Arianna Ciancaleoni

tormentoni estivi vintage girls

I tormentoni estivi del passato

L’estate sta finendo… e già cominciamo a cantare, non è vero?  Ebbene sì, ogni stagione ha le sue mode, ma una cosa che accade sempre durante l’estate è che la musica rimbomba sulle spiagge, alle radio, in macchina mentre andiamo a lavorare sognando le vacanze e ci risuona in testa fino a incollarsi tra i nostri neuroni.  Così nascono i famosi tormentoni estivi, quelli che, anche se sembra di averli dimenticati, ci tornano in testa quando meno ce lo aspettiamo. Ed è subito, corazón, mi amor, te quiero (tequila), anche perché la maggior parte di questi singoli sono in spagnolo: eh sì, è l’estate è il tempo in cui abbiamo già rimesso in congelatore Michael Bublé e Mariah Carey e ci apprestiamo a far resuscitare Enrique Iglesias & friends. In ogni caso, ecco 10 tormentoni estivi (5 italiani e 5 internazionali) che vi riporteranno alla mente estati passate e non solo. Ovviamente, aspettiamo di sapere quali altri vi verranno in mente! Cosa succede in patria? Quale sono le canzoni che contraddistinguono le estati italiane da sempre e che – ciclicamente, proprio come stagione calda – tornano a trovarci? 1. Sapore di sale 1963 (l’anno di nascita del mio papà), Sapore di sale è una di quelle canzoni che – a partire dalle prime note – riesce a trasmettere le emozioni della stagione degli amori in riva al mare, anche se capita di ascoltarla per sbaglio a dicembre. Colonna sonora delle prime cotte estive e delle commedie romantiche da grande schermo, Sapore di sale rappresenta il singolo più famoso di Gino Paoli, autore di altre immense canzoni come Una lunga storia d’amore e Il cielo in una stanza.  https://www.youtube.com/watch?v=QIysl6qdiQI 2. Abbronzatissima Sempre 1963, Abbronzatissima rappresenta forse il tormentone per eccellenza. Cantato da Edoardo Vianello con gli arrangiamenti di Ennio Morricone, questo simbolo rappresenta uno dei primi tormentoni estivi della storia italiana. Anni Sessanta, riviera romagnola, serve davvero aggiungere altro? Sì, la compagna inseparabile di questa canzone: Pinne fucile ed occhiali, dell’anno precedente. https://www.youtube.com/watch?v=ecpmD_rnBwI 3. Gloria 1979, a un passo dagli anni ottanta, Gloria (o Aria di lei) è uno dei brani più famosi di Umberto Tozzi, e allo stesso tempo una canzone che contraddistingue la musica italiana all’estero e che è stata oggetto di innumerevoli cover nel corso degli anni. Per fare un solo esempio: Gloria, nella versione di Laura Branigan, è la colonna del celebre film Flashdance, del 1983. La potete immaginare vero? Un lettino in riva al mare e il piede che tiene il ritmo della canzone. https://www.youtube.com/watch?v=8Zs7VWqNGHg 4. Vamos a bailar Poteva davvero mancare un riferimento a Paola e Chiara in un articolo delle Vintage Girls? (Oltretutto, a tema tormentoni estivi) Ma certo che no! Siamo nel 2000, Vamos a bailar viene scartata tra le proposte di Sanremo ma diventa il tormentone estivo di quello stesso anno, tradotta e cantata poi in spagnolo e inglese. Anche per i più refrattari del genere non è possibile trattenersi quando passa in radio questa canzone, magari sculettando allegramente verso la riva. https://www.youtube.com/watch?v=Wzr0Tb81XtE 5. Un’estate al mare 1981, Giuni Russo canta una canzone scritta da Franco Battiato: Un’estate al mare. Della canzone, come per quasi tutti i tormentoni, esiste anche una versione spagnola.  