Infodumping nei romanzi: quando il sapere è troppo pesante

Ah, l’infodumping! Quel momento magico in cui il tuo autore preferito decide di riversarti addosso una valanga di informazioni, rendendo la tua lettura leggera come un mattone. Ma cos’è esattamente l’infodumping e perché dovremmo preoccuparcene? Preparati a scoprire i segreti di questa pratica tanto odiata quanto comune, con un pizzico di ironia e un sorriso sulle labbra.

Cos’è l’infodumping?

L’infodumping, per chi non lo sapesse, è l’arte (o meglio, la non-arte) di inserire una quantità eccessiva di informazioni nel testo, spesso tutte in una volta. È come se l’autore volesse farti sapere tutto, subito, ora. Immagina di leggere un romanzo di fantascienza e improvvisamente trovarti di fronte a un intero capitolo dedicato alla storia politica di un pianeta inventato. Bello, vero? No, non proprio.

Perché gli autori infodumpano?

  1. Ansia da prestazione: Gli autori vogliono dimostrare di aver fatto i compiti. Se hanno creato un mondo complesso, ci tengono a farcelo sapere. In una volta sola.
  2. Paura del vuoto: A volte, c’è il timore che il lettore non capisca la trama senza una dettagliata spiegazione. E così, via con le informazioni!
  3. Pigrizia narrativa: Invece di mostrare attraverso l’azione o i dialoghi, è più facile raccontare tutto in un colpo solo. Pratico? Forse. Efficace? Meno.

Come riconoscere l’infodumping

  • Descrizioni infinite: Se ti trovi a leggere pagine e pagine di descrizioni dettagliate su come funziona un motore a curvatura o sulla genealogia di una famiglia reale, hai trovato un infodump.
  • Dialoghi improbabili: Personaggi che spiegano l’ovvio ad altri personaggi, solo per far capire al lettore il contesto. “Come sai, fratello, il nostro regno è stato fondato 500 anni fa dal nostro bis-bisnonno…” Wow, ma davvero?
  • Interruzioni brusche: La trama si ferma per un lungo paragrafo esplicativo. Un po’ come un semaforo rosso improvviso durante una corsa.

Come evitare l’infodumping

Cari aspiranti scrittori, non temete, c’è speranza! Ecco alcuni suggerimenti per evitare di cadere nella trappola dell’infodumping:

  1. Mostra, non raccontare: usa l’azione e i dialoghi per rivelare le informazioni. Lascia che il lettore scopra il mondo pezzo per pezzo.
  2. Pazienza, giovane padawan: non c’è bisogno di dire tutto subito. Spargi le informazioni lungo tutto il romanzo.
  3. Sii selettivo: chiediti sempre se l’informazione è veramente necessaria in quel momento. Se non lo è, taglia!

Quando l’infodumping è accettabile

Sì, hai letto bene. A volte, l’infodumping può essere accettabile, persino necessario. Ad esempio:

  • Manuali Tecnici: se stai scrivendo un manuale o una guida, un po’ di infodumping è inevitabile.
  • Introduzioni epiche: In alcuni generi, come l’high fantasy, un po’ di infodumping all’inizio può aiutare a stabilire il mondo di partenza.
  • Se sei J.R.R. Tolkien: Se hai creato un intero universo con lingue e culture proprie, probabilmente puoi permetterti un po’ di infodumping. Ma solo un po’.

Insomma, l’infodumping è una pratica da maneggiare con cura. Troppo può annoiare il lettore, troppo poco può confonderlo. La chiave è trovare il giusto equilibrio e ricordare sempre che la narrazione deve essere un’esperienza fluida e coinvolgente. Quindi, cari autori, armatevi di penna e pazienza e ricordate: ogni cosa a suo tempo.

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