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Lumera e Suca Baruca

A cura di LEGGI ANCHE firstletter 22.04.23 Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera Grandi novità in casa First Letter Editrice: il progetto è ufficialmente avviato, e al Salone del libro di Torino di quest’anno verrà presentato il primo Read More firstletter Raccontare storie di inclusione ai bambini: il ruolo dei genitori e degli educatori 07.10.24 firstletter L’importanza di pubblicare più libri in alta leggibilità 30.09.24 firstletter Nuovo libro per bambini, “I Signori Giraffa aspettano un cucciolo” per First Letter Editrice 23.09.24 firstletter Libri per bambini che insegnano l’amore e l’accettazione: i must-have per ogni piccola biblioteca 23.09.24 firstletter Come le storie illustrate possono insegnare valori importanti ai bambini 09.09.24 firstletter L’importanza di abbracciare le differenze nei bambini: Un viaggio di crescita e amore 02.09.24 firstletter Libri per bambini da leggere almeno una volta nella vita: Harold e la matita viola 20.08.24 firstletter Libri per bambini da leggere almeno una volta nella vita: IL GRINCH DI Dr. Seuss 13.08.24 Cosa sono questa “Lumera” e questa “Suca Baruca” del titolo? Ve le spiego subito! Sebbene Halloween sia una festività “importata” dai paesi anglosassoni, esiste da moltissimo tempo una versione veneta della stessa festa, in cui la zucca ha un ruolo centrale.Nel mondo contadino infatti le zucche, una volta svuotate del loro contenuto, venivano intagliate e al loro interno veniva posto un lumino. Poste lungo i davanzali o lungo i fossi, illuminavano la via ai defunti le notti del 1 e 2 novembre. Vi ricorda qualcosa?I ragazzi si divertivano a spaventare i passanti, anche con l’aiuto di queste teste di zucca e complice il buio. Di nuovo, vi ricorda qualcosa?I bambini invece ricevevano nocciole, castagne, frutta secca (tipici del periodo) da parte dei nonni o altri defunti, che facevano così sentire nuovamente la loro presenza ai piccoli di casa. I ragazzi invece le andavano a chiedere di casa in casa, e ricevendole smettevano di fare scherzetti e dispetti. Nuovamente vi chiedo, vi ricorda qualcosa? La varietà di zucca più coltivata e utilizzata in Veneto era ed è la Suca Baruca, che possiamo tradurre letteralmente in Zucca Barucca. Un nome simpatico che identifica dialettalmente un tipo di zucca, la zucca marina di Chioggia. Piatti a base di zucca erano sicuramente preparati nel periodo di fine ottobre / primi giorni di novembre in tutte le famiglie. Volendo ricercare l’origine di Baruca, sembra provenire dall’ebraico “Baruch”, che significa “benedetto/santo”. La zucca sarebbe quindi santa? Potrebbe essere definita tale perchè con essa si sfamavano molte persone, soprattutto i poveri. L’altra origine della parola potrebbe essere “baruca” come “veruca”, con riferimento all’aspetto della zucca, piena di escrescenze. La zucca in Veneto è quindi associata al periodo autunnale, specialmente a ridosso della festa di Tutti i Santi. Ma “Sucon” o “Zucon” (Zuccone) è una parola anche abitualmente usata in Veneto per descrivere qualcuno poco sveglio o particolarmente cocciuto. La zucca marina di Chioggia infatti ha queste caratteristiche: una zucca un po’ bruttina, bitorzoluta, con la buccia dura e spessa.Nelle case si mangiavano quindi piatti a base di zucca, patate e di frutta secca. Si lasciavano poi i “piatti dei morti”, con lo stesso contenuto, sul tavolo di casa o sul davanzale, insieme a acqua, latte o vino (a seconda del tipo di spiriti defunti che sarebbero “tornati a casa”).

