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Se lui ha un’altra, vale davvero la pena combattere?

Scoprire che la persona che amiamo ha un’altra relazione o un interesse al di fuori della coppia è uno dei momenti più dolorosi e destabilizzanti che si possano vivere. L’impatto emotivo è forte: ci si sente traditi, messi in secondo piano, svalutati. In queste circostanze nasce una domanda difficile: vale davvero la pena combattere per lui? La risposta non è mai universale, perché ogni storia è diversa, ma ci sono riflessioni importanti che possono aiutarti a capire cosa fare. 1. Prima di tutto, ascolta le tue emozioni È normale provare rabbia, gelosia, tristezza, confusione. Non reprimere quello che senti: dai spazio alle tue emozioni, riconoscile e concediti il tempo per metabolizzarle. Solo così potrai prendere una decisione lucida e non guidata dall’impulso. 2. Chiediti: cosa desidero davvero? A volte la paura di perdere una persona ci porta a voler “combattere” a tutti i costi, anche quando la relazione non è più sana. Prova a riflettere: Desideri davvero continuare questa storia? O temi semplicemente la solitudine o il cambiamento?Mettere al centro i tuoi bisogni ti aiuta a distinguere amore autentico da attaccamento o dipendenza affettiva. 3. Valuta il suo atteggiamento Un punto chiave è capire come si comporta lui. È sincero e disposto a chiarire? Mostra rimorso e volontà di ricostruire il rapporto? Oppure minimizza, nasconde, o sceglie chiaramente l’altra persona? Se c’è trasparenza, forse c’è margine per un percorso di coppia. Se invece lui non dimostra impegno, combattere da sola diventa un dolore inutile. 4. Combattere sì, ma non a tutti i costi Lottare per amore ha senso solo se è un impegno reciproco. Una relazione funziona quando entrambi i partner si scelgono e lavorano insieme. Se il peso della battaglia ricade solo su di te, rischi di consumare le tue energie senza ricevere in cambio rispetto e amore. 5. Ricorda il tuo valore   Il tradimento o l’interesse per un’altra persona non sminuisce il tuo valore. Non è una tua mancanza, non è una tua colpa. Spesso il comportamento dell’altro riflette i suoi vuoti e le sue scelte personali. Ricorda: meriti una relazione in cui sei scelta ogni giorno, senza incertezze. 6. Quando può valere la pena combattere Se entrambi volete ricostruire e siete disposti a lavorare con impegno. Se c’è comunicazione sincera, magari anche con l’aiuto di una terapia di coppia. Se la base della relazione era solida e l’episodio è stato una crisi circoscritta. 7. Quando è meglio lasciar andare Se lui continua ad avere un’altra storia senza rinunciarvi. Se non rispetta i tuoi sentimenti e minimizza il dolore che provi. Se ti senti sola, non ascoltata, non considerata. In questi casi, combattere significa solo prolungare la sofferenza. Questi temi ti appassionano? Scopri Scopri Land Magazine admin Settembre 1, 2025 Come scegliere lo psicologo giusto: guida completa per trovare il professionista adatto a te Intraprendere un percorso psicologico è una scelta importante, spesso dettata dalla necessità di affrontare momenti difficili, superare blocchi personali o semplicemente investire nella propria crescita interiore. Una delle domande più Read More Silvia Dal cin Settembre 1, 2025 Back to school… I mean, Hogwarts. 1 settembre, per i potteriani, significa solo una cosa: si torna a Hogwarts! Pronti a cercare il binario 9 e 3/4, caricare i bauli sull’Hogwarts Express e tornare a scuola? 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Si accettano come sono: 5 attrici che non sono mai ricorse ai ritocchini

