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Vita e misteri di Mary Stuart – capitolo decimo

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More storia Shoah, Olocausto e genocidio: Le differenze e il significato di tre termini fondamentali 23.01.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Secondo capitolo 23.01.25 storia La maledizione dell’anno zero di Abramo Lincoln: storia, mito e qualche risata 23.01.25 Cinema Miss Austen: la nuova miniserie della BBC che celebra il legame tra Jane Austen e sua sorella Cassandra 23.01.25 società Se i compiti a casa li fa ChatGPT 23.01.25 società Addio a Cioè: la fine di un’era per la storica rivista 22.01.25 scrittura creativa Scrivere un romanzo: la parola FINE è solo l’inizio della fine 22.01.25 libri Non si è quanti – e quali – libri si legge: ovvero cronaca di un lettore moderno 21.01.25 Condanna a morte e decapitazione Il complotto Babington Ordinato da Cecil e Walsingham, il complotto Babington è un piano studiato a tavolino per attentare alla vita della regina Elisabetta e fare in modo che Mary Stuart vi resti invischiata, macchiandosi di alto tradimento. Mary Stuart non è più la giovane impulsiva disposta a perdere se stessa tra le braccia di Bothwell; è adesso una quarantenne stanca, per la precisione «una donna spenta e malata» scrive Zweig, che inizia ad accusare i primi acciacchi, che soffre di reumatismi e che non lotta più per il regno d’Inghilterra, ma solo per la propria salvezza. Per tanti anni la sovrana scozzese ha complottato segretamente per la propria liberazione; lo ha fatto scrivendo lettere di nascosto, invocando l’aiuto di lord e fedeli cattolici; ha perfino chiesto l’intervento di suo figlio Giacomo VI. Ma Giacomo è un ragazzo corrotto, cresciuto alla corte di Elisabetta; «un bambino strano, che non parla molto» ci dice Zweig. Il futuro sovrano di Scozia e Inghilterra sa che sua madre Mary Stuart si è macchiata di omicidio assieme al suo amante; non è interessato ad aiutarla. La rendita che gli dona Elisabetta è per lui sufficiente. Mary Stuart è adesso sola, e questo piano è stato architettato dai suoi nemici protestanti, gli amici intimi della corona inglese, per segnare la sua fine. Anthony Babington, giovane cattolico convinto e appassionato sostenitore di Mary Stuart, cade egli stesso nel tranello. La sua unica intenzione è liberare e mettere in salvo la regina cattolica, ponendosi come l’eroe di quest’impresa, ma quando gli giunge voce che è in atto un complotto per assassinare Elisabetta, compie un passo falso: chiede a Mary una prova scritta della sua complicità. La sovrana scozzese ingenuamente la concede, e la corte inglese adesso non ha più dubbi: Mary Stuart va condannata a morte per attentato alla vita della regina di Inghilterra. Solo una cosa potrebbe scagionarla ora: la grazia di Elisabetta stessa. Quest’ultima è devastata da questa decisione: un conto è far cadere sua cugina in trappola e trattenerla come prigioniera nei suoi castelli, un altro è condannarla a morte. Mary Stuart è una regina consacrata da Dio, e lei non può non tenerne conto. Le scrive un’ultima lettera nella quale chiede una reale ammissione del suo peccato, ma Mary non cede; non vuole essere assolta, e viene di fatto condannata alla decapitazione per alto tradimento. Decapitazione e ultimi istanti di vita Mary Stuart vede la morte come la fine di tutte le ingiustizie subite. Ascolta il verdetto serena. «I suoi lineamenti hanno un’espressione così serena e quasi allegra» si legge nella biografia di Stefan Zweig. Anche in questo caso la corte inglese non si mostra permissiva nei confronti della regina cattolica, e le nega perfino l’estrema unzione papista. La notte prima della sua decapitazione, Mary Stuart prepara ogni cosa con precisione. Scrive lettere e si veste con cura, scegliendo un abito nero e «un velo da vedova bianco che ondeggia dalla fronte fino a terra» ci dice Zweig, senza dimenticare di indossare la croce. Va incontro al suo destino con dignità. Lo storico e biografo francese Brantôme ha detto di lei: «Quelli che vorranno scrivere su questa illustre regina di Scozia avranno due grandissimi argomenti: uno, la sua vita, l’altro, la sua morte.»[1] Tutto è ora finito, e la lotta tra le due regine è giunta al termine. Sarà il figlio di Mary, Giacomo VI, a porre fine a questa diatriba, unificando i due regni. [1] Alexandre Dumas, Maria Stuarda, Sellerio Editore, 2012

