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Autunno in musica: la playlist delle Vintage Girls

Ottobre. Il plaid, le candele e le tisane.  Ottobre. Il primo freddo e i primi sabato sera in casa a guardare un film su Netflix. Ottobre. Poteva mai mancare una playlist delle Vintage Girls?  Ovviamente, no. In queste settimane ci siamo prese del tempo per pensare a quali canzoni potrebbero far parte della nostra playlist autunnale – 10 canzoni, 5 italiane scelte da Nelli B. e 5 straniere scelte da Arianna Ciancaleoni -, quella che precede la lista di canzoni magiche, quelle natalizie.    Ci siamo fatte ispirare dalle foglie che cadono, dal rumore della pioggia e dal profumo della cannella per scegliere queste canzoni che ci accompagneranno nelle prossime settimane. Quali sono? Ecco a voi. Come foglie – Malika Ayane. 2009. Malika partecipa al Festival di Sanremo con questo brano scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro; otterrà il disco di platino per questa canzone. Ascoltando le note del brano cantato da Malika non possono non far pensare a sentimenti nostalgici, quelli che caratterizzano la stagione autunnale. «Allora come spieghi questa maledetta nostalgia, di tremare come foglie, e poi di cadere al tappeto?»  https://www.youtube.com/watch?v=3LgBfE-u9XY 2. Autunno – Noemi. 2017. Canzone cantata da Noemi e scritta, in questo caso, da Tommaso Paradiso, dei Thegiornalisti. Abbiamo dinanzi un brano malinconico sulla fine dell’estate e su un amore nato tra le onde del mare, di quelli che con il passare della stagione devi decidere che fine debba fare. È successo a tutti almeno una volta, no? «Sarà un autunno difficilissimo Sarà un inverno difficilissimo, sarà una primavera difficilissima, perché…Perché questa estate io mi sono innamorata di te».  https://www.youtube.com/watch?v=raJG_EfxgDg 3. Con tutto l’amore che posso – Baglioni. Aneddoto personale. Settembre 2008, la domenica prima di iniziare il terzo anno di liceo ero con la mia famiglia a cena dai loro amici di una vita. Fuori pioveva tantissimo, ricordo ancora che il lunedì successivo entrammo tutti in classe zuppi d’acqua nonostante gli ombrelli. Comunque sia, in quell’occasione, i miei genitori e i loro amici si fissarono sulle strofe di una canzone di cui non riuscivano lì per lì a ricordare il cantante o il testo. Ricordavano solo le prime due frasi e a quel tempo avere il tasto internet sul tastierino del telefono aveva come obiettivo solo instaurare strategie per non cliccarlo mai ed esaurire il credito in due secondi netti. Li ho osservati ragionare per ore, finché: eureka! Era Claudio Baglioni con questo brano, che da quel momento in poi io ho da sempre ricollegato alla pioggia battente e alle foglie che cadono. «E lungo il Tevere che andava lento lento, noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto, fino a gridare i nostri nomi contro il vento…Tu fai sul serio o no». https://www.youtube.com/watch?v=0fyhwMtANSQ 4. Con un deca – 883. La canzone esce il 1 dicembre del 1992, anno in cui nasco io, che però la scopro circa venti anni dopo quando Max Pezzali la canta nuovamente con i Club Dogo, durante i primi anni di università. I primi freddi, le prime lezioni del semestre e quella vita da fuorisede fatta di soldi contati e di attenzione nello spenderli. «Ne parlavamo tanto tanti anni fa, di quanto è paranoica questa città, della sua gente, delle sue manie, due discoteche, centosei farmacie». https://www.youtube.com/watch?v=-fezH3SSpeQ 5. Leggero – Ligabue. 1995. Cosa c’è di più nostalgico di una trentenne che ascolta le canzoni che hanno segnato un’intera adolescenza? Forse, davvero niente. Non ero una grande fan di Ligabue, ma ero ossessionata da alcuni suoi brani, come questo o – in alternativa – Il mio pensiero, Eri bellissima e Ci sei sempre stata. «Leggero, nel vestito migliore…Senza andata né ritorno, senza destinazione». https://www.youtube.com/watch?v=5tttvuRLICA 6. Someone Like You – Adele. 