firstletter

Le 10 frasi da non dire a un non genitore

A cura di Spesso e volentieri – se poi sei donna e sulla trentina anche un po’ più di spesso – ci si trova al cospetto della famosa frase “Tu non sei genitore, non puoi capire”. Queste semplici parole sono in grado di suscitare non solo grande irritazione, ma in casi particolari anche profonda angoscia. I motivi per i quali una coppia non procrea possono essere infiniti, e alcuni di questi anche molto dolorosi. Si può non essere genitori per scelta, ma anche per non scelta: entrambe dovrebbero essere rispettate, oltre che accolte. Sempre queste stesse sette parole, però, trovano modo di arrivare alle orecchie di tanti non genitori attraverso le più infinite declinazioni.   Vediamone insieme alcune. Cosa aspetti a fare un figlio? L’orologio biologico non ti aspetta mica eh… E l’orologio per contare fino a dieci prima di parlare? Non aspetta neppure quello. Non pensare solo alla carriera! Ma sai che gioia può darti un figlio? E se fosse altro a farmi sentire completa? Hai trent’anni. Se non lo fai ora, quando? Ah, beh, è risaputo che a trent’anni ci sia la scadenza come sui pancake. Lo sai, vero, che per correre dietro ai figli ci vuole energia. Più invecchi e più sarà difficile fare le nottate a cambiare i pannolini! Chissà, magari posso contattare la Duracell. Un figlio ti farà sentire completa. E un’osteopata intera.     Non pensare ai problemi, quelli ci sono sempre: prima fallo, poi vedrai che tutto si sistema. Beh, vero, è risaputo che i figli si crescono con le speranze e i sogni. Tu sei stanca? Pensa a me che ho anche un figlio. No comment. Una coppia non è una famiglia senza un figlio. Una persona dovrebbe essere pensante solo con il cervello. Eppure… Ma siete sicuri di averle tentate davvero tutte? Chiedilo al dottore. Rilassati, quando sarà il momento giusto, arriverà. Chissà se, prima di parlare, si confrontano prima con gli esperti della fertilità. Copyright © | Powered by

Le 10 frasi da non dire a un non genitore Leggi tutto »

Come capire se tuo figlio è plus dotato?

Sono Isabella Vinci e sono una psicologa perinatale e del neurosviluppo, oltre che una TNPEE (una sigla per indicare un lavoro dal nome impronunciabile). Mi occupo di bambini da più di vent’anni e di genitori da oltre un decennio, perché il mondo dell’infanzia è un universo in espansione, in cui è davvero molto facile perdersi. Motivo per cui nasce questa rubrica interattiva, in cui ho raccolto un po’ di domande da parte dei genitori. Come capisci e quando se tuo figlio o tua figlia è plus dotato o, al contrario, ha delle difficoltà di apprendimento o relazione? Nell’ambito del neurosviluppo parliamo spesso di traiettorie evolutive, non solo di tappe. Differenziano dal secondo concetto, perché non sono immobili, fisse o incastonate nella pietra. Chi lavora con i bambini, ma in generale con le persone, sa benissimo come ognuno ha un suo percorso di vita e di crescita, motivo per cui ci vuole un occhio davvero allenatissimo per capire alcune cose. La plus dotazione si riferisce alla capacità mentale diversa rispetto ai bambini della stessa età. Non significa necessariamente avere un novello Einstein in casa, perché l’intelligenza è un concetto complicatissimo che arruola diverse abilità e di difficile definizione, se non tramite test che hanno la pecca di essere solo finestre temporali, che mutano molto rapidamente, come le foto istantanee. Alcune di queste cose, però, possono dipendere anche dalle possibilità che fornisce l’ambiente, per esempio l’accesso agli albi illustrati o la possibilità di frequentare una scuola. Ci sono alcuni segnali che un genitore può notare nei propri figli, per esempio un uso del linguaggio molto più accurato, una capacità di risolvere problemi anche quotidiani molto rapida, nonché una velocità d’esecuzione e di risposta molto perspicace quando vengono posti dei ragionamenti. Altri elementi da tenere in considerazione sono gli apprendimenti scolastici, sebbene non siano indicativi. Per esempio, ci sono moltissimi bambini con un livello mentale altissimo, ma che hanno anche un disturbo dell’apprendimento (DSA). È difficile definire ciò che è “nella norma” da ciò che non lo è, a parer mio perché questa soglia in realtà non esiste. È un canone che nasce nel passato per esigenze governative, sarebbe bello se venisse abbandonato per una visione più inclusiva e veritiera della realtà, che è fatta di sfaccettature e colori diversi. Se nostr* figli* mostra una capacità d’apprendimento molto intuitiva e veloce, se è portat* a inventare soluzioni creative e innovative, se ingaggia lunghe conversazioni sulla natura e sulle persone perché vuole capirne il funzionamento, allora sì, potrebbe essere plus dotat*. Questo, come ho detto, non esclude affatto una difficoltà futura sia scolastica, ma soprattutto relazione. Qualora ci fossero dei dubbi in tal senso, sarebbe preferibile e opportuno contattare un professionista, per indagare meglio i processi cognitivi e relazionali del nostr* bambin*, per supportarlo o supportarla nel modo migliore.   E voi, cari genitori, avete delle domande? Non esitate a inviarcele! A presto. MONDO INFANZIA Ottobre 25, 2023Ottobre 25, 2023 I Migliori Film per Bambini da Guardare a Halloween Luglio 27, 2023Luglio 27, 2023 Esce oggi: Pio Piumotti, l’uccellino con un’ala sola Luglio 6, 2023Luglio 6, 2023 “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”, il libro illustrato che spiega la disabilità ai bambini Maggio 7, 2023Giugno 28, 2023 Jane Austen fu la prima donna a fare satira politica? Aprile 22, 2023Giugno 28, 2023 Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera