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Esce oggi Macchia ha un’amica davvero speciale: un libro per spiegare la vitiligine ai bambini

Da oggi, 12 maggio, è disponibile “Macchia ha un’amica davvero speciale”, l’albo illustrato scritto da Silvia Dal Cin e illustrato da Matteo Della Libera, edito da First Letter Editrice. Un piccolo grande libro che affronta con tenerezza e consapevolezza il tema della vitiligine nei bambini, e che offre uno strumento educativo e inclusivo per valorizzare le differenze e promuovere l’accettazione di sé. Un’amicizia che insegna ad accogliere Macchia è una simpatica formichina con delle chiazze bianche sul corpo: una rappresentazione delicata e accessibile della vitiligine. La sorellina Tina la accoglie senza pregiudizi, e insieme iniziano un viaggio fatto di sorrisi, comprensione e nuove scoperte. Attraverso la loro storia, i bambini imparano che la diversità è una ricchezza, non un ostacolo. Alta leggibilità e contenuti didattici Il libro è pensato per i bambini dai 4 anni in su, con testi ad alta leggibilità e contenuti didattici, perfetti anche per l’uso scolastico. Un supporto prezioso per insegnanti e genitori che desiderano affrontare temi delicati con il giusto tono, usando il linguaggio delle emozioni e delle immagini. Colori, musica e natura: un mondo inclusivo Le illustrazioni di Matteo Della Libera trasformano ogni pagina in un prato pieno di colori, suoni e personaggi curiosi. Il mondo di Macchia è vivo, accogliente e gioioso: uno scenario che invita i piccoli lettori a sentirsi parte di un universo dove tutti hanno un posto, esattamente per come sono. Un libro necessario oggi più che mai Parlare di vitiligine ai bambini, e più in generale di diversità, è un gesto educativo e sociale. “Macchia ha un’amica davvero speciale” nasce per aprire il dialogo, combattere i pregiudizi e costruire già da piccoli una cultura dell’inclusione, del rispetto e della bellezza autentica.   SCOPRILO

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Vita e misteri di Mary Stuart – capitolo nove