In un mondo dove basta uno scroll su Instagram per ritrovarsi circondati da labbra a canotto e zigomi che sfidano la gravità, c’è ancora chi sceglie la via più rivoluzionaria di tutte: accettarsi così com’è. Sì, hai letto bene: niente punturine, niente filler, niente “solo un piccolo ritocchino preventivo” (che poi preventivo di cosa, l’apocalisse?). Ecco 5 attrici che hanno detto no all’ago miracoloso e sì al fascino naturale. Spoiler: funzionano benissimo lo stesso. 1. Meryl Streep   La Regina Mida del cinema: tutto quello che tocca diventa un Oscar. Eppure non ha mai pensato di trasformare il suo volto in una maschera di cera. Rughe? Sì, ma anche 1000 sfumature di talento. 2. Frances McDormand Una che ha vinto l’Oscar senza eyeliner e senza filtri di TikTok. Non solo non si è mai rifatta, ma sembra quasi divertirsi a sembrare ancora più “normale” sul red carpet. Il coraggio in persona. 3. Emma Thompson Britannica, ironica, e con un viso che racconta più storie di un’intera serie Netflix. La Thompson non solo non ha ceduto ai bisturi, ma si fa anche portavoce del “viva le rughe!”. 4. Julianne Moore Una diva senza tempo. Ha dichiarato più volte che non ama l’idea di bloccare l’espressività del volto. E considerando che riesce a piangere, ridere e distruggerti l’anima in un’unica scena, direi che ha ragione lei. 5. Kate Winslet La nostra eterna Rose di Titanic ha detto un secco no a botox e affini. Perché? Perché crede che un’attrice debba muovere il viso, non sembrare un manichino. Jack non è sopravvissuto, ma le sue espressioni sì. Scopri Land Magazine admin Settembre 6, 2025 Si accettano come sono: 5 attrici che non sono mai ricorse ai ritocchini Read More admin Settembre 6, 2025 Le Case Magdalene: la vergogna delle Magdalene Laundries e l’ingiustizia subita da migliaia di donne Le Case Magdalene, note come Magdalene Laundries, sono una ferita ancora aperta nella coscienza collettiva. Queste istituzioni, gestite da ordini religiosi cattolici tra il XIX e il XX secolo, venivano Read More admin Settembre 4, 2025 Eventi letterari settembre 2025: presentazioni, festival e incontri con gli autori in tutta Italia Settembre si conferma il mese dei libri e della cultura. Da Nord a Sud, il calendario degli eventi letterari italiani è ricchissimo: presentazioni, festival, rassegne e incontri con autori e Read More admin Settembre 4, 2025 “I colori di me e di te”: la nuova serie firmata Elisabetta Venturi che emoziona e conquista Land Editore presenta una serie che ha già conquistato i lettori con la sua intensità: “I colori di me e di te”, composta dai romanzi Il vestito rosso e Il Read More admin Settembre 3, 2025 Land Editore parteciperà al BukRomance 2025 Land Editore annuncia con entusiasmo la sua partecipazione alla quinta edizione del BukRomance, il festival dedicato alla narrativa romantica che si terrà sabato 8 novembre 2025 presso il Palazzo dei Read More admin Settembre 3, 2025 Presentazione del libro “Come un girasole a mezzanotte” di Miriana Vitulli Un nuovo appuntamento letterario attende gli amanti della lettura: giovedì 11 settembre 2025, alle ore 18:00, presso l’Oratorio Don Bosco – APS di Torre del Greco (NA), si terrà la Read More Oriana Turus Settembre 2, 2025 Alla scoperta di nuove autrici con Land Magazine A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Settembre 1, 2025 Due nuovi audiolibri Land Editore in arrivo su Storytel Land Editore annuncia con entusiasmo l’imminente uscita di due attesissimi audiolibri che presto saranno disponibili sulla piattaforma Storytel, uno dei principali punti di riferimento per chi ama ascoltare storie ovunque Read More admin Settembre 1, 2025 Come scegliere lo psicologo giusto: guida completa per trovare il professionista adatto a te Intraprendere un percorso psicologico è una scelta importante, spesso dettata dalla necessità di affrontare momenti difficili, superare blocchi personali o semplicemente investire nella propria crescita interiore. Una delle domande più Read More Silvia Dal cin Settembre 1, 2025 Back to school… I mean, Hogwarts. 1 settembre, per i potteriani, significa solo una cosa: si torna a Hogwarts! Pronti a cercare il binario 9 e 3/4, caricare i bauli sull’Hogwarts Express e tornare a scuola? Read More

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Come scegliere lo psicologo giusto: guida completa per trovare il professionista adatto a te

