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ADDIO PAPA FRANCESCO

Oggi, giorno di Pasquetta, è mancato Papa Francesco (88 anni).Ieri, giorno di Pasqua, era apparso per l’ultima volta in Piazza San Pietro, a sorpresa.Primo Papa sudamericano della storia, è stato un Papa senza mezze misure: si è spessoschierato apertamente e le sue idee sono state molto criticate, soprattutto dai conservatori.Un Papa sicuramente controverso, molto amato da tanti ma anche molto criticato per alcunesue posizioni.In queste ore molte comunità si stanno esprimendo sulla qualità del suo papato, mentremolti fedeli si sono semplicemente chiusi nel silenzio. Piazza San Pietro (per ora nonblindata) si sta riempiendo di fedeli e curiosi, che sicuramente continueranno ilpellegrinaggio nei prossimi giorni (o più) in attesa della nomina di un nuovo Papa.Il suo pontificato è stato soprattutto rivolto agli “ultimi“, come ben chiaro dal suo primoviaggio come Papa a Lampedusa.Il giorno di Natale del 2024 aveva aperto (con enorme fatica, un fisico minato dalla malattiama un forte spirito) la porta del Giubileo, dando inizio al Giubileo 2025.La città di Roma e città del Vaticano stanno ospitando infatti in quest’anno il Giubileo e, aquesto punto, ospiteranno anche il funerale di Papa Francesco e l’elezione di un nuovoPontefice.Forti le immagini che lo ritraggono in due luoghi in particolare, nel silenzio assoluto: nelcampo di concentramento di Auschwitz nel 2016 e in Piazza San Pietro durante il lockdowndel 2020.Moltissimi i viaggi papali, soprattutto nei piccoli paesi poco visitati solitamente dai pontefici.La sera in cui venne eletto dichiarò “i cardinali sono venuti a prendermi alla fine del mondo”,sottolineando le sue origini argentine ma anche mettendo in evidenza già un modo pocoformale di comunicare. Molto spesso si è presentato in modo “poco ortodosso” ai fedeli(negli ultimi giorni si era ad esempio presentato coperto di un semplice poncho, con gliassistenti in maniche di camicia, andando in basilica per pregare). Semplicità, immediatezzae spontaneità sono stati suoi tratti distintivi.

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Bologna Children’s Book Fair 2025: tutte le meraviglie della fiera del libro per ragazzi