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More storia Shoah, Olocausto e genocidio: Le differenze e il significato di tre termini fondamentali 23.01.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Secondo capitolo 23.01.25 storia La maledizione dell’anno zero di Abramo Lincoln: storia, mito e qualche risata 23.01.25 Cinema Miss Austen: la nuova miniserie della BBC che celebra il legame tra Jane Austen e sua sorella Cassandra 23.01.25 società Se i compiti a casa li fa ChatGPT 23.01.25 società Addio a Cioè: la fine di un’era per la storica rivista 22.01.25 scrittura creativa Scrivere un romanzo: la parola FINE è solo l’inizio della fine 22.01.25 libri Non si è quanti – e quali – libri si legge: ovvero cronaca di un lettore moderno 21.01.25 Gli anni della prigionia inglese e i complotti contro Elisabetta I d’Inghilterra La fuga Mary Stuart riesce ad ammaliare il giovane lord Georges Douglas di Loch Leven e, con la promessa di un matrimonio, il 2 maggio 1568 riesce con il suo aiuto a sfuggire alla prigionia dei lord. Una volta libera, raduna un esercito di circa seimila uomini. È disposta a tutto pur di riprendere in mano le redini della Scozia; tuttavia, nella breve battaglia di Langside iniziata il 13 maggio, viene brutalmente sconfitta dal fratello reggente Moray. Inseguita fino al confine, amareggiata e sola, un’unica domanda le risuona nella testa: dove andare? La scelta ricade subito su sua cugina Elisabetta, in Inghilterra. Dopotutto, era stata lei stessa a esprimerle parole di conforto e a difendere la sua causa mediante corrispondenza, no? Di certo questa parente non rimarrà sorda alla sua richiesta di aiuto. Il 16 maggio Mary finalmente si imbarca, ma al suo approdo in Inghilterra Elisabetta è sotto shock: un conto è fare buon viso a cattivo gioco per corrispondenza, un altro accettare che la sovrana di Scozia si trovi in Inghilterra. Come può continuare sulla linea del buonismo quando sua cugina chiede continuamente di riceverla? William Cecil, forte sostenitore della Riforma, nonché braccio destro di Elisabetta, sa che questa regina scozzese provoca solo guai ovunque vada; questo ci dice Zweig. Se Elisabetta accogliesse pubblicamente Mary Stuart, l’Inghilterra dovrebbe punire militarmente Moray e la Scozia. Ma sono davvero disposti a farlo? Cecil crede di no, ed Elisabetta, che non è mai disposta a intraprendere vere azioni né a favore né contro sua cugina, decide di procrastinare. D’un tratto, l’idea: decide di non ricevere sua cugina fin quando non sia considerata scagionata del tutto dall’assassinio di suo marito, lord Darnley. L’inchiesta potrebbe inoltre permetterle di trattenerla con la forza. Mary è indignata. Lei, una regina di diritto, è sua pari; per di più, occuparsi degli affari di un altro stato non è di competenza di Elisabetta. Cosa pensa di fare? E come può una regina consacrata accettare di venire giudicata proprio da lei? Ma la sovrana d’Inghilterra sa che la posta in gioco è alta; non ha tempo da perdere ora. L’inizio della prigionia inglese Mary Stuart nel frattempo viene elegantemente imprigionata. Zweig ci parla di sorveglianza rispettosa. Non si tratta di una prigione vera e propria, ma è comunque sorvegliata a vista, e la sua libertà limitata. Elisabetta le fa una promessa: il suo onore non sarà intaccato durante il processo; ma Cecil lavora nell’ombra per tenere Mary lontana dal trono scozzese. Per ordine di Elisabetta, il 25 novembre le trattative vengono spostate a Westminster. Tramite l’aiuto dei lord, di Moray stesso e della lettura delle “lettere dello scrigno[1]”, Mary viene ritenuta colpevole dell’assassinio di suo marito lord Darnley, ed Elisabetta è adesso libera di punirla, anche se non arriva a condannarla apertamente. Non se la sente di emanare la sentenza né di cacciarla dal suo paese; decide dunque di trattenerla come prigioniera. [1] Contenevano documenti di lord Darnley ma anche lettere private di Mary Stuart. Nel testo: Stefan Zweig, Vita di Maria Stuarda: la rivale di Elisabetta I d’Inghilterra, Bompiani, 2013, si legge che venivano chiamate così perché furono trovate in uno scrigno d’argento sigillato

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Vita e misteri di Mary Stuart – Capitolo otto

