Ah, il vecchio adagio “scrivi solo di ciò che conosci”. Un consiglio così antico da sembrare provenire direttamente dall’età della pietra, o forse solo dall’epoca in cui si scriveva ancora su pergamene e si usavano le piume di pavone come penne. Ma oggi, in un’era in cui persino il nostro frigorifero è più intelligente di noi, possiamo finalmente dire a questo detto: “grazie, ma no, grazie”.
Perché il detto “scrivi solo di ciò che conosci” è sbagliato?
1. La fantasia non ha limiti (e neppure tu dovresti averli)
Immagina se J.K. Rowling avesse scritto solo di ciò che conosceva. Ci saremmo persi Hogwarts, gli incantesimi e, soprattutto, la deliziosa burrobirra. La fantasia è il carburante della scrittura creativa, e limitarsi a ciò che si conosce è come dire a un uccello di non volare perché non ha mai provato il paracadutismo. Esplora, inventa, crea nuovi mondi e lascia che i tuoi lettori facciano un viaggio nelle tue meravigliose e sconosciute terre.
2. La ricerca è la tua migliore amica
Vuoi scrivere un romanzo ambientato nell’antica Grecia ma non sai nulla dei templi di Zeus? Nessun problema! Google è lì per aiutarti, così come le enciclopedie, i saggi e le biblioteche. La ricerca è il vero superpotere degli scrittori moderni. Con una connessione internet e un po’ di tempo, puoi imparare tutto quello che ti serve per rendere credibile qualsiasi ambientazione o personaggio. E chi lo sa? Potresti persino scoprire una nuova passione per la mitologia greca.
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3. La vita è noiosa, la scrittura non deve esserlo
Ammettiamolo, la vita di tutti i giorni può essere abbastanza monotona. Se tutti scrivessimo solo di ciò che conosciamo, i romanzi sarebbero pieni di storie su come si paga l’affitto, si fa la spesa e si perde tempo nel traffico. Cosa che già succede con una buona parte della narrativa italiana, in realtà. Zzz…
Se invece ti concedi la libertà di esplorare l’ignoto, puoi trasformare la più banale delle giornate in una straordinaria avventura. E non è forse questo il bello della scrittura?
4. L’empatia è la chiave
Scrivere di ciò che non conosci ti costringe a metterti nei panni degli altri, a vedere il mondo da prospettive diverse. Ciò non solo arricchisce le tue storie, ma ti rende anche una persona più empatica e comprensiva. E diciamocelo, il mondo ha bisogno di più empatia, non di più romanzi sul giardinaggio domestico.
5. Sfida te stesso
La crescita avviene al di fuori della nostra zona di comfort. Se scrivi solo di ciò che conosci, non ti sfiderai mai davvero come scrittore. Affronta nuove tematiche, esplora generi diversi, prova a scrivere dal punto di vista di un personaggio che non ti somiglia affatto. Non solo migliorerai le tue abilità, ma potresti anche scoprire nuovi aspetti di te stesso.
Quindi, la prossima volta che qualcuno ti dice di scrivere solo di ciò che conosci, sorridi e rispondi: “preferisco esplorare l’ignoto”. Dopotutto, i veri scrittori sono quelli che osano andare dove nessun autore è mai giunto prima.
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