Sheffield’s Park Hill bridge e la sua triste storia nascosta

C’è un quartiere a Sheffield chiamato Park Hill, famoso per ospitare uno dei palazzoni più grandi e contestati della città.

La struttura, formata da due blocchi di appartamenti, è collegata da due ponti che, passando dall’esterno, permettono di raggiungere l’altra parte.

Ed è da qui che parte la storia che voglio raccontare.

Una storia che inizia nel 2001, proprio da quella passerella al tredicesimo piano. Il protagonista si chiama Jason, è un uomo innamorato che ha deciso di dichiararsi alla sua amata Clare in maniera romantica quanto plateale. Lì, sulla facciata di quel ponte, ha scritto il suo nome seguito da “I love you. Will U merry me”.

No, certe cose accadono davvero, non solo nei film.

E poi colpevole di un gesto inconsulto e illegale, Jason scappa alla vista del custode, prima di riuscire a mostrarla alla sua Clare.

Dei due non si è saputo più nulla se non dopo parecchi anni. La scritta non è mai stata eliminata, solo il nome è sparito per far comparire il gesto come disperato e attirare l’attenzione su un’area in decadenza.

Nessuno ha mai saputo com’è finita davvero quella storia, né chi fossero Jason e Clare e se lei abbia mai accettato quella proposta.

Molte sono le ipotesi che vi girano attorno, voci di corridoio in realtà mai confermate anzi, completamente smentite dal custode del palazzo.

Tra queste c’era l’ipotesi del suicidio: Clare rifiuta la proposta e lui si lancia dal ponte per la disperazione. Questo non è successo, ma purtroppo quello stesso ponte è testimone di ben ventisei suicidi di altra natura. Un tragico dato che fa pensare.

Ma non c’è solo questo dietro. Anni più tardi la verità sulla storia tra Jason e Clare è venuta a galla e non si può dire ci sia il lieto fine.

Clare era una ribelle, un’adolescente indomabile, una donna non adatta a prendersi delle responsabilità neanche dopo essere diventata madre. L’incontro con Jason era stato inaspettato, ma le aveva ridato speranza. Aveva accettato la sua insolita proposta, l’unica che lei avrebbe potuto prendere seriamente, ma le circostanze non permettevano loro di poter essere felici insieme. Lei con gli assistenti sociali alle costole, lui seguito dagli stessi da quando era bambino. Un destino beffardo e ingannatore. Una sofferenza che non guarda in faccia nessuno.

Clare aveva scelto i figli perdendo l’amore a cui si era aggrappata.

Oggi Clare non c’è più e di Jason si hanno notizie certe fino al 2016 e non sono per nulla buone. È triste sapere che dietro a un graffito ci sia tanta sofferenza e che in realtà qualcuno lo abbia utilizzato per arricchirsi economicamente, svelando la realtà di una società capitalista e spesso troppo poco empatica.

E non ci sono vincitori in questa storia. C’è solo tanta, troppa amarezza per quello che è accaduto.

A CURA DI

ENGLISH LIFE, YES OR NOT?

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