Irene ha toccato il fondo e, in un impeto di follia, si lascia tutto alle spalle e si rifugia in una piccola città, decisa a ricominciare. Non cerca l’amore — e di certo non si aspetta Anton.
Ironico, distante, con gli occhi che nascondono troppo. Si incontrano per caso, si piacciono per sbaglio, si sfidano per istinto. E una sera, per ridere e per provocarsi, si inventano una storia d’amore.
Perfino un matrimonio. Finto, ovviamente.
Doveva essere un gioco, niente di più.
Ma tra bugie innocenti, battiti reali e troppi “e se”, quel gioco inizia a bruciare sul serio.