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Il National Poetry Day

Il National Poetry Day

È ormai tradizione che, in tutto il Regno Unito, il primo giovedì di ottobre si dedichi una giornata alla poesia.
Il National Poetry Day infatti è nato con l’intento di promuovere non solo la poesia in tutte le sue sfaccettature, ma anche la condivisione delle proprie opere. Sono molti infatti gli eventi e le letture pubbliche che vengono organizzati proprio oper l’occasione, nelle scuole sono previsti momenti e attività specifiche per il contesto.
Ogni anno c’è un tema diverso a cui far riferimento ed è certamente una buona base di partenza per gli scritti.
Questo giorno speciale è stato fondato nel 1994 da William Sieghart, secondo il quale ci sarebbero milioni di poeti di talento sparsi in giro per il Regno Unito (ma anche in tutto il mondo) e ha creduto fosse giusto che questi ottenessero, seppur negli anni, visibilità.
Nello stesso anno Radio Times scrisse: “Il National Poetry Day è stato creato per dimostrare che la poesia ha un posto nella vita di tutti. Dai canti dei bambini alle musiche pubblicitarie e alle canzoni pop, viene utilizzata per intrattenere e comunicare in tutta la nazione”.
Quindi che siate poeti dichiarati o meno, godetevi l’attimo. In rima o meno, componete i versi che più vi rappresentano.
E voi, eravate a conoscenza di questa ricorrenza particolare?
Magari se siete amanti della poesia questo potrebbe essere il vostro giorno speciale, perché anche se nessuno di voi vive nel Regno Unito, nessuno vi vieta di festeggiare e condividere le vostre poesie comunque.

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Yoga, il tuo alleato contro lo stress

A cura di Libri di Valentina Fontan Scopri Sei appena tornata da una lunga giornata di lavoro? Oppure a forza di correre su e giù tra varie incombenze giornaliere sei arrivata al punto di non ricordarti neanche più il tuo nome? Non ti preoccupare. Sappi che non sei l’unica e siamo al tuo fianco in questa lunga lotta che è la vita… ma non solo! Possiamo farci aiutare da un prezioso alleato: lo yoga. Chi dove quando e perché Lo yoga nasce in India tramandato a voce da generazione in generazione fin dai tempi dei nostri filosofi greci, ma sarà solo alla fine del 1800 che entrerà a far parte della vita occidentale grazie al colonialismo inglese. A cosa serve? Può essere praticato per svariati motivi: un prezioso alleato contro lo stress, per migliorare le condizioni di vita, rilassarsi mentalmente oppure a scopo posturale. Posizioni per alleviare lo stress Chi pratica lo yoga o chi come me ne ha sempre e solo sentito parlare, ma mai avuto la costanza di praticarlo (prima o poi cercherò di rimediare!) sa che esistono diverse posizioni dalla più elementare alle più difficili e complesse. Ciascuna con suo utilizzo e beneficio. Oggi vi riporterò le più basilari per iniziare da zero… proprio come dovrei fare io! La posizione del bambino felice: Sdraiati sulla schiena a contatto del pavimento e tieni le gambe distese verso l’alto; Piega le ginocchia avvicinandole a te tenendo conto che devi sempre mantenere la spina dorsale a contatto del pavimento; Se ti provoca una bella sensazione, inizia a dondolarti da un lato all’altro per ricevere benefici al bacino; Nel frattempo, inspira ed espira. Il tutto per almeno un minuto. La posizione del cobra: Si parte da proni, appoggiando la fronte a terra con il capo allineato alla colonna vertebrale e i palmi delle mani sotto a terra sotto le spalle; Con il dorso dei piedi appoggiato a terra, fate leva con le braccia fino a sollevarsi all’ombelico; Allungatevi fino a dove riuscite, ma ricordatevi di non sforzare la spina dorsale. Il tutto per tre respiri. La posizione facile: Sedetevi sul tappettino e allungate le gambe tendendo la colonna vertebrale per dritta; Piegate le gambe in modo che entrambi i piedi siano sotto il ginocchio opposto; Le mani le potete mettere come volete. Per esempio, sopra le ginocchia con i palmi rivolti verso l’alto oppure verso il basso; Mantenete la posizione per tre lunghi respiri ricordandovi di concentrarvi sulla respirazione. Naturalmente ricordati che lo yoga è una disciplina, per tanto ti consiglio di recarti in un centro specializzato dove potrai imparare più posizioni, la giusta postura e soprattutto essere spronata a farlo giorno dopo giorno senza arrenderti mai! Pratica lo yoga per il tuo benessere ogni giorno e vedrai che la vita tornerà a sorriderti. Scopri Land Magazine admin Settembre 6, 2024 Discriminazione di genere nei piccoli paesi del Libano: le donne private della libertà di acquisto Il Libano, un paese noto per la sua diversità culturale e religiosa, nasconde al suo interno un lato oscuro che spesso passa inosservato: la discriminazione delle donne nei piccoli paesi Read More admin Settembre 6, 2024 Il Fascino dei Personaggi Spezzati nei Libri: Perché Amare i Protagonisti Imperfetti Ah, i personaggi spezzati nei libri. Quei protagonisti che sembrano avere più problemi di un puzzle da 1000 pezzi. Chi non li ama? Certo, potresti pensare: “Ma perché dovrei affezionarmi Read More admin Settembre 2, 2024 L’importanza di abbracciare le differenze nei bambini: Un viaggio di crescita e amore Nel mondo di oggi, dove la diversità è all’ordine del giorno, è più importante che mai insegnare ai nostri bambini a celebrare le differenze. Ma diciamocelo, non è sempre facile. Read More admin Settembre 1, 2024 Londra, 1 settembre: la stazione di King’s Cross senza Hogwarts Express – Qualcuno ha rubato la magia? Londra – Questa mattina, la stazione di King’s Cross era avvolta da un silenzio sorprendente. Alle ore 11.00, l’annuncio tanto atteso dell’Hogwarts Express non è arrivato, lasciando migliaia di fan Read More admin Agosto 31, 2024 Esercizio gratis di scrittura creativa: le descrizioni Le descrizioni ambientali sono cruciali per creare l’atmosfera e immergere i lettori nel mondo della tua storia. Un’ambientazione ben descritta può trasportare il lettore in un altro luogo e tempo. 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Uniforme scolastica: pro e contro

