scrittura creativa

Una riflessione sulla malattia

Tutti se ne fregano un po’, specialmente quelli sani. Teniamo aggiornati i social, l’outfit, curato il giardinetto davanti casa, pulita e in ordine la scrivania dell’ufficio, i trattamenti estetici e la dieta prima della prova costume, lavata la macchina dentro e fuori – non si sa mai a chi puoi dare un passaggio. L’abbronzatura pronta già a inizio estate, che fa tanto gita fuori porta del week-end , la vacanzina prima delle vacanze vere per cambiare aria, io posso e tu no, i tatuaggi con i disegni tribali sulle braccia e sulle gambe – noi che di tribale non abbiamo visto mai nemmeno un documentario in televisione – la messa in piega il sabato mattina, perché poi stasera si esce, le foto a tutto spiano, perché ho speso una cifra per questo abitino, mica posso non far vedere al mondo quanto sono strafiga. Perché l’immagine è tutto. Pare. Finché il corpo non grida forte che qualcosa non va per il verso giusto, che da qualche parte si sta spaccando, che si consuma in qualche margine che avevamo tralasciato di guardare. Che l’armonia che ci compone in maniera perfetta si sta sgretolando per via di qualche accesa stonatura, qualche strumento va per conto suo, non segue più le mosse del direttore d’orchestra, si ribella, va contro corrente, anche se non gli conviene affatto. Tratto dal libro «Io lo amo questo corpo fragile, insicuro, disobbediente e imperfetto. Questo corpo balengo che me ne combina di tutti i colori, di tutti i dolori. Siamo forti io e lui, siamo in guerra contro la mia malattia..»   PREORDINA ORA

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Drabble mania: consigli di scrittura per aspiranti scrittori (prima puntata)

Elisabetta Venturi Scrittrice e insegnante Drabble mania Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole. Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno a una parola che non conosci, così diventerà parte del tuo vocabolario; puoi darti regole folli sulle lettere da non usare oppure tirare i dadi (esistono molti giochi con questo scopo) e usare le immagini che escono. Leggi fino alla fine per avere un consiglio di scrittura completamente gratuito L’uomo nero non esiste «L’uomo nero non esiste. L’uomo nero non esiste.» Mattia sbircia da un occhio. L’ombra buia dalla forma umana incombe ai piedi del letto. Mattia chiude gli occhi stringendoli forte forte. «L’uomo nero non esiste. L’uomo nero non esiste.» Apre gli occhi. L’ombra siede sul letto. Grigia. «L’uomo nero non esiste. L’uomo nero non esiste.» Conscio dell’ultima speranza, respira e guarda. La sagoma è a pochi centimetri da lui. Bianca. Mattia alza le mani al cielo in segno di vittoria. «Lo sapevo!» Enormi denti neri come la paura si avventano su di lui. Il bianco lo avvolge strozzando il suo urlo. Consiglio di scrittura Scava nelle tue paure La reazione davanti a un horror può essere diversa da persona a persona, perché ognuno di noi è sensibile a paure diverse. In ogni caso, il genere horror funziona quando destabilizza il lettore. A seconda del tema, si può trattare di un’emozione disturbante, straniante, angosciante o rivoltante. Questa emozione trasmessa al lettore sarà maggiore se lo scrittore guarda nelle profondità del suo pozzo nero, scavando a fondo nelle sue paure personali. Al prossimo venerdì!

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Migliora la tua scrittura con un drabble: al via la nuova rubrica di Elisabetta Venturi

Comunicato stampa La scrittrice Elisabetta Venturi, già docente di scrittura creativa e vincitrice di diversi concorsi letterari, inaugurerà ad ottobre la sua rubrica di Drabble e consigli di scrittura su Land Magazine. Si tratterà di un’occasione unica per ricevere una volta a settimana dei consigli gratuiti al fine di migliorare la propria scrittura, voce e le tecniche per creare personaggi vincenti. L’appuntamento e dunque ogni venerdì sul magazine con la rubrica MIGLIORA LA TUA SCRITTURA CON I DRABBLE a cura di Elisabetta Venturi Ma che cos’è un drabble? I drabble sono brevi racconti o componimenti letterari, solitamente di natura narrativa, caratterizzati da una lunghezza estremamente limitata. In genere, un drabble è composto da esattamente 100 parole, anche se alcune definizioni permettono una variazione molto piccola nella lunghezza, ma sempre mantenendo un limite rigoroso. L’obiettivo dei drabble è condensare una storia o un concetto in uno spazio estremamente ristretto, il che richiede una scrittura molto sintetica ed efficace. Questa forma di scrittura può essere una sfida per gli scrittori, poiché devono essere in grado di comunicare in modo efficace e coinvolgente in un numero limitato di parole. I drabble sono spesso utilizzati come esercizio di scrittura creativa per sviluppare la capacità di sintesi e per esplorare idee in modo conciso. Possono coprire una vasta gamma di generi e temi, e alcuni autori e appassionati di scrittura creano collezioni di drabble su argomenti specifici o per esprimere emozioni e storie brevi in modo veloce ed efficace. Ci seguirai in questa nuova avventura?