2011. In attesa dello scongelamento di Mariah Carey in occasione delle feste natalizie, la sua degna erede è Adele, che ci garantisce lacrime in ogni stagione. Questa è una delle sue canzoni più famose, perfetta per un autunno piovoso e sempre buio come questo. Tra l’altro, ho scoperto che esiste anche una cover ufficiale di Valerio Scanu e la cosa mi ha lasciato basita. https://www.youtube.com/watch?v=XqoanTj5pNY 7. White Flag – Dido. 2003. Che fine avrà fatto Dido? Ebbene, oltre ad ascoltare la sua canzone e deprimerci oltremodo, di sicuro molti di noi vorrebbero imitarla. Dopo aver venduto oltre 40 milioni di dischi, si è presa una piccola pausa. Di 15 anni. Ecco, adesso che lo sappiamo possiamo piangere con più enfasi. https://www.youtube.com/watch?v=j-fWDrZSiZs 8. November Rain – Guns n’ Roses. 1991. Un video che è un mito assoluto, uno dei più belli mai realizzati nella storia. E pensare che i Guns erano in dubbio se pubblicare o meno questa canzone che, anche in questo caso, parla di un amore in crisi, che sta per finire.   https://www.youtube.com/watch?v=8SbUC-UaAxE 9. The power of goodbye – Madonna. 1998. L’incantesimo si è spezzato, quindi ora me ne devo andare. In questo mese sono monotematica, lo so, ma che dire? L’autunno è malinconico, per me, come una partita a scacchi interrotta all’improvviso. O una passeggiata su una spiaggia, di notte. https://www.youtube.com/watch?v=NHydngA5C4E 10. Unchained melody – Elvis Presley. 1977. L’autunno è anche il mese di Halloween e quale miglior momento per parlare di… fantasmi? Il più celebre fantasma cinematografico in assoluto è, probabilmente, Patrick Swayze in “Ghost”. La sua colonna sonora è famosissima, ma forse non tutti sanno che, nella sua versione originale, fu cantata da Elvis Prestley. Ed eccola qui, in tutto il suo splendore. https://www.youtube.com/watch?v=zoxsuL_PT9o Scopri Land Magazine admin Ottobre 9, 2024 Il mistero della collana di Maria Antonietta: scandalo, inganni e la caduta della monarchia Se pensate che gli scandali di oggi siano scandalosi, aspettate di conoscere quello che ha infiammato l’intera Francia nel XVIII secolo: il mistero della collana di Maria Antonietta. 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Back to school: la playlist delle Vintage Girls

Settembre. Tutto torna, inesorabilmente… e potevamo non tornare noi Vintage Girls con le nostre playlist del cuore, quelle che speriamo possano accompagnarvi in queste giornate che accompagnano le ripartenze e l’arrivo dell’autunno? PS. Non preoccupatevi, stiamo creando una playlist anche per la stagione fatta di colori caldi, tisane e serie tv sul divano. Tornando a noi, a settembre e a quello che ormai nella nostra quotidianità è chiamato back to school. Noi Vintage Girls non frequentiamo più la scuola da un po’, ma il sentimento di ripartenza che viviamo a settembre, vale per tutti, studenti e non. Ecco quindi dieci canzoni che, secondo noi, sono perfette per salutare l’estate e riprendere alla grande! Come sempre, vi elencheremo dieci canzoni, cinque di cantanti italiani e cinque di cantanti stranieri. 1. Diventerai una star – Finley. Anno 2006, la canzone scritta da Claudio Cecchetto diventa un tormentone estivo. Personalmente, lasciavo le scuole medie per approdare nel mondo del liceo, e questa canzone più di tante altre riporta alla mente quel sentimento di invincibilità di chi vuole costruire il proprio futuro. Spoiler: non è poi così facile, ma è bello sognare!   