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Libri di Oriana Turus Fai clic qui In Inghilterra, è risaputo, l’uniforme scolastica è un’istituzione. Pochissime scuole decidono di adottare una “non-uniform policy” e questo porta spesso a credere che ci sia meno rispetto per le istituzioni e meno disciplina. Ma è veramente così oppure è solo una credenza popolare? Analizzando la questione in maniera oggettiva possiamo capire che, l’uniforme in sé e l’adozione di essa nelle scuole, ha sia vantaggi che svantaggi e qui provo a spiegarvi il perché. Innanzitutto partiamo dalle origini. Il concetto vero e proprio di uniforme nel Regno unito nasce nel sedicesimo secolo e all’inizio erano un mezzo di distinzione tra i bambini definiti poveri – in quanto frequentavano grazie alle borse di studio – e quelli che potevano permettersi un’istruzione di tipo privato. Solo negli anni la realtà si è evoluta e si è passati al concetto di “uniforme per tutti” quale simbolo di uguaglianza e appartenenza a una comunità. E questo è ciò che avviene tuttora. Uno dei vantaggi, dunque, dell’avere un’uniforme riguarda il fatto che tutti sono uguali. Non ci sono distinzioni tra studenti più o meno ricchi, né discriminazioni su quello che si indossa. Non c’è il problema della scelta dei vestiti e si risparmia tempo. A livello pratico e sociale, sembra la soluzione perfetta. Economicamente però, e questo rientra tra gli svantaggi, non è così conveniente. Le uniformi costano. E pure tanto. Specialmente quelle in cui ogni singolo capo di abbigliamento deve riportare il logo della scuola. Succede più spesso nelle private, ma anche la sola giacca ha un prezzo notevole. Per risparmiare si è soliti comprare tutto il corredo all’inizio dell’anno, a colpi di due/tre capi per tipo in modo da arrivare alla fine dello stesso anno con gli stessi abiti. Facendo così, però, non si tiene troppo conto dell’inevitabile crescita dei ragazzi che si ritrovano a dover cambiare tutto il corredo nel giro di pochi mesi, rischiando così di far fallire l’investimento iniziale. La questione “appartenenza alla comunità” e disciplina lasciano un po’ il tempo che trovano, non è per forza un logo a stabilire chi sei e cosa fai e, soprattutto, le basi per una buona disciplina partono dalla famiglia e non dev’essere un’uniforme o meno a renderti un soggetto capace di vivere in un contesto sociale. Questione di tradizione, dunque, ma non solo. E se pensate che un’uniforme possa essere la soluzione giusta da adottare per rendere prestigio alla scuola e agli studenti, dopo questo articolo potreste cambiare idea.   Scopri Land Magazine Elisabetta Settembre 7, 2024 Bere come un vero scrittore italiano per ragazzi – Stefano Bordiglioni Vi siete mai chiesti cosa bevono i veri scrittori e se hanno dei riti di scrittura? ilSaggiatore lo ha fatto con i grandi scrittori della storia del passato, noi lo facciamo Read More admin Settembre 6, 2024 Discriminazione di genere nei piccoli paesi del Libano: le donne private della libertà di acquisto Il Libano, un paese noto per la sua diversità culturale e religiosa, nasconde al suo interno un lato oscuro che spesso passa inosservato: la discriminazione delle donne nei piccoli paesi Read More admin Settembre 6, 2024 Il Fascino dei Personaggi Spezzati nei Libri: Perché Amare i Protagonisti Imperfetti Ah, i personaggi spezzati nei libri. 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La Caccia alle Streghe nell’Era Digitale: Cyberbullismo e Linciaggi Online