Intraprendere un percorso psicologico è una scelta importante, spesso dettata dalla necessità di affrontare momenti difficili, superare blocchi personali o semplicemente investire nella propria crescita interiore. Una delle domande più frequenti, però, è: come scegliere lo psicologo giusto? Questa decisione non è sempre semplice: trovare il professionista adatto significa mettere insieme aspetti pratici, competenze tecniche e soprattutto la sensazione di sentirsi accolti e compresi. In questa guida approfondita ti aiuterò a capire passo dopo passo come orientarti, quali fattori considerare e come fare una scelta consapevole. Perché è importante scegliere lo psicologo giusto Lo psicologo non è solo un esperto della mente, ma anche un compagno di viaggio durante un percorso personale. Il professionista giusto può aiutarti a: gestire ansia, stress e difficoltà emotive; affrontare traumi, perdite o cambiamenti di vita; migliorare le relazioni personali e professionali; riscoprire risorse interiori e potenzialità sopite; costruire un senso più solido di sé e del proprio benessere. Un percorso psicologico funziona se si crea un rapporto di fiducia reciproca: ecco perché scegliere con cura è un passo fondamentale. 1. Controlla sempre le credenziali In Italia, per esercitare la professione, è obbligatorio essere iscritti all’Ordine degli Psicologi. Questo garantisce che lo psicologo abbia completato il percorso di studi, svolto il tirocinio e superato l’esame di Stato.Puoi facilmente verificare l’iscrizione sul sito dell’Ordine della tua regione. È il primo filtro da fare, prima ancora di valutare qualsiasi altro aspetto. 2. Scegliere in base all’approccio terapeutico Non esiste un unico modo di fare psicoterapia. Gli psicologi possono avere specializzazioni diverse, e conoscere le principali ti aiuta a capire cosa potrebbe fare più al caso tuo: Cognitivo-comportamentale: si concentra sul legame tra pensieri, emozioni e comportamenti. È molto pratico e orientato al “qui e ora”. Psicodinamico: esplora le radici profonde delle difficoltà, anche attraverso l’analisi dell’inconscio e delle relazioni passate. Sistemico-relazionale: lavora sulle dinamiche familiari e di coppia, utile se i problemi coinvolgono le relazioni affettive. Umanistico-esistenziale: pone al centro la persona, valorizzandone libertà, autenticità e potenziale. EMDR: approccio particolarmente efficace per il trattamento di traumi e stress post-traumatico. Non esiste un approccio migliore in assoluto: dipende dalle tue esigenze, dal tuo carattere e dal tipo di difficoltà che stai vivendo. 3. L’importanza della prima impressione La terapia non è fatta solo di tecniche, ma soprattutto di relazione. Nei primi colloqui chiediti: Mi sento ascoltato senza giudizio? Riesco a esprimere liberamente i miei pensieri? Avverto empatia e professionalità? Spesso la prima sensazione è rivelatrice. Se non ti senti a tuo agio, forse quel professionista non è la scelta giusta per te, anche se altamente qualificato. 4. Aspetti pratici da considerare Oltre alla dimensione emotiva e relazionale, è importante valutare anche elementi concreti: Costo delle sedute: chiarisci fin da subito il prezzo e verifica se rientra nel tuo budget. Durata e frequenza: in genere le sedute durano 45-60 minuti e la frequenza è settimanale, ma può variare. Modalità di incontro: molti psicologi offrono anche percorsi online, una soluzione flessibile se hai difficoltà logistiche. Ubicazione dello studio: la vicinanza può sembrare un dettaglio, ma influisce sulla continuità della terapia. 5. Chiedi senza timore Uno psicologo serio non avrà problemi a rispondere alle tue domande su: formazione e specializzazioni, esperienze professionali, approccio terapeutico, eventuali percorsi già affrontati con casi simili al tuo. Avere chiarezza ti aiuta a sentirti più sicuro nella scelta. 6. Non temere di cambiare psicologo A volte capita che, dopo alcune sedute, ci si renda conto che non è la persona giusta. Questo non significa che la psicoterapia non funzioni, ma solo che non si è trovata la giusta sintonia.È del tutto legittimo interrompere un percorso e cercare un altro professionista. La tua crescita viene prima di tutto. 