https://www.youtube.com/watch?v=FyTpkk9bu2s 2. Parole in circolo, Marco Mengoni Dieci anni dopo i Finley, Mengoni – all’inizio della sua strabiliante carriera – pubblica l’album che contiene questo brano. «Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene, In questo mondo che ci ha intossicato l’anima. E devi crederci per coltivare un sogno, su questa terra spaventosamente arida». Può non dare la carica un testo del genere? Certo che può! Soprattutto quando devi preparare Diritto Commerciale e non sai da che parte iniziare. https://www.youtube.com/watch?v=RTUykrwkqbk 3. Di domenica, Subsonica Torniamo indietro di due anni, nel 2014. I Subsonica, band italiana conosciuta per altri brani famosi come Istrice, pubblica questo brano profondamente nostalgico e malinconico, che esprime secondo me al meglio quello che è il sentimento che accompagna la fine dell’estate e – spesso – l’inizio dei cambiamenti. Sono cambiamenti, solo se spaventano, sono sentimenti». https://www.youtube.com/watch?v=FEoZJ5gPp0M 4. Niente paura, Ligabue Chi non conosce questa canzone? Anno 2007, Luciano Ligabue con questo brano riesce a entrare nel cuore di ognuno di noi, qualunque fosse la paura che ci logorava all’epoca che – certo – è diversa tra un adolescente e un adulto, ma viene vissuta con la stessa intensità. Anzi, quando sei adolescente, viene enormemente amplificata. Ma, come dice Ligabue: «Niente paura, niente paura. Niente paura, ci pensa la vita, mi han detto così. Niente paura, niente paura. Niente paura, si vede la luna perfino da qui». https://www.youtube.com/watch?v=7NGwKbr5Oz4 5. La solitudine, Laura Pausini 1993… si può essere nati prima o dopo questa data, ma il brano più famoso della Pausini fa sempre un po’ back to school con il suo «Marco se n’è andato e non ritorna più.Il treno delle 7:30 senza lui». Dove andava Laura? A scuola, ovvio. Quante delusioni d’amore sono state accompagnate da queste parole? Forse troppe! La solitudine partecipa a Sanremo 1993, vincendo nella categoria Novità e lanciando la carriera di una delle cantanti italiane più amate. https://www.youtube.com/watch?v=FpOEN93LX-E 6. Britney Spears – Baby one more time. 1998. Cosa c’entra con la scuola? Solo chi non ha mai visto il video musicale (attualmente quasi 1 miliardo di visualizzazioni) può fare una domanda del genere. Tra l’altro, il video è stato girato nella stessa scuola superiore dove era stato girato Grease, appena “qualche” anno prima, nel 1978. Una citazione che più vintage non si può! https://www.youtube.com/watch?v=C-u5WLJ9Yk4 7. Green Day – Wake me up when september ends. 2005 Sebbene il significato della canzone sia completamente diverso, perché è una dedica al padre del cantante, la frase ormai è diventata una delle più condivise ogni volta che settembre (e le responsabilità) si riavvicinano alla fine dell’estate. Svegliami quando tutto è finito, che proprio non ho voglia di pensarci. https://www.youtube.com/watch?v=NU9JoFKlaZ0 8. Bruno Mars – The lazy song.  2011 Questa canzone rispecchia proprio l’umore di ogni cambio di stagione, settembre incluso. Il ritorno a scuola, alla quotidianità e alle abitudini può essere sfiancante. “Oggi non ho proprio voglia di fare niente. Voglio solo restare a letto”: chi non l’ha mai detto, almeno una volta? Come quando da piccoli si “falsificava” il termometro pur di starsene a casa a guardare i cartoni!  https://www.youtube.com/watch?v=fLexgOxsZu0 9. Swedish House Mafia – Don’t You Worry Child. 2012. Questa canzone è, insieme, un invito a non preoccuparsi, ma anche uno sguardo nostalgico verso i bei tempi andati, quando effettivamente tutto sembrava insormontabile ma non lo era davvero. Perché della scuola ci si lamenta sempre ma poi, chiunque (o quasi) rimpiange i momenti spensierati dell’infanzia. https://www.youtube.com/watch?v=1y6smkh6c-0 10. Lady Gaga, Born this way. 2011 Una canzone che parla di accettare se stessi, proprio come si è, al di là di tutto quello che la gente può dire e pensare. E in questi tempi oscuri, in cui il bullismo e la discriminazione sono purtroppo parte delle notizie quotidiane, è un inno che ci sentiamo di dedicare a chiunque si trovi ad affrontare la vita sociale, scuola in primis. Siamo nati così, e siamo tutti bellissimi!  https://www.youtube.com/watch?v=wV1FrqwZyKw Scopri Land Magazine Oriana Turus Settembre 17, 2024 Curiosità storiche: la vanvera A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Settembre 16, 2024 La giraffa che non aveva il collo lungo: una storia di autostima per i più piccoli Il mondo dei libri per bambini è ricco di storie che insegnano valori importanti, ma poche sono così dolci e toccanti come quella de “La giraffa che non aveva il Read More admin Settembre 16, 2024 Military Romance: quando l’amore incontra l’addestramento militare…e fa esplodere tutto (cuori inclusi) Ah, il trope del Military Romance, quel genere letterario dove le emozioni scorrono più veloci di un addestramento a corpo libero e gli uomini in divisa sembrano avere sempre il Read More Cristina Ferri Settembre 15, 2024 Il pastrami orgasmico di Harry ti presento Sally Di Cristina Ferri Il pastrami