A cura di Anche quest’anno ho fatto le valigie, preso il treno e, in un paio d’ore, eccomi catapultata nel regno colorato della fantasia: la Bologna Children’s Book Fair 2025, la leggendaria fiera del libro per ragazzi, arrivata alla sua 62esima edizione! Date e numeri da record: la fiera del libro per ragazzi 2025 Dal 31 marzo al 3 aprile 2025, Bologna si trasforma nella capitale mondiale dell’editoria per l’infanzia. 1500 espositori da 95 paesi e regioni si sono dati appuntamento per creare un evento internazionale, frizzante, creativo e pieno di sorprese. Quest’anno, il paese ospite d’onore è l’Estonia, con le sue meravigliose illustrazioni e autori da scoprire. Anniversari da festeggiare (e mascotte da abbracciare) Il 2025 è un anno ricco di compleanni illustri: 80 anni di Pippi Calzelunghe e dei dolcissimi Mumin 50 anni della mitica Pimpa 25 anni dell’infaticabile Geronimo Stilton 10 anni del Premio Strega Ragazzi e Ragazze Ovviamente, le celebrazioni si sono tradotte in stand a tema, gadget esclusivi, qualche dolcetto qua e là (grazie!) e un’atmosfera da compleanno collettivo che ha fatto la gioia di editori, illustratori e visitatori. Cosa succede alla Bologna Children’s Book Fair? Tantissimo. Ma proprio tantissimo. Ecco un assaggio: Presentazioni, firmacopie, incontri e pitch tra autori ed editori Il mitico Muro degli Illustratori, dove i creativi appendono i propri lavori nella speranza di essere notati Docenti di scuole di ogni ordine e grado a caccia di ispirazione per i loro studenti Stand delle Poste Italiane con chicche come i francobolli commemorativi di Pimpa e Pikachu (sì, hai letto bene) Fiera sì, ma anche business Non è solo un paese dei balocchi per chi ama i libri per bambini: è un’occasione d’oro per: Visionare e presentare portfoli Concordare cessioni di diritto internazionali Scoprire nuove uscite editoriali Incontrare case editrici storiche ed emergenti E soprattutto: fare rete, stringere mani, distribuire biglietti da visita come coriandoli Non è aperta al pubblico (ma dovrebbe esserlo) La Bologna Children’s Book Fair è riservata agli addetti ai lavori: autori, editori, illustratori, librai, bibliotecari, agenti letterari. Ma l’energia che si respira tra gli stand è così coinvolgente che ogni appassionato di libri vorrebbe poterci entrare almeno una volta nella vita. Bilancio finale: piedi doloranti, cuore pieno Dopo ore di camminate (e tentativi di non comprare troppi libri… falliti), si torna a casa con: Nuove letture Contatti preziosi Tante idee E, soprattutto, l’emozione di aver fatto parte di qualcosa di grande Alla prossima edizione, Bologna! LEGGI ANCHE firstletter 22.04.23 Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera Grandi novità in casa First Letter Editrice: il progetto è ufficialmente avviato, e al Salone del libro di Torino di quest’anno verrà presentato il primo Read More firstletter 🐢 L’arte della lentezza: cosa possono insegnare le tartarughe ai nostri figli 25.03.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei 20.03.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Terzo capitolo 06.02.25 firstletter Giornata mondiale dei calzini spaiati: perché è importante 29.01.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Secondo capitolo 23.01.25 firstletter Genitorialità consapevole, ovvero riconoscere i propri confini. 06.12.24 firstletter Rubrica “10 libri per bambini che non puoi non aver letto” 19.11.24 firstletter Rubrica “10 libri per bambini che non puoi non aver letto” 12.11.24

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25 marzo – Dantedì

A cura di Oggi è il Il Dantedì! Che cos’è? La giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, che si celebra in Italia ogni 25 marzo.   La data è stata approvata il 17 gennaio 2020 su proposta del ministro della cultura Dario Franceschini, in vista della commemorazione per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321.   Perché il 25 marzo? Corrisponde al giorno dell’anno 1300 in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella “selva oscura”.   L’idea del Dantedì è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano apparso sul Corriere della Sera il 19 giugno 2017, dove si avanzava la proposta che Dante Alighieri avesse la propria giornata nel calendario. Di Stefano ribadì la proposta in più occasioni (3 febbraio 2018, 24 aprile 2019), sempre sul Corriere, cui è seguita una campagna di promozione sul quotidiano milanese.   Il nome “Dantedì” è nato da una chiacchierata tra il linguista Francesco Sabatini e lo stesso Di Stefano: l’istituzione finale di questa giornata sarebbe avvenuta il 4 luglio 2019 a Milano, nella sala Buzzati del Corriere, durante un evento organizzato dalla Fondazione Corriere.   Il Consiglio dei ministri del 17 gennaio 2020, su proposta del ministro Dario Franceschini, ha approvato la direttiva per istituire il Dantedì: la scelta è caduta sul 25 marzo poiché molti ritengono che il viaggio narrato nella Divina Commedia sia iniziato in quel giorno nel 1300. La proposta venne accolta da intellettuali e studiosi, oltre a prestigiose istituzioni culturali come l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca Italiana, la Società Dante Alighieri e l’Associazione degli Italianisti nella Società Italiana per lo studio del pensiero medievale.   Nella prima e la seconda edizione (2020 e 2021) sono state messe in campo iniziative solo digitali e non in presenza a causa della pandemia di COVID-19 e delle relative contromisure. Successivamente le iniziative sono state molte, ogni anno diverse. Quest’anno sono molte le biblioteche, le scuole, le università che organizzano eventi giornalieri: scrivendo Dantedì o Dante Day su Google potete trovare la più vicina a voi!     LEGGI ANCHE firstletter 22.04.23 Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera Grandi novità in casa First Letter Editrice: il progetto è ufficialmente avviato, e al Salone del libro di Torino di quest’anno verrà presentato il primo Read More firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo sei 20.03.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Terzo capitolo 06.02.25 firstletter Giornata mondiale dei calzini spaiati: perché è importante 29.01.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Secondo capitolo 23.01.25 firstletter Genitorialità consapevole, ovvero riconoscere i propri confini. 06.12.24 firstletter Rubrica “10 libri per bambini che non puoi non aver letto” 19.11.24 firstletter Rubrica “10 libri per bambini che non puoi non aver letto” 12.11.24 firstletter Rubrica “10 libri per bambini che non puoi non aver letto” 05.11.24

