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Come nasce il senso di colpa nelle donne

Il senso di colpa è una delle emozioni più pervasive e sottili nella vita delle donne. Cresciute in una società che da secoli assegna loro il ruolo di custodi, madri, figlie, compagne perfette, molte donne si ritrovano intrappolate in un meccanismo invisibile ma potente: la colpa di non essere “abbastanza”.Abbastanza buone, abbastanza forti, abbastanza dolci, abbastanza conformi a un modello imposto. Le radici culturali del senso di colpa femminile Questo sentimento non nasce dal nulla: è il prodotto di secoli di educazione, religione e cultura patriarcale. Le donne sono state abituate a chiedere scusa per la propria forza, la propria ambizione, persino per la propria rabbia.Il senso di colpa è diventato una voce interiore costante, una presenza che giudica e punisce anche quando non ce n’è motivo. È quella sensazione che si insinua dopo ogni “no”, ogni scelta personale, ogni momento di libertà.   La Chiesa e la nascita del senso di colpa femminile Per comprendere la profondità del senso di colpa femminile bisogna guardare alla storia e, inevitabilmente, al ruolo della Chiesa.Per secoli la dottrina cristiana ha costruito un’immagine della donna associata alla colpa originaria, quella di Eva: colei che ha tentato, disobbedito e trascinato l’uomo nel peccato.  Da quel momento simbolico, la figura femminile è stata letta attraverso la lente della tentazione e della redenzione. Alla donna veniva chiesto di essere pura come la Vergine Maria, devota, silenziosa, sottomessa – e di espiare la colpa di Eva con la modestia, la maternità e la rinuncia. Il risultato? Una cultura che ha interiorizzato la colpa come parte integrante dell’identità femminile. La spiritualità è diventata un terreno dove la donna si è sentita costantemente in debito: con Dio, con la società, con se stessa. La Chiesa e la nascita del senso di colpa femminile Per comprendere la profondità del senso di colpa femminile bisogna guardare alla storia e, inevitabilmente, al ruolo della Chiesa.Per secoli la dottrina cristiana ha costruito un’immagine della donna associata alla colpa originaria, quella di Eva: colei che ha tentato, disobbedito e trascinato l’uomo nel peccato.  Da quel momento simbolico, la figura femminile è stata letta attraverso la lente della tentazione e della redenzione. Alla donna veniva chiesto di essere pura come la Vergine Maria, devota, silenziosa, sottomessa – e di espiare la colpa di Eva con la modestia, la maternità e la rinuncia. Il risultato? Una cultura che ha interiorizzato la colpa come parte integrante dell’identità femminile. La spiritualità è diventata un terreno dove la donna si è sentita costantemente in debito: con Dio, con la società, con se stessa. Lois e il dubbio di essere una strega Nel romanzo La strega Lois, questo tema emerge con forza simbolica. Lois, la protagonista, incarna la donna che si interroga sulla propria identità e sul proprio potere. Alla fine del libro il suo dubbio più grande non è tanto se sia realmente una strega, ma se abbia il diritto di essere diversa.È un dubbio che va oltre la narrazione: rappresenta la paura di ogni donna di essere giudicata, esclusa, colpevole semplicemente per aver osato essere sé stessa. La strega come simbolo di potere e libertà La figura della strega, nella letteratura e nella storia, è da sempre legata al potere femminile. Una donna che conosce, che decide, che non chiede permesso. Ed è proprio questo a far paura. Lois, nel suo turbamento finale, ci mostra il conflitto interiore di molte donne contemporanee: voler essere libere ma sentirsi in colpa per esserlo.Essere “strega”, nel senso più profondo significa riconoscere e accettare il proprio potere. Ma per farlo bisogna prima attraversare il senso di colpa, guardarlo in faccia e comprenderne l’origine. Liberarsi dalla colpa: un atto di ribellione Liberarsi dal senso di colpa significa non liberarsi delle