Luglio 2022

Tre invenzioni che hanno reso grande il Medioevo

Il Medioevo è famoso per essere spesso considerato un periodo oscuro dell’umanità. Certo, un’epoca lunga quasi mille anni deve per forza contenere in sé dei periodi di crisi, alcune più gravi e incisive delle altre, ma la verità è che la maggior parte dei pregiudizi sul medioevo sono stati alimentati da studiosi e storici dell’epoca moderna, i quali avevano dei precisi interessi di natura politica nel far credere che il progresso portato dalle rivoluzioni agricola e industriale avesse in qualche modo tolto l’uomo da uno stato di precedente precarietà. In realtà, il medioevo è stata un’epoca ricca di contraddizioni; a ogni crisi (ad esempio quella legata alla peste bubbonica) è seguito un periodo di grande crescita economica e di incredibili invenzioni tecnologiche e culturali. E allora ecco tre grandi scoperte che hanno reso unico e fondamentale il Medioevo. 1) Le banconote Ebbene sì, le banconote sono una novità introdotta nel Medioevo, più precisamente in Cina tra il nono e il dodicesimo secolo d.C, quando una crisi senza precedenti del settore metallurgico costrinse le persone a trovare nuovi modi per portare a termine i pagamenti. Fu in questo periodo che le persone cominciarono a scrivere su dei pezzi di carta l’importo dei debiti e a conservarli (proprio come facciamo noi oggi con le cambiali…), per poi cominciare a usare con sempre più frequenza la carta moneta. Nel mondo occidentale, il primo a menzionare le banconote è Marco Polo nel 1296, dopo uno dei suoi viaggi in oriente. 2) Il calendario Nel 525 D.C, un monaco di nome Dionisio Exiguo creò questo nuovo sistema di datazione come parte dei suoi sforzi per comprendere gli appuntamenti pasquali. Voleva che l’anno 1 d.C. fosse la data di nascita di Gesù Cristo, anche se calcoli successivi mostrano che la Sua nascita avvenne prima. L’uso progressivo del calendario è diventato molto diffuso ed è ora il sistema più quotato per il conteggio degli anni nel mondo. 3) Il caffè e i bar Okay, non si tratta propriamente di un’invenzione, quanto di un’introduzione. Il caffè è stato introdotto per la prima volta in Europa nel 1400 e nel 1600 diventerà popolare in tutto il continente. Contemporaneamente, nacquero dei locali, chiamati “caffetterie”, dove questa bevanda veniva servita. Le caffetterie divennero rapidamente centri di attività sociale e di comunicazione, ed erano l’unico posto in cui le diverse classi sociali potevano mescolarsi liberamente.

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Arianna Ciancaleoni ci porta al FRI – Festival del romance italiano

