La situazione politica in Iran è ormai sotto i riflettori mondiali, a causa di alcune sconvolgenti notizie che ci sono giunte dai media locali e internazionali. L’uccisione di Mahsa Amini da parte della polizia di regime del dittatore Mahmoud Ahmadinejad ha scatenato una vera e propria ribellione nel paese: uomini e donne si sono riuniti per dire basta alla dittatura che da anni opprime la popolazione, e in particolare le donne. In pochi sanno che l’Iran, già dallo scorso giugno, in seguito alle elezioni nazionali (elezioni fantoccio, ovviamente), ha cominciato a scivolare sempre di più in una vera e propria dittatura militare, dispiegando le forze armate del dittatore Mahmud contro qualsiasi cittadino dissidente. Se prima la situazione nel Paese era tragica, con un regime politico che di anno in anno si trasformava sempre di più in una teocrazia integralista, ora la popolazione si trova in un contesto davvero disperato, dove la violenza da parte dei militari è diventata la norma. A farne le spese nella maniera più atroce sono, come spesso accade, le donne. È bastato davvero pochissimo, poco tempo fa, per scatenare nei confronti di una di loro, rea di aver indossato male il velo, una violenza indicibile, talmente feroce da condurla velocemente alla morte. Questa donna si chiamava Mahsa Amini, ed è in suo nome che oggi la popolazione dell’Iran si ribella alla spirale di soprusi messi in atto da M. Ahmadinejad e dalla polizia. Crediti foto: https://www.enlacejudio.com/2022/09/21/muerte-de-mahsa-amini-por-que-hay-protestas-en-iran/ Per evitare di semplificare una situazione complicata e ricca di sfaccettature qual è quella del regime iraniano, vorremmo suggerire ai nostri lettori tre libri di autrici iraniane che aiutano meglio di qualsiasi articolo a comprendere il complesso di valori e problematiche proprie di un paese travagliato e antico. 1) Dalia Sofer, Uomo del mio tempo Al primo posto troviamo Uomo del mio tempo della scrittrice Dalia Sofer. Il romanzo, tradotto e pubblicato in Italia da Mondadori, descrive il lento percorso attraverso il quale un ex funzionario del regime si allontana dall’ideologia che vuole le donne creature inferiore e sottomesse, scrostando dalla sua mente il condizionamento ideologico operato dalla dittatura. 2) Nazanine Hozar, Aria (Einaudi) Si tratta del romanzo d’esordio di N.Hozar, un’opera prima ambientata nella caotica Iran del 1950, quando il Paese, ricco di materie prime ma ancora profondamente radicato nelle sue divisioni classiste, subisce pesanti influenze straniere a livello politico e governativo. In questo romanzo vediamo un autista analfabeta dell’esercito alle prese con il ritrovamento di una bambina abbandonata in un vicolo e minacciata da cani famelici. Decide inaspettatamente di portarla a casa, chiamandola Aria. Anni dopo, Aria sarà una studentessa che combatte contro lo Scià, e che assiste infine alla brutale presa di potere del regime dell’ayatollah Khomeini. 3) Bahiyyih Nakhjavani, La donna che leggeva troppo (BUR) L’eredità lasciata dalla famosa poetessa e pioniera dei diritti umani Tahereh Qurratu’l-Ayn (nata Fatimah Baraghani, 1814 c.a – 1852) viene ripercorsa in questo libro straordinario. Qurratu’l-Ayn è stata la prima donna iraniana ad essere giustiziata per “corruzione sulla terra”, un’accusa regolarmente invocata oggi dalla Repubblica islamica, a causa della sua grande istruzione (considerata sconveniente per il genere femminile) e per via del fatto che fu, secondo gli storici, la prima donna a rifiutarsi di indossare l’hijab.