Uniforme scolastica: pro e contro

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ENGLISH LIFE, YES OR NOT?

è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai?

Libri di Oriana Turus

In Inghilterra, è risaputo, l’uniforme scolastica è un’istituzione. Pochissime scuole decidono di adottare una “non-uniform policy” e questo porta spesso a credere che ci sia meno rispetto per le istituzioni e meno disciplina.

Ma è veramente così oppure è solo una credenza popolare?

Analizzando la questione in maniera oggettiva possiamo capire che, l’uniforme in sé e l’adozione di essa nelle scuole, ha sia vantaggi che svantaggi e qui provo a spiegarvi il perché.

Innanzitutto partiamo dalle origini. Il concetto vero e proprio di uniforme nel Regno unito nasce nel sedicesimo secolo e all’inizio erano un mezzo di distinzione tra i bambini definiti poveri – in quanto frequentavano grazie alle borse di studio – e quelli che potevano permettersi un’istruzione di tipo privato. Solo negli anni la realtà si è evoluta e si è passati al concetto di “uniforme per tutti” quale simbolo di uguaglianza e appartenenza a una comunità.

E questo è ciò che avviene tuttora.

Uno dei vantaggi, dunque, dell’avere un’uniforme riguarda il fatto che tutti sono uguali. Non ci sono distinzioni tra studenti più o meno ricchi, né discriminazioni su quello che si indossa.

Non c’è il problema della scelta dei vestiti e si risparmia tempo.

A livello pratico e sociale, sembra la soluzione perfetta.

Economicamente però, e questo rientra tra gli svantaggi, non è così conveniente.

Le uniformi costano. E pure tanto. Specialmente quelle in cui ogni singolo capo di abbigliamento deve riportare il logo della scuola. Succede più spesso nelle private, ma anche la sola giacca ha un prezzo notevole.

Per risparmiare si è soliti comprare tutto il corredo all’inizio dell’anno, a colpi di due/tre capi per tipo in modo da arrivare alla fine dello stesso anno con gli stessi abiti.

Facendo così, però, non si tiene troppo conto dell’inevitabile crescita dei ragazzi che si ritrovano a dover cambiare tutto il corredo nel giro di pochi mesi, rischiando così di far fallire l’investimento iniziale.

La questione “appartenenza alla comunità” e disciplina lasciano un po’ il tempo che trovano, non è per forza un logo a stabilire chi sei e cosa fai e, soprattutto, le basi per una buona disciplina partono dalla famiglia e non dev’essere un’uniforme o meno a renderti un soggetto capace di vivere in un contesto sociale.

Questione di tradizione, dunque, ma non solo. E se pensate che un’uniforme possa essere la soluzione giusta da adottare per rendere prestigio alla scuola e agli studenti, dopo questo articolo potreste cambiare idea.

 

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