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Back to office: la playlist delle Vintage Girls

Dopo la playlist a tema Back to school, eccoci qui di nuovo con un nuovo tema: la playlist back to office. Questo tema è molto caro a noi Vintage Girls: il 6 giugno è uscito l’ultimo office romance di Arianna Ciancaleoni, Dicono di lei, che ovviamente vi consigliamo di recuperare qualora non l’aveste ancora letto. Nei prossimi mesi, poi, sarà la volta dell’altro office romance di questo duo, Capo, mi licenzio! di Nelli B.    Potevamo quindi esimerci da una playlist del genere? Ovvio che no!   Il ritorno in ufficio può essere tremendamente drammatico, soprattutto dopo le vacanze estive e – ancora di più – se abbiamo a che fare con persone che non sopportiamo. Ecco quindi le nostre dieci canzoni scelte per affrontare al meglio il rientro nei luoghi di lavoro, cinque di cantanti italiani e cinque di cantanti internazionali. In alto mare – Loredana Bertè. 1980, il brano cantato da Loredana scala le classifiche e diventa quello in assoluto più conosciuto della cantante insieme a Non sono una signora, Il mare d’inverno, E la luna bussò e Sei bellissima. Quale canzone è più adeguata di quella che riporta il verso «E ci ritroviamo in alto mare. In alto mare», di rientro dalle vacanze con tutte le email e gli arretrati da recuperare?  https://www.youtube.com/watch?v=PUmtmopLwDY 2. Storie di tutti i giorni – Riccardo Fogli. Ci spostiamo di due anni in avanti, nel 1982. Riccardo Fogli vince Sanremo di quell’anno con questo brano, che racconta la vita della gente normale, di quella che affronta la monotonia quotidiana in attesa dell’evento che possa sovvertirla. Cosa è più monotono di un ritmo di lavoro dove i giorni trascorrono sempre uguali, sempre uno uguale all’altro? «Storie di tutti i giorni, Vecchi discorsi sempre da fare, Storie ferme sulle panchine, In attesa di un lieto fine.» https://www.youtube.com/watch?v=bgLeOgspkEA 3. E ritorno da te – Laura Pausini. 2001, Laura pubblica questa canzone proprio a settembre, come se sapesse che ognuno di noi deve necessariamente tornare a qualcosa. «E ritorno da te nonostante il mio orgoglio, Io ritorno perché altra scelta non c’è.» Ora, ditemi voi, non vi sembra perfetto per un dipendente che non sopporta il proprio datore di lavoro ma non ha trovato niente di meglio dopo una sfuriata epica ed è costretto a tornare in ufficio?   https://www.youtube.com/watch?v=H686vAjvVDU 4. L’estate addosso – Jovanotti. Nel 2015 Jovanotti ci regala un singolo prettamente estivo che, se ascoltato a settembre, aiuta a calarci perfettamente nel mood malinconico da ritorno in ufficio. Il primo lunedì di rientro con in testa questa frase «L’estate addosso, un anno è già passato» non è il riassunto perfetto del termine nostalgia?   https://www.youtube.com/watch?v=VHcAusNO3L4 5. Cosa hai messo nel caffè – Malika Ayane Nel 2013 Malika presenta a Sanremo la cover di questo brano, cantato per la prima volta nel 1969 da Riccardo Del Turco. La canzone non ha di certo nulla a che fare con il mondo del lavoro, ma pensate a quel primo caffè della mattina, quello preso prima di entrare in ufficio, che tutto fa tranne che svegliarci e prepararci alla giornata di fatica. «Ma cosa hai messo nel caffè.» Beh, di certo non la voglia di lavorare!   https://www.youtube.com/watch?v=1JhibIvu4HI 6. Work work work – Rihanna. 