Come capire se tuo figlio è plus dotato? Leggi tutto »

Esce oggi: Pio Piumotti, l’uccellino con un’ala sola

Esce oggi 27 Luglio in libreria “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”, il libro dell’illustratore san vendemianese Matteo Della Libera scritto in collaborazione con l’autrice Silvia dal Cin e pubblicato dalla casa editrice torinese First Letter  La disabilità non è un ostacolo “Pio Piumotti vuole andare in vacanza” è la storia di un uccellino coraggioso e determinato che desideravolare in vacanza, nonostante abbia un’ala sola. L’autrice Silvia dal Cin e Matteo Della Libera in Pio Piumotti ha creato un personaggio affascinante e ispiratore, che rappresenta una figura di speranza e resilienza per i bambini che affrontano le sfide legate alla disabilità.     Attraverso le pagine di questo libro, i bambini impareranno ad affrontare la diversità con empatia ecomprensione. La storia di Pio Piumotti insegna l’importanza di superare gli ostacoli e di perseguire i proprisogni, indipendentemente dalle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. Età di lettura: 0-8 anniInclude: audiolibro e immagini in LINGUA DEI SEGNI   PRESTO DISPONIBILI ANCHE: Color book scaricabile gratuitamente Videogame per bambini dai 2 ai sei anni   ORDINALO IN LIBRERIA!

Esce oggi: Pio Piumotti, l’uccellino con un’ala sola Leggi tutto »

“Pio Piumotti vuole andare in vacanza”, il libro illustrato che spiega la disabilità ai bambini

Comunicato stampa Esce il 17 Luglio – ma è acquistabile in anteprima assoluta su Amazon sin da oggi – “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”, il libro dell’illustratore san vendemianese Matteo Dalla Libera scritto in collaborazione con l’autrice Silvia dal Cin e pubblicato dalla casa editrice torinese First Letter (https://www.landeditore.it/first-lettereditrice). Questo libro speciale e delicato affronta il tema della disabilità in modo accessibile e coinvolgente per i giovani lettori. “Pio Piumotti vuole andare in vacanza” è la storia di un uccellino coraggioso e determinato che desidera volare in vacanza, nonostante abbia un’ala sola. L’autrice Silvia dal Cin, in collaborazione con l’illustratore Matteo dalla Libera, in Pio Piumotti ha creato un personaggio affascinante e ispiratore, che rappresenta una figura di speranza e resilienza per i bambini che affrontano le sfide legate alla disabilità. Scopri Attraverso le pagine di questo libro, i bambini impareranno ad affrontare la diversità con empatia e comprensione. La storia di Pio Piumotti insegna l’importanza di superare gli ostacoli e di perseguire i propri sogni, indipendentemente dalle difficoltà che si incontrano lungo il cammino. L’illustratore Matteo Della Libera ha arricchito il libro con le sue meravigliose illustrazioni, rendendo ancora più vivida l’esperienza di lettura. Le immagini di Della Libera catturano l’attenzione dei giovani lettori e li coinvolgono in un viaggio visivo che si abbina perfettamente alla storia di Pio Piumotti. “Pio Piumotti vuole andare in vacanza” sarà disponibile presso tutte le principali librerie a partire dal 17 Luglio. Invitiamo genitori, insegnanti e bibliotecari a considerare l’inserimento di questo libro nelle loro collezioni, in modo che possa raggiungere un vasto pubblico di giovani lettori desiderosi di imparare e di crescere attraverso la lettura. Età di lettura: 0-8 anni Include: audiolibro e immagini in LINGUA DEI SEGNI Pio Piumotti, cover e trama Pio Piumotti, la trama: Eh sì! Perché di questo si discute: di un uccellino dalle rosse piume che nonostante di un’ala abbia la mancanza ha deciso di farsi una bella vacanza. La meravigliosa avventura di Pio, l’Uccellino con un’ala sola, creata con caratteri ad alta leggibilità, insegnerà ai tuoi bambini che nessuna difficoltà può essere fermata se al proprio fianco si hanno amici pronti a sostenerti nonostante tutto. Gadget zone Borsa Tote realizzata a mano con citazione “Bebe Vio” Tua per soli 10 euro Realizzata on demand Acquista Gli autori

“Pio Piumotti vuole andare in vacanza”, il libro illustrato che spiega la disabilità ai bambini Leggi tutto »

Consenso ai cookie con Real Cookie Banner