Aprile 2024

Il fabbricante di lacrime: tra cliché e dolore

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Il fabbricante di Lacrime nato dalla penna di Erin Doom e diretto da Alessandro Genovesi è girato in parte a Roma e in parte è stato creato dal nulla. Il libro ha venduto oltre mezzo milione di copie nel 2022. Il film narra la storia di due giovani cresciuti in un orfanotrofio. Il Grave veniva chiamato così dai ragazzi in quanto secondo loro rappresentava la tomba dell’anima. La direttrice, una donna fredda e spietata, non vuole che gli allievi si lascino andare a dimostrazioni dei loro sentimenti, delle loro sofferenze. Le punizioni sono all’ordine del giorno, e la donna sembra accanirsi maggiormente con Nica, la protagonista, chiamata così in quanto rappresentante un particolare tipo di falena. La vita di Nica all’istituto è un vero inferno, e viene salvata solo dalla sua cara amica Adeline, che le tiene la mano durante le terrificanti punizioni corporali. Per sopravvivere all’interno di quell’ambiente ostile e soffocante, gli allievi iniziano a raccontarsi storie a lume di candela. Una di queste, Il fabbricante di lacrime, farà da sfondo all’intera pellicola. Parla di un artigiano dagli occhi azzurri come il vetro, colpevole di aver forgiato tutte le paure degli uomini. All’istituto c’è un ragazzo che odia Nica. Inspiegabilmente sembra avercela con lei. Rigel (il suo nome richiama una stella) è il preferito della direttrice, la donna lo vede quasi come un figlio, sarà per questo che lo costringe a osservare quotidianamente le punizioni corporali dei suoi compagni. Quando Nica viene adottata (a un passo dalla maggiore età) lui si lascia adottare a sua volta. Nica è sconvolta; vivere insieme a una persona che ti detesta non può essere una cosa semplice, ma lei farà di tutto per piacere ai suoi genitori adottivi. Man mano che i giorni passano, il ragazzo inizia a tormentarla. Non vuole che lei entri nella sua stanza, detesta essere toccato, pretende che lei gli stia lontano. Eppure, quando lei inizia a uscire con un ragazzo della scuola, lui per poco non impazzisce. Pian piano si lascia scoprire, e la protagonista capirà che quella mano che la sosteneva durante le punizioni corporali al Grave era proprio la sua. Capirà che lui la odia talmente tanto perché pazzo di lei. Lui è imperfetto, il lupo cattivo della storia, e non può essere degno del suo amore. Il film è pieno di cliché, frasi ridondanti, comuni e banali che tolgono l’originalità ai dialoghi; la sceneggiatura non rende giustizia a un libro di oltre 600 pagine. Il background è poco approfondito, i flashback non spiegano pienamente il motivo dell’insensibile indole di lui, la ferocia della sua rabbia. Le musiche creano un clima cupo, pesante. Non c’è evoluzione nella pellicola. Tutto è statico, un solido alternarsi di frasi fatte ai flashback dell’istituto. Il protagonista maschile, che soffre di un disturbo di antisocialità, incarna l’amore tossico, malato. Di lui non riusciamo a comprendere appieno il comportamento solo guardando la pellicola. Un’aggressività e una ferocia che sono ben lontani da quella favola che lei dice di desiderare. Nica sogna una famiglia felice, nonostante ciò, è perdutamente attratta da un ragazzo scostante, taciturno, problematico, che la sfida e minaccia di continuo. Non convince l’idea di un amore malato, possessivo, che viene fatto passare per normale. Alcuni argomenti posti all’attenzione del telespettatore, quali l’omosessualità e la violenza sulle donne non vengono ampiamente approfonditi. LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More interviste Sara Rattaro: «Racconto la ricerca di felicità della mia generazione» 07.04.24 scrittura creativa 3 episodi biblici pronti a diventare romanzi bestseller 06.04.24 Cinema Fabrizio Poggi, unico candidato italiano al Grammy Awards per il blues 06.04.24 tech 5 buoni motivi per creare un podcast 05.04.24 storia Quando il sole era la sveglia: la giornata tipo di un contadino del 1700 05.04.24 Cinema Il fabbricante di lacrime: tra cliché e dolore 05.04.24 scrittura creativa L’Info Dumping, ovverosia: come non scrivere un romanzo 04.04.24 società J.K.Rowling e l’accusa di transfobia: una questione incantata o un calderone bollente? 04.04.24

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Viaggi poracci: guida all’uso

