Un pittore in fuga, una sorella senza voce, una donna che sa fiorire nel buio Nel cuore decadente dell’Europa di fine Ottocento, Aldéric abbandona la polvere di Gordes insieme alla sorella Améline, portando con sé solo un cavalletto, dei colori e la voglia di sfuggire alla miseria dell’anima. Il suo viaggio lo condurrà nella Sicilia assolata e malata di quegli anni, dove l’incontro con Giovanni Verga — scrittore, uomo, spettro — segnerà l’inizio di una trasformazione brutale e poetica. Ma è la cconoscenza di Lea, venditrice di fiori dai gesti lievi e dallo sguardo limpido, a sconvolgere ogni sua certezza. Lea non chiede, non pretende: semplicemente esiste. E in quella presenza discreta e feroce Aldéric vede l’amore, la salvezza, che presto precipitano in un’ossessione perversa. Tra donne dai vestiti brillanti e anime in rovina, tra mostre d’arte e fantasmi vivi, Aldéric tenta di ritrarre un mondo che non si lascia guardare. Ma cosa succede quando l'arte non basta più a contenere il dolore?