Un’estate al mare Voglia di remare Fare il bagno al largo Per vedere da lontano gli ombrelloni-oni-oni Rappresenta un po’ la sensazione che accompagna tutto l’anno: quella voglia di vacanze, di staccare dalla routine quotidiana per concedersi finalmente una settimana – o perchè no, due? – lontano da tutto e tutti. Nella realtà, il significato del testo è molto più profondo e controverso. Vi invito a scoprirlo. https://www.youtube.com/watch?v=TnRI-gTyS6k 6. Vamos a la playa In realtà, questo non è proprio un successo internazionale, anche se è cantato in spagnolo. Infatti, il duo dei Righeira è italianissimo, perché si tratta dei fratelli Righi. La curiosità legata a questo brano è che, per la prima volta, Zanichelli inserì proprio nell’anno dell’uscita, il 1983, la parola “tormentone” nel dizionario. Che onore! https://www.youtube.com/watch?v=x0OMFm8FO90%20 7. Lambada  Questa canzone, nel 1989, la conoscevano e la ballavano proprio tutti (e io c’ero!). I Kaoma si esibirono anche al Festivalbar di quell’anno e da allora sono state infinite le cover e i campionamenti di questa canzone, inclusa Jennifer Lopez. Io ricordo che ero incantata dal video musicale e volevo imparare a ballarla, ma ho sempre fallito. Non so neanche cantarla, perché è in portoghese e non ho mai capito di cosa parlasse, finché non ho letto le parole. Spoiler: è un dramma. https://www.youtube.com/watch?v=iyLdoQGBchQ 8. Obsesion Di nome e di fatto. Gli Aventura hanno avuto il merito di far esplodere la bachata anche in Italia, oltre che a lanciare questa canzone che ti impone di ballare ma che, comunque, racconta di un amore tormentato. In verità, la band è stata attiva fino al 2011 (con varie reunion), ma il loro più grande successo resta questo singolo del 2002. Impossibile  non conoscerlo. https://www.youtube.com/watch?v=8_QY5gFQUTg 9. Despacito Più che un tormentone, un tormento. Uscita nel 2017, Despacito a un certo punto era ovunque e, in più, è diventata uno dei video più visualizzati della storia di YouTube! E se le canzonette possono sembrare stupide e ininfluenti, a pochi mesi dall’uscita è stato riferito che l’interesse turistico a Porto Rico è aumentato del 45% dal successo mondiale della canzone. E i cittadini ringraziano! https://www.youtube.com/watch?v=kJQP7kiw5Fk%20%20 10. Mambo N° 5 Ma chissà che fine ha fatto Lou Bega? Dopo il 1999 ha continuato la sua strada nella musica, ma questa canzone si configura come una vera e propria meteora: un grande successo, poi svanito nel nulla. Tra l’altro, questo non è solo un tormentone, ma anche una vera e propria ossessione per Stephen King, che l’ha ascoltata talmente tante volte che la moglie l’ha minacciato di andarsene di casa. L’avreste mai immaginato? https://youtu.be/EK_LN3XEcnw?si=U_PUG2hDFqyNNETg Scopri Land Magazine admin Luglio 26, 2024 I Segreti di Margherita e la Magia della Scrittura in Soffitta: presentazione di Alice Buzzella Immagina di essere trasportato in un’accogliente sala da tè, circondato dall’aroma di miscele esotiche e avvolto in una calda

