“Come una goccia d’acqua su un incendio” è il nuovo young adult nato dalla penna della scrittrice Claudia Mantovani, in uscita il 27 Maggio con Land Editore. Le origini della sua scrittura partono da Wattpad, celebre piattaforma di pubblicazione di storie a puntate – e tuttavia
la strada, per Claudia, non può che essere in salita. Ispirato ai migliori libri di Jamie McGuire, “Come una goccia d’acqua su un incendio” condivide molti dei topos dei romanzi young adult: due protagonisti in procinto di affacciarsi al college, un amore contrastato e un passato non facilissimo.
L'intervista

Ciao, Claudia, e grazie per aver scelto di essere qui. Sei una scrittrice emergente, che a breve vedrà pubblicato il suo primo romanzo. Come ci si sente?
Ciao, grazie per la possibilità.
Non c’è una sola parola che possa descrivere come ci si sente in questi casi; posso dire che è un qualcosa di molto emozionante e elettrizzante: ogni volta che ci penso o che osservo lo scorrere dei giorni che mancano all’uscita del libro mi sento talmente emozionata che potrei paragonarmi a una bambina alla mattina del giorno di Natale, in attesa di aprire tutti quei pacchetti colorati sotto l’albero.
Allo stesso tempo, però, è qualcosa che un po’ spaventa: sono una scrittrice emergente, e questo mi rende molto nervosa, mi sembra un salto a occhi chiusi: non sai che quello che ti aspetta quando atterrerai.
Perché hai scelto di scrivere young adult? Cosa ti piace in particolare di questo genere?
Diciamo che sono sempre stata un animo molto romantico, elemento che difficilmente manca negli young adult, in più sono cresciuta con libri simili; qualcuno mi definisce un’eterna bambina proprio per questo.
Ho scelto di scrivere di questo genere perché un po’ mi rispecchiava, l’età era simile – anche se io ormai sono una new adult – e poi perché, su Wattpad, era un genere a mio parere che non riusciva a dare tutto quel che avrebbe potuto dare.
Anche se devo ammettere che ho iniziato a scrivere “Come una goccia d’acqua su un incendio” più per gioco.
Quel che mi piace di più di questo genere è la sua versatilità: è un genere che si presta anche ad accorparsi a tanti altri (fantasy, ecc.)
Ogni scrittrice, soprattutto al giorno d’oggi, e soprattutto se pubblica con una casa editrice indipendente, deve essere un po’ un’imprenditrice di se stessa. Convincici a leggere “Come una goccia d’acqua su un incendio”.
Non credo di essere una brava imprenditrice o una buona venditrice, ma quel che posso dire di “Come una goccia d’acqua su un incendio” è che non vuole limitarsi a raccontare le vicende che hanno segnato le vite di qualche personaggio immaginario; è un romanzo che vuole ricalcare i tratti della realtà, che vuole dare la possibilità a ogni lettore di poter rispecchiare se stesso.
Scrivere può essere un’attività meravigliosa e liberatoria, ma anche stressante. Hai qualche consiglio da dare ad altri scrittori emergenti?
Credo che, per prima cosa, un consiglio molto utile sia quello di non sforzarsi e di non cercare di mettersi a scrivere quando le emozioni sono contrarie, quando la voglia scarseggia…
conosco molto bene la sensazione, così come il famoso “blocco dello scrittore”, ma sono cose che si superano naturalmente con il tempo.
Personalmente, spesso è la musica che mi fa passare questo blocco – anche se, per certi passaggi o capitoli del libro, sono stata costretta a mettere in ripetizione una singola canzone anche per giorni interi.
Credo che ognuno debba trovare il proprio “angolo di paradiso”, chiamiamolo così: potrebbe essere circondato da un prato verde oppure sdraiato per terra a osservare le stelle.
Dicci cinque aggettivi con i quali descriveresti il tuo romanzo.
Credo che i cinque aggettivi con i quali potrei descrivere il mio romanzo possano essere: musicale, intenso, romantico, triste e reale.
E cinque aggettivi per descrivere Olly e Hayden, i due protagonisti.
Beh, credo che i due si possano descrivere con: distrutti, complicati, innamorati, testardi e veri.
Il tuo libro è ambientato in America. Potremmo dire che sei una sostenitrice del sogno americano?
Il motivo principale che mi ha portata ad ambientare il mio libro in america è il mio amore sconfinato per la cultura americana, quindi in un certo qualsenso sì, sono una figlia del sogno americano – anche se non del sogno economico, ma culturale.
Hai in cantiere qualche altra storia? Parlacene un po’.
Se con “in cantiere” s’intende nella mia testa, allora credo che non mi basterebbero mille pagine per poter parlare di tutte le idee che mi ronzano nella mente. In ogni caso la risposta è sì.
Il titolo di questa storia è “Steal your life – l’inizio” ed è una storia sui vampiri ambientata in Italia. Non ho voluto parlare di vampiri, streghe e licantropi nella loro accezione classica: ho deciso di stravolgere il tutto e di unire il mondo dei videogiochi con questo mondo di fantasia che in molti amano.
La protagonista è Alessandra, che pretende di farsi chiamare Sandra ed è una grandissima giocatrice: passa nottate intere a giocare e, quando le capita tra le mani l’esclusivo e sconosciuto “Steal your life” non può esimersi dal provarlo.
Eppure quel videogioco non è come gli altri: è intriso di magia…
Salutaci con una citazione a tua scelta tratta dal tuo libro.
E, per il mondo, lui non mi sta entrando sotto la pelle come un tatuaggio indelebile. Ma io so benissimo che la ragione, in questo momento – la razionalità che considero la mia più grande alleata, e che sta guidando quasi tutte le mie scelte di vita – non è che una inutile goccia d’acqua che serve a calmare l’incendio dei sentimenti che divampa dentro di me.
La cover

Il libro
«E hai anche un nome?»
Hayden fa collidere i nostri due mondi, per mettermi in difficoltà.
Per avere ancora il potere.
Liv è una diciassettenne come tante – almeno all’apparenza. È brava a scuola, frequenterà un college prestigioso e davanti a sé ha un futuro tutto da esplorare. Ma qualcosa, nel suo passato, la blocca in un limbo fatto di rimpianti e dolore… finché non arriva Hayden a sconvolgere la sua ordinata esistenza. Occhi di ghiaccio e una sfrenata passione per il football, Hayden è il classico ragazzo da evitare: si è avvicinato a Liv per uno scopo preciso, che intende portare a termine a qualsiasi costo… anche a rischio di ferire i sentimenti della ragazza.
Liv sa che Hayden gli porterà soltanto problemi, ma il loro incontro scatena in lei qualcosa di irrefrenabile – un’attrazione impossibile da controllare. Coinvolti in uno spietato e tenero gioco di seduzione, Liv e Hyden dovranno fare i conti con l’unica forza che non potranno mai controllare: l’amore.