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Lezioni di editing: perché è giusto che gli antagonisti di Jane Austen non si redimano

Le autrici contemporanee di romanzi rosa spesso scelgono di far redimere i personaggi negativi per diverse ragioni, che riflettono le preferenze dei lettori moderni e le tendenze narrative attuali. Non è raro, però, che queste “conversioni” al lato buono risultino spesso forzate e improbabili.  Tuttavia Jane Austen, la scrittrice di romance per eccellenza, in questo potrebbe fare scuola, fornendo alle autrici contemporanee degli spunti di riflessione su come e se far redimere un personaggio negativo, e sul perché a volte, semplicemente, ciò non è necessario. Perché è giusto che gli antagonisti di Jane Austen non si redimano (e perché dovresti prendere esempio da lei) Gli antagonisti nei romanzi di Jane Austen sono spesso rappresentati come personaggi che ostacolano il percorso dei protagonisti verso la felicità e il conseguimento dei loro obiettivi. Questi antagonisti possono assumere diverse forme e ruoli all’interno delle storie, ma ci sono alcune caratteristiche comuni che li definiscono: Ambizione e interesse personale: Gli antagonisti spesso agiscono in base ai propri interessi egoistici o ambizioni, mettendo a rischio la felicità dei protagonisti. Peculiarità sociali e culturali: personaggi come Mister Collins o Mister Wichkam rappresentano valori sociali o culturali che sono in contrasto con quelli dei protagonisti, nonché dell’autrice stessa.  Questo può portare a conflitti basati su differenze di classe, status sociale o altre convenzioni dell’epoca. Wickham, Collins, Lady Susan: antagonisti senza redenzione Ecco i motivi per cui JA non ha mai redento i suoi personaggi negativi: Per non svalutare la sua personalissima critica alla società vanesia ed egoista Jane Austen utilizzava spesso i suoi personaggi e le loro storie per criticare la società dell’epoca, evidenziando ipocrisie, pregiudizi e comportamenti negativi. Gli antagonisti spesso incarnano queste caratteristiche negative e non vengono redenti completamente al fine di mantenere il commento sociale e la critica delle convenzioni dell’epoca, nonché per non sminuire le virtù dei personaggi principali.  Perché anche in un romanzo d’amore, il realismo è fondamentale La scrittrice britannica, inoltre, cercava di rappresentare la realtà sociale dell’epoca, e in quel contesto non tutti i personaggi avevano l’opportunità di cambiare e redimersi. Questo realismo le serviva per riflettere efficacemente la complessità della vita reale e delle relazioni sociali. Per operare una diversificazione dei tipi umani Gli antagonisti di JA incarnavano praticamente sempre valori contrastanti rispetto a quelli dei protagonisti. La loro mancanza di redenzione è palesemente una scelta intenzionale per sottolineare e contrastare le virtù dei protagonisti, creando tipi umani variegati.  Rosa sì, ma con stile (e mai addolcendo la pillola) L’approccio di Jane Austen alla caratterizzazione dei suoi personaggi, inclusi gli antagonisti, riflette il suo desiderio di esplorare i dettagli e le sfumature delle relazioni umane e della società, piuttosto che offrire una risoluzione convenzionale e rassicurante. Questo contribuisce alla profondità e alla complessità delle sue opere. L’assenza di una completa redenzione contribuisce anche a creare una maggiore tensione narrativa e a mantenere il realismo delle storie. Nel mondo reale, infatti, le persone non cambiano necessariamente da un giorno all’altro e spesso è difficile per loro superare i propri difetti o pregiudizi. Questo realismo aiuta a rendere i personaggi di Austen più credibili e verosimili. Quindi, che tu sia uno scrittore esordiente o navigato, forse questo articolo è la scusa perfetta per cominciare a rileggere i romanzi di JA, indimenticata regina delle storie d’amore a lieto fine. Da quale ricomincerai? All Senza categoria agende borse box corsi Narrativa preorder agende Agenda del lettore – Jane Austen ☆☆☆☆☆€5.00Add to Cart All Senza categoria agende borse box corsi Narrativa preorder borse Borsa Jane Austen in cotone realizzata a mano ☆☆☆☆☆€10.00Add to Cart

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