proprie responsabilità, ma smettere di chiedere perdono per esistere. È un atto di ribellione silenzioso ma potentissimo.Il vero coraggio oggi sta nel dire ‘non voglio più scusarmi per la mia voce, per la mia forza e per la mia verità.’Quando le donne smetteranno di domandarsi se “possono” essere libere, inizieranno davvero a esserlo. Scopri Land Magazine admin Ottobre 9, 2025 Come nasce il senso di colpa nelle donne Read More Silvia Dal cin Ottobre 9, 2025 Addio a Donatella Ziliotto, che portò Pippi Calzelunghe in Italia ” La casa editrice Salani, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, saluta commossa Donatella Ziliotto, scrittrice, traduttrice, storica editor e fondatrice della collana Gl’Istrici”. È mancata oggi Donatella Ziliotto, che io conosco Read More Oriana Turus Ottobre 9, 2025 A teatro con Land Magazine: Emma by Jane Austen A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More Silvia Dal cin Ottobre 9, 2025 Vajont – la strage degli innocenti Il disastro del Vajont. Era la sera del 9 ottobre 1963; nel bacino artificiale del torrente Vajont, situato nella valle che porta il suo nome (al confine tra le province di Belluno e Read More admin Ottobre 7, 2025 Presentazione del romanzo storico “In fuga da Settembre” di NeomeniaVilla Fortuna – Aci Trezza (CT), 13 ottobre 2025 ore 16:00 📖 Domenica 13 ottobre, alle 16:00, nella splendida cornice di Villa Fortuna (Aci Trezza, CT), Neomenia incontrerà i lettori per raccontare la sua opera.A dialogare con lei la scrittrice Manuela Read More Silvia Dal cin Ottobre 7, 2025 Mr Peanuts è italiano. Dal nord est all’America per scappare dalla povertà. Mr. Peanut è il logo pubblicitario e la mascotte di Planters, un’azienda americana di snack di proprietà di Hormel . È un’arachide antropomorfa, nel suo guscio, che indossa l’abito formale Read More admin Ottobre 6, 2025 Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio) C’è chi a 18 anni fa le valigie, chi a 30 ancora litiga con la madre per il telecomando del salotto.Benvenuti in Europa, il continente dove l’“età in cui si Read More Oriana Turus Ottobre 6, 2025 Halloween con Land Magazine: la nostra playlist A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è

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Mr Peanuts è italiano. Dal nord est all’America per scappare dalla povertà.

Mr. Peanut è il logo pubblicitario e la mascotte di Planters, un’azienda americana di snack di proprietà di Hormel . È un’arachide antropomorfa, nel suo guscio, che indossa l’abito formale di un gentiluomo vecchio stile , con un cappello a cilindro , un monocolo , guanti bianchi, ghette e bastone. Si dice che sia di origine britannica e il suo vero nome sia Bartholomew Richard Fitzgerald-Smythe 🤫😉 Allora perché dico che è italiano? Per due motivi: Uno – Mr. Peanuts è stato creato da Antonio Gentile, studente che nel 1916 presentò i suoi disegni a un concorso di design (fu lui a pensare per primo ad una arachide antropomorfa). Il suo progetto venne scelto e l’artista commerciale Wallach aggiunse poi monocolo, cilindro e bastone. Gentile e la sua famiglia ricevettero 5$ per la vittoria del concorso. Ma soprattutto fecero amicizia con il motivo numero Due per il quale dico che Mr Peanuts è italiano. Diventarono amici di Amedeo Obici, che pagò la retta scolastica a Antonio Gentile e ai suoi fratelli. Grazie a Amedeo, Antonio si laureò in medicina. Ma chi era Amedeo Obici? Il motivo numero Due – Amedeo nacque in Italia, in Veneto, a Oderzo (TV). Rimasto prematuramente orfano di padre, viveva insieme con la madre, il fratello e le due sorelle. Venne invitato a emigrare negli Stati Uniti. Lo zio, la moglie e i figli lo aspettavano infatti in Pennsylvania. Una volta giunto a Brooklyn nel marzo 1889, dopo il viaggio in nave dalla Francia, prese il treno verso Scranton, dove vivevano gli zii. Scese però alla fermata sbagliata, a Wilkers-Barre, sempre in Pennsylvania. Qui venne ospitato da un’altra famiglia