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Come treni alla stazione di Manuela A. De Quarto

13.00

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Nel marzo del 1978, il più caldo mai registrato in Sicilia, la piccola Titì viene scelta per interpretare la Vergine Maria nella processione del paese in occasione della festa di San Giuseppe.

Casteddu è un posto dove è facile entrare… ma non altrettanto facile è andarsene: troppi segreti circondano quel luogo colmo di fantasmi, di verità non dette, di personaggi bizzarri e misteriosi.

La celebrazione della festa di San Giuseppe e la preparazione per il difficile ruolo che Titì dovrà interpretare saranno l’occasione per scoprire alcuni di quei segreti, per intraprendere un viaggio verso verità scomode e troppo a lungo taciute.

“Guardala bene,” disse “è l’immagine della purezza”

I personaggi che l’accompagneranno nel suo viaggio, nel bene e nel male, riveleranno il volto di una Sicilia al tempo stesso splendida e crudele.

Perché siamo tutti come treni alla stazione: pronti a partire verso la verità, ma spaventati nel lasciare le nostre comode bugie.”

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