2016 “Mi sveglio e mi comporto come se non ci fosse niente che non va. Preparati per lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare”. Un ritornello da ripetere come mantra ogni mattina, anche se non abbiamo voglia di uscire di casa o di metterci davanti al computer. https://www.youtube.com/watch?v=HL1UzIK-flA%20 7. Britney Spears – Work bitch. 2013 E se la motivazione non basta, arriva di nuovo Britney che ci ricorda che: “Vuoi una Bugatti? Vuoi una Maserati? Vuoi una Lamborghini? Sorseggiare un Martini? Allora faresti meglio a lavorare, str***!”. Ebbene sì, senza lavoro non si guadagna! E lo sa bene lei, che durante tutta la vita, fin dalla tenera età, è stata costretta a esibirsi in tutti i palchi mondiali, spesso anche contro la sua volontà, come racconta nell’autobiografia. https://www.youtube.com/watch?v=pt8VYOfr8To 8. Lenny Kravitz – Fly Away. 1998. Questa è una di quelle canzoni che, nei miei ricordi, è legata a una persona specifica. Una mia ex collega che, durante i momenti difficili della giornata lavorativa, prendeva a cantarla: “Me ne voglio andare viaaaa, voglio volare viaaaaaaaaa!”. Per la serie: “canta che ti passa”. Non passava un attimo, ma almeno un minimo ci divertivamo. https://www.youtube.com/watch?v=EvuL5jyCHOw 9. Daft Punk – Harder, Better, Faster, Stronger. 2001. I Daft Punk sono famosi (anche) per i testi estremamente stringati, ma che vanno dritti al punto. E quindi, lavoriamo di più, più velocemente, più forte. Non è forse quello che chiedono sempre di fare i capi? Ma nonostante tutto, “Work is never over”, il lavoro non finisce mai! C’è qualcosa che non torna… ma intanto il ritornello ci entra in testa. I Daft Punk si sono sciolti nel 2021, ma ormai i loro pezzi sono scolpiti nella memoria collettiva. https://www.youtube.com/watch?v=gAjR4_CbPpQ%20 10. Fifth Harmony – Work from Home. 2016 E niente. Guardatelo. Vi assicuro che allevia le sofferenze. https://www.youtube.com/watch?v=5GL9JoH4Sws Scopri Land Magazine Oriana Turus Settembre 17, 2024 Curiosità storiche: la vanvera A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Settembre 16, 2024 La giraffa che non aveva il collo lungo: una storia di autostima per i più piccoli Il mondo dei libri per bambini è ricco di storie che insegnano valori importanti, ma poche sono così dolci e toccanti come quella de “La giraffa che non aveva il Read More admin Settembre 16, 2024 Military Romance: quando l’amore incontra l’addestramento militare…e fa esplodere tutto (cuori inclusi) Ah, il trope del Military Romance, quel genere letterario dove le emozioni scorrono più veloci di un addestramento a corpo libero e gli uomini in divisa sembrano avere sempre il Read More Cristina Ferri Settembre 15, 2024 Il pastrami orgasmico di Harry ti presento Sally Di Cristina Ferri Il pastrami orgasmico di

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I tormentoni estivi del passato

L’estate sta finendo… e già cominciamo a cantare, non è vero?  Ebbene sì, ogni stagione ha le sue mode, ma una cosa che accade sempre durante l’estate è che la musica rimbomba sulle spiagge, alle radio, in macchina mentre andiamo a lavorare sognando le vacanze e ci risuona in testa fino a incollarsi tra i nostri neuroni.  Così nascono i famosi tormentoni estivi, quelli che, anche se sembra di averli dimenticati, ci tornano in testa quando meno ce lo aspettiamo. Ed è subito, corazón, mi amor, te quiero (tequila), anche perché la maggior parte di questi singoli sono in spagnolo: eh sì, è l’estate è il tempo in cui abbiamo già rimesso in congelatore Michael Bublé e Mariah Carey e ci apprestiamo a far resuscitare Enrique Iglesias & friends. In ogni caso, ecco 10 tormentoni estivi (5 italiani e 5 internazionali) che vi riporteranno alla mente estati passate e non solo. Ovviamente, aspettiamo di sapere quali altri vi verranno in mente! Cosa succede in patria? Quale sono le canzoni che contraddistinguono le estati italiane da sempre e che – ciclicamente, proprio come stagione calda – tornano a trovarci? 