italiana, i Musante, fruttivendoli. Mentre cercava di mettersi in contatto con gli zii, si innamorò della figlia dei Musante, Louise. Raggiunse gli zii ma poi tornò dalla sua innamorata, che sposò nel 1916. Divenne fruttivendolo come il suocero e imparò l’inglese alla scuola serale. Ma cosa c’entra Amedeo con Mr. Peanuts? Il suocero aveva in negozio una tostatrice per arachidi; Amedeo se ne costruì una artigianale e acquistò un carretto per vendere arachidi. Per vendere di più, si inventò un concorso nascondendo nei sacchetti le lettere del suo cognome, O, B, I e C. C’era solo una O ogni 50 sacchetti, che permetteva di vincere un orologio. Nel 1897 si mise in società con un altro italiano, Mario Peruzzi, grossista di alimentari. Fondarono insieme la Planters Peanuts Company nel 1906 e nel 1930 possedevano già quattro stabilimenti. Grazie al loro metodo innovativo di sbucciatura e bollitura delle arachidi, potevano offrire ai clienti arachidi tostate pulite. Il successo arrivò soprattutto grazie alle loro idee di marketing, come aveva già fatto con le lettere nei sacchetti: fortunata fu l’introduzione pubblicitaria della mascotte, Mr. Peanuts! L’azienda prosperò. Amedeo e Louise non ebbero figli ma si presero cura della loro comunità con amore parentale. Grazie a loro fu costruito un ospedale lungo la Route 460, ma anche uno in Italia proprio a Oderzo (TV) la città Natale di Amedeo. Una statua di Mr Peanuts, la loro mascotte, è esposta a Suffolk, dove vivevano, mentre una sembra essere stata regalata alla città di Oderzo (non ho ancora capito bene dove sia stata posta, ma andrò in esplorazione per voi e vi farò sapere!) (voci di corridoio mi dicono sia proprio nel cortile della scuola a lui dedicata). Curiosità:

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Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio)

C’è chi a 18 anni fa le valigie, chi a 30 ancora litiga con la madre per il telecomando del salotto.Benvenuti in Europa, il continente dove l’“età in cui si va a vivere da soli” è un perfetto termometro culturale, economico e… del grado di attaccamento alla lavatrice di mamma. 🏠 La media europea: 26 anni (più o meno quando ti stufi del Wi-Fi di casa)   Secondo Eurostat 2024, i giovani dell’Unione Europea lasciano il nido familiare a un’età media di 26,2 anni.Un’età rispettabile, giusto a metà strada tra “ho bisogno di libertà” e “non posso permettermi l’affitto”.Ma attenzione: questa è solo una media aritmetica, quindi nasconde differenze abissali. 🇸🇪 I nordici: indipendenti a 21 anni e mezzo (forse per sfuggire al buio) In Svezia, Finlandia e Danimarca, i ragazzi escono di casa intorno ai 21-22 anni.Sì, proprio quando da noi si inizia a discutere se iscriversi all’università o no.La ragione? Sistemi di welfare efficienti, stipendi dignitosi e – diciamocelo – una certa voglia di vivere senza testimoni ogni sbronza invernale. 🇮🇹 Il Sud Europa: casa dolce casa (fino a 30 anni suonati) In Italia, l’età media per andare a vivere da soli è di circa 30 anni.Siamo secondi solo a Croazia e Serbia, dove si sfiora quota 31-32.E no, non è (solo) colpa della mamma che “ti fa trovare la pasta pronta”:sono i prezzi degli affitti, la precarietà lavorativa e quella sindrome mediterranea per cui “tanto si sta bene così”. In Spagna la musica è simile: età media 30 anni, con grande coerenza iberica e qualche chitarra flamenca in sottofondo.In Grecia, 30,7. In Portogallo, poco meno.Praticamente, nel Sud Europa i figli vanno via da casa più tardi di quanto alcuni politici lascino la poltrona. 🇩🇪 I tedeschi? Puntuali anche nel trasloco In Germania, l’età media è di 23,9 anni: precisi, organizzati e già con il contratto d’affitto in mano mentre noi ancora cerchiamo le chiavi della cantina.Nel Regno Unito e in Francia la situazione è simile: 24-25 anni.A quanto pare, oltre Manica e Reno si preferisce la libertà… anche se significa cucinare da soli. 👩‍❤️‍👨 Donne vs. uomini: chi lascia prima?   