Ah, le buone vecchie cacce alle streghe! Quel periodo glorioso della storia in cui bastava un’accusa di stregoneria per assicurarsi un falò privato. Certo, i tempi sono cambiati, e di sicuro oggi nessuno andrebbe in giro con torce e forconi… o no? Forse non letteralmente, ma nel vasto e selvaggio mondo dell’internet, la caccia alle streghe è più viva che mai. Solo che ora le torce sono i tweet velenosi e i forconi si sono trasformati in commenti al vetriolo. Benvenuti nell’era digitale, dove il cyberbullismo e i linciaggi online fanno sembrare i processi di Salem una passeggiata nel parco. Dalle streghe alla Cancel Culture: stessa storia, nuovi strumenti Una volta, bastava essere una donna un po’ troppo indipendente o possedere un gatto nero per essere etichettati come streghe. Oggi, una parola sbagliata su Twitter può scatenare una tempesta perfetta di indignazione online. La cosiddetta “cancel culture” non è altro che la moderna caccia alle streghe, in cui l’accusa, il processo e la condanna avvengono tutti in un batter d’occhio, o meglio, in un clic.   Ma attenzione: come nelle vecchie cacce alle streghe, anche qui non c’è bisogno di prove. Basta un accenno di sospetto, un vecchio post decontestualizzato, e boom! Sei bruciato sul rogo digitale. E no, non c’è antivirus che possa salvarti. Cyberbullismo: Il nuovo signore oscuro Non servono più incantesimi e pozioni per distruggere la vita di qualcuno. Un commento sprezzante o un messaggio diretto possono fare molto di più. Il cyberbullismo è la nuova forma di tortura: invisibile, subdolo, eppure devastante. Immagina una moderna corte medievale, ma con un plot twist: il giudice e la giuria sono milioni di sconosciuti pronti a giudicare la tua esistenza basandosi su una foto mal interpretata o su un’opinione impopolare. E mentre un tempo si poteva sperare nell’indulgenza del re, oggi puoi solo sperare che il flusso dell’attenzione si sposti su qualcun altro.   Storia della caccia alle streghe in poche parole CLICCA E VAI AL LIBRO Il Processo di Salem 2.0: Il tribunale dei social media Hai mai avuto l’impressione che ogni tua mossa online venga monitorata? Benvenuto nel processo di Salem 2.0, dove ogni tuo post viene esaminato da migliaia di occhi critici. Qui non c’è bisogno di un giudice in parrucca per condannarti, basta un gruppo di utenti scontenti che decidono di segnalarti in massa. E se la giuria di internet decide che sei colpevole, buona fortuna a cercare di riabilitare il tuo nome. Nella vecchia Salem, un’ammissione di colpa poteva salvarti la vita. Oggi scusarsi pubblicamente potrebbe solo alimentare il fuoco della critica. Il dilemma è reale: rimanere in silenzio o rispondere? Nessuna delle due opzioni garantisce la salvezza.   