8 Febbraio 1976: Taxi Driver arriva sul grande schermo e cambia la storia del cinema (e dei tassisti)
8 febbraio 1976: una data che ogni cinefilo dovrebbe cerchiare in rosso sul calendario. È il giorno in cui esce nelle sale Taxi Driver, il film che ha consacrato Martin Scorsese come uno dei registi più influenti di sempre e trasformato Robert De Niro in un’icona del cinema. Una pellicola cupa, violenta, ipnotica e intrisa di paranoia, che ha portato sul grande schermo uno dei personaggi più disturbati e affascinanti della storia del cinema: Travis Bickle, un tassista insonne con un conto in sospeso con la società. “You talkin’ to me?”: quando una battuta diventa leggenda Se esiste una frase che tutti, almeno una volta nella vita, hanno ripetuto davanti allo specchio, è sicuramente “You talkin’ to me?”. Questa battuta, pronunciata da De Niro nella celebre scena dell’allenamento davanti allo specchio, non era nemmeno nel copione. Fu un’improvvisazione dell’attore, ispirata a un’espressione che aveva sentito da Bruce Springsteen durante un concerto. Risultato? Un momento di cinema immortale. Una New York sporca, violenta e senza speranza Taxi Driver è un viaggio nella mente di un uomo solo, alienato, che guida di notte tra le strade degradate della New York degli anni ‘70. Una città cupa, dominata da criminalità, sporcizia e degrado, in cui Travis Bickle cerca disperatamente un senso alla propria esistenza. Scritta da Paul Schrader, la sceneggiatura si ispira a esperienze personali dello sceneggiatore, che all’epoca viveva in auto, isolato dal mondo, e sprofondato nella depressione. Il risultato? Un film che riflette perfettamente la solitudine e il disagio dell’America post-Vietnam. Un cast da Oscar (ma niente Oscar per Taxi Driver) Oltre a De Niro, il film vanta un cast stellare: Jodie Foster, che all’epoca aveva solo 14 anni, nel controverso ruolo della prostituta Iris, una performance che la rese una stella del cinema. Harvey Keitel, che interpreta il viscido protettore Sport. Cybill Shepherd, nei panni della bellissima (e irraggiungibile) Betsy, il sogno impossibile di Travis. Albert Brooks, l’impacciato collega di Betsy. Peter Boyle, il collega tassista che cerca di dare qualche consiglio a Travis (con scarso successo). Il film fu candidato a quattro Oscar (miglior film, miglior attore per De Niro, miglior attrice non protagonista per Jodie Foster e miglior colonna sonora per Bernard Herrmann), ma non vinse nulla. Tuttavia, ottenne la Palma d’Oro al Festival di Cannes, consacrando Scorsese come uno dei registi più talentuosi della sua generazione. La colonna sonora di Bernard Herrmann: l’ultimo capolavoro Taxi Driver vanta una delle colonne sonore più iconiche della storia del cinema, composta dal leggendario Bernard Herrmann, noto per il suo lavoro con Alfred Hitchcock (Psycho, Vertigo). Il compositore consegnò le musiche il giorno prima di morire, rendendo la colonna sonora un’eredità postuma straordinaria. L’eredità di Taxi Driver A quasi 50 anni dall’uscita, Taxi Driver è ancora considerato uno dei migliori film di sempre. Il ritratto di Travis Bickle continua a ispirare registi, attori e sceneggiatori. Da Joker (2019) di Todd Phillips a Drive (2011) di Nicolas Winding Refn, l’influenza del film è ovunque nel cinema moderno. E così, l’8 febbraio 1976 è diventata una data che ha segnato la storia del cinema, lasciando un’impronta indelebile nella cultura pop. Scopri Land Magazine admin Febbraio 8, 2025 8 Febbraio 1976: Taxi Driver arriva sul grande schermo e cambia la storia del cinema (e dei tassisti) Read More admin Febbraio 8, 2025 L’8 Febbraio 1587 Maria Stuarda veniva giustiziata L’8 febbraio 1587 è una di quelle date che Maria Stuarda, regina di Scozia, non avrebbe mai voluto segnare sul calendario. 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