Se pensate che il 17 gennaio sia un giorno qualsiasi, fermatevi subito! Questo è il giorno in cui nacque Anne Brontë, la meno famosa, ma non meno brillante, delle celebri sorelle Brontë. E no, non è un errore di battitura: Anne merita il suo momento di gloria, anche se è stata spesso oscurata da Charlotte e Emily. Oggi festeggiamo la sua nascita con uno sguardo ironico alla sua vita e alle sue opere.
Chi era Anne Brontë? Una sorella (quasi) dimenticata
Immaginate di crescere in una famiglia dove tutti scrivono capolavori e voi siete il membro “timido”. Anne è stata spesso considerata la Brontë più sottovalutata, una sorta di batterista della band di famiglia. Ma sapete una cosa? I batteristi tengono il ritmo, e senza di loro la musica non funziona!
Anne nacque il 17 gennaio 1820 a Thornton, nello Yorkshire, e sin da piccola si trovò circondata da fratelli e sorelle creativi, per non dire eccentrici. Mentre Charlotte scriveva lettere lunghe quanto romanzi e Emily vagava per le brughiere alla ricerca di ispirazione per “Cime Tempestose”, Anne lavorava diligentemente al suo angolino di genialità.
I suoi romanzi: “Agnes Grey” e “La signora di Wildfell Hall”
Anne ha scritto solo due romanzi, ma che romanzi! “Agnes Grey” è una storia semiautobiografica che racconta le disavventure di una governante (perché diciamocelo, essere governante nel XIX secolo non era esattamente come lavorare in un resort 5 stelle).
E poi c’è “La signora di Wildfell Hall”, considerato uno dei primi romanzi femministi. Parla di una donna che si ribella a un marito alcolizzato e violento: roba da far impallidire gli sceneggiatori di serie TV drammatiche! Per i suoi tempi, era un vero pugno nello stomaco della società patriarcale. E infatti, il libro fece scalpore, ma Anne se ne infischiò: era troppo impegnata a scrivere la sua verità.
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La sorella “comune”
Se Emily era la ribelle e Charlotte la leader, Anne era… beh, Anne era la sorella comune. Ma è proprio questo che la rende così interessante! Non aveva bisogno di brughiere tempestose o di un protagonista che gridasse “Heathcliff” tra le raffiche di vento. Anne parlava di realtà, di problemi quotidiani, di persone comuni. E questa sua “normalità” è diventata la sua forza.
Anne oggi: perché ricordarla
Anne Brontë ci ricorda che non bisogna essere sempre sotto i riflettori per lasciare un segno. Le sue storie parlano ancora oggi, in un mondo che cerca sempre di bilanciare sogni e realtà. Inoltre, è un’ottima scusa per fare binge-reading di romanzi vittoriani!
Quindi, il 17 gennaio, solleviamo un calice (o una tazza di tè, se volete essere più tematici) ad Anne Brontë, la sorella che ha insegnato a tutte noi che anche la “normalità” può essere rivoluzionaria.
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