la Madonna, e per chiederle un miracolo: la guarigione del figlio. Miracolo che, naturalmente, non avvenne mai.  Fu per questo motivo, a causa degli abiti che la madre lo costringeva a indossare, che le persone della zona cominciarono a chiamarlo monaciello. Crescendo, il piccolo divenne sempre più deforme, con la testa piccolissima e il corpo molto massiccio; basso di statura, ovunque andasse il monaciello suscitava disgusto e insulti… spesso il piccolo monaco veniva anche picchiato o torturato. La popolazione, sempre più sospettosa, cominciò ad attribuire al piccolo uomo poteri magici, ora benevoli e ora maligni. Se, per esempio, il monaciello indossava un cappuccio rosso, ciò significava che era pronto a dispensare favori e fortuna, se invece era nero voleva dire che quel giorno avrebbe portato immensa sfortuna alle persone che usavano contrariarlo. Quando Caterinella, la madre del monaciello, morì, le persone cominciarono addirittura a dare alla creatura la colpa di qualsiasi evento sfortunato accadesse a Napoli, come ad esempio il proliferare di malattie infettive  e l’aumento delle tasse. Sempre in quel periodo le aggressioni al munaciello aumentarono, finché non scomparve in maniera misteriosa. Le persone cominciarono quindi a mormorare che il munaciello era stato portato via dal diavolo in persona. Una presenza costante Dopo la morte del munaciello, il popolo napoletano continuò a mormorare di averlo visto nei luoghi più incredibili e disparati, e soprattutto nei quartieri più poveri la sua esistenza divenne non più una leggenda ma una certezza, e gli furono attribuiti molti eventi sfortunati che capitavano alle persone, ma anche eventi fortunati e lieti eventi. Non tutti, infatti, attribuivano caratteristiche esclusivamente maligne al munaciello, che cominciò allora ad assumere la sua natura di creatura duale, nè buona nè cattiva.Come abbiamo già detto, ancora oggi molte persone pensano che il munaciello possa aiutare le persone a conoscere i numeri fortunati per giocare alla lotteria. Il munaciello tra teorie e ipotesi La storia di Stefano, Caterinella e del piccolo bambino deforme è solo una delle tante origini ipotizzate dagli storici. Nel corso degli anni sono nate moltissime ipotesi riguardanti la nascita di questo piccolo spettro; una delle più plausibili riguarda l’idea che originariamente i monacelli fossero delle persone incaricate di mantenere puliti i pozzi della città quando ancora non esistevano reti fognarie. Per forza di cose, queste persone dovevano avere un’ossatura e una statura molto piccola, senza contare che il lavoro sottoterra poteva imbruttire in maniera spaventosa qualsiasi persona.

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Il nuovo fantasy di Sabrina Castiglia

Sabrina Castiglia firma un fantasy ispirato ai migliori autori europei e americani, disegnando un universo fantastico completamente inedito. L’opera uscirà verosimilmente nell’autunno 2022, e come sempre sarà disponibile online e in libreria. Sabrina Castiglia, la biografia Leggere libri è una passione che non sempre riusciamo asoddisfare: scopri il progetto Serie da Leggere! www.seriedaleggere.it è sempre l’ora per leggere Sabrina nasce a Milano nel 1995 e passa la vita a nascondere le proprie storie nei cassetti sotto alla scrivania. Lavora in un grande ufficio, ma le sue avventure incominciano solo la sera, quando nella quiete della propria stanza può immergersi nelle avventure fantastiche che le colorano le mani d’inchiostro. Sabrina è appassionata di tutto ciò che è creativo, dalla fotografia al disegno, ma è spesso solo tra le pagine di un buon libro che trova la propria dimora. E solo nei racconti che tratteggia su carta, il luogo da chiamare casa. Perché ci sono storie che devono essere condivise, e persone che non possono fare che questo: raccontarle.  Baciati dalle lune, la cover provvisoria Data di uscita prevista: autunno 2022 Scarica il segnalibro promozionale Scarica gratis

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Letters from Arizona, il nuovo romance di Mariasole Maglione

Lo staff Land Editore è felice di presentare una nuova autrice recentemente entrata a far parte della rosa di autrici Land con un romance delicato e gentile dal titolo “Letters from Arizona”. Mariasole Maglione, la biografia Leggere libri è una passione che non sempre riusciamo a soddisfare: scopri il progetto Serie da Leggere! www.seriedaleggere.it è sempre l’ora per leggere Mariasole Maglione è nata in una sera stellata del 1997 e cresciuta in un paese abbracciato dai Colli Euganei. Ama leggere e scrivere da quando ha imparato a farlo, ha un lungo elenco di passioni e studia Astrofisica. Come le stelle che osserva in cielo, i suoi romanzi sono esplosioni di luci e ombre, in cui l’anima dei personaggi esce con prepotenza. Non smette mai di ideare nuove storie in cui spiegare le emozioni e cercare di sviscerarle, e trova l’ispirazione in ogni cosa che vede nel corso dei suoi viaggi, perché ovunque cerca la bellezza. E la magia.  Letters from Arizona, scopri la cover provvisoria Data di uscita prevista: estate 2022 Land Magazine dicembre, scopri lo speciale dedicato al Natale Acquista

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