I tormentoni estivi del passato Leggi tutto »

commedie-romantiche-da-guardare

20 commedie romantiche da non perdere

Cristina Ferri e Arianna Ciancaleoni vi regalano tutta un’estate di commedie romantiche da guardare e riguardare. Le conoscevate già? O ce ne sono alcune che, secondo voi, mancano da questa lista? Fatecelo sapere nei commenti! La selezione di Cristina Una proposta per dire sì Ispirata da un’antica tradizione irlandese, Anna decide di partire per l’Irlanda per fare la proposta di matrimonio al suo fidanzato. Tuttavia, il viaggio si rivela più complicato del previsto, e quando una tempesta costringe l’aereo ad atterrare nel Galles, Anna è costretta a fermarsi in una taverna per chiedere aiuto. Il proprietario l’aiuterà a raggiungere il suo fidanzato, ma prima i due dovranno affrontare continui imprevisti… Un forced proximity leggero e divertente. Falling Inn Love Una manager di San Francesco vince una locanda in Nuova Zelanda. I lavori di ristrutturazione possono essere snervanti, ma non se questi vengono eseguiti insieme a un ragazzo bello, aitante e determinato. Lontana da casa, la protagonista si renderà conto che, quanto meno te lo aspetti, tutto può cambiare da un momento all’altro. Una commedia delicata dal sapore estivo. Resort to love – All’amore non si sfugge Un fidanzamento finito male. Un matrimonio cancellato. Quando la protagonista viene convinta dalla propria amica ad andare in un resort da favola nelle Mauritius non sa ancora che lì incontrerà il suo ex in compagnia della sua nuova fidanzata. Sembra proprio che il destino a volte ci segua. Ma si può sfuggire dai propri sentimenti? Una commedia divertente e ironica. Un safari per Natale Un divorzio improvviso. Un figlio ormai grande che parte per il college. Kate decide così di partire. Può un viaggio in Africa farla sentire meglio? Sicuramente l’incontro con Derek cambierà tutte le sue certezze. Un second chance in grado di far sognare anche gli animi più duri. Love in the Villa Riusciresti a condividere la villa che hai affittato insieme a un perfetto sconosciuto? È quello che accade a Julie, un’amante di Verona e, in particolar modo, di Romeo e Giulietta. Quando parte per l’Italia non sa che avrà a che fare con un uomo burbero e maleducato. Un enemies to lovers che sa affascinare. Letters to Juliet Sophie si trova a Verona insieme al suo fidanzato. Dopo aver scoperto dell’esistenza di un’associazione incaricata di rispondere alle lettere d’amore, si lascerà trasportare da una lettera scritta cinquant’anni prima. Intraprenderà un viaggio insieme all’autrice della missiva e a suo nipote, un ragazzo bello e tenebroso, che le farà mettere in discussione la sua situazione sentimentale. Una commedia intensa, carica di sentimenti. Il diavolo veste Prada Miranda Preston è il diavolo in persona. Andrea è una giovane che desidera fare carriera nell’ambito in cui ha studiato: il giornalismo. Riuscirà a non perdere la testa? Come far perdere la testa al capo Harper e Charlie lavorano nello stesso edificio come assistenti e decidono di fare incontrare i loro datori di lavoro per subire meno pressioni. L’amore riuscirà davvero ad ammorbidirli? Un office romance leggero e frizzante. Lo stagista inaspettato Un uomo pensionato si ritrova alle prese con il lavoro di stagista. Quando conosce il suo capo, si rende conto che la sua vita non è ancora finita. Jules, grazie ai consigli dello stagista, riesce ad affrontare la crisi matrimoniale e i problemi che comporta l’essere una madre lavoratrice a capo di una grande azienda. I love shopping Lavorare nel settore del risparmio può risultare strano per una ragazza che non riesce a fare a meno di fare shopping. È questo il caso di Rebecca Bloomwood, una giovane letteralmente ossessionata dallo shopping. Quando inizia a lavorare per il titolare di Far Fortuna risparmiando, l’uomo non si fida pienamente di lei, ma grazie alla rubrica La ragazza dalla sciarpa verde, Rebeccariuscirà a fargli cambiare idea. La selezione di Arianna Non mi scaricare Lo sfortunato compositore Peter Bretter è stato lasciato da Sarah Marshall, una famosa attrice di cui era molto innamorato: per superare la tristezza, decide di partire per le Hawaii, ma nello stesso resort trova proprio Sarah con il nuovo fidanzato, la folle rockstar Aldous Snow. Riuscirà a sopravvivere e, soprattutto, a innamorarsi di nuovo? Come farsi lasciare in dieci giorni Andie ha 10 giorni per trovare un ragazzo, farsi lasciare e scrivere un articolo per il giornale in cui lavora, raccontando la sua esperienza. Ben ha 10 giorni per trovare una fidanzata vera con cui presentarsi a un evento importante per il suo capo e ottenere una promozione. Cosa potrebbe mai andare storto? 10 cose che odio di te Un retelling moderno de La bisbetica domata di Shakespeare. Un padre ricatta le sue figlie: l’estroversa e popolare Bianca potrà uscire con un ragazzo solo quando Kat, sua sorella, introversa e asociale, deciderà di farlo. Perché allora non pagare il tenebroso Patrick per conquistarla? Da rivedere anche solo per piangere mentre Heath Ledger canta Can’t take my eyes off you. Non è romantico? La contro – commedia romantica per eccellenza. Natalie ha problemi sul lavoro e in amore: non crede nel romanticismo e lo rifugge. Finché, dopo un incidente, si risveglia in un mondo governato dai cliché delle commedie romantiche, “manzo” incluso. Imparerà a lasciarsi andare? Lei è troppo per me Kirk è in crisi dopo essere stato lasciato dalla fidanzata storica, la diabolica Marnie.  Quando incontra la bellissima Mollie, non riesce a credere che lei, che sembra perfetta, possa essersi innamorata di lui. E invece… Crazy, Stupid, Love Cal crede di avere la vita perfetta, ma all’improvviso la moglie gli confessa di averlo tradito con un collega. Sara l’affascinante Jacob ad insegnargli l’arte della seduzione, con cui proverà a rimettersi in pista. Generando, però, una catena esilarante di situazioni assurde. Certamente, forse William sta divorziando dalla moglie e, un giorno, sua figlia di dieci anni gli chiede di raccontarle come si erano conosciuti e innamorati. William le racconta tutta la sua storia, incluse le tre fidanzate che hanno fatto parte della sua vita e, cambiando i loro nomi, la sfida a scoprire quale fosse la sua mamma. Easy Girl Olive è un’adolescente

