Tre vantaggi (e mezzo) di vivere in un piccolo paese
Vivere in un piccolo paese, si sa, porta con sé gioie e dolori. C’è chi rabbrividisce al solo pensiero di abitare lontano dalle comodità moderne: negozi di catena, centri commerciali e fast food… per ogni persona di questo tipo, però, ce n’è una che non vivrebbe in un posto diverso dal proprio paesino di origine. Ma quali sono i vantaggi di vivere in un piccolo centro urbano? Vediamoli insieme 1. Gli spazi. Se ti piace avere tanto spazio a disposizione, il piccolo paese può paradossalmente offrirti la possibilità di godere di grandi aree dove passeggiare in solitudine, oppure ove stare a contatto con la natura. Nei paesini, essendoci meno persone, gli spazi sembrano molto più grandi, e anche le case di solito hanno una metratura maggiore. 2. Il costo della vita. Vivere in una piccola città costa generalmente meno rispetto allo stare in una metropoli. Se ami le atmosfere intime dei piccoli borghi, leggi… 3. Le persone. Nei piccoli paesi tutti conoscono tutti, e questo dà alle persone un innato senso di sicurezza e protezione, come se la comunità fosse una sorta di copertina di linus, pronta a fare scudo ne momenti di difficoltà. Più è piccolo il paese, più è probabile che tutti sappiano il tuo nome, il tuo indirizzo e gran parte della tua vita… okay, per alcuni questo potrebbe essere un grande svantaggio, ma nel caso tu sia una persona socievole potrebbe piacerti vivere in un piccolo paese. 3 e mezzo: Le persone… bizzarre. I piccoli paesi spesso pullulano di persone particolari, strane o bizzarre. Se sei una persona dotata di senso dell’umorismo o di un grande spirito di osservazione, questo aspetto della quotidianità di un paesino potrebbe fare al caso tuo. Se poi sei uno scrittore o una scrittrice, le persone che pullulano nei paesini potrebbero essere una grande fonte di ispirazione! Il libro I gadget Un romanzo che ha il sapore autentico della felicità. Bentornati nella magica Sicilia, dove anche l’amore ha un pizzico di colore in più. E se Orgoglio e pregiudizio avesse un suo corrispettivo siciliano?Non c’è niente al mondo che Concetta Paternò ami più della sua famiglia. Giulia, Laura e Anna sono tutta la sua vita. Accanto a lei c’è il mite Salvatore, marito fedele e paziente.Sarta rinomata di abiti da sposa e da cerimonia, Concetta vive una vita tranquilla cedendo al suo unico vizio, la pipa, che fuma la sera in terrazza quando è sola, raccontando i suoi pensieri più intimi a Molly, la sua barboncina.Tuttavia, un giorno la vita di Concetta viene sconvolta dall’arrivo di fin troppi aspiranti fidanzati delle figlie, e la donna comprenderà che quella dei generi è una specie umana di cui non fidarsi!è a questo punto che crea il famigerato Podio dei generi: tra carabinieri provenienti dal remoto Nord e fanatici di musica neomelodica, la povera Concetta avrà il suo bel da fare per decidere quale di loro sia il più vicino a vincere il premio di Aspirante genero più strampalato. Acquista sul nostro ecommerce e ricevi in omaggio un meraviglioso segnalibro Jane Austen disegnato da Silvia Biondi. Clicca sulle immagini per ingrandire Precedente Successivo Iscriviti * indicates required Email Address * Inserisci qui il tuo indirizzo email Il tuo nome e cognome * Inserisci il tuo nome e cognome qui
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