Altro dato curioso: secondo Eurostat, le donne se ne vanno di casa circa due anni prima degli uomini.Forse perché più indipendenti, forse perché non vogliono più condividere il bagno con un fratello adolescente.Fatto sta che gli uomini europei si decidono in media solo a 27,3 anni.   Scopri Land Magazine admin Ottobre 6, 2025 Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio) Read More admin Ottobre 6, 2025 Nora Barnacle, la musa e compagna eterna di James Joyce Dietro ogni grande scrittore si cela spesso una figura silenziosa, una presenza costante che alimenta l’ispirazione e sostiene il cammino creativo. Per James Joyce, quel ruolo fu incarnato da Nora Read More admin Ottobre 3, 2025 Le Regine d’Italia: corone, drammi e pettegolezzi da palazzo Quando pensiamo all’Italia regale, viene in mente il Re Vittorio Emanuele II, il “padre della patria”. Ma ehi, dietro ogni re c’è sempre una regina. E quelle d’Italia non hanno Read More Lorenzo Foschi Settembre 30, 2025 Giovani autori – episodio 8 A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2025/09/8.mp4 Read More admin Settembre 30, 2025 Pink Christmas 2025 a Piano di Sorrento: protagoniste le autrici Miriana Vitulli, Fion Elgee e Isabella Vinci Piano di Sorrento (Na), 6 dicembre 2025 – La penisola sorrentina si prepara ad accogliere la magia del Natale con Pink Christmas 2025, l’evento ideato da Pink Lab che unisce Read More admin Settembre 29, 2025 Lucia Joyce: vita spezzata e rapporto complesso con la madre Nora Barnacle La vita di Lucia Joyce, figlia del grande scrittore irlandese James Joyce, è una storia segnata dal talento, dalla fragilità e da un destino doloroso. Danzatrice dotata, donna inquieta e Read More admin Settembre 28, 2025 Quando i pantaloni decisero di farsi indossare dalle donne (tra scandali, rivoluzioni e sfilate) Oggi sembra normale vedere una donna in jeans skinny, palazzo o cargo a vita bassa (sì, purtroppo stanno tornando). Ma non sempre è stato così. La storia dei pantaloni femminili Read More Silvia Dal cin Settembre 26, 2025 SIAMO TUTTI SUPER EROI, soprattutto se aiutiamo gli altri. (…)C’è una cosa che accomuna molti supereroi: non sanno di esserlo fin dall’inizio. Lo scoprono poco a poco, lungo un percorso fatto di ostacoli, tentativi, piccole conquiste. È lo stesso Read More admin Settembre 26, 2025 Nostradamus a Torino: tra profezie, magie e un re molto curioso Correva l’anno 1556 e il celebre astrologo, medico e veggente francese Michel de Nostredame, in arte Nostradamus, fu invitato a Torino. A chiamarlo fu Emanuele Filiberto di Savoia, detto “Testa Read More admin Settembre 25, 2025 L’ombra di Lucia Joyce di Ingrid Sciuto al Mondadori Bookstore di Catania Il 28 settembre alle ore 17:30, presso il Mondadori Bookstore di Catania in Via Gabriele D’Annunzio 115, si terrà la presentazione del libro L’ombra di Lucia Joyce di Ingrid Sciuto.La Read More

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Halloween con Land Magazine: la nostra playlist

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Libri di Oriana Turus Fai clic qui Ebbene sì, ogni ricorrenza che si rispetti, ha una propria colonna sonora e noi di Land Magazine che siamo ovviamente “sempre sul pezzo” non potevamo sottrarci dalla creazione di una nostra personale playlist che riguarda Halloween. C’è chi la ritiene una ricorrenza non necessaria, ma noi redattrici invece semplicemente la ADORIAMO. Ecco perché abbiamo preparato tutta una serie di articoli e consigli a tema. A me l’onere e l’onore – anche se è stata più un’iniziativa azzardata – di proporre una lista musicale piuttosto varia, che passa attraverso più generi ma che contiene elementi che riportano all’occulto, all’horror, al thriller. A volte è una parola, a volte un titolo, altre semplicemente un video correlato.  