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GUARDA COSA MANGI! oggi prepariamo… La ratatouille!

Ratatouille è un film d’animazione del 2007 adatto a tutti. Racconta la storia del topo Remy, un ratto con la passione della cucina e il sogno di diventare uno chef. Si allontana dalla campagna dove vive con la famiglia e la colonia, spostandosi nella vicina Parigi. Conosce casualmente Alfredo Linguini, un giovane di origine italiana, che viene assunto come sguattero di cucina nel ristorante che una volta era di Gusteau, l’idolo di Remy, il cuoco il cui motto era “Tutti possono cucinare”. Per una serie di equivoci, il giovane Linguini viene creduto un promettente chef… MA A CUCINARE è REMY, che lo usa come “burattino” per creare i suoi meravigliosi piatti.Tralasciando le varie vicende del film e cercando di non fare spoiler, vi dico solo che ad un certo punto Remy si trova a dover impressionare Anton Ego, il famoso critico. Decide di non preparare piatti complicati o dai sapori ricercati, ma una semplice e squisita Ratatouille.La ratatouille è un piatto tipico francese, della Provenza, a base di verdure estive stufate. La ricetta tradizionale è quella di un contorno povero ma saporito e colorato, un po’ come la caponata siciliana o la poncia calabrese. La base sono verdure prima fritte e poi stufate in padella. Il mini chef, il topolino Remy del film, ne propone una versione molto curata, perfetta per il ristorante stellato. Le verdure non sono tagliate a dadini ma a fettine e alternate in una teglia con fondo di salsa di peperoni, per poi essere stufate al forno. La ratatouille di Remy è facilissima da preparare, ma serve un pò di pazienza. Intanto, bisogna scegliere verdure che avranno più o meno lo stesso diametro una volta tagliate a fettini. Cominciamo tagliando e affettando sottilmente 2 zucchine verdi, 2 zucchine gialle, 4 pomodori, 2 melanzane lunghe. Se tagliando, per mantenere la regolarità della fette, fai dello scarto, tienilo da parte! Servirà dopo.Mettiamo in padella 1 porro e 1 peperone rosso con un po’ d’olio. Lasciali cuocere, coperti, per circa 10 minuti. Aggiungi il sale e gli eventuali avanzi sopra menzionati. Cuoci per altri 10 minuti e aspetta che diventi tiepido. Frulla poi tutto aggiungendo un filo di olio e basilico fresco, ottenendo così una deliziosa salsa.Metti la salsa sul fondo di una teglia da forno (prima metti un filo d’olio) e metti le fettine di verdura nella teglia, alternandole, seguendo una spirale ordinata.Quando la teglia sarà piena, aggiungi un altro pochino di sale, olio e poi copri con carta forno. Importante! Sul foglio di carta forno fai un buco centrale, così i vapori sfiatano.Cuoci per 40/45 minuti in forno statico a 170/180°. Rimuovi poi la carta forno e lascia cuocere altri 5 minuti.Sforna e aspetta. Quando è tiepido, servi pure.Bon appétit!

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Il panone natalizio – Bologna

Nella tradizione bolognese c’è un dolce ricco, ma semplice nella preparazione: prendi tutto e mescola insieme! Parente povero del Certosino (che è invece arricchito di spezie e molti canditi), il Panone va preparato in anticipo per far sì che acquisisca il sapore tipico che lo contraddistingue.    Ingredienti 50 gr di cioccolato tritato a pezzi 50 gr di arachidi 50 gr di fichi secchi 50 gr di noci e mandorle 500 gr di farina 00 1 bustina di lievito per dolci 100 gr di zucchero 25 gr di zucchero vanigliato 2 uova 100 gr di burro 1 kg di marmellata 1 bicchierino di liquore per dolci 2 cucchiai di saba (sciroppo concentrato d’uva che si ottiene dal mosto cotto) 1 cucchiaio di cacao in polvere Preparazione Impastare tutti gli ingredienti e dividere l’impasto in teglie (grandezza a piacere) imburrate e infarinate o con carta da forno. Guarnire con frutta candita a piacere o con mandorle e noci Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per 40 minuti Avevo detto che era semplice, no? Buon appetito!

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Le ricette delle feste: i borfadèi, specialità bergamasca

