A CURA DI

I LIBRI DI LORENZO FOSCHI
Nel quarto episodio si é discussa la percezione del medium videoludico da parte dei mass media! Oggi, con apparente maggiore leggerezza, ci buttiamo in un perfetto esempio di meta-narrativa: “Little Nightmares”.
Abbiamo già parlato di visual-novel, una tipologia di narrazione chiara, definita e per questo non dissimile da quella letteraria. Nei videogiochi, tuttavia, ne esistono svariate forme alternative.
Little Nightmares si sviluppa attraverso ambientazioni inquietanti e un meticoloso sound-design, che amplifica la sensazione di tensione e ansia. Non ha dialoghi, non ha testo, non esplicita. Narra per immagini, per suoni, per sensazioni e suggestioni. Porta il fruitore lungo un percorso onirico, senza accompagnarlo per mano, spingendolo a porsi domande e a trarre conclusioni sulla base dell’ambiente circostante.
Six si sveglia in un luogo chiamato “Le Fauci”, una vasta struttura sommersa, dimora e prigione per le grottesche creature che la popolano. Il giocatore è così chiamato a controllare un’impotente bambina, incapace di lottare contro le minacce delle anguste stanze che dovrà silenziosamente percorrere.
La trama la si assorbe dunque dai quadri, dai contesti, dagli echi di un passato che lascia le sue indelebili impronte tra le mura delle Fauci. La si comprende a piccoli passi, la si digerisce, ci si interroga. Dubbi salgono sull’origine del male, sulla provenienza di Six, sul senso del percorso che si sta intraprendendo. Dubbi salgono sulle scelte compiute, su di noi, su cosa sia giusto.
La bimba inizia ad avere fame, preda in un mondo di predatori. Viene gradualmente corrosa, e con ella il giocatore, in un’inesorabile necrosi etica.
Cos’è, dunque, il male, se noi stessi diventiamo il male?
Su questa stessa ultima domanda, inoltre, verte il racconto spin-off del mio libro Lathar, sbloccabile tramite i collezionabili del videogioco associato. Accumulando punti, infatti, è possibile leggere un piccolo sequel dal punto di vista di quello che, secondo la narrazione storica, sarebbe il “cattivo” del libro. Ai posteri l’ardua sentenza!
Se non hai letto l’episodio pilota, in cui racconto di cosa tratterà la serie, ti consiglio di recuperarlo!
Io mi chiamo Lorenzo Foschi, e sono un giovane autore e informatico. Con Land Editore ho pubblicato “Lathar”, il mio fantasy, a cui ho poi associato lo sviluppo di un videogioco. Se sei curioso di scoprire quello che combino nella mia vita ti consiglio di fare un giro sul mio instagram personale, @lorenzofoschi, ma non prima di aver letto altri articoli su Land Magazine!