1. Sapore di sale 1963 (l’anno di nascita del mio papà), Sapore di sale è una di quelle canzoni che – a partire dalle prime note – riesce a trasmettere le emozioni della stagione degli amori in riva al mare, anche se capita di ascoltarla per sbaglio a dicembre. Colonna sonora delle prime cotte estive e delle commedie romantiche da grande schermo, Sapore di sale rappresenta il singolo più famoso di Gino Paoli, autore di altre immense canzoni come Una lunga storia d’amore e Il cielo in una stanza.  https://www.youtube.com/watch?v=QIysl6qdiQI 2. Abbronzatissima Sempre 1963, Abbronzatissima rappresenta forse il tormentone per eccellenza. Cantato da Edoardo Vianello con gli arrangiamenti di Ennio Morricone, questo simbolo rappresenta uno dei primi tormentoni estivi della storia italiana. Anni Sessanta, riviera romagnola, serve davvero aggiungere altro? Sì, la compagna inseparabile di questa canzone: Pinne fucile ed occhiali, dell’anno precedente. https://www.youtube.com/watch?v=ecpmD_rnBwI 3. Gloria 1979, a un passo dagli anni ottanta, Gloria (o Aria di lei) è uno dei brani più famosi di Umberto Tozzi, e allo stesso tempo una canzone che contraddistingue la musica italiana all’estero e che è stata oggetto di innumerevoli cover nel corso degli anni. Per fare un solo esempio: Gloria, nella versione di Laura Branigan, è la colonna del celebre film Flashdance, del 1983. La potete immaginare vero? Un lettino in riva al mare e il piede che tiene il ritmo della canzone. https://www.youtube.com/watch?v=8Zs7VWqNGHg 4. Vamos a bailar Poteva davvero mancare un riferimento a Paola e Chiara in un articolo delle Vintage Girls? (Oltretutto, a tema tormentoni estivi) Ma certo che no! Siamo nel 2000, Vamos a bailar viene scartata tra le proposte di Sanremo ma diventa il tormentone estivo di quello stesso anno, tradotta e cantata poi in spagnolo e inglese. Anche per i più refrattari del genere non è possibile trattenersi quando passa in radio questa canzone, magari sculettando allegramente verso la riva. https://www.youtube.com/watch?v=Wzr0Tb81XtE 5. Un’estate al mare 1981, Giuni Russo canta una canzone scritta da Franco Battiato: Un’estate al mare. Della canzone, come per quasi tutti i tormentoni, esiste anche una versione spagnola.  Un’estate al mare Voglia di remare Fare il bagno al largo Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni Rappresenta un po’ la sensazione che accompagna tutto l’anno: quella voglia di vacanze, di staccare dalla routine quotidiana per concedersi finalmente una settimana – o perchè no, due? – lontano da tutto e tutti. Nella realtà, il significato del testo è molto più profondo e controverso. Vi invito a scoprirlo. https://www.youtube.com/watch?v=TnRI-gTyS6k 6. Vamos a la playa In realtà, questo non è proprio un successo internazionale, anche se è cantato in spagnolo. Infatti, il duo dei Righeira è italianissimo, perché si tratta dei fratelli Righi. La curiosità legata a questo brano è che, per la prima volta, Zanichelli inserì proprio nell’anno dell’uscita, il 1983, la parola “tormentone” nel dizionario. Che onore! https://www.youtube.com/watch?v=x0OMFm8FO90%20 7. Lambada  Questa canzone, nel 1989, la conoscevano e la ballavano proprio tutti (e io c’ero!). I Kaoma si esibirono anche al Festivalbar di quell’anno e da allora sono state infinite le cover e i campionamenti di questa canzone, inclusa Jennifer Lopez. Io ricordo che ero incantata dal video musicale e volevo imparare a ballarla, ma ho sempre fallito. Non so neanche cantarla, perché è in portoghese e non ho mai capito di cosa parlasse, finché non ho letto le parole. Spoiler: è un dramma. https://www.youtube.com/watch?v=iyLdoQGBchQ 8. Obsesion Di nome e di fatto. Gli Aventura hanno avuto il merito di far esplodere la bachata anche in Italia, oltre che a lanciare questa canzone che ti impone di ballare ma che, comunque, racconta di un amore tormentato. In verità, la band è stata attiva fino al 2011 (con varie reunion), ma il loro più grande successo resta questo singolo del 2002. Impossibile  non conoscerlo. https://www.youtube.com/watch?v=8_QY5gFQUTg 