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Auguri papà! Consigli librosi per la tua festa

Auguri papà !Consigli librosi per la festa del papà (19 marzo) Auguri a tutti i papà! Per passare del tempo di qualità e super coccoloso con i vostri bambini, potrebbe essere carino leggere con loro delle storie. Ve ne suggerisco alcune:QUANDO SARò GRANDE, La Margherita edizioniEttore guarda le rondini in cielo. Stanno volando all’altro capo del mondo, gli spiega il papà. Anch’io me ne andrò lontano, quando sarò grande? chiede Ettore.Anche più lontano, se lo vorrai, risponde il papà.Un libro semplice e profondo, con protagoniste le domande di un bambino sul crescere e le rassicuranti risposte di papà. CHE FATICA METTERE A LETTO …PAPA’! La Margherita edizioniIl mio papà è grande e forte ma, tutte le sere, ripete la stessa storia: fa i capricci per andare a dormire, vuole che gli racconti una favola (e poi due, tre), vuole che rimanga con lui finchè non si addormenta. Ci vuole tutta la mia pazienza!Un libro divertente, che racconta il momento della messa a letto, nel quale i bambini possono essere seguiti sia dalle mamme che dai papà. PAPA’ ISOLA, BabalibriSarò un bravo papà? Si chiede Gigi l’orso. L’orsa Betty lo rassicura, lo sarà!Per tutti i futuri e neo-papà.

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Sanremo 2025: l’analisi completa. Il post Festival raccontato da Land Magazine

