Da cosa deriva il detto “Non ho mica scritto Gioconda in fronte”?

Non ho mica scritto Gioconda in fronte!

Se qualcuno vi ha mai guardato con l’aria di chi sta pensando: “Questo qui ha proprio scritto ‘Gioconda’ in fronte”, sappiate che non vi stanno facendo un complimento. Ma tranquilli, perché oggi siamo qui per svelare il mistero dietro questa espressione popolare e perché, forse, Leonardo da Vinci avrebbe qualcosa da ridire.

La verità dietro la Gioconda (e non parliamo di Louvre)

Dimenticate per un attimo il celebre sorriso enigmatico della Monna Lisa e il fatto che sia uno dei quadri più famosi al mondo. Qui non si parla di arte rinascimentale, ma di una questione molto più terra-terra: la parola giocondo, che in Toscana (dove le battute non mancano mai) si traduce con qualcosa di molto diverso da “allegro” o “felice”. Sì, perché in gergo toscano “giocondo” significa balordo, sciocco, uno che si lascia prendere in giro con facilità.

Ed ecco che, come una freccia di Cupido al contrario, il termine si è incollato all’espressione “ho scritto Gioconda in fronte”. In parole povere? Non sono mica nato ieri, non ho mica l’aria del tonto da fregare facilmente.

Perché proprio “scritto in fronte”?

Ora, perché qualcuno dovrebbe avere una parola stampata sulla fronte? Beh, da sempre la fronte è stata vista come simbolo dell’espressione e dell’intelligenza. Pensateci: se avete mai ricevuto un complimento del tipo “Hai una fronte spaziosa”, non era un invito a misurare la vostra testa, ma piuttosto un modo elegante per dire che sembrate svegli (o almeno si spera). Al contrario, dire “ho scritto ‘gioconda’ in fronte” significa suggerire che avete l’aria di chi casca in tutte le trappole, come i polli nelle favole.

Come usare questa espressione con stile

Non è solo una questione di difendersi dalle prese in giro, ma anche di lanciare il messaggio chiaro: non mi freghi facilmente.

  • Esempio 1: Il venditore di un’auto usata cerca di rifilarvi una macchina che sembra uscita da un film degli anni ’80? Guardatelo dritto negli occhi e dite: “Non ho mica scritto Gioconda in fronte”.

  • Esempio 2: Un amico vuole che siate voi a pagare il conto “dimenticando” il portafoglio per la decima volta? Stessa frase, possibilmente con una bella risata ironica.

Il fascino senza tempo dei detti toscani

Diciamolo: i toscani ci hanno regalato alcune delle espressioni più gustose della lingua italiana. E “Non ho mica scritto Gioconda in fronte” è un piccolo capolavoro di ironia, perfetto per quei momenti in cui avete bisogno di mettere i puntini sulle “i” (o sulla fronte).

In fondo, la Monna Lisa sarà pure enigmatica, ma voi no. Nessun sorriso ambiguo, nessuna presa per il naso. Perché voi lo sapete bene: “Non ho mica scritto Gioconda in fronte!”.

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