Ecco l’elenco completo – con i commenti a fianco sul perché è stata scelta tale canzone-, sotto c’è il link per accedere a tutti i video in questione. Ghostbuster – Ray Parker Jr – sigla del famoso film, decisamente a tema. Thriller – Micheal Jackson – titolo a parte, il video è pieno zeppo di zombie, morti che si risvegliano, urla e risate diaboliche. This is Halloween – Danny Elfman – presente nel famoso “Nightmare before Christmas” parla di Halloween, what else? Pet Sematary – Ramones – oltre ad avere lo stesso titolo di un famoso libro del Re dell’horror, qui si parla dei Ramones. Non c’è altro da aggiungere. The Addams Family Theme song – pronti a schioccare le dita? Stranger Things Main Theme – cose strane nel sottosopra. Attenti al Demogorgone. Più spaventoso di questo? Buffy the vampire Slayer Theme song – vampiri, mostri e creature di ogni tipo emergono nella notte, se ad Halloween ancora peggio! Bewitched theme song – questa è per i più “vecchietti” e nostalgici. Chi si ricorda di “Strega per amore”? Poco horror e molto romantico, ma si parla pur sempre di una fattucchiera. How soon is now? – The Smiths – non potevano mancare il trio di streghe più amate di sempre: Prue, Piper e Phoebe (Paige  solo successivamente) protagoniste indiscusse del telefilm “Streghe” e la mitica sigla. Time warp – The Rocky horror picture Show – uno dei musical più discussi e controcorrenti di sempre, geniale nella sua trama, con protagonisti sopra le righe. Ma qui si balla a ritmo della canzone. “Let’s do the time warp, again!” I’d do anything for love (but I won’t do that) – Meat Loaf – non è esattamente un canzone che terrorizza, tutt’altro. È proprio una canzone d’amore ma lui nel video ha le sembianze di una strana creatura, chiuso in una stanza circondato da candele, una sorta di “Bestia”. E noi ci accontentiamo di questo particolare e del fatto che la canzone è molto bella. Poison – Alice Cooper – d’accordo, non è esattamente un veleno killer quello citato nella canzone, ma si cita ugualmente la crudeltà, il sangue e lo sguardo che uccide. Noi la prendiamo per buona. The dead dance – Lady Gaga – fa parte della colonna sonora di “Mercoledì 2” e questo penso basti. Bring me to life – Evanescence – chi canta chiede di essere salvata dall’oscurità in cui si trova. Zombie – The Cranberries – il titolo ha attinenza con la festa di Halloween ma sappiamo bene a cosa e chi si riferisse Dolores O’Riordan quando scrisse questa canzone che, purtroppo, pare fin troppo adatta data la situazione drammatica e di guerre che stiamo attraversando. Sweet dreams (are made of this) – Marilyn Manson – abbiamo scelto questa versione perché chi la canta è spaventoso di suo ed è certamente più adeguata per il periodo. Psycho Killer – Talking Heads – titolo azzeccato, tutto qui. Creep – Radiohead – questa è poesia, quella vera. Qui i mostri sono quelli interiori, quelli che ci fanno pensare di non avere senso. Sono i mostri peggiori di sempre. The Devil in I – Slipknot – okay, questa picchia duro. Parla di un diavolo interiore. Profonda a modo suo. Heaven’s on fire – the Kiss – qui si brucia all’inferno, ma per amore. Speriamo apprezziate.  Buon ascolto e buona visione.Ah e ovviamente Buon Halloween! https://youtube.com/playlist?list=PLFPJByApwEwkI99YvFr5-MOQFdKe0sM7r&si=hizyLY1o-KmGKDvU https://youtube.com/playlist?list=PLFPJByApwEwkI99YvFr5-MOQFdKe0sM7r&si=hizyLY1o-KmGKDvU Scopri Land Magazine admin Ottobre 6, 2025 Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio) C’è chi a 18 anni fa le valigie, chi a 30 ancora litiga con la madre per il telecomando del salotto.Benvenuti in Europa, il continente dove l’“età in cui si Read More Oriana Turus Ottobre 6, 2025 Halloween con Land Magazine: la nostra playlist A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Ottobre 6, 2025 Nora Barnacle, la musa e compagna eterna di James Joyce Dietro ogni grande scrittore si cela spesso una figura silenziosa, una presenza costante che alimenta l’ispirazione e sostiene il cammino creativo. Per James Joyce, quel ruolo fu incarnato da Nora Read More admin Ottobre 3, 2025 Le Regine d’Italia: corone, drammi e pettegolezzi da palazzo