A cura di I libri di Antonella B. Come viaggiare tanto spendendo poco Capitali europee, viaggi intercontinentali, resort all- inclusive, o semplicemente week-end fuori porta… Che meraviglia viaggiare! Scoprire posti nuovi, provare cibi tipici e riposare spirito e mente! Tutto splendido, se non fosse che, purtroppo, noi gente comune dobbiamo fare i conti con un elemento altamente variabile e piuttosto sfuggente: il vile denaro. Sono Antonella, insegnante, autrice di romance, quattro figli, appassionata di viaggi e di serie turche. Ogni anno cerco di partire almeno una volta, se riesco anche due.  Spesso mi è stata rivolta la battuta: «Beata te che puoi…» lasciando sottintendere che avessi un rifugio magico a casa dove nascondevo un euro la sera per tirarne fuori cento il mattino dopo. Beh, dato che (purtroppo) non è così, ora vi scrivo quali sono le regole auree per riuscire a viaggiare in maniera dignitosa e risparmiare (per il prossimo viaggio, s’intende!) La parola d’ordine, per viaggiare risparmiando, è ELASTICITÀ, sia per quanto riguarda le mete che il periodo. È ovvio che se vogliamo partire per una determinata meta la settimana di Natale, o peggio ancora quella di Capodanno, dobbiamo prepararci a sborsare dei bei soldoni. Ma partendo a metà della settimana precedente, spesso chiedendo solo due o tre giorni di ferie, riusciremo tranquillamente a dimezzare il prezzo. Se invece siamo vincolati per causa di forza maggiore a un determinato periodo (vedi mese di agosto) dobbiamo essere flessibili sulla meta. Vogliamo andare a Parigi, ma costa eccessivamente? Per questa volta sceglieremo Bucarest, luogo altrettanto trendy ma decisamente più economico.  Non fissiamoci su un posto, il mondo è vario e in tutti i luoghi ci sono meraviglie da scoprire. Preferite voli infrasettimanali, costano meno di quelli che comprendono i fine settimana, e prenotateli almeno due mesi prima della partenza. ”Viaggiare è una questione di scelta. C’è chi conduce una vita di cene fuori e abiti griffati, e chi misura tutto in notti di hotel e miglia aeree.” A volte si risparmia anche utilizzando i siti terzi, che comparano e permettono di acquistare direttamente da loro (le cosiddette OTA, online travel agencies) ma bisogna affidarsi sempre a quelle più conosciute e sicure. Un altro tasto dolente è il bagaglio, che spesso arriva a costare anche più del biglietto stesso. A meno che non dobbiate stare fuori più di una settimana, ricordate che uno zainetto è sempre compreso nel prezzo (le ultime indiscrezioni dicono che la legge europea sia in procinto di cambiare, obbligando le compagnie aeree a includere un bagaglio a mano nel costo del biglietto, ma si attendono conferme) e se lo sistemiamo bene al suo interno ci sta tutto il necessario. In generale, le mete dell’est Europa sono le più economiche, e quelle che non hanno l’euro lo sono ancora di più, grazie al potere d’acquisto della nostra moneta. È sottinteso che le compagnie low-cost saranno più economiche delle compagnie di bandiera, ma conviene sempre dare uno sguardo anche a queste ultime, a volte propongono delle offerte interessanti. Un’altro modo per concludere un buon affare è acquistare contemporaneamente da una OTA volo e hotel. Questo succede perché queste grandi agenzie online acquistano uno stock di voli aerei a cui abbinano poi hotel o appartamenti. Va da se che comprando con largo anticipo un quantitativo importante di posti riescono ad avere dei prezzi sensibilmente più bassi rispetto a quelli pubblicati sul sito delle compagnie aeree. Mi è capitato di acquistare volo + hotel allo stesso prezzo del solo volo, se lo avessi preso nel sito della compagnia. Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma ricorda: i soldi spesi in viaggio sono i soldi meglio spesi! E tu, sei pronto a partire? Scopri Land Magazine admin Aprile 25, 2024 Perché leggere Our last Land: lezioni dal nostro ultimo pianeta Nel mondo dei romanzi di fantascienza, la Terra spesso viene rappresentata come un vecchio appartamento che, nonostante gli innumerevoli tentativi di ristrutturazione, continua a perdere calore dalle finestre. Questa è Read More admin Aprile 23, 2024 Quali erano le differenze tra un’istitutrice e una serva tra il Settecento e l’Ottocento? Stai scrivendo un romance storico? Allora ricorda: istitutrice e serva non sono la stessa cosa. E oggi ti spieghiamo il perché. Nel XIX secolo, la distinzione tra le figure di Read More admin Aprile 23, 2024 Ogni cuore merita la sua avventura: vi presentiamo Silvestra Sorbera In quest’articolo di Land Magazine, diamo il benvenuto alla voce fresca e originale di Silvestra Sorbera, autrice del delizioso romanzo “Prescrizione d’Amore”, presto in libreria. 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