Aprile 2023

Tre vantaggi (e mezzo) di vivere in un piccolo paese

Vivere in un piccolo paese,  si sa, porta con sé gioie e dolori. C’è chi rabbrividisce al solo pensiero di abitare lontano dalle comodità moderne: negozi di catena, centri commerciali e fast food…  per ogni persona di questo tipo, però, ce n’è una che non vivrebbe in un posto diverso dal proprio paesino di origine.  Ma quali sono i vantaggi di vivere in un piccolo centro urbano? Vediamoli insieme 1. Gli spazi.  Se ti piace avere tanto spazio a disposizione,  il piccolo paese può paradossalmente  offrirti la possibilità di godere di grandi aree dove passeggiare in solitudine, oppure ove stare a contatto con la natura. Nei paesini, essendoci meno persone, gli spazi sembrano molto più grandi, e anche le case di solito hanno una metratura maggiore. 2. Il costo della vita. Vivere in una piccola città costa generalmente  meno rispetto allo stare in una metropoli. Se ami le atmosfere intime dei piccoli borghi, leggi… 3. Le persone. Nei piccoli paesi tutti conoscono tutti, e questo dà alle persone un innato senso di sicurezza e protezione, come se la comunità fosse una sorta di copertina di linus, pronta a fare scudo ne momenti di difficoltà. Più è piccolo il paese, più è probabile che tutti sappiano il tuo nome, il tuo indirizzo e gran parte della tua vita… okay, per alcuni questo potrebbe essere un grande svantaggio, ma nel caso tu sia una persona socievole potrebbe piacerti vivere in un piccolo paese. 3 e mezzo: Le persone… bizzarre. I piccoli paesi spesso pullulano di persone particolari, strane o bizzarre. Se sei una persona dotata di senso dell’umorismo o di un grande spirito di osservazione, questo aspetto della quotidianità di un paesino potrebbe fare al caso tuo. Se poi sei uno scrittore o una scrittrice, le persone che pullulano nei paesini potrebbero essere una grande fonte di ispirazione! Il libro I gadget Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l’amore ha un pizzico di colore in più.  E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo siciliano?Non c’è niente al mondo che Concetta Paternò ami più della sua famiglia. Giulia, Laura e Anna sono tutta la sua vita. Accanto a lei c’è il mite Salvatore, marito fedele e paziente.Sarta rinomata di abiti da sposa e da cerimonia, Concetta vive una vita tranquilla cedendo al suo unico vizio, la pipa, che fuma la sera in terrazza quando è sola, raccontando i suoi pensieri più intimi a Molly, la sua barboncina.Tuttavia, un giorno la vita di Concetta viene sconvolta dall’arrivo di fin troppi aspiranti fidanzati delle figlie, e la donna comprenderà che quella dei generi è una specie umana di cui non fidarsi!è a questo punto che crea il famigerato Podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord e fanatici di musica neomelodica, la povera Concetta avrà il suo bel da fare per decidere quale di loro sia il più vicino a vincere il premio di Aspirante genero più strampalato. Acquista sul nostro ecommerce e ricevi in omaggio un meraviglioso segnalibro Jane Austen  disegnato da Silvia Biondi.  Clicca sulle immagini per ingrandire Precedente Successivo Iscriviti * indicates required Email Address * Inserisci qui il tuo indirizzo email Il tuo nome e cognome * Inserisci il tuo nome e cognome qui

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Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera

Grandi novità in casa First Letter Editrice: il progetto è ufficialmente avviato, e al Salone del libro di Torino di quest’anno verrà presentato il primo albo illustrato made in Land: sì, stiamo parlando proprio di  Pio Piumotti, il personaggio nato dalla penna di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera che  farà innamorare pazzamente di sé grandi e piccini (ma soprattutto questi ultimi!) Matteo Della Libera e Silvia Dal Cin, la presentazione Matteo Della Libera, in arte Watteo, è nato nel 1989 a Conegliano. Fin da bambino coltiva una passione per cartoni animati e fumetti, cercando di reinterpretare, con i propri disegni, le sue storie preferite. Nel 2004 si iscrive all’Istituto Statale d’Arte di Vittorio Veneto. Qui Scopre l’illustrazione, iniziando a sviluppare un proprio stile ispirandosi a Tim Burton e Jacovitti. Si diploma nel 2008 in Arti della Stampa e inizia subito a lavorare come grafico. Parallelamente continua a sperimentare tecniche diverse, realizzando dipinti che riscuotono successo soprattutto tra i bambini tanto da portarlo nel 2019 a realizzare il suo primo libro illustrato per l’infanzia. Oggi vive a Milano dove coltiva con successo la sua carriera artistica. Sono nata e cresciuta nel nord est italiano, tra campi e fabbriche, ma la mia mente ha sempre volato ovunque in cerca di magia, dentro le storie e le canzoni, tra libri, film e CD. Ho da sempre la passione per la lettura e la scrittura; preferisco scrivere in rima e amo pazzamente gli albi illustrati. Se potessi vivrei di musica, palco e viaggi. Scrivo soprattutto per i bambini e i ragazzi, sapendo quanto possono essere sensibili e aperti anche alla diversità e alla disabilità, se hanno modo di conoscerle. Credo che ognuno di noi sia meravigliosamente unico e che, se lo comprendiamo fin da bambini, questo diventi un grande punto di forza quando siamo adolescenti e adulti. (Ah, ho marito, figli e cane, che mi sopportano e supportano e sono tra i primi lettori delle mie storie!) Qualche informazione su Pio Il progetto sarà sì un albo illustrato, ma con all’interno più di venti pagine dedicate a giochi destinati a bambini in età prescolare. Grazie alla collaborazione con una scuola (di cui sveleremo presto il nome trasmettendo un comunicato stampa ufficiale) il libro conterrà al suo interno dei contenuti didattici basati sulla LIS (Lingua dei segni). Come se non bastasse, stiamo preparando per voi… Vi abbiamo incuriositi? Se la risposta è positiva, continuate a seguirci, perché ne vedrete davvero delle belle!