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More storia Shoah, Olocausto e genocidio: Le differenze e il significato di tre termini fondamentali 23.01.25 firstletter Vita e misteri di Mary Stuart – Secondo capitolo 23.01.25 storia La maledizione dell’anno zero di Abramo Lincoln: storia, mito e qualche risata 23.01.25 Cinema Miss Austen: la nuova miniserie della BBC che celebra il legame tra Jane Austen e sua sorella Cassandra 23.01.25 società Se i compiti a casa li fa ChatGPT 23.01.25 società Addio a Cioè: la fine di un’era per la storica rivista 22.01.25 scrittura creativa Scrivere un romanzo: la parola FINE è solo l’inizio della fine 22.01.25 libri Non si è quanti – e quali – libri si legge: ovvero cronaca di un lettore moderno 21.01.25 Terzo matrimonio, prigione e abdicazione Libera di amare Dopo la liberazione di Bothwell da tutte le accuse, Mary Stuart è finalmente libera di amarlo. Ma fare l’amante non le basta più; lei vuole sposarlo e donargli tutta se stessa, corona inclusa. Ma come può sposare un uomo di rango inferiore, nonché sospettato dell’assassinio di suo marito? Mary stessa comincia a raccogliere l’odio da parte dei lord e dei suoi sudditi. Il nome di Bothwell è stato visto per giorni sui manifesti di tutta la città, ma lei non lo ha punito né allontanato dalla corte; vuole bensì sposarlo e concedergli tutti gli onori. La sovrana quasi impazzisce; è convinta di essere incinta, ma l’accusa di adulterio pesa troppo sulla sua testa. Deve darsi da fare, liberare Bothwell da ogni sospetto e sposarlo: questo è il piano. Per seguire questo amore unilaterale, Mary perderà tutto, dignità compresa. Non ha più gli appoggi dei lord, che vorrebbero segretamente vendicarsi del suo amante. Nessuno la sostiene. Solo sua cugina Elisabetta sembra porgerle la mano. Quel che Mary ignora, però, è che Elisabetta la appoggia unicamente per proteggere i propri scopi. Dopotutto, i sudditi non possono ribellarsi contro una sovrana consacrata da Dio, no? Il rapimento Mary Stuart d’un tratto ha un’illuminazione: macchiare la reputazione di Bothwell incolpandolo di stupro. Se lei lo accusasse di averle fatto violenza, lui sarebbe costretto a sposarla per proteggere la propria reputazione. Il suo piano, nato dalla follia accecante di un amore non corrisposto, mosso solo dalla brama di potere, finirà col distruggerla e metterla alla gogna. Viene dunque organizzato un rapimento grossolano e precipitoso, una farsa improvvisata alla quale nessuno sembra credere. Il 24 aprile 1567 Mary fa visita per l’ultima volta a suo figlio Giacomo nel castello di Stirling. Al suo ritorno, viene rapita in maniera consenziente da Bothwell. Tornata vittoriosa in compagnia del suo presunto stupratore, si deve affrettare a scagionarlo; perfino il suo popolo vuole salvarla dalle sue grinfie. Mary Stuart è chiamata da tutti ad allontanarlo: nonostante le accuse contro di lui siano cadute, la verità è nota a molti. E questo matrimonio improvvisato, organizzato dopo soli tre mesi dalla morte di Darnley, è irrispettoso e pone lei stessa in una condizione politica sfavorevole. Che la sovrana abbia preso parte all’assassinio? Elisabetta non vuole, oppure finge di non credere a questa possibilità. Il matrimonio con l’assassino Il matrimonio viene celebrato in piena notte, nella completa indifferenza di tutti. «Non suona nessun organo, la cerimonia viene sbrigata alla svelta» scrive Zweig. Quale differenza con lo sfarzoso corteo francese! Nessuno partecipa a queste nozze, convinti che Mary abbia sposato proprio l’assassino di suo marito. I lord, che cospirano per fare fuori Bothwell, organizzano un esercito. Il 15 giugno si schierano contro i sovrani a Carberry Hill, ma nessuna delle due parti sembra voler fare sul serio. Alla sorda richiesta di seguire i lord a Edimburgo, la regina di Scozia è costretta alla resa e Bothwell si dà alla fuga. Da quel momento in poi, comincerà per Mary Stuart un periodo terribile che la porterà alla sua fine. La prigionia Invece di essere trasferita a Edimburgo, viene stabilita presso la casa del magistrato cittadino. Mary Stuart viene di fatto imprigionata, anche se i lord non se la sentono di parlare di prigionia; piuttosto, questo periodo deve servirle per decidere una volta per tutte di abbandonare Bothwell, lasciando che sia consegnato alla giustizia, per poter difendere quel minimo di onore rimastole. Ma Mary non cede. Il bambino che porta in grembo rischierebbe di essere dichiarato bastardo; una nascita prematura la farebbe inoltre accusare di adulterio. Non può permettersi che accada una cosa del genere, perciò lotta con le unghie e con i denti per difendere il suo amore impossibile. Intanto i lord la trasferiscono dalla casa del magistrato a Loch Leven, in un castello costruito in mezzo al lago, dove la padrona è Margaret Douglas, la madre di Moray. La condanna della “whore” Durante la fuga di Bothwell, viene commesso un errore imperdonabile che incastrerà Mary Stuart: Bothwell viene tradito da James Balfour, suo complice nell’assassinio di Darnley; così le “lettere dello scrigno”, con le prove firmate da Mary e i documenti privati del re in fuga, vanno a finire nelle mani dei lord. Tra queste lettere c’è un’aperta confessione al suo amato, scritta sul letto di morte di Darnley, in cui la sovrana si dichiara complice del delitto. Mary non ha più scelta: deve abdicare se vuole continuare a vivere. L’abdicazione Nel luglio del 1567, Mary firma tre documenti: l’abdicazione, l’incoronazione di suo figlio Giacomo come Giacomo VI di Scozia e l’affidamento della reggenza al suo fratellastro. Il tradimento di Moray Moray al potere farà in modo che Mary resti prigioniera a vita; le sue lettere sono da lui stesso divulgate a tutte le corti straniere, e il suo nome passa di bocca in bocca tra i suoi sudditi, insieme all’accusa di adulterio e assassinio. «Burn the whore», questo il loro grido di vendetta.[1] Tutti vogliono la