Ricetta e foto sono state tratte dal blog https://www.funandfood.it/ I borfadèi sono un piatto tipico bergamasco, e nella mia famiglia in particolare delle sere natalizie, o di quando le feste stanno per finire.  Prendiamo la sera del 26 dicembre o del 6 gennaio. Come ingredienti mettiamo una famiglia riunita, tra zii, cugini, nonni, un po’ di decorazioni natalizie sparse, uno stuolo di bambini e ragazzi, possibilmente un cane che scodinzola e abbaia. Ci vuole poi possibilmente una taverna a disposizione e una stufa già calda, accesa nel pomeriggio. Perché i borfadèi della tradizione necessitano di quel sapore affumicato dato dal fuoco vivo.  Prendiamo dunque l’ingrediente base, oltre a quelli di cui sopra: farina di mais. Infatti, da buon piatto contadino bergamasco, i borfadèi sono a base di polenta. Di fatto sono una polenta, solo più chiara, e coperta da latte freddo.  Poche cose dunque, giusto tre ingredienti: il resto la fa la compagnia e magari un buon bicchiere di vino rosso.    Ecco dunque la ricetta base dei borfadèi, da aumentare in base al numero di persone.     • 1 tazza di farina 00  • 1 tazza di farina di mais per polenta  • ½ l di latte + latte per la copertura  • ½ l di acqua  • Sale a piacere  Preparazione: portate a ebollizione latte e acqua salati. Aggiungete quindi a pioggia le farine mescolando per evitare grumi. Cuocete per circa trenta, quaranta minuti finché l’impasto non è cotto (consistenza collosa) e non si stacca bene dalle pareti del pentolino. Mettete quindi in ogni piatto metà del composto e presentate coperto di latte freddo. Heading scrittura creativa 3 Modelli e Tecniche di Neurostorytelling Usati nel Marketing, nel Cinema e nella Letteratura Il neurostorytelling unisce neuroscienze e narrazione per creare storie che stimolano il cervello in modo mirato. È una leva potentissima … Leggi Tutto Luglio 7, 2025 / admin società Raffaella Carrà è stata la prima donna a cantare apertamente il desiderio sessuale femminile sganciato dai sentimenti, senza colpa e senza bisogno di giustificazioni romantiche A quattro anni esatti dalla sua morte, non possiamo non pensare a quanto Raffaella Carrà sia stata rivoluzionaria. Non solo … Leggi Tutto Luglio 5, 2025 / admin società Perché il premio Strega non ci interessa Ogni anno il mondo editoriale italiano si ferma a guardare il Premio Strega. È un evento che fa parlare, genera … Leggi Tutto Luglio 4, 2025 / admin CinemaEventiPop Culturericorrenzesocietà 40 ANNI DI “RITORNO AL FUTURO” Il 3 luglio 1985, 40 anni fa, usciva nelle sale americane il film  che è diventato un cult: il primo … Leggi Tutto Luglio 3, 2025 / Silvia Dal cin firstletter Riguarda l’Intervista di Silvia Miraglia alla Nostra Autrice Silvia Dal Cin Hai perso l’intervista? Nessun problema! È ora disponibile per essere riguardata l’appassionante conversazione tra Silvia Miraglia e la nostra talentuosa … Leggi Tutto Luglio 2, 2025 / admin Nuove uscite NASCE LA LAND COLLECTION: I GRANDI CLASSICI DI LAND EDITORE TORNANO IN LIBRERIA A 12 EURO Torino, 1 luglio 2025 – Debutta oggi  Land Collection, la nuova collana editoriale firmata Land Editore che celebra i titoli più … Leggi Tutto Luglio 1, 2025 / admin

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Le ricette delle feste di Land Editore: la Gubana del Friuli

