
Scrivere drabble insegna a colpire, emozionare, stupire, sconvolgere il lettore con poche parole.
Inoltre puoi giocare con le parole: scrivere una storia intorno a una parola che non conosci, così diventerà parte del tuo vocabolario; puoi darti regole folli sulle lettere da non usare oppure tirare i dadi (esistono molti giochi con questo scopo) e usare le immagini che escono.
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Al passo coi tempi
«Una sdolcinata storiella d’amore? Le bimbette crescono. Un bambino col pigiama a righe? Tutti dimenticano e non emozionerà più. Gente che rincorre un anello? Roba d’altri tempi.»
La vecchia enciclopedia non risparmiava nessuno.
«Taci! Tracotante come sei, meriteresti il fuoco d’un camino» sbottò un libro di fiabe.
«Non accadrà mai, perché io non passo di moda.»
All’arrivo della bibliotecaria, il silenzio tornò a tenere compagnia al profumo della carta. La donna passò in rassegna uno a uno i volumi sugli scaffali, afferrò l’enciclopedia e la gettò nel carrello.
«Tu vai al macero. Da anni occupi posto inutilmente, ora abbiamo internet.»
Consiglio di scrittura
Non avere paura di tagliare il superfluo
In fase di revisione è importante chiedersi cosa è utile e funzionale alla trama, e cosa invece è superfluo e si può tagliare.
Come suggerì un direttore editoriale a Stephen King: “Da accorciare in base alla formula: seconda stesura = prima stesura – 10%”
[rif. On Writing, Stephen King]