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5 parchi zoologici in Italia dove portare i nostri figli (e farli tornare a casa più felici di quando hanno visto l’ultimo episodio di Peppa Pig)

Portare i figli allo zoo è un po’ come fare un viaggio nella savana… ma senza il rischio di farsi rincorrere da un leone affamato. Se poi ci aggiungi la gioia nei loro occhietti quando vedono una giraffa dal vivo, capisci che anche tu puoi sopportare 48 minuti di fila per un panino con la cotoletta. Ecco 5 parchi zoologici in Italia dove la noia è bandita e l’effetto “wow” è assicurato (con tanto di gelato finale, ovvio). 1. Bioparco di Roma – La capitale… degli animali Uno zoo nel cuore di Villa Borghese che riesce a farti dimenticare per un attimo che stai a due passi dal traffico della tangenziale. Con oltre 200 specie, dai lemuri ai leoni, il Bioparco è il posto perfetto per dire ai tuoi figli: “Guarda, amore, quello è un suricato… no, non si chiama Timon nella vita reale!” 🎯 Pro-tip: c’è anche un rettilario. Ma se hai paura dei serpenti… passa oltre con dignità. 2. Parco Natura Viva (Verona) – Safari made in Veneto Un parco faunistico e un’area safari da girare… in macchina! Esatto, puoi vedere zebre, rinoceronti e leoni stando comodamente seduto in auto, come un esploratore 2.0. E fuori dal safari, una passeggiata tra dinosauri ricostruiti che farà impazzire ogni piccolo paleontologo in erba. 🎯 Pro-tip: sì, c’è anche il bar. Sì, vendono i toast. E no, i leoni non mangiano i visitatori (in genere). 3. Zoom Torino – Il bioparco “immersivo” Più che un semplice zoo, Zoom è un’esperienza: qui gli animali non sono dietro sbarre, ma in ambienti ricreati a regola d’arte. I tuoi figli cammineranno accanto ai lemuri e nuoteranno (divisi da un vetro, tranquillo!) accanto agli ippopotami. Cioè, vuoi mettere raccontarlo a scuola? 🎯 Pro-tip: portati il costume, d’estate c’è anche una piscina stile Madagascar. Fai clic qui 4. Safari Park (Pombia, NO) – Avventura on the road Altro giro, altro safari. Ma qui, oltre agli animali, c’è anche un parco divertimenti con montagne russe e giostre. È tipo se lo zoo e Gardaland avessero avuto un figlio. I tuoi bambini potranno vedere un orso e poi farsi un giro sull’autoscontro. Tutto molto logico, no? 🎯 Pro-tip: la mascotte del parco si chiama Leo. Prepara i tuoi figli a volere un peluche identico. 5. Oasi di Sant’Alessio (Pavia) – Il paradiso della biodiversità Non è il classico zoo, ma un’oasi naturalistica con animali locali e specie rare da proteggere. Ottimo se vuoi evitare la folla e insegnare ai tuoi figli che esistono animali “fighi” anche in Italia (tipo la lontra, che ha sempre quell’aria da diva). 🎯 Pro-tip: ideale per bambini curiosi e genitori che vogliono dire “oggi impariamo qualcosa”.   