7. Dove trovare lo psicologo giusto Esistono diversi canali che puoi utilizzare per avviare la ricerca: Consigli di amici o conoscenti: possono essere utili, ma ricorda che ogni percorso è personale. Portali online e directory professionali: offrono profili dettagliati, specializzazioni e recensioni. Centri clinici e associazioni: spesso ospitano professionisti con diverse competenze. Medico di base: può indirizzarti verso psicologi di fiducia. 8. Psicologo o psicoterapeuta? È bene chiarire questa differenza: Lo psicologo ha una laurea in Psicologia, tirocinio ed esame di Stato. Può fare colloqui di sostegno, consulenza, diagnosi e valutazioni. Lo psicoterapeuta è uno psicologo o un medico che ha conseguito una specializzazione quadriennale in psicoterapia, quindi può seguire percorsi più approfonditi e di lunga durata. Se cerchi un lavoro mirato su problematiche complesse o croniche, può essere utile un psicoterapeuta. 9. Online o in presenza? La psicologia online è cresciuta molto negli ultimi anni. Entrambe le modalità hanno vantaggi: In presenza: maggiore contatto umano e ritualità dell’incontro. Online: più flessibile, comodo e accessibile ovunque tu sia. La scelta dipende dal tuo stile di vita e da quanto ti senti a tuo agio con la tecnologia. 10. Segnali che hai trovato lo psicologo giusto Come capire che la scelta è stata quella giusta? Alcuni indicatori: Ti senti accolto e compreso. Riesci a parlare con libertà di temi delicati. Noti piccoli cambiamenti positivi nel quotidiano. Senti che il percorso, pur faticoso, ti sta aiutando a crescere. Scegliere lo psicologo giusto significa fare un regalo a se stessi: prendersi cura della propria salute mentale con l’aiuto di un professionista competente ed empatico. Non esiste un unico criterio valido per tutti: la decisione passa attraverso un mix di fiducia, professionalità e sintonia personale. Ricorda: non avere fretta, ascoltati e concediti il tempo necessario per capire chi è davvero la persona adatta ad accompagnarti in questo viaggio. Questi temi ti appassionano? Scopri Scopri Land Magazine admin Settembre 1, 2025 Come scegliere lo psicologo giusto: guida completa per trovare il professionista adatto a te Intraprendere un percorso psicologico è una scelta importante, spesso dettata dalla necessità di affrontare momenti difficili, superare blocchi personali o semplicemente investire nella propria crescita interiore. Una delle domande più Read More Silvia Dal cin Settembre 1, 2025 Back to school… I mean, Hogwarts. 1 settembre, per i potteriani, significa solo una cosa: si torna a Hogwarts! Pronti

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Raffaella Carrà è stata la prima donna a cantare apertamente il desiderio sessuale femminile sganciato dai sentimenti, senza colpa e senza bisogno di giustificazioni romantiche

A quattro anni esatti dalla sua morte, non possiamo non pensare a quanto Raffaella Carrà sia stata rivoluzionaria. Non solo nello spettacolo, nella televisione o nella danza, ma anche e soprattutto nel modo in cui ha raccontato la femminilità, il corpo… il desiderio. In un’Italia ancora profondamente conservatrice, Carrà ha portato in scena un’immagine di donna emancipata e sicura, ironica, che finalmente conosce se stessa. E con Pedro (1980) ha compiuto un gesto quasi impensabile per l’epoca: cantare apertamente il desiderio sessuale femminile sganciato dai sentimenti, senza colpa e senza bisogno di giustificazioni romantiche. Desiderio, corpo, libertà In Pedro Raffaella racconta la storia di una donna che,  in vacanza a Santa Fé, incontra un uomo misterioso e presumibilmente più giovane di lei, dal quale si sente subito attratta. Ma c’è un dettaglio cruciale: la protagonista non parla d’amore in senso tradizionale. Parla soprattutto di attrazione, di fisicità, di una scossa che parte dal corpo prima che dal cuore. Un’avventura estiva vissuta e ricordata in chiave puramente, meravigliosamente fisica è la vera novità di questa canzone.  