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Libri di Oriana Turus Fai clic qui La gubana è considerata il dolce tipico del Friuli Venezia Giulia, in particolare della zona delle Valli del Natisone, terra di confine tra Italia e Slovenia. Si presenta come un ciambellone arrotolato, a cui viene data la classica forma a chioccola, di color nocciola e spolverato di zucchero granulato, ma il segreto sta tutto nel ripieno. In origine veniva preparato in casa e solo in occasione delle feste, solo successivamente si è arrivati a una produzione artigianale e industriale che oggi viene distribuita anche all’estero. Ha una preparazione lunga e divisa in più fasi, affinché tutto risulti amalgamato alla perfezione, lievitato e cotto al punto giusto. Ha un sapore molto deciso e intenso, dato soprattutto dall’utilizzo della grappa nella farcitura. Un dolce da provare non solo a Natale.   INGREDIENTI: 746 PER IL LIEVITINO:   Lievito di birra secco: 3g Farina 00: 150g Latte intero: 85g (temperatura ambiente)   PER L’IMPASTO: (PER UNO STAMPO DI 22 CM DI DIAMETRO)   Zucchero: 90g Farina 00: 350g Scorza di limone: 1 Sale fino: 1 pizzico Burro: 75g (temperatura ambiente) Uova: 170g Latte intero: 40g (temperatura ambiente) Grappa bianca: 15g   PER IL RIPIENO:   Gherigli di noci: 250 Pinoli: 120g Uvetta: 140 Mandorle pelate: 60 Pangrattato: 60g Burro: 50g Grappa bianca: 10g Uova (circa 2 medie): 120g Scorza di limone: 1 Scorza d’arancia:1 Marsala: 110g   PER SPENNELLARE E COSPARGERE: Uova: 1 Zucchero: 40g   AGGIUNGI ALLA LISTA DELLA SPESA PREPARAZIONE:   Iniziare dal lievitino: setacciare la farina, unire il lievito, aggiungere il latte a filo, impastare fino a formare una palla liscia e senza grumi, coprire con pellicola e lasciar riposare ca temperatura ambiente per un’ora.   Quando l’impasto ottenuto sarà raddoppiato di volume, versare nella ciotola della planetaria la farina setacciata e lo zucchero e poi aggiungere il lievitino ottenuto prima.   Versare le uova sbattute, la scorza grattugiata del limone e la grappa.   Azionare la planetaria a velocità media (attacco a foglia) e iniziare ad aggiungere il latte a temperatura ambiente. Quando gli ingredienti sono amalgamati, cambiare gancio (accessorio a uncino o similare), versare un pizzico di sale e impastare nuovamente sempre a velocità media. Unire a poco a poco il burro ammorbidito e a temperatura ambiente. L’impasto dovrà risultare elastico e si dovrà attaccare al gancio. Togliere l’impasto ottenuto dalla planetaria, lavorarlo fino a dargli una forma sferica, metterlo in una ciotola ricoperta con pellicola, lasciarlo lievitare per tre ore o comunque finché il volume non sarà raddoppiato. Mentre l’impasto lievita, dedicarsi al ripieno.   Sciacquare e mettere in ammollo l’uvetta con 100g di marsala per almeno venti minuti, frullare separatamente le noci, i pinoli e le mandorle, ottenendo tre diversi triti.   In una padella antiaderente fare sciogliere il burro a fuoco basso, una volta sciolto, aggiungere il pangrattato e lasciate tostare per cinque minuti, mescolando quanto basta perché non si bruci. Una volta pronto, conservare in una ciotola fino all’utilizzo.   Scolare l’uvetta e frullarla.   In una ciotola capiente versare il pangrattato tostato, l’uvetta, le noci e i pinoli, le mandorle, la scorza del limone, la grappa e il marsala rimasto.   Separare i tuorli dagli albumi. Aggiungere i tuorli al resto degli ingredienti, mescolare e poi unire anche gli albumi montati a neve. Amalgamare con una spatola.   Riprendere l’impasto e stenderlo con un mattarello fino ad ottenere un rettangolo di 50×60 con spessore di circa 0,5 cm. Mettete il ripieno al suo interno, lasciando un bordo di circa 2 cm, da spennellare con uovo sbattuto.   Arrotolare l’impasto su se stesso e sigillare bene i bordi per evitare che il ripieno esca. Prendete una teglia di 22 cm di diametro imburrata e infarinata Imburrare e infarinare una teglia di 22 cm e inserirvi il rotolo creando una spirale. Lasciare lievitare per trenta minuti. Spennellare la superficie con uovo sbattuto e spolverare con zucchero. Infornare a 170 gradi per 60 minuti – se il forno è statico – o a 145 gradi per 40/45 minuti – se ventilato. Dopo la cottura, togliere dal forno e lasciare riposare per dieci minuti prima di servire.     Scopri Land Magazine admin Dicembre 4, 2024 Natale a Hogwarts: il regalo magico per riscaldare il cuore del Grinch che è in te Hai mai desiderato un Natale diverso? Non quello classico con il panettone e i parenti che si litigano l’ultimo pezzo di torrone, ma un Natale in cui la neve cade Read More Lorenzo Foschi Dicembre 4, 2024 Giovani autori – episodio 4 A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2024/11/4.mp4 Read More admin Dicembre 4, 2024 Come le donne hanno addomesticato i lupi: una storia di istinto, empatia e… sopravvivenza Se oggi portiamo a spasso Fido al parco possiamo forse ringraziare una coraggiosa antenata del Paleolitico che, invece di scappare urlando, ha deciso di accarezzare un lupo affamato. 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La pinza – Bologna

Di origini antichissime (se ne trova traccia in ricettari del 1600), la pinza nasce come dolce natalizio per poi diventare dolce da credenza, da mangiare tutto l’anno a colazione oppure inzuppato nel vino dolce.  Ingredienti Per la pasta frolla: 450 gr di farina 00 100 gr di burro 2 uova + 1 rosso 130 gr di zucchero semolato 1 bustina di lievito vanigliato per dolci 1 bustina di vanillina scorza di limone grattugiato latte (solo nel caso in cui l’impasto sia duro) Per il ripieno: 500 gr di mostarda bolognese: marmellata di mele, pere cotogne, arancia, prugna, pere Williams, saba (mosto di uva cotto) e zucchero – in alternativa usare marmellata di prugne 20 gr di pinoli 80 gr di uva passita (uva passita ammollata nel vino e poi strizzata) Preparazione Impastare tutti gli ingredienti per la pasta frolla (se l’impasto risultasse un po’ duro aggiungere un po’ di latte) Lasciar riposare in frigo per circa 1 ora Stendere la pasta sulla carta forno dandole una forma leggermente rettangolare, spessore di circa mezzo cm scarso Stendere il ripieno sulla pasta avendo accortezza di lasciare liberi tutti i lati di almeno un cm e mezzo Ripiegare l’impasto dandogli la forma della foto chiudendo bene i lati finali per evitare la fuoriuscita del ripieno Spennellare con il rosso d’uovo o con un po’ di latte e coprire con granella di zucchero o con codette colorate Cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35 – 40 minuti Buon appetito!

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