(Articolo apparso per la prima volta su Land Magazine Cartaceo di Maggio 2022. Tutti i diritti riervati) E mentre lettrici e scrittrici si aggiravano ignare allo scorso FRI – Festival del romance italiano – noi di Land Editore avevamo una spia esperta al nostro servizio che osservava tutto con scrupolosa attenzione, per di più in triplice veste: autrice, lettrice e, per l’appunto, reporter in incognito.  Quel che ne è uscito è un articolo che copre tutte le lettere dell’alfabeto, perché un evento come il Festival del romance italiano non si può descrivere in pochi paragrafi: per fortuna Arianna è corsa in nostro aiuto, per portare anche a noi e ai lettori che non hanno potuto presenziare notizie del primo festival italiano interamente dedicato al Romance. Di Arianna Ciancaleoni Ebbene sì, ho potuto vedere con i miei occhi il Festival del Romance Italiano! Giunto quest’anno alla seconda edizione, la prima nel 2019, si è svolto il 13 marzo al Forum di Assago (MI), confermando tutte le aspettative. Forse unica tra le presenti, ero lì in triplice veste: di turno presso lo stand del Collettivo Scrittori Uniti con il mio romanzo “Una parentesi stravagante” edito Bertoni Editore, ospite presso lo stand More Stories con “Come rovinare tutto”, ma anche inviata speciale per Land Editore per raccontarvi i retroscena del festival. In più, mi sono aggirata tra gli stand come lettrice e fan, in cerca di autografi delle mie autrici preferite. Vi racconto la mia esperienza attraverso le parole, e in rigoroso ordine alfabetico! A come Amore Il sentimento principale che anima le pagine delle scrittrici del FRI. In molti casi, si accompagna alla passione, al tormento, al delirio e agli onnipresenti fantasmi del passato che tornano e sparigliano le carte della vita dei protagonisti. B come Book Il book è l’imprescindibile libro delle firme, da creare o acquistare in precedenza, per raccogliere il maggior numero possibile di autografi delle proprie beniamine. Contiene tutti i nomi delle autrici coinvolte e dei membri dello staff. Così, si possono raccogliere foto, segnalibri, dediche, anche senza portarsi dietro tutti i libri da firmare. Ve la ricordate la Smemoranda? Ecco, alla fine assume lo stesso aspetto dei nostri diari del liceo. C come CSU Il Collettivo Scrittori Uniti è un’associazione che permette agli autori, con o senza editore, di partecipare alle fiere, in presenza o in delega, pagando una quota suddivisa. Ho condiviso già con loro diversi eventi: per me è stata l’occasione di farmi conoscere ma soprattutto incontrare altri autori da tutta Italia e oltre, chiacchierare con loro, confrontarci su libri e i progetti per il futuro. D come Donne Non so esattamente le percentuali, ma posso ipotizzare che oltre il 90% del pubblico del FRI fosse femminile. Gli uomini presenti erano soprattutto in veste di accompagnatori o assistenti, oltre che… modelli! Eh sì, perché alcune autrici, per mostrare davvero i personaggi dei loro romanzi alle lettrici, hanno portato con sé interpreti in carne ed ossa che hanno attirato tutte le attenzioni. E come Editori Al FRI erano presenti diversi editori, medi e grandi, novità e conferme. F come Fan A volte mi è sembrato di essere negli anni 90, al concerto di qualche boyband! L’accoglienza per le autrici più amate era tale che si formavano code lunghissime per accaparrarsi firme, foto, gadget. Felicia Kingsley è stata sicuramente una delle regine incontrastate, ma non sono mancati i sold out anche per molte altre protagoniste. G come Gadget Ogni libro acquistato o ogni autografo conquistato erano accompagnati da uno o più gadget: cancelleria, segnalibri, caramelle e dolciumi, cerchietti luminosi, magliette, borse personalizzate, chi più ne ha più ne metta! H come Hotel Anche gli hotel erano stati colonizzati dalle partecipanti. La mattina del 13 marzo la sala colazioni di quello in cui alloggiavo era letteralmente invasa da gruppi di ragazze emozionate, che non vedevano l’ora di cominciare quell’avventura! I come imbarazzo Eh sì, tanto imbarazzo, soprattutto avvicinandosi ad autrici famose, cercando un approccio, ma anche tentando di identificare persone fino ad allora viste solo online. È lei o non è lei? E se la saluto e non mi riconosce? E se sbaglio il titolo del libro o il nome dei personaggi? Ecco quello che passa nella mente di una lettrice timida che sta per incontrare una blogger o un’autrice che ha letto. L come Libri Libri, libri ovunque! Un vero e proprio paradiso per le lettrici romance! Io mi sono contenuta negli acquisti e ho avuto le mie copie autografate del cofanetto degli “Effetti Collaterali” di Anna Nicoletto e di “Ogni storia che parla di noi” di Noemi Antonelli, due autrici che adoro e di cui ho letto praticamente tutto. Poi ho fatto incetta di segnalibri e di titoli, che mi sono appuntata per leggerli prima possibile. M come Mascherine Un altro motivo per cui le figuracce non sono mancate. N come Numeri Oltre 1000 biglietti venduti, sempre sold out in pochi secondi a ogni riapertura della biglietteria. 230 autrici, 22 case editrici, migliaia di post sui social a celebrare l’evento. O come Ottelli Lidia Ottelli, ideatrice del Festival e autrice amatissima, che ha organizzato tutto insieme allo staff del suo blog “Il rumore dei libri” e Kinetic Vibe, agenzia internazionale di eventi. Mettere insieme qualcosa del genere non deve essere stato per niente facile, soprattutto a causa degli annullamenti dovuti alla pandemia, ma il grande risultato c’è stato ed è quello che conta! P come Preorder Ogni autrice ha attivato il preorder dei romanzi: le lettrici potevano essere sicure che ci fosse lì la propria copia, ad aspettarle, con una dedica particolare e un piccolo omaggio. Infatti, molte partecipanti avevano proprio una lista da spuntare e, strategicamente, si spostavano per la fiera per ritirare tutto ciò che avevano preordinato, oltre naturalmente a scattare innumerevoli foto con le loro preferite. Q come Quando? La prossima edizione è già in lavorazione e si terrà sempre nella stessa location, nel 2023. R come Ricordi Gli scambi di idee, i commenti, la curiosità di vedere chi aveva lo stand

