“Al raggiungimento di un milione di like a questo articolo, vi sveleremo il segreto più intimo di Land Editore.”
Questo è un clickbait, ossia un contenuto web che ha lo scopo di attirare l’attenzione degli utenti per ottenere click o interazioni sui social media (ovviamente non vi sveleremo nessun segreto Land).
Ed è proprio così che comincia la miniserie “Clickbait”: un uomo, Nick, appare in un video in cui tiene in mano dei cartelli in cui denuncia essere uno stupratore e un assassino. L’ultimo cartello recita: “al raggiungimento di 5 milioni di visualizzazioni, morirò”.
Ci ritroviamo catapultati subito in un turbinio di tensione, emozioni, supposizioni, ma anche di dilemmi morali legati alla tecnologia e all’uso che ne facciamo.
Riflessioni su società e verità
Non solo thriller: la serie ci spinge a riflettere sulla nostra società moderna. Una società che ci induce a credere a tutto ciò che leggiamo o sentiamo dai media; una società pronta a giudicare e puntare il dito senza mai mettere in discussione la veridicità delle informazioni e danneggiare la vita a persone innocenti che magari già stanno soffrendo; una società che, invece di aiutare, infila il coltello nella piaga e cerca lo scatto macabro perfetto; una società insensibile alle emozioni altrui.
La serie ci ricorda che non possiamo mai conoscere completamente la verità.
Cosa si nasconde dietro a un pettegolezzo o dietro a una notizia presentata come un dato di fatto?
Quali drammi personali o situazioni portano una persona a reagire in un certo modo?
La realtà è spesso complessa, nascosta sotto una superficie conscia o inconscia, e i fraintendimenti possono avere conseguenze disastrose.
Il potere della narrazione
- Incipit coinvolgente: è veloce, ci catapulta subito nel momento clou, creando tensione e domande nello spettatore.
- L’elemento irrisolto: viene introdotto subito un elemento perturbante per la protagonista che aumenta l’empatia dello spettatore e rende gli eventi più tragici ed emotivamente coinvolgenti.
- Cliffhanger ben piazzato: alla fine del primo episodio, viene lasciato un finale sospeso che porta gli spettatori incollati allo schermo fino ai primi cinque minuti dell’episodio successivo, che poi finiremo
- Personaggi complessi: ogni personaggio ha luci e ombre, e la narrazione li svela gradualmente lasciando nello spettatore curiosità e nuove domande
- Colpi di scena coerenti: gli sviluppi della trama sono prevedibili, ma lo spettatore viene comunque sorpreso grazie ai depistaggi creati con un uso sapiente degli indizi.
Ricorda: l’essere umano è sempre a caccia di risposte e di spiegazioni, ma la verità spesso sfugge alla nostra comprensione.
Scopri Land Magazine
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