Quando pensiamo all’Italia regale, viene in mente il Re Vittorio Emanuele II, il “padre della patria”. Ma ehi, dietro ogni re c’è sempre una regina. E quelle d’Italia non hanno Read More Lorenzo Foschi Settembre 30, 2025 Giovani autori – episodio 8 A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2025/09/8.mp4 Read More admin Settembre 30, 2025 Pink Christmas 2025 a Piano di Sorrento: protagoniste le autrici Miriana Vitulli, Fion Elgee e Isabella Vinci Piano di Sorrento (Na), 6 dicembre 2025 – La penisola sorrentina si prepara ad accogliere la magia del Natale con Pink Christmas 2025, l’evento ideato da Pink Lab che unisce Read More admin Settembre 29, 2025 Lucia Joyce: vita spezzata e rapporto complesso con la

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I diversi tipi di editoria: editoria a pagamento, crowdfunding, free print on demand, editoria mista, free tradizionale e self publishing

Nel mondo dell’editoria di oggi, chi desidera pubblicare un libro ha a disposizione numerose strade. Accanto al modello classico delle case editrici tradizionali, sono nate nuove possibilità che danno maggiore libertà e responsabilità agli autori. Tra queste spiccano editoria a pagamento, crowdfunding, free print on demand con case editrici, editoria mista, free tradizionale e self publishing. Conoscere le caratteristiche di ciascuna opzione è fondamentale per scegliere quella più adatta alle proprie esigenze. Questo articolo si limita a descrivere le differenze tra i vari modelli, senza esprimere giudizi di valore: l’obiettivo è fornire una panoramica chiara e neutrale, lasciando all’autore la libertà di valutare quale strada intraprendere. Editoria a pagamento: investire per vedere pubblicato il proprio libro   Scopri il corso Nell’editoria a pagamento lo scrittore finanzia direttamente la pubblicazione del suo testo, coprendo i costi di editing, grafica, stampa e distribuzione.Pro: pubblicazione garantita.Contro: spese elevate e distribuzione spesso ridotta.È l’ideale se il tuo libro… ha un valore personale o affettivo, e desideri vederlo pubblicato senza affrontare selezioni o attese troppo lunghe. Crowdfunding: il sostegno dei lettori Il crowdfunding editoriale si basa su piattaforme che permettono agli autori di presentare il proprio progetto e raccogliere fondi dai lettori per coprire i costi. Può essere con casa editrice o in self publishing; il metodo più diffuso è con casa editrice. Pro: coinvolgimento della comunità e test immediato dell’interesse del pubblico.Contro: nessuna certezza di raggiungere il budget necessario e grande impegno promozionale.È l’ideale se il tuo libro… ha una forte identità, un tema attuale o una community pronta a sostenerti nel percorso. Free Print on Demand con case editrici: stampa solo su richiesta Le case editrici che adottano il modello free print on demand pubblicano il libro senza chiedere contributi all’autore, ma stampano le copie solo su richiesta del lettore, evitando tirature iniziali.Pro: nessun costo per l’autore, editing e veste grafica seguiti dall’editore, disponibilità online e, in alcuni casi, presenza nelle librerie tramite distributori.Contro: diffusione meno capillare rispetto all’editoria tradizionale, guadagni contenuti e promozione affidata all’autore.È l’ideale se il tuo libro… si rivolge a un pubblico digitale o di nicchia e desideri pubblicare senza spese iniziali, con il supporto tecnico di una casa editrice. Editoria mista: tradizione e on demand insieme L’editoria mista combina il modello tradizionale con quello on demand. La casa editrice investe nella pubblicazione, cura editing e grafica, ma affianca alla tiratura cartacea iniziale un sistema di stampa su richiesta per ridurre i costi e mantenere il titolo sempre disponibile.Pro: garanzia di qualità editoriale, costi a carico dell’editore, disponibilità costante senza rischio di esaurimento delle scorte.Contro: distribuzione non sempre capillare come la tradizionale pura e guadagni contenuti.