A CURA DI

I LIBRI DI LORENZO FOSCHI
Nel terzo episodio ho lanciato una sfida che ti consiglio di recuperare! Oggi, invece, ci togliamo un dente: parliamo della percezione del videogioco nei media generalisti!
Nel corso degli ultimi decenni, i videogiochi sono passati da semplici passatempi a complesse opere narrative, capaci (a volte) di competere con film e letteratura in termini di profondità e impegno emotivo. Tuttavia, nonostante la loro evoluzione e la crescente legittimazione culturale, la percezione dei videogiochi nei media generalisti spesso rimane critica e superficiale, focalizzandosi su aspetti negativi che possono distorcere la realtà di questa forma d’arte.
Perché si, di forma d’arte si parla, parola d’autore!
Dì la verità, anche te hai visto almeno una volta un servizio sulla violenza nei videogiochi!
Spesso, in seguito a tragici eventi come sparatorie di massa, alcuni media sono stati rapidi nell’attribuire parte della colpa ai videogiochi, suggerendo un legame diretto tra la violenza nei giochi e comportamenti aggressivi nella vita reale. Questa narrazione persiste, nonostante la vasta letteratura scientifica non possa confermare tali affermazioni. Studi, al contrario, hanno mostrato che non esiste una correlazione diretta e significativa tra videogiochi violenti e aggressività nel mondo reale.
Quello appena citato è, in realtà, un problema più ampio e radicato della comunicazione di massa; governata da sensazionalismi e bias cognitivi.
Un po’ come dire che, dato che sia vendite di gelati sia omicidi aumentano d’estate, allora sussista una correlazione diretta tra consumo di gelato e istinto omicida.
Un altro punto di critica riguarda l’impatto dei videogiochi sul benessere psicologico e sociale dei giovani. Articoli e servizi televisivi spesso dipingono i videogiochi come causa di isolamento sociale o dipendenza. Sebbene questi problemi possano effettivamente presentarsi, molti studi indicano che i videogiochi possono anche avere effetti positivi, come il miglioramento delle abilità cognitive, il rafforzamento delle relazioni sociali attraverso il gioco di squadra e l’aumento della fiducia in sé.
La narrativa videoludica, in particolare, è un aspetto che merita maggiore riconoscimento. Giochi come “The Last of Us”, “BioShock Infinite”, “The Witcher” sono solo alcuni illustri esempi.
Se non hai letto l’episodio pilota, in cui racconto di cosa tratterà la serie, ti consiglio di recuperarlo!
Io mi chiamo Lorenzo Foschi, e sono un giovane autore e informatico. Con Land Editore ho pubblicato “Lathar”, il mio fantasy, a cui ho poi associato lo sviluppo di un videogioco. Se sei curioso di scoprire quello che combino nella mia vita ti consiglio di fare un giro sul mio instagram personale, @lorenzofoschi, ma non prima di aver letto altri articoli su Land Magazine!