Se pensavi che il femminismo fosse una moda recente, aspetta di sentire la storia di Olympe de Gouges, la Wonder Woman del XVIII secolo. Era il 1791, in piena Rivoluzione Francese, quando questa straordinaria donna decise che non bastava abbattere i re: bisognava anche riscrivere le regole del gioco per le donne. E così, mentre i suoi colleghi maschietti giocavano a “chi taglia la testa a chi”, Olympe prendeva carta e penna per creare un manifesto che avrebbe cambiato la storia (ma non la sua vita… spoiler alert: la ghigliottina non fa sconti).
Cos’è la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina?
In parole povere, è la versione femminile della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 1789, ma con una differenza fondamentale: includeva anche le donne (geniale, vero?). In 17 articoli pieni di forza e ironia, Olympe disse chiaramente che le donne non erano “accessori decorativi” dell’umanità, ma esseri umani a tutto tondo, con gli stessi diritti degli uomini. Tipo:
- Articolo 1: “La donna nasce libera e resta eguale all’uomo nei diritti”. Tradotto: sì, siamo pari, caro Luigi.
- Articolo 10: La libertà d’espressione è per tutti, compreso il diritto di dire che i capelli di tuo marito sembrano una parrucca di paglia.
Olympe non si fermò lì. Parlò di uguaglianza nel matrimonio, diritti politici e sociali, e persino del riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio. Insomma, un pacchetto completo di empowerment femminile.
Se pensavi che il femminismo fosse una moda recente, aspetta di sentire la storia di Olympe de Gouges, la Wonder Woman del XVIII secolo. Era il 1791, in piena Rivoluzione Francese, quando questa straordinaria donna decise che non bastava abbattere i re: bisognava anche riscrivere le regole del gioco per le donne. E così, mentre i suoi colleghi maschietti giocavano a “chi taglia la testa a chi”, Olympe prendeva carta e penna per creare un manifesto che avrebbe cambiato la storia (ma non la sua vita… spoiler alert: la ghigliottina non fa sconti).
Cos’è la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina?
In parole povere, è la versione femminile della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” del 1789, ma con una differenza fondamentale: includeva anche le donne (geniale, vero?). In 17 articoli pieni di forza e ironia, Olympe disse chiaramente che le donne non erano “accessori decorativi” dell’umanità, ma esseri umani a tutto tondo, con gli stessi diritti degli uomini. Tipo:
- Articolo 1: “La donna nasce libera e resta eguale all’uomo nei diritti”. Tradotto: sì, siamo pari, caro Luigi.
- Articolo 10: La libertà d’espressione è per tutti, compreso il diritto di dire che i capelli di tuo marito sembrano una parrucca di paglia.
Olympe non si fermò lì. Parlò di uguaglianza nel matrimonio, diritti politici e sociali, e persino del riconoscimento dei figli nati fuori dal matrimonio. Insomma, un pacchetto completo di empowerment femminile.
Il tragico finale di Olympe (spoiler: non è a lieto fine)
Olympe de Gouges aveva una grande virtù: non sapeva tenere la bocca chiusa. Una qualità che amiamo oggi, ma che nella Francia del 1793 era praticamente un biglietto di sola andata per la ghigliottina. La sua opposizione al regime di Robespierre e il suo coraggio nell’affrontare i pregiudizi le costarono caro: fu arrestata, processata (male) e infine giustiziata. La sua ultima battaglia fu per il diritto delle donne… e della sua testa di rimanere attaccata al collo. Spoiler: perse.
Perché oggi è ancora importante
Se stai leggendo questo articolo su uno smartphone o un computer e sei una donna che vota, lavora e si fa valere, devi un enorme GRAZIE a Olympe de Gouges. Certo, oggi le sue idee sembrano scontate, ma nel 1791 erano rivoluzionarie come indossare i pantaloni a una festa di corte.
Olympe ci ricorda che il progresso non cade dal cielo: è il risultato di battaglie, fallimenti e… una buona dose di testardaggine.
Curiosità che non sapevi sulla Dichiarazione
1️⃣ Olympe scrisse la Dichiarazione con un pizzico di sarcasmo. Tipo: “Se le donne hanno il diritto di salire sul patibolo, devono avere anche quello di salire alla tribuna”. Touché.
2️⃣ Era così avanti che, se fosse vissuta oggi, probabilmente avrebbe un milione di follower su Instagram e un podcast femminista di successo.
3️⃣ La sua dichiarazione non fu mai adottata ufficialmente, ma ispirò movimenti femministi in tutto il mondo. A volte, le idee sono più potenti delle leggi.
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