È l’ideale se il tuo libro… ha un buon potenziale di vendita ma appartiene a un genere con tirature medio-piccole, per cui è importante restare sempre disponibile senza sprechi. Free tradizionale: la via classica La free tradizionale è l’editoria nella sua forma storica: la casa editrice si fa carico di tutti i costi, investendo sull’opera e distribuendola in libreria.Pro: qualità editoriale elevata, distribuzione consolidata e prestigio culturale.Contro: selezione rigida, tempi lunghi, e compensi ridotti per gli autori.È l’ideale se il tuo libro… aspira a un riconoscimento culturale e può affrontare il percorso di selezione di un editore tradizionale. Self Publishing: totale autonomia Il self publishing è la forma più indipendente: l’autore gestisce da solo l’intero processo, dalla revisione alla pubblicazione, spesso attraverso piattaforme digitali.Pro: massima libertà creativa, controllo totale e percentuali di guadagno più alte.Contro: costi molto alti, grande impegno personale, rischio di bassa qualità se non ci si affida a professionisti qualificati, promozione interamente sulle spalle dell’autore.È l’ideale se il tuo libro… necessita di totale libertà creativa, vuoi decidere ogni dettaglio e sei disposto a investire tempo nella promozione. Oggi pubblicare un libro non significa soltanto bussare alla porta di un editore tradizionale: esistono modelli flessibili che rispondono a esigenze e obiettivi diversi. Dall’editoria free tradizionale alla libertà assoluta del self publishing, passando per l’editoria mista che unisce tradizione e innovazione, ogni autore può trovare la propria strada. Questo articolo ha illustrato le differenze tra i vari approcci senza esprimere preferenze, lasciando al lettore la possibilità di orientarsi in modo consapevole. Scopri Land Magazine admin Settembre 23, 2025 I diversi tipi di editoria: editoria a pagamento, crowdfunding, free print on demand, editoria mista, free tradizionale e self publishing Read More admin Settembre 22, 2025 Hemingway e Fitzgerald: mito, amicizia e il mistero di una presunta relazione Ernest Hemingway e Francis Scott Fitzgerald sono due colonne portanti della letteratura del Novecento. Le loro vite, intense e tormentate, si intrecciarono negli anni parigini della cosiddetta Lost Generation. Un Read More admin Settembre 22, 2025 Apre a Times Square il Central Perk di Friends: la caffetteria più iconica della TV diventa realtà Chi avrebbe mai detto che un giorno saremmo stati in fila per un cappuccino in un posto che esiste solo nella nostre serate anni ’90 trascorse con Monica che pulisce Read More Silvia Dal cin Settembre 22, 2025 Dal 22 al 28 settembre SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE SORDE Dal 22 al 28 settembre si celebra una settimana internazionale molto importante quella dedicata ai diritti e alla cultura delle persone sorde. A partire da lunedì 22 settembre, ogni giornata Read More admin Settembre 20, 2025 Auguri a Elisabetta Venturi della redazione Land Magazine 20 SETTEMBRE È il 263esimo giorno del calendario gregoriano. Accadde il 20 settembre:nel 1519 Magellano inizia il suo viaggio intorno al mondo;nel 1946 si svolge la prima edizione del Festival cinematografico di Read More Silvia Dal cin Settembre 19, 2025 IL 19 SETTEMBRE 1985 CI LASCIAVA ITALO CALVINO «Dati biografici: io sono ancora di quelli che credono, con Croce, che di un autore contano solo le opere. (Quando contano, naturalmente.) Perciò dati biografici non ne do, o li Read More admin Settembre 19, 2025 Storia dei Savoia: da montanari con il mantello a re Se pensi che la storia dei Savoia sia noiosa, preparati: è un mix tra soap opera medievale, Risiko e serie TV con finalone amaro.Gli inizi: Umberto Biancamano e la montagna Read

I diversi tipi di editoria: editoria a pagamento, crowdfunding, free print on demand, editoria mista, free tradizionale e self publishing Leggi tutto »

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