20 commedie romantiche da non perdere Leggi tutto »

festivalbar land magazine

Back to Festivalbar: la nostra compilation

Giugno. L’inizio dell’estate, delle giornate più lunghe e delle vacanze per chi è tra i più fortunati. Chi però, come noi delle Vintage Girls, è nato tra gli anni ‘80 e ‘90, sa che Giugno rievoca alla mente una trasmissione che ha segnato adolescenza – e non solo – di ognuno di noi. Le prime cotte e i folli amori estivi avevano tutti come colonna sonora le canzoni del Festivalbar, in onda dal 1964 al 2007, l’alternativa estiva di Sanremo, di cui – lo sapete – noi non possiamo fare a meno.  Non sappiamo ancora di preciso per quale motivo non sia stato più realizzato, dando invece spazio ad alternative quali Battiti Live o Tim Summer Hits che non riescono a ricreare la medesima atmosfera. Purtroppo per noi. Con un po’ di nostalgia e – parecchio, come sempre – rancore per l’interruzione di uno dei programmi cult della nostra infanzia e adolescenza, provvediamo anche oggi a lasciarvi le nostre dieci canzoni preferite ever del FestivalBar, come sempre cinque in italiano scelte e cinque in lingua straniera. La playlist del FestivalBar delle Vintage Girls 2001. Velvet, Boyband. Chi, tra noi, non soffre lo stress? Nessuno! Anzi, da quando i Velvet hanno scritto questa canzone, ormai più di vent’anni fa, il livello di stress quotidiano per ognuno di noi si è sicuramente moltiplicato. La canzone, scritta e cantata nel momento in cui le boy band erano al culmine del loro splendore (i Backstreet Boys, tanto per citarne una), viene utilizzata proprio per prendersi scherzosamente gioco di loro.  https://www.youtube.com/watch?v=Z1UO91TmOsY 2002. Biagio Antonacci, Che differenza c’è? Si sa, il mio amore per Biagio è sconfinato e attraversa i decenni che sono contraddistinti dalle sue canzoni. Questa, in particolare, narra di un amore finito ma della cui fine non ci si riesce a rassegnare. I tormenti più grandi, ma anche i libri più belli – chi scrive romanzi lo sa bene-, derivano da quelle storie d’amore interrotte ufficialmente ma mai nel proprio cuore.  https://www.youtube.com/watch?v=3WvsPymX28k 2003. Cesare Cremonini, Latin Lover. Archiviati i Lunapop, e con una marea di adolescenti innamorate di lui, Cremonini si lancia nella carriera da solista, sfornando questa hit il cui messaggio è ben chiaro, e sarà proprio Cesare a specificarlo durante un’intervista: “L’unica maniera per convincere le donne di essere un uomo in grado di amare come chiunque altro, era di scrivere una canzone sull’argomento”. https://www.youtube.com/watch?v=muXpMIcGi2I 2004. Paolo Meneguzzi, Baciami. Pensavate davvero che vi avrei lasciato senza un po’ di musica trash? Non scherziamo dai! Dodici anni appena compiuti e nel pieno dell’adolescenza vissuta alle scuole medie; quel mix di traumi che mi porto dietro sicuramente ancora oggi, sono senza dubbio merito di Paolo Meneguzzi e dei suoi di traumi. Paolè, ma che t’avevamo fatto noi? “ Giurami, che mi ami davvero, giurami perché io non ci credo, guardami non lo vedi che fremo, mi ami sì, o no?” Eddai. Vero è che con Non capiva che l’amavo è stato molto peggio.  