Aprile 2024

Recensione: “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino – il cuore dellasistenza e l’innocenza perduta

Pubblicato nel 1947, “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino segna non solo l’inizio della carriera letteraria di uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, ma apre anche una finestra vibrante e profonda sulla resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale attraverso gli occhi di un bambino. Questo romanzo è una pietra miliare nel panorama letterario post-bellico, offrendo un mix unico di realismo e fantasia, un equilibrio che solo Calvino poteva mantenere con tale maestria. Un’infanzia tra le macerie Il protagonista, Pin, è un bambino orfano che cerca disperatamente di capire il mondo degli adulti e di trovare un posto tra i partigiani. La sua è una storia di crescita ambientata tra le macerie emotive e fisiche lasciate dalla guerra. La capacità di Calvino di infondere in questa narrativa un senso di avventura e di mistero trasforma la lettura in un’esperienza affascinante e profondamente emotiva. L’arte di raccontare  Calvino utilizza un linguaggio semplice ma potente per dipingere la realtà cruda della guerra e la complessità delle interazioni umane in tempi di crisi. “Il sentiero dei nidi di ragno” non è solo un racconto di formazione; è anche una riflessione sulle sfumature morali della resistenza e sulla perdita dell’innocenza. Il personaggio di Pin è simbolo universale dell’umanità in lotta. Fai clic qui Con questo romanzo, Calvino si posiziona come un erede legittimo del neorealismo, pur rompendone gli schemi classici. Il suo approccio alla narrazione mescola la durezza dei temi neorealisti con elementi di fantasia e allegoria, prefigurando le future evoluzioni stilistiche del suo scrivere. Guarda anche Fai clic qui Land magazine admin Aprile 25, 2024 Recensione: “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino – il cuore dellasistenza e l’innocenza perduta Read More admin Aprile 25, 2024 Marjiane Satrapi, simbolo del vero 25 Aprile Il 25 Aprile non è solo una data nel calendario italiano, ma un simbolo potente di liberazione e di resistenza contro l’oppressione. E in questo contesto di riflessione e celebrazione, Read More admin Aprile 25, 2024 Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è Read More Cristina Ferri Aprile 24, 2024 Ricette libresche: il porridge inglese di Isabella Di Cristina Ferri Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. 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Marjiane Satrapi, simbolo del vero 25 Aprile

Il 25 Aprile non è solo una data nel calendario italiano, ma un simbolo potente di liberazione e di resistenza contro l’oppressione. E in questo contesto di riflessione e celebrazione, la figura di Marjane Satrapi emerge non solo come una testimone della rivoluzione, ma come un’icona di lotta e resistenza personale e culturale che riecheggia profondamente con i valori del 25 Aprile. Un’infanzia in rivolta Nata in Iran poco prima della rivoluzione islamica del 1979, Marjane Satrapi è cresciuta in un’epoca di grandi turbolenze. La sua celebre graphic novel “Persepolis” non è solo un memoir grafico della sua vita sotto un regime oppressivo, ma anche un manifesto contro il silenzio. Attraverso il suo lavoro, Satrapi non ci offre soltanto una finestra sulla sua vita personale; ci regala una visione del coraggio, dell’intelligenza e della tenacia che può ispirare chiunque stia lottando per la propria libertà e identità. Arte come forma di resistenza “Persepolis”, con la sua narrazione visiva intensamente personale e politicamente incisiva, dimostra che l’arte può essere una forma di resistenza. Le illustrazioni in bianco e nero di Satrapi sono tanto potenti quanto i colpi di stato e le rivoluzioni che descrive. La sua capacità di raccontare storie visive ha fatto di lei una voce unica e potente nel panorama mondiale, capace di trasmettere complesse verità politiche e sociali in modi che le parole da sole potrebbero non riuscire a catturare. Dall’Iran all’Europa: un ponte tra culture Il viaggio di Satrapi dall’Iran alla Francia è simbolico di una più ampia lotta per trovare e mantenere la propria identità in un mondo che spesso cerca di sopprimere le voci individuali. In questo, il suo percorso rispecchia i valori di libertà e di resistenza che il 25 Aprile rappresenta. La sua opera ci invita a riflettere non solo sulle grandi narrazioni storiche, ma anche sulle storie personali di resistenza e resistenze. Scopri Land Magazine admin Aprile 25, 2024 Marjiane Satrapi, simbolo del vero 25 Aprile Il 25 Aprile non è solo una data nel calendario italiano, ma un simbolo potente di liberazione e di resistenza contro l’oppressione. E in questo contesto di riflessione e celebrazione, Read More admin Aprile 25, 2024 Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è Read More admin Aprile 23, 2024 Quali erano le differenze tra un’istitutrice e una serva tra il Settecento e l’Ottocento? Stai scrivendo un romance storico? Allora ricorda: istitutrice e serva non sono la stessa cosa. E oggi ti spieghiamo il perché. Nel XIX secolo, la distinzione tra le figure di Read More admin Aprile 23, 2024 Ogni cuore merita la sua avventura: vi presentiamo Silvestra Sorbera In quest’articolo di Land Magazine, diamo il benvenuto alla voce fresca e originale di Silvestra Sorbera, autrice del delizioso romanzo “Prescrizione d’Amore”, presto in libreria. 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Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta

Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è la nostra realtà, ma cosa succede quando decidiamo di traslocare su un nuovo pianeta? In “Our Last Land” si esplora proprio questa avventura, perché, ammettiamolo, chi non è un po’ curioso di sapere come potremmo sopravvivere in posti dove il servizio di consegna pizza non arriva nemmeno con un razzo spaziale? Tecnologie sostenibili: fantasia o futuro prossimo? La vita su un nuovo pianeta non è un picnic, a meno che non consideriate divertente respirare ammoniaca (spoiler: non lo è). Le tecnologie di sostenibilità nel libro, quindi, non sono solo gadget fantascientifici, ma necessità assolute. Si parla di sistemi di riciclo dell’acqua così efficienti che farebbero arrossire una bottiglia di plastica riciclata. E le piante geneticamente modificate per crescere su suoli alieni? Non è solo agricoltura, è sopravvivenza. Oltre la  Biosfera Creare una bolla di biosfera in un ambiente ostile è un po’ come cercare di fare una festa in piscina in Antartide. Funziona, ma è complesso e richiede una quantità ridicola di risorse e pianificazione. Nel libro si usano queste sfide per mettere alla prova i personaggi, costringendoli a innovare in modi che ci possono ispirare qui sulla Terra. Se possiamo far crescere un pomodoro su un asteroide, perché non dovremmo essere in grado di risolvere la crisi climatica a casa? La morale della storia: Nonostante gli ostacoli, l’umanità nel libro trova spesso modi per adattarsi e prosperare, il che solleva una domanda interessante: se possiamo unire le forze per affrontare gli ambienti più inospitali dell’universo, cosa ci impedisce di fare lo stesso qui? Lezioni da “Our Last Land” Se “Our Last Land” insegna qualcosa, è che la resilienza umana e l’innovazione possono trascinarci anche attraverso i terreni più desolati dell’universo. E mentre noi qui sulla Terra non stiamo cercando di evitare tempeste di acido solforico, le lezioni di sostenibilità apprese nelle profondità dello spazio possono illuminare la strada verso un futuro più verde e più vivibile per tutti noi. Quindi perché leggerlo? Chi sa, magari un giorno le guide di viaggio includeranno anche consigli su quali scarpe indossare per la migliore esperienza di gravità ridotta. Nel frattempo, possiamo prepararci imparando dai pionieri immaginari che dodici autori talentuosi hanno creato nel vasto universo di “Our Last Land”. Acquista il libro

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Ricette libresche: il porridge inglese di Isabella