9. Despacito Più che un tormentone, un tormento. Uscita nel 2017, Despacito a un certo punto era ovunque e, in più, è diventata uno dei video più visualizzati della storia di YouTube! E se le canzonette possono sembrare stupide e ininfluenti, a pochi mesi dall’uscita è stato riferito che l’interesse turistico a Porto Rico è aumentato del 45% dal successo mondiale della canzone. E i cittadini ringraziano! https://www.youtube.com/watch?v=kJQP7kiw5Fk%20%20 10. Mambo N° 5 Ma chissà che fine ha fatto Lou Bega? Dopo il 1999 ha continuato la sua strada nella musica, ma questa canzone si configura come una vera e propria meteora: un grande successo, poi svanito nel nulla. Tra l’altro, questo non è solo un tormentone, ma anche una vera e propria ossessione per Stephen King, che l’ha ascoltata talmente tante volte che la moglie l’ha minacciato di andarsene di casa. L’avreste mai immaginato? https://youtu.be/EK_LN3XEcnw?si=U_PUG2hDFqyNNETg Scopri Land Magazine admin Luglio 26, 2024 I Segreti di Margherita e la Magia della Scrittura in Soffitta: presentazione di Alice Buzzella Immagina di essere trasportato in un’accogliente sala da tè, circondato dall’aroma di miscele esotiche e avvolto in una calda

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Tra presente e passato – Il ritorno del walkman

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Ritorno al futuro passato Nostalgia del passato e dei “bei tempi andati” oppure voglia di distinguersi? Il ritorno impellente di dispositivi fisici per produrre musica è argomento d’attualità. Inutile negarlo, ci siamo – di nuovo e per fortuna – dentro fino al collo. Lo streaming musicale sta perdendo un po’ il suo appeal e, dopo anni di onorato servizio, le cose sembrano voler cambiare. Ma non sono solamente i nativi degli anni 70 e 80 a interessarsi ai vecchi dischi e alle musicassette, ma anche molti giovani che, grazie anche alla popolarità di telefilm come “Stranger things” e “I guardiani della galassia”, si sono avvicinati al “concetto di musica di una volta”. Tutti coloro che non avevano mai avuto un rapporto diretto con la cultura delle cassette, si sono ritrovati a comprarle e ad ascoltarle, trovando in esse un’alternativa divertente, un modo come un altro per distinguersi. Per gli amanti del vintage e non solo Le musicassette stanno tornando. E no, non è una minaccia. I walkman, quelli veri, originali e non le riproduzioni digitali moderne. Gli stessi di una volta, con le cuffie la cui spugnetta colorata resisteva, se ti andava bene, sei mesi. Proprio quelli che sono ancora richiesti. Il fatto di poter uscire tenendo in tasca un dispositivo che faccia solo musica, sembra piacere. Niente interruzioni a causa di notifiche social, squilli inopportuni che causano improperi, vibrazioni inutili. Solo musica. Click. Fermarsi. Riflettere. Ascoltare per davvero. Forse, è proprio questo quello che ci manca. Diciamocelo: gli smartphone sono degli ottimi strumenti, ma hanno completamente stravolto le nostre abitudini e, se da un lato le hanno migliorate, dall’altro hanno imposto un meccanismo di frenesia da cui ora è più complicato uscire. Una volta c’erano i mixtape, ora ci sono le playlist. Ma sono la stessa cosa? Regalare una cassetta con i propri brani preferiti alla persona a cui vuoi bene non è proprio come condividere una lista di canzoni tramite bluetooth. Manca qualcosa. L’emozione. Quella che difficilmente ci restituirà anche il più accessoriato telefonino. Un ritorno al futuro passato, dunque, non sembra essere poi così sbagliato.  Fonti da cui ho preso spunto: RollingStone magazine Cbs Radio Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine admin Luglio 28, 2024 Il disability pride month secondo me: intervista a una mamma caregiver A cura di Il Disability Pride Month, celebrato a luglio, rappresenta un momento importante per riflettere e sensibilizzare sull’importanza dell’inclusione e del riconoscimento delle persone con disabilità. 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