Il Natale è di chi dona: la scrittrice Elisabetta Venturi e il suo regalo a enti solidali di Bologna

Quest’autunno la nostra Elisabetta Venturi, autrice de Il vestito rosso, ha deciso di dedicare qualche momento di spensieratezza a diversi enti del territorio bolognese, regalando alcune copie del suo libro.

Articolo di Elisabetta Venturi

Il vestito rosso

“Il vestito rosso” si infila un camice e va a spasso nella provincia di Bologna alla ricerca di persone a cui portare emozioni.  Tutto è partito per caso da un gruppo facebook di amanti della lettura: una ragazza chiedeva degli harmony per una casa di riposo. Nella mia mente, come capita spesso, qualcosa ha fatto contatto: e se la mia storia potesse tenere compagnia a una vecchietta o se potesse distrarre qualcuno che ha bisogno di allontanarsi dalla realtà? L’idea che una copia del mio primo libro potesse essere sparpagliata nella mia città a disposizione di chi ne ha bisogno, essere odiato o amato liberamente, poter – si spera – aiutare qualcuno… mi sembrava una cosa carina!

 
 

Ho battezzato un numero di copie e ho cominciato a indagare se, nelle strutture della mia zona, fosse a disposizione un punto “lettura” per ospiti, pazienti, parenti… sapendo che il covid ci potrebbe aver messo lo zampino, soprattutto quando un libro deve passare di mano in mano, come in questi casi. Ho telefonato a destra e a manca, chiedendomi ogni volta se avesse senso disturbare per così poco e quasi me ne vergognavo. Mi sono detta “ma dai, è solo un libro.”  Quando ho preso coraggio e spiegato quello che volevo fare in modo esplicito – invece di continuare a girarci intorno – ho trovato un entusiasmo inaspettato! Sto proponendo di mandare un libro, un solo libro, e mi ringraziano come se stessi facendo chissà quale donazione. 

 
 
Mi rendo conto che è poco, troppo poco… ma un’infinità di poco sarebbe comunque tanto, no?

E in tutta onestà, per come mi sentivo a ogni risposta affermativa, credo che più che io fare un regalo a loro, siano loro ad averlo fatto a me. Ecco quindi dove se ne è andato a zonzo “Il vestito rosso” e a chi terrà compagnia:

  • Biblioteca dell’Ospedale Maggiore, gestita dal circolo Ravone, in attesa che riapra causa covid
  • Reparto di Oncologia Ardizzoni dell’Ospedale Sant’Orsola
  • Casa di riposo Villa Milla a Casalecchio di Reno
  • Casa dei risvegli Luca de Nigris gestita dall’associazione Amici di Luca
  • Residenza Gruber per la riabilitazione psico-nutrizionale dei disturbi del comportamento alimentare
  • Casa Padre Marella, struttura socio-assistenziale residenziale che ospita persone sieropositive
  • Maranà-tha a San Giorgio di Piano, comunità di famiglie che accoglie persone in situazioni di temporanea vulnerabilità sociale e/o economica
  • Casa AIL, che ospita gratuitamente pazienti e accompagnatori dell’istituto L. e A. Seragnoli per il tempo necessario alle cure.
  • Casa rifugio della Casa delle donne, struttura che offre un luogo sicuro alle donne in cui sottrarsi alla violenza
  • Istituto Ortopedico Rizzoli

In questo “tour” ho avuto il piacere e l’onore di conoscere realtà a me sconosciute, di parlare con le persone che si occupano di queste strutture e vedere, nei loro occhi e nelle loro parole, la passione che mettono in quello che fanno. Spero di poter trasmettere a loro qualcosa di bello con la mia storia, così come ognuno di loro ha arricchito me.

 
 

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