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? SANREMO 2025: L’ANALISI POST FESTIVAL È l’appuntamento musicale su cui gli italiani si dividono di più, tra orgoglio nazionale, giudizi da esperti dei social, problemi generazionali e rifiuto totale della visione. Il Festival di Sanremo è questo e molto di più. È un caso mediatico, un’occasione per riprendere le redini del mondo musicale, di cui sempre c’è da disquisire, un modo per trasformare in polemica tutto ciò che ci sta intorno.  Quella del 2025 è stata un’edizione strana, nuova pur nella sua retrograda tradizione. Cambio di guardia alla conduzione, si passa da Amadeus e le sue giacche discutibili e colorate a Carlo Conti, in total black e non solo per quanto riguarda l’abbronzatura perenne. Nulla da dire sulla professionalità di entrambi, sono, di fatto, due primi uomini che svolgono lo stesso lavoro da molti anni e questo li rende sicuri e credibili sul palco.  Cambia la sigla, quest’anno firmata da Gabry Ponte che rende l’ingresso sul palco molto anni ’90 disco style, creando, di fatto, già il prossimo tormentone estivo da ballare in spiaggia. Un successo inaspettato, ma molto apprezzato. Voto 10. Carlo Conti svolge il compitino, porta avanti e per le lunghe il Festival senza mai sbottonarsi troppo, ma frenando ogni possibile tentativo di dire cose sbagliate. Mi è sembrato il classico studente modello impegnato a fare bene il suo lavoro, solo per compiacere gli altri.  Serietà prima di tutto che però, in un contest che conta ventinove cantanti, porta a un po’ di noia. Poca verve, insomma, ma che alla fine, a livello di ascolti, ha funzionato ugualmente.  Ospitate internazionali che risultano più paraculate che reali spettacoli e meno monologhi e intermezzi parlati. Scelta anche giusta a mio avviso, vista la durata del programma. La scelta di accompagnatrici e accompagnatori del presentatore per le varie serate è stata azzeccata in parte, c’è chi avrebbe meritato più spazio e chi meno, un mix tra ironia ostentata, satira vera e boriosità. Niente di così entusiasmante né di nuovo a parte la parentesi e il respiro dati da Geppi Cucciari, vera regina del palco. Insomma poche chiacchiere e tempi strettissimi tra un’esibizione e l’altra, tutto  scandito al minuto.  Per quanto riguarda i cantanti in gara quest’anno abbiamo assistito a uno strano mix anche generazionale, tra classiche canzoni sanremesi, cantautorato di altissimo livello, autotune e stonature, chicche musicali.  A Carlo Conti, presentatore e direttore artistico, il merito di aver in qualche modo messo fine a certe polemiche mediatiche, in un motto di “uniti per la musica” che alla fine mette d’accordo tutti, vittime di dissing compresi e, sempre a lui, va dato il merito di aver invitato a partecipare artisti di cui si sentiva parlare troppo poco, non si sa se sarebbero stati chiamati ugualmente e a prescindere dal direttore artistico, ma è stato bello vedere esibirsi alcuni cantanti. Infine voglio spendere un paio di parole sul podio. Al di là di chi ha effettivamente vinto il festival, i primi tre posti sono andati a tre artisti (tutti uomini, possiamo discutere anche su questo ma non avrebbe senso ora) che secondo me nel loro piccolo hanno portato una ventata di cambiamento per quanto riguarda la figura maschile. Tre generazioni a confronto, tre stili diversi e con l’unico obiettivo di raccontare la realtà delle cose, quell’altra faccia della medaglia che non pone l’uomo sul piedistallo, ma lo rende vulnerabile com’è giusto che sia, senza nascondersi dietro una maschera da duro che non piace a nessuno.  Al primo posto Olly, classe 2001 canta il dolore di un amore finito, ma ancora vivo dentro e intorno a lui. Al secondo la vera rivelazione della kermesse musicale: Lucio Corsi che con il suo stile alla David Bowie incanta l’Ariston raccontando il suo essere se stesso, senza fronzoli, un talento il suo, frutto di passione e buoni insegnamenti.  Infine al terzo posto si fa largo la delicatezza di Brunori Sas, che con “L’albero delle noci” ci racconta le gioie dell’essere padre, un inno a quella creatura che ha cambiato l’architettura e le proporzioni del suo cuore, ma anche dei nostri. Libri di Oriana Turus Fai clic qui Scopri Land Magazine Oriana Turus Febbraio 17, 2025 Sanremo 2025: l’analisi completa. Il post Festival raccontato da Land Magazine A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Febbraio 16, 2025 Alla conquista del Castello Estense di Ferrara: cronaca semiseria di una visita tra prigioni, fantasmi e tortellini Se c’è una cosa che mi fa sentire una vera esploratrice (ma senza il rischio di essere inseguita da massi rotolanti come Indiana Jones), è visitare un castello medievale. Così, Read More Lorenzo Foschi Febbraio 16, 2025 Narrativa videoludica: Little Nightmares A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui Nel quinto episodio abbiamo esplorato Little Nightmares e la sua meta-narrazione; oggi si torna invece a navigare nelle storie Read More Oriana Turus Febbraio 13, 2025 Lezioni di chimica – Le recensioni di Land Magazine A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Febbraio 12, 2025 Amazon sta dando la caccia a chi, fingendo di leggere un libro, lascia recensioni a una stella Negli ultimi tempi molti autori e editori indipendenti stanno notando una strana tendenza su Amazon Kindle Unlimited: la rimozione di pagine lette dal conteggio KENP a causa di attività sospette. Read More admin Febbraio 12, 2025 Dieci libri vietati durante il nazifascismo Durante il periodo del nazifascismo, il controllo sulla cultura e sull’informazione fu uno degli strumenti più potenti per plasmare le menti e consolidare il potere. I regimi di Hitler

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