Spesso, i lettori si lamentano del prezzo troppo alto dei libri… la verità, però, è che rispetto al passato i libri, al giorno d’oggi, restano uno dei beni di consumo più economici in circolazione.
Ci hai mai riflettuto su? Leggere un libro costa meno di andare a cena fuori, di una serata al cinema – se si conta l’acquisto di popcorn e bibite gassate – e di un biglietto per un parco divertimenti.
Nei secoli passati, però, la lettura non era affatto un’attività alla portata di tutti, non solo perché, prima dell’invenzione della stampa, i libri rappresentavano costosi prodotti manifatturieri, ma anche perché fino all’Ottocento inoltrato pochissime persone sapevano leggere.
L’idea di creare una collana di libri economici viene da un torinese
Sapevi che fu proprio un torinese, il tipografo e libraio Giuseppe Pomba, a inaugurare nel 1832 la prima collana di libri economici d’Italia?
Si chiamava Biblioteca popolare, era composta da classici italiani e latini e si distingueva per la scelta di immettere nel mercato libri molto semplici, senza illustrazioni e dalle dimensioni di un tascabile.
Libri scarni, li definisce Wikipedia, ma che ebbero un ruolo rivoluzionario nel coinvolgere quasi 10.000 lettori in questa iniziativa di popolarizzazione della lettura.
Un’idea davvero unica, che nessun editore italiano prima di Pomba aveva avuto… fatto che conferma la centralità storica di Torino nel panorama editoriale italiano.
L’idea di Pomba di allargare il mercato editoriale, modernizzandolo e rendendolo a portata di tutti, fu non solo geniale ma anche di grande successo, visto che alcuni titoli arrivarono a essere stampati in esemplari di 12.000 copie.
Giuseppe Pomba e l’UTET
Pochi anni dopo Pomba non solo ebbe l’idea di unire tutti gli editori in un’associazione corporativista (Associazione Librai Italiani), ma fondò la casa editrice storica UTET, ancora oggi il punto di riferimento per la saggistica universitaria e non.
Pomba, inoltre, diventò il primo presidente dell’Associazione librai italiani, ed ebbe il merito non indifferente di aver importato dall’Inghilterra e dall’America moltissime macchine tipografiche all’avanguardia, che diedero una grande spinta al mondo dell’editoria della penisola.
Libertà di stampa = libera circolazione delle idee
L’iniziativa imprenditoriale di Pomba fu avvantaggiata dal fatto che Napoleone, in quegli anni, instaurò in Italia la libertà di stampa, caratteristica che permase a Torino anche dopo la Restaurazione e che è evidentemente indice di quanto la libertà di espressione possa essere foriera di grande crescita economica, culturale e sociale.
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