Questo è il punto chiave: parlare per la prima volta di desiderio sessuale femminile. Meglio ancora, di desiderio sganciato dall’amore romantico.  È la donna a scegliere, a raccontare, a vivere il suo desiderio. Nel raccontare quella fuga amorosa non c’è moralismo né colpa: solo consapevolezza, ironia, piacere.  Un cambio di paradigma In un’epoca in cui le donne venivano ancora dipinte principalmente come oggetto del desiderio maschile (non che le cose adesso siano cambiate poi molto) la Carrà ribalta la prospettiva: la donna desidera, prende l’iniziativa, è soggetto attivo del suo piacere. E soprattutto non ha bisogno dell’amore romantico per legittimare il  desiderio fisico. Si tratta di una rottura culturale fortissima. Fino ad allora, anche nelle canzoni pop, il desiderio femminile era spesso filtrato da un contesto sentimentale, “nobilitato” dall’amore, come se il  piacere sessuale fine a se stesso fosse prerogativa maschile. Con Pedro Raffaella rompe il tabù e lo fa con grazia, ritmo e un filo d’irresistibile sfacciataggine. La musica trascina, il testo si incolla alla mente ma è il messaggio a essere davvero unico: una donna può desiderare il piacere senza doverlo spiegare o giustificare.  Anche la costruzione musicale del brano accompagna questo messaggio: la melodia è incalzante, sensuale, esotica. L’ambientazione  non è casuale: evoca un’atmosfera carica di passione, sole e libertà. La danza – elemento imprescindibile dell’universo Carrà – diventa espressione fisica del desiderio, quasi una liberazione rituale. Tutto in Pedro parla di corpo e pulsione e istinto. Un’eredità femminista in chiave finalmente pop Raffaella Carrà non ha mai sventolato bandiere ideologiche, ma è stata profondamente femminista nei fatti. Ha dato voce a una generazione di donne che iniziava a voler essere padrona della propria sessualità, dei propri spazi, dei propri corpi. E lo ha fatto con leggerezza ma senza mai essere superficiale. Pedro è l’emblema di questo stile: una canzone che sembra solo divertente, ma in realtà contiene un’intera rivoluzione culturale. Scopri Land Magazine admin Luglio 5, 2025 Raffaella Carrà è stata la prima donna a cantare apertamente il desiderio sessuale femminile sganciato dai sentimenti, senza colpa e senza bisogno di giustificazioni romantiche A quattro anni esatti dalla sua morte, non possiamo non pensare a quanto Raffaella Carrà sia stata rivoluzionaria. Non solo nello spettacolo, nella televisione o nella danza, ma anche e Read More admin Luglio 4, 2025 Perché il premio Strega non ci interessa Ogni anno il mondo editoriale italiano si ferma a guardare il Premio Strega. È un evento che fa parlare, genera dibattiti, mette in mostra i soliti nomi (nonché editori) della Read More Silvia Dal cin Luglio 3, 2025 40 ANNI DI “RITORNO AL FUTURO” Il 3 luglio 1985, 40 anni fa, usciva nelle sale americane il film  che è diventato un cult: il primo capitolo della trilogia “Ritorno al futuro”.Il protagonista, Marty McFly (Michael Read More admin Luglio 2, 2025 Riguarda l’Intervista di Silvia Miraglia alla Nostra Autrice Silvia Dal Cin Hai perso l’intervista? Nessun problema! 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Perché il premio Strega non ci interessa

Ogni anno il mondo editoriale italiano si ferma a guardare il Premio Strega. È un evento che fa parlare, genera dibattiti, mette in mostra i soliti nomi (nonché editori) della narrativa contemporanea. Eppure per noi di Land Editore questo clamore non è un appuntamento imperdibile. Non perché non riconosciamo il valore della letteratura premiata, ma perché non ci rappresenta. Una questione in cui credere (e noi non ci crediamo)   Il Premio Strega è spesso simbolo di una certa editoria “alta”, autoreferenziale, più interessata a compiacere sé stessa che a parlare ai lettori . Noi invece crediamo in una narrativa accessibile, autentica, radicata nei sentimenti, nelle storie vissute, nei territori. La nostra missione è dare voce a romanzi capaci di emozionare senza bisogno di strizzare l’occhio alla critica. Il nostro lavoro parte