Di Cristina Ferri Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Il porridge inglese di Isabella Quando Edward entra a far parte della vita di Isabella, viene descritto come un demone. Lui appare sin da subito come un uomo violento, aggressivo. Non ci pensa due volte prima di infliggerle una cicatrice sul viso per punire la sua indole ribelle. La prima notte di nozze, Isabella è sconvolta. Quell’uomo le ha portato via tutto: le sue terre, la sua fede, la sua virtù. Non ha voglia di mangiare nemmeno un cucchiaio del tipico porridge inglese. Vediamo insieme come nasce il porridge Il termine porridge deriva dall’arcaico inglese pottage, che significa zuppa o stufato. Questo sostituto del pane, a tutti gli effetti l’unico modo che si aveva per consumare i cereali, inizialmente veniva consumato salato ed era preparato con carni, ortaggi, verdure e erbe aromatiche. Era considerato una pietanza dei poveri anche se, a partire del VIII secolo, iniziò a entrare anche sulle tavole dei ricchi. Come preparare il porridge inglese di Isabella Ingredienti: 1 tazza di fiocchi d’avena 2 tazze di latte Sale(facoltativo)zucchero Frutta fresca o secca per guarnire (opzionale) Miele o sciroppo d’acero per dolcificare (opzionale) Procedimento: In una pentola porta il latte a ebollizione a fuoco medio-alto. Aggiungi i fiocchi d’avena e mescola bene. Riduci il fuoco a medio-basso e continua a mescolare finché il porridge non raggiunge la consistenza desiderata. Aggiungi sale (opzionale). Togli dal fuoco e lascia riposare per un paio di minuti. Aggiungi zucchero o dolcificante a piacere e mescola bene. Versa il porridge nelle ciotole e guarnisci con frutta fresca o secca, miele o sciroppo d’acero se desideri. Servi ancora caldo.       Scopri Land Magazine admin Aprile 25, 2024 Marjiane Satrapi, simbolo del vero 25 Aprile Il 25 Aprile non è solo una data nel calendario italiano, ma un simbolo potente di liberazione e di resistenza contro l’oppressione. E in questo contesto di riflessione e celebrazione, Read More admin Aprile 25, 2024 Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è Read More Cristina Ferri Aprile 24, 2024 Ricette libresche: il porridge inglese di Isabella Di Cristina Ferri Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo. Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE Read More admin Aprile 23, 2024 Quali erano le differenze tra un’istitutrice e una serva tra il Settecento e l’Ottocento? Stai scrivendo un romance storico? Allora ricorda: istitutrice e serva non sono la stessa cosa. E oggi ti spieghiamo il perché. Nel XIX secolo, la distinzione tra le figure di Read More admin Aprile 23, 2024 Ogni cuore merita la sua avventura: vi presentiamo Silvestra Sorbera In quest’articolo di Land Magazine, diamo il benvenuto alla voce fresca e originale di Silvestra Sorbera, autrice del delizioso romanzo “Prescrizione d’Amore”, presto in libreria. 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Quali erano le differenze tra un’istitutrice e una serva tra il Settecento e l’Ottocento?