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Nuova Partnership editoriale Land con Viagrande Studios

Land editore inaugura una nuova collaborazione con la prestigiosa scuola di scrittura e storytelling Viagrande Studios. COMUNICATO STAMPA  Torino e la Sicilia sempre più legate da un filo rosso, fatto di amicizia, progetti comuni e passione. Per le buone storie, certo, ma anche per un fine comune che è quello di diffondere il mestiere dello scrivere.  Land editore, dopo aver partecipato alla Masterclass Vita d’altri organizzata da Viagrande Studios lo scorso Febbraio, ha deciso di inaugurare una nuova collaborazione che prevede la pubblicazione di dieci racconti ideati dagli studenti del corso di scrittura e storytelling organizzato dalla scuola, la cui docente è Manuela de Quarto, vecchia conoscenza Land (vai qui per leggere la sinossi di Come treni alla stazione).  I nove racconti, i cui titoli  e gli autori verranno comunicati nei prossimi giorni, saranno inseriti all’interno della collana 30 minuti Edita First letter editrice. La collana sarà presentata in anteprima al Salone del Libro di Torino,  un’occasione unica per promuovere giovani penne che in questi anni, frequentando la scuola di scrittura di Viagrande Studios, si sono preparati a diventare degli scrittori professionisti.  A far parte del progetto la giornalista televisiva Alice Titone e la docente e scrittrice Manuela De Quarto, oltre che la caporedattrice Land Elisa Serra.  Saranno loro a scegliere i dieci racconti meritevoli di pubblicazione, attentamente selezionati tra una rosa di oltre venti opere. Grande attesa per questo nuovo progetto made in Land e Viagrande Studios… non ci resta che darvi appuntamento al Salone del Libro di Torino per testare con mano la qualità dei racconti. racconti gratis 11.02.23 Masterclass Vita d’Altri: episodio uno In collaborazione con L’ombra di una giacca Racconto di Lisa Luna Platania Questo racconto è stato ideato e scritto da uno degli allievi della scuola Read More racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio otto 09.04.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio sette 02.04.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio sei 25.03.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio cinque 19.03.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio quattro 12.03.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio tre 03.03.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio due 19.02.23 racconti gratis Masterclass Vita d’Altri: episodio uno 11.02.23 PARLANO DI NOI

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Quando gli irlandesi non erano considerati bianchi