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Che ne direste di… un viaggetto in Scozia? Presentazione di Cristina Ferri

Ispirato ai migliori classici ottocenteschi, Jane Eyre in primis (di cui il romanzo è pregno di riferimenti filmici e letterari, e persino sonori) il nuovo romanzo della scrittrice Cristina Ferri vi porterà nel cuore della Scozia, che con i suoi paesaggi, ma soprattutto grazie a una storia d’amore dolce e sofferta, vi farà sognare  di visitare almeno una volta nella vita quei luoghi tanto incantati e verdi. I profumi segreti della scozia, la cover provvisoria Cristina Ferri, la biografia Cristina Ferri è nata e vive a Sora. Nel 2008 è vincitrice del concorso “Il volo della memoria-ricordare i luoghi dello sterminio. Nel 2015 si laurea in Lettere con tesi in Letteratura Angloamericana su Kate Chopin e Edith Wharton. Dice di sé: un’inguaribile romantica, amante delle lettere scritte a mano, di quelle che non si trovano più e un’eterna Anna dai capelli rossi, perennemente con la testa fra le nuvole.   Pubblicazioni precedenti Ti aspettavo da una vita (2019) – Bertoni Editore Come nei film (2020) – Self L’ Ultimo regalo (2020) – Collana Floreale – PubMe Una volta ancora (2021) – PAV Edizioni Un’estate a Capel Sound (2021) – Bertoni Editore La locanda di Madison (2022) – PAV Edizioni Di prossima uscita Ritorno a Green House, PAV Edizioni (2022)    

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L’estrema destra ateniese e la Grecia post crisi economica