https://www.youtube.com/watch?v=eBg1KjDx90Y 2005. Zero Assoluto, Semplicemente. Lo scorso anno sono stata a un loro concerto, ero l’unica che conosceva le loro canzoni, anche quelle attuali perché – sì – dopo un lungo momento di pausa, gli Zero Assoluto sono nuovamente tornati sulla scena musicale con buona pace del mio fidanzato che sperava rimanessero in un luogo dove non gli avrebbero mai più potuto fare del male. E invece, sono tornati e io con loro più carica che mai. Semplicemente, canzone che racconta il rimpianto per un amore perso e che non può tornare, fu uno dei più grandi successi di quell’estate.  https://www.youtube.com/watch?v=4cuqcMss7hw Blondie, Maria. Esattamente come succede adesso, alcune canzoni sono entrate nell’immaginario collettivo anche grazie alla pubblicità. Appena uscita, questa canzone diventò la colonna sonora di alcuni spot famosissimi, quelli della Omnitel, compagnia telefonica che all’epoca andava per la maggiore. Erano gli anni dei primi cellulari, delle Summer Card con i messaggi gratis e questa canzone accompagnava l’allora famosissima Megan Gale nelle sue avventure. Chi se la ricorda? Lo spot è QUI.  https://www.youtube.com/watch?v=VoOG7LEyUJ0 Sasha, If You Believe. Questa canzone invece, continuiamo a sentirla anche oggi, sempre per un’altra pubblicità, ma della Kinder. All’epoca questo cantante tedesco fece furore, per poi… sparire misteriosamente dal panorama italiano. Da quel che si legge online, è diventato il frontman di una cover band di canzoni contemporanee in chiave rockabilly. Chissà! P.S. Nelli non conosceva Sasha e abbiamo rischiato una crisi esistenziale. https://www.youtube.com/watch?v=WE8-49VC0YY Blink-182 What’s My Age Again? Che dire? Dei miti. Pazzi scatenati che girano nudi correndo per la città o suonando e si fermano solo davanti a un’infermiera provocante, la pornostar Janine Lindemulder, che è anche sulla copertina del loro album. La canzone ebbe un successo strepitoso e raggiunse le vette più alte proprio in Italia. In origine la canzone si chiamava “Il complesso di Peter Pan” e tratta proprio della voglia di non crescere, nonostante si sia ormai diventati adulti. https://www.youtube.com/watch?v=K7l5ZeVVoCA Britney Spears, Baby One More Time. “La prima volta che una ragazza con il suo album d’esordio arriva prima in classifica in America”, ecco come la presentano Fiorello e Alessia Marcuzzi quando fa il suo ingresso al Festivalbar. Da lì in poi, Britney non avrà più bisogno di presentazioni. Al di là di tutte le vicissitudini che poi caratterizzeranno la sua vita, questa canzone la lancerà nell’Olimpo della musica, in cui resterà per molti anni. E in cui vorremmo sempre che, prima o poi, possa ritornare. https://www.youtube.com/watch?v=_ldmg2Gkh0o Ivana Spagna, Easy Lady. Lei è uno dei miti della mia infanzia, infatti ne ho già parlato in un altro articolo. Easy Lady al Festivalbar fu famosa perché fu il debutto ufficiale della cantante, con un outfit che ha fatto la storia e una capigliatura che non si dimentica facilmente. Nota personale: il singolo successivo, Call Me, era la mia ninna nanna da bambina. Sì, io mi addormentavo con la musica dance. https://www.youtube.com/watch?v=ofaaz9uGPu4 Scopri Land Magazine admin Luglio 14, 2024 Torta al Miele di Winnie the Pooh: un dolce viaggio nel Bosco dei Cento Acri Hai mai sognato di sederti a un picnic