Che tu voglia il safari col brivido, il parco a tema o un’oasi di pace educativa, in Italia c’è sempre uno zoo che fa al caso tuo (e soprattutto dei tuoi figli). E anche se finirai con lo zaino pieno di panini, salviette umidificate e peluche a forma di panda… ne sarà valsa la pena. Scopri Land Magazine admin Aprile 3, 2025 5 parchi zoologici in Italia dove portare i nostri figli (e farli tornare a casa più felici di quando hanno visto l’ultimo episodio di Peppa Pig) Read More admin Aprile 3, 2025 Test: Che tipo di cornuta sei? Scoprilo e ridi per non piangere! Sapevi che anche l’infedeltà può avere un certo… stile? Che tu sia la cornuta inconsapevole, la regina del sospetto o l’artista del perdono, ogni “corna” ha la sua personalità. Compila Read More admin Aprile 3, 2025 Cosa fare se sei cornuta: guida semiseria alla rinascita con finale rock Hai scoperto di essere cornuta. Complimenti! Sei entrata ufficialmente nel club più antico del mondo dopo quello degli amanti del pane appena sfornato. Respira. No, non stai per esplodere. Al Read More Cristina Ferri Aprile 3, 2025 Vita e misteri di Mary Stuart – Settimo capitolo Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni Read More Arianna Ciancaleoni Aprile 3, 2025 Vintage Girls: i music romance che non devi perdere! In occasione dell’uscita del romanzo “Quel maledetto concerto”, scritto a quattro mani con Nelli B. e in anteprima in occasione della Fiera Virtuale del Romance organizzata dal Collettivo Scrittori Uniti, Read More admin Aprile 2, 2025 ✒️ Accadde Oggi 2 Aprile 1840: nasce Émile Zola, lo scrittore che “accusò” prima che diventasse trendy Se oggi l’indignazione corre su Twitter, nel 1800 viaggiava su carta stampata. E il suo influencer numero uno era Émile Zola, nato il 2 aprile 1840 – giusto in tempo Read More admin Aprile 2, 2025 Accadde Oggi 2 Aprile 1978: debutta “Dallas” – ovvero quando la TV decise di sfornare drammi più piccanti del peperoncino calabrese Hai presente quando la TV faceva ancora la TV e non solo il sottofondo mentre scrolliamo Instagram? Ecco, il 2 aprile 1978, la rete americana CBS sgancia una bomba televisiva Read More admin Aprile 2, 2025 Bologna Children’s Book Fair 2025: tutte le meraviglie della fiera del libro per ragazzi A cura di Anche quest’anno ho fatto le valigie, preso il treno e, in un paio d’ore, eccomi catapultata nel regno colorato della fantasia: la Bologna Children’s Book Fair 2025, Read More admin Aprile 2, 2025 Topolino parla torinese: la rivoluzione linguistica che non sapevamo di volere (ma ora sì) Signore e signori, tenetevi forte le orecchie (e magari anche il dizionario): domani arriva Topolino in dialetto torinese. Sì, proprio lui, il topo più famoso del mondo, quello che di Read More admin Aprile 1, 2025 Una serata dedicata a “Dell’amore e della rivoluzione” – Eufemia Griffo ospite alla Fiera Primaverile del Libro di Cremona 📚 Eufemia Griffo protagonista della serata dedicata a “Dell’amore e della rivoluzione” – Land EditoreEvento letterario con il critico Claudio ArdigòGiovedì 3 aprile alle ore 21:00, durante la Fiera Primaverile Read More

5 parchi zoologici in Italia dove portare i nostri figli (e farli tornare a casa più felici di quando hanno visto l’ultimo episodio di Peppa Pig) Leggi tutto »

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