Le vittime dell’odio del nazionalismo greco. Scenari post covid e post crisi del 2011. In memoria di Pavlos Fyssas Di Alessaandro Capurso Il declino di Alba Dorata si compie il 7 ottobre 2020, quando si conclude il processo per l’omicidio del rapper 34enne Pavlos Fyssas Il Pil della Grecia, nel 2020, si è contratto dell’8,2%; cifre simili a quelle del 2011, l’annus horribilis dell’economia ellenica, quello pre-troika, con un pil che ha registrato il -10,1%. Solo il 69% della popolazione ellenica ha un ciclo di vaccinazione completa. Un fronte, quello novax, che in Grecia raggiunge numeri importanti spalleggiati anche qui dalle forze sovraniste e di estrema destra. La resistenza ai vaccini è tale che il premier Kyriakos Mitsotakis ha recentemente annunciato un piano per multare mensilmente di 100 euro i cittadini over 60 che ancora rifiutano il vaccino. Le multe saranno riscosse attraverso l’ufficio delle imposte e l’incasso è destinato al finanziamento degli ospedali statali. Per ridare slancio a un’economia prostrata da varie crisi che si sono susseguite da più di un decennio, il governo di Atene sta puntando su Greece 2.0, il piano nazionale greco di ripresa e resilienza. La Grecia potrà contare su 18,2 miliardi di sussidi e fino a 12 miliardi di prestiti agevolati. Si spera che questi nuovi aiuti possano di fatto contribuire a creare nuove progettualità che traghettino la Grecia in acque più sicure. Bisogna creare una nuova classe dirigente, che segni la discontinuità con il passato corrotto e complice di aver truccato i conti dello Stato che poi ha generato le misure severe dell’Europa. Misure che, ricordiamolo, hanno favorito l’ascesa al potere del partito che ha ucciso il rapper e cantante Pavlos Fyssas. Un dato che deve far riflettere è il crollo alle elezioni politiche del 2019 di Alba Dorata, il partito greco di estrema destra che con il 2,93% dei voti non è riuscito a superare la soglia di sbarramento del 3% e ad eleggere propri deputati in Parlamento. Quei voti sono stati captati dal Partito guidato dal premier e dall’altro partito di destra Soluzione Greca, formazione che alle elezioni del 2019 è riuscita a entrare sia nel parlamento nazionale, con dieci deputati, che in quello europeo con un seggio. Il declino di Alba Dorata si compie il 7 ottobre 2020, quando si conclude il processo per l’omicidio del rapper 34enne Pavlos Fyssas conosciuto con lo pseudonimo di Killah P., ucciso a coltellate da un gruppo di fascisti nella notte del 18 settembre 2013 davanti a un bar nel suo quartiere, Keratsini, alla periferia ovest di Atene. Sono stati necessari 5 anni e mezzo perché Il processo si concludesse con un verdetto di condanna dei responsabili. Niklaos Michaloliákos, il leader di Alba Dorata, «è a capo di una organizzazione criminale che ha attaccato in maniera regolare e continua migranti ed esponenti della sinistra greca»: lo ha dichiarato il Tribunale di Atene al processo. Alla lettura della sentenza, il pubblico in aula ha applaudito e urlato di gioia, mentre all’esterno tanti manifestanti antifascisti si scontravano con la polizia. Giustizia è stata fatta. Ma chi è Alba Dorata? È un partito politico greco di estrema destra dalle idee neonaziste e xenofobe fondato nel novembre del 1993 da una piccola setta di sostenitori di Hitler. Per anni il partito aveva ottenuto risultati politici irrilevanti, ma incrementa consensi e voti dopo la crisi finanziaria del 2008 grazie a diverse iniziative populiste e alla propaganda contro l’immigrazione. Queste sono le parole utopiche di un giovane che usava la musica per affermare i suoi ideali per un mondo più equo, dove tutti potessero trovare posto senza più muri e confini che di fatto annullano la dignità umana. Pavlos non era che un ragazzo europeo che viveva il suo tempo, e che tifava per la sua squadra di calcio. L’Olympiakos è l’ultima cosa che ha visto, quella notte di settembre 2013, quando venne accoltellato da un gruppo di militanti neonazisti. Pavlos Fyssas era un antifascista, militante nell’organizzazione di sinistra Antarsya. Negli anni aveva organizzato tanti concerti e manifestazioni politiche nella zona in cui viveva. Per 5 anni della sua vita era stato anche un operaio. Da ragazzo aveva lavorato, come suo padre e suo nonno, nei cantieri navali di Perama, la grande area  industriale di Atene, conosciuta da tutti come la “Zona”. Pavlos Fyssas però era un musicista: un rapper noto col nome d’arte di Killah P, che sta per “Kill the past”, uccidi il passato. Nei suoi testi si parla di intolleranza e dei pericoli del fascismo. Ma Pavlos racconta anche di ragazze, di lavoro, di crisi, di amicizie, come il brano “Sei qui” che scrisse nel 2005 dedicandolo a un suo caro amico morto in un incidente stradale. Pavlos Fyssas era un uomo di 34 anni che ha pagato con la vita l’amore per le sue idee. La morte di Pavlos di fatto ha segnato la morte e il disfacimento di Alba Dorata. Un sacrificio che è nella memoria di tutti quelli che credono che il valore delle idee sia superiori agli interessi e agli egoismi di pochi. Mi piace pensare a Pavlos come uno dei tanti paladini di una generazione di giovani che ha di fatto pagato più di tutti il peso della crisi e della contemporaneità. Per queste motivazioni dedico anche a lui ANAMNESIS, il mio viaggio tra le vie di Atene che mette in luce le ombre di un sistema finanziario prima e politico poi che assoggetta le persone più deboli ed indifese del meccanismo.

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L’intramontabile fascino dell’amore in corsia

Che se ne parli bene o male, Grey’s Anatomy ha fatto scuola per gli amanti del medical drama, facendo sognare per oltre dieci anni i telespettatori e le telespettatrici. Se anche voi siete nostalgici del fascino del bellissimo Derek Sheperd, la prossima uscita made in Land Editore potrebbe fare al caso vostro. Vi presentiamo Martina Musto, autrice di “Quel che resta della notte” Martina Musto nasce a Corato il 23 maggio del 2000 e, fin da quando era in fasce progettava una carriera da insegnante e scrittrice. Ha pubblicato con Rossini nella collana “Poetica” un libro di poesie. Attualmente frequenta la facoltà di scienze della formazione primaria a Bari. Che ne dite, vi abbiamo incuriosito? Continuate a seguirci per saperne di più sul nuovo romanzo Land Editore

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