“[Gli irlandesi, ndr] Rubano, sono sanguinari e crudeli, amano la vendetta e si deliziano in esecuzioni mortali, licenziosi, volgari e blasfemi, violano abitualmente le donne, assassini di bambini” – Edmund Spencer, poeta di Stato britannico La storia della dominazione inglese sull’Irlanda è lunga quasi un millennio; comincia nell’alto medioevo, quando la frammentazione del potere irlandese spinse vari signori locali a chiedere aiuto alla potenza inglese, pagando un prezzo altissimo (quello dell’indipendenza, appunto) e si dipana fino agli anni ’70 dello scorso secolo, quando la lotta per l’indipendenza divenne ancora più feroce. Per tanto tempo, la sottomissione dell’Irlanda all’Inghilterra ha fatto sì che gli inglesi considerassero gli irlandesi una razza inferiore, e che addirittura venissero classificati come non bianchi (al pari degli italiani) sia in America che nelle stesse Irlanda e Inghilterra. Religione, dominazione, razza: ecco perché gli irlandesi erano considerati inferiori Come molti di voi sanno, la cultura anglosassone ha sempre dato grande importanza a due elementi identitari fondamentali: la religione e la razza. Per ciò che riguarda la religione, a partire dallo scisma protestante gli inglesi cominciarono a nutrire una forte avversione nei confronti del mondo cattolico, avversione che si scontrò con l’incrollabile fede del popolo irlandese verso il papato, e che per secoli ha portato gli inglesi a considerare l’Irlanda una terra piena di persone superstiziose, irrazionali e credulone.   Ma parliamo di razza. La povertà e il basso tasso di scolarizzazione causato dalla dominanza inglese nei territori irlandesi portò, già dal XVIII secolo, certa stampa a raffigurare gli immigrati irlandesi come dei sub-umani: venivano dipinti come piccoli, sporchi e sgrammaticati, buoni solo a sgobbare nelle piantagioni o in lavori di fatica e di servitù. Questi stereotipi si diffusero sino in America, dove l’immigrazione irlandese fu massiccia a partire dal 1600, e dove fino agli anni ’80 del Novecento vennero adottate diverse misure di respingimento nei confronti di questo popolo. Particolarmente popolare, in America, fu la credenza che gli irlandesi fossero l’anello di congiunzione tra gli europei e gli africani, in quanto secondo alcuni pseudointellettuali gli irlandesi furono trasportati nel Nuovo mondo come schiavi nelle medesime navi occupate dai prigionieri africani. Sull’assurdità di una tale bufala non ci soffermeremo oltre, basti dire che è da qui che deriva la credenza che gli irlandesi non possano essere considerati bianchi. La lotta per l’indipendenza dell’Irlanda continua ancora al giorno d’oggi, e uno degli elementi che porta l’Inghilterra a considerare questo Paese bisognoso del proprio dominio è sicuramente lo stereotipo che vede gli irlandesi come un popolo inferiore, meno raffinato e poco capace di autogestirsi. Ovviamente tutte cose che la monarchia e il governo non ammetteranno mai, ma del resto qualsiasi sudditanza prevede un dominatore e un dominato, quindi come potrebbe non essere altrimenti? Il libro di Barbara Bonzi, oltre a parlare d’amore e di seconde occasioni, vi porta anche nel pieno della lotta irlandese per l’indipendenza di un popolo fiero e meraviglioso come lo sono i panorami d’Irlanda. Iscriviti * indicates required Email Address * Inserisci qui il tuo indirizzo email Il tuo nome e cognome * Inserisci il tuo nome e cognome qui

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Napoli città libro: al via la fiera dell’editoria di Napoli

Incontri con gli autori, con gli editori e, cosa forse ancora più importante, con gli operatori culturali provenienti da tutta Italia…  questo e altro è Napoli città libro, la kermesse libraia partenopea giunta alla sua quarta edizione.  Quattro anni di storie, di rinnovamenti continui, di editori sempre diversi, di grandi ospiti e scrittori esordienti che per una volta possono coesistere negli stessi spazi, nelle medesime sale. Entrando nella splendida cornice della Stazione marittima di Napoli, diventata location della fiera, insieme all’aria di mare si respira il profumo delle pagine stampate.  Piccoli e medi editori sono i protagonisti assoluti del festival, tutti accomunati dall’impegno nel portare all’interno del panorama letterario italiano testi sempre nuovi, curati con la minuzia propria dei piccoli artigiani, testi promossi con passione ed entusiasmo, perché la piccola editoria ha spesso quest’unica arma a disposizione. Ma è un’arma potentissima, e questa prorompenza la si percepisce girando tra i numerosi stand, disposti in molteplici sale, che si trovano a un passo dagli sbarchi dei traghetti, i quali ogni giorno portano con sé migliaia di turisti provenienti dalle più svariate aree del pianeta: segno che la cultura, quando vuole, può avere una caratura internazionale che ingloba popoli e lingue diversissime. Tra gli editori presenti D editore, Polillo (che è anche organizzatore della fiera) e poi il romance in tutte le sue sfumature,  portato da Words Edizioni e Pav.  Imprescindibile la presenza del Collettivo scrittori uniti, con le scrittrici Federica Martina, Alessia Francone  e Jessica Maccario pronte ad accogliere i lettori e le scolaresche di giovani appassionati. E poi gli scrittori, primo fra tutti il nostro Enzo de Angelis che ha esposto, per l’occasione, una valigia piena del suo “La luce dei tuoi occhi”, romanzo storico ambientato nella Napoli della Seconda Guerra Mondiale. Tra gli autori emergenti abbiamo incontrato Angela C. (La dolcezza del Sale) e Massimo d’Aquino (L’Editto), ma anche Daniela Viviano (Il magico Mondo di Sandy). Nei prossimi giorni alla fiera sono attesi il giornalista e saggista Gianluigi Nuzzi e Maurizio De Giovanni (entrambi domenica). Il programma completo è visibile cliccando qui. I nostri romance storici GUARDA IN ARRIVO Iscriviti * indicates required Email Address * Inserisci qui il tuo indirizzo email Il tuo nome e cognome * Inserisci il tuo nome e cognome qui

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