Le Streghe moderne: vittime del linciaggio online Le “streghe” di oggi sono persone comuni che finiscono nel mirino della rabbia collettiva online. Può trattarsi di una celebrità che ha detto qualcosa di controverso o di un utente qualsiasi che ha osato esprimere un’opinione non popolare. Il linciaggio online non risparmia nessuno. E come le streghe di una volta, queste vittime moderne spesso non hanno alcuna possibilità di difendersi. La loro reputazione viene distrutta in poche ore e, anche se riescono a dimostrare la propria innocenza, il danno è fatto. Il web non dimentica, e nemmeno i suoi utenti. Difendersi dai nuovi cacciatori: consigli per sopravvivere all’era digitale Se non vuoi finire sul rogo digitale, ecco qualche consiglio per te: Pensa prima di postare: sì, sembra ovvio, ma un po’ di riflessione in più può salvarti da molti grattacapi. Imposta profili privati: non è una garanzia, ma limita il numero di potenziali “cacciatori”. Evita le discussioni online: soprattutto su argomenti scottanti. Il rischio di essere fraintesi è altissimo. Ignora i troll: rispondere a provocazioni online non fa che alimentare il fuoco. In ogni caso, ricordati che anche nella peggiore delle situazioni non sei solo. Internet è grande, e le mode passano in fretta. Presto o tardi, anche i cacciatori troveranno un’altra “strega” da inseguire. La caccia alle streghe nell’era digitale è un fenomeno tanto moderno quanto antico. Gli strumenti saranno anche diversi, ma c’è la stessa vecchia paura dell’ignoto, che ci fa continuare a giudicare e condannare i nostri simili. L’importante è restare consapevoli del potere (e del pericolo) che abbiamo tra le mani ogni volta che accediamo a internet. E magari, la prossima volta che ci sentiamo pronti a impugnare il forcone digitale, facciamo un respiro profondo e chiediamoci: è davvero necessario?   Storia della caccia alle streghe in poche parole CLICCA E VAI AL LIBRO Scopri Land Magazine admin Agosto 17, 2024 Lena e la tempesta di Alessia Gazzola: la recensione di Land Magazine A cura di Colloco Alessia Gazzola nella top 5 delle mie autrici del cuore. L’ho conosciuta ormai tantissimi anni fa con la serie di libri che tratta le avventure di Read More Elisabetta Agosto 16, 2024 Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (puntata 20) Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno Read More admin Agosto 15, 2024 Cronistoria del ferragosto dall’antichità a oggi Sicuramente saprete che il termine “Ferragosto” deriva dall’espressione latina “Feriae Augusti”, che significa “ferie di Augusto”. Le Feriae Augusti furono introdotte dall’imperatore romano Augusto nel 18 a.C. come periodo di Read More Arianna Ciancaleoni Agosto 14, 2024 I tormentoni estivi del passato L’estate sta finendo… e già cominciamo a cantare, non è vero?  Ebbene sì, ogni stagione ha le sue mode, ma una cosa che accade sempre durante l’estate è che la Read More admin Agosto 13, 2024 Libri per bambini da leggere almeno una volta nella vita: IL GRINCH DI Dr. Seuss A cura di LA STORIAIl Grinch è l’esatto opposto dello Spirito Natalizio. Odia il Natale e odia chi lo festeggia. Odia soprattutto i Nonsochi, che vivono nella valle vicino alla Read More admin Agosto 12, 2024 Foreshadowing e scrittura creativa: la sottile arte di seminare indizi accattivanti. A

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