dal basso, dagli autori esordienti, dalle storie che rischierebbero di rimanere nel cassetto perché non aderiscono a canoni tematici imposti dall’alto. Non pubblichiamo per vincere premi: pubblichiamo per creare connessioni con i lettori, per far vibrare qualcosa nel cuore di chi legge. I meccanismi che non ci convincono Il Premio Strega – diciamolo con sincerità – è spesso oggetto di critiche per dinamiche interne opache: sponsor editoriali, giochi di potere tra case editrici, giurie che si somigliano ogni anno. È un sistema che tende a premiare sempre gli stessi nomi, spesso legati ai grandi gruppi editoriali. Narrativa generalista: sempre la stessa minestra   Parliamoci chiaro: la narrativa italiana generalista è diventata un rituale noioso. Libri tutti uguali, trame inconsistenti, personaggi piatti come carta velina. C’è sempre un padre assente, una madre depressa, un trauma d’infanzia che si srotola in una lingua che si compiace di sé stessa ma non racconta più nulla di autentico. In questa palude editoriale il Premio Strega si limita a premiare il meno peggio del già visto, con autori che si rincorrono a vicenda nei cataloghi dei grandi gruppi, proponendo variazioni sul nulla. Dove sono i romanzi che rischiano davvero, che sfidano il lettore? Dov’è il divertimento, le plaisir du texte di Barthesiana memoria? Non sono lì. Sono altrove. E spesso vengono ignorati. Scopri Land Magazine admin Luglio 4, 2025 Perché il premio Strega non ci interessa Read More Silvia Dal cin Luglio 3, 2025 40 ANNI DI “RITORNO AL FUTURO” Il 3 luglio 1985, 40 anni fa, usciva nelle sale americane il film  che è diventato un cult: il primo capitolo della trilogia “Ritorno al futuro”.Il protagonista, Marty McFly (Michael Read More admin Luglio 2, 2025 Riguarda l’Intervista di Silvia Miraglia alla Nostra Autrice Silvia Dal Cin Hai perso l’intervista? Nessun problema! È ora disponibile per essere riguardata l’appassionante conversazione tra Silvia Miraglia e la nostra talentuosa autrice Silvia Dal Cin, un incontro ricco di spunti, emozioni Read More admin Luglio 1, 2025 NASCE LA LAND COLLECTION: I GRANDI CLASSICI DI LAND EDITORE TORNANO IN LIBRERIA A 12 EURO Torino, 1 luglio 2025 – Debutta oggi  Land Collection, la nuova collana editoriale firmata Land Editore che celebra i titoli più amati del suo catalogo di narrativa. A partire da oggi, Read More admin Giugno 30, 2025 ✅ Perché il cervello è programmato per amare le storie? Il cervello umano è cablato per le storie perché per millenni la narrazione è stata lo strumento principale per trasmettere conoscenze, emozioni e valori. Le storie non sono solo intrattenimento: Read More Cristina Ferri Giugno 30, 2025 I segreti beauty delle regine: i capelli di Sissi Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE Abbiamo visto come la regina Elisabetta usasse strati e strati di carbonato di piombo per levigare, schiarire la Read More Oriana Turus Giugno 30, 2025 Vita in Inghilterra: tra English breakfast, lunch e dinner time A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Giugno 29, 2025 📚 Quanto ne sai davvero dei trope del romance? Scoprilo con questo quiz! Se ami i romanzi rosa, guardi serie romantiche compulsivamente o scrivi fanfiction con Enemies to Lovers, allora è arrivato il momento della verità: quanto conosci davvero i trope del romance?Abbiamo Read More admin Giugno 28, 2025 Colora la vitiligine! Un’avventura tra un cane e un gatto per scoprire la bellezza delle differenze Ciao piccoli artisti! 🎨Oggi vi raccontiamo una storia davvero speciale. È una storia che parla di amicizia, diversità e… vitiligine! I protagonisti sono un cane, un gatto e una minuscola Read More admin Giugno 28, 2025 Le 3 Facoltà Universitarie Più Difficili in Italia: Sfide, Requisiti e Prospettive Future Quando si tratta di scegliere un percorso universitario, molti studenti si chiedono quali siano le facoltà più difficili. Le difficoltà possono derivare dalla mole di studio, dalla complessità delle materie, Read More

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