Stai scrivendo un romance storico? Allora ricorda: istitutrice e serva non sono la stessa cosa. E oggi ti spieghiamo il perché. Nel XIX secolo, la distinzione tra le figure di istitutrice e serva era marcata e rifletteva le rigide stratificazioni sociali dell’epoca. Queste due professioni erano entrambe comuni tra le donne, ma i loro ruoli, responsabilità e status sociale variavano notevolmente. Analizziamo dunque le differenze principali tra un’istitutrice e una serva nel 1800, esplorando come queste differenze influenzassero la loro vita quotidiana e le loro opportunità. Status sociale e educazione L’istitutrice era tipicamente una donna di estrazione borghese che, a causa di ristrettezze economiche, si trovava costretta a lavorare. Le istitutrici possedevano un’educazione formale, spesso superiore, con competenze in letteratura, lingue straniere (come il francese, considerato essenziale in quel periodo), musica e arti. Questa preparazione le rendeva idonee all’educazione dei bambini delle famiglie aristocratiche o benestanti. Al contrario, la serva era spesso di estrazione più umile e con un’istruzione limitata o assente. Il suo lavoro non richiedeva una formazione formale, ma si basava sull’addestramento pratico per compiti domestici come cucinare, pulire, lavare i panni e altri servizi necessari alla vita quotidiana della famiglia per cui lavorava. COMING SOON Ruoli e responsabilità L’istitutrice si occupava dell’istruzione e dell’educazione morale dei bambini. Il suo lavoro aveva un carattere più intellettuale e pedagogico, spesso isolato all’interno della famiglia per cui lavorava poiché non era né una serva né un membro effettivo della famiglia. Le serve, invece, si dedicavano a compiti più fisici e meno valorizzati socialmente. Erano essenziali per il mantenimento della casa e lavoravano lunghe ore, spesso dalla mattina alla sera, senza gli stessi diritti o il rispetto accordato alle figure più “intellettuali” come l’istitutrice. Condizioni di lavoro e trattamento Le istitutrici, pur essendo dipendenti, godevano di un certo rispetto per il loro ruolo educativo e avevano spesso diritto a una stanza privata. Ciò non solo rifletteva il loro status superiore rispetto alle serve, ma garantiva anche una  distanza sociale dalla famiglia. Le serve vivevano spesso in condizioni più dure, dormendo nelle soffitte o nei sotterranei e ricevendo un salario inferiore. La loro vita quotidiana era segnata da una fatica fisica costante e avevano poche opportunità di miglioramento sociale.   Un’istitutrice poteva talvolta aspirare a migliorare la sua condizione sposandosi o attraverso la pubblicazione di lavori letterari o pedagogici: la sua educazione le forniva gli strumenti per cercare opportunità che andavano oltre l’insegnamento privato. Per le serve, invece, le opportunità di mobilità sociale erano molto più limitate, spesso intrappolate in un ciclo di povertà e lavoro manuale senza vie di uscita evidenti. E tu lo sapevi? Condividi l’articolo se ti siamo stati utili Scopri Land Magazine admin Aprile 29, 2024 I matrimoni combinati nel 1700 Ah, il Settecento! Un’epoca di parrucche imponenti, di minuetti danzati fino all’alba e, naturalmente, di matrimoni combinati. Questi ultimi, in particolare, erano il vero ‘social networking’ dell’epoca. Non c’erano app Read More Cristina Ferri Aprile 28, 2024 Intervista a Serena Riglietti, la sola e unica prima illustratrice italiana di Harry Potter Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ciao, Serena, e grazie per essere qui con noi di Land Magazine. Iniziamo subito con una domanda: quando hai deciso Read More admin Aprile 26, 2024 Elisabetta Venturi ritorna con “La bambolina nel bosco” – Un tuffo oscuro nelle fiabe moderne Torino, 26 aprile 2024Comunicato stampa Dopo aver incantato e commosso i lettori con il romanzo “Il vestito rosso”, Elisabetta Venturi ci invita ora a esplorare gli angoli più bui e Read More Elisabetta Aprile 26, 2024 Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 11) Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno Read More admin Aprile 25, 2024 Manuela A. De Quarto sta per tornare con un secondo libro Torino, 24 Aprile 2024Comunicato stampa Manuela A.De Quarto è pronta a stupirci ancora. A maggio arriva nelle librerie e negli e-book store “Sulle note della fine del mondo”, il suo Read More admin Aprile 25, 2024 10 libri per bambini che non puoi non aver letto: Cipì di Mario Lodi A cura di LA STORIAGuidati dal maestro, i bambini della piccola scuola di campagna di Vho di Piadena sservano il mondo che li circonda. La natura offre tantissimi spunti per inventare Read More admin Aprile 25, 2024 Rue de Nicholas Flamel, la via più magica di Parigi Benvenuti nella Rue de Nicolas Flamel, una delle strade più affascinanti e misteriose di Parigi, dove la storia si intreccia con la leggenda e la magia si mescola con la Read More admin Aprile 25, 2024 Recensione: “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino – il cuore dellasistenza e l’innocenza perduta Pubblicato nel 1947, “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino segna non solo l’inizio della carriera letteraria di uno dei più grandi scrittori italiani del XX secolo, ma Read More admin Aprile 25, 2024 Marjiane Satrapi, simbolo del vero 25 Aprile Il 25 Aprile non è solo una data nel calendario italiano, ma un simbolo potente di liberazione e di resistenza contro l’oppressione. 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