Back to Festivalbar: la nostra compilation Leggi tutto »

Come sopravvivere al mobbing al lavoro: 5 lezioni non richieste da “Dicono di lei”

Il mobbing al lavoro è un problema serio, che nessun romanzo potrà mai insegnarti ad affrontare, questo è certo. Se pensi di esserne vittima, ricorri ai centri specializzati attivi in tutta Italia o informati presso il tuo ospedale di riferimento: sono spesso attivi servizi gratuiti e in forma anonima che ti aiutano a comprendere meglio la tua situazione e trovare soluzioni. Tuttavia, è spesso facile pensare di essere perseguitati dal capo o dai colleghi pur non arrivando a situazioni critiche: questa vuole essere una guida per affrontare i problemi quotidiani e prevenire le incomprensioni che potrebbero degenerare. 1. Respira e rifletti Il capo ti chiede di lavorare di più, di evitare errori, di aumentare la produttività. Oggettivamente: ha ragione? Prova a fare una valutazione del tuo lavoro quotidiano: ti perdi spesso in chiacchiere? Quanto tempo passi davanti alla macchinetta del caffè? Hai consegnato tutto ciò che ti è stato richiesto, oppure sei in ritardo e senza una giustificazione? Non partire subito col vittimismo del mobbing al lavoro: se ricevi una critica, potrebbe essere anche giusta! 👠 Magari Frida avrà esagerato, ma in “Dicono di lei”, il nuovo romanzo di Arianna Ciancaleoni, neanche i dipendenti si comportano benissimo… 2. Prendi appunti Se pensi di essere vittima di mobbing al lavoro, inizia a prendere appunti su quello che succede, includendo dettagli, testimoni e una descrizione il più possibile oggettiva di ciò che sta succedendo. Può essere un fatto isolato e passeggero, ma se diventa continuativo, saprai da dove partire per denunciare i vari comportamenti scorretti. 3. Condividi l’esperienza Parla con qualcuno di ciò che ti succede: inizialmente fallo con la famiglia, un amico o il tuo partner, senza coinvolgere il resto dell’azienda. Una visione esterna potrà aiutarti a razionalizzare ciò che ti sta accadendo. I colleghi potrebbero essere le persone più sbagliate con cui, inizialmente, condividere le tue paure, per due motivi: potrebbero raccontarle ad altri o innescare un pericoloso telefono senza fili. 👠 In “Dicono di lei”, i colleghi non sono proprio raccomandabili! 4. Conosci i tuoi diritti Ogni posto di lavoro è regolato da un Contratto Nazionale Del Lavoro (CCNL), indicato nel tuo contratto singolo. Lì trovi tutte le regole da seguire e puoi capire se quanto ti viene richiesto esula dai limiti imposti per legge, per ogni argomento: dalle ferie ai permessi, dalle ore di straordinario ai comportamenti da tenere sul posto di lavoro. Leggere è sempre una buona idea. 5. Parla La cosa più semplice da fare, a volte la più difficile. Parla con le persone. Pensi di essere bullizzato da un collega? Invitalo fuori per un caffè ed esprimi le tue perplessità. La collega che sta per andare in pensione ti guarda sempre storto e ti risponde male? Tu regalale un sorriso e portale un caffè, spiazzandola. Il capo non ti rispetta? Chiedi un appuntamento e, cercando di mantenere la calma, spiega qual è il tuo disagio, mostrando di conoscere i tuoi diritti (perché sai a memoria il contratto, naturalmente). 👠 In “Dicono di lei”, per Sabrina è proprio una chiacchierata a salvare il posto di lavoro. Se tutto questo non funziona, se neppure le autorità riescono ad aiutarti, c’è anche una soluzione interessante da valutare. Ormai, il mito del posto fisso è crollato definitivamente: dai una svolta alla tua carriera. Abbandona un ambiente tossico in cerca di un posto migliore: come cantavano gli Afterhours, “non c’è niente che sia per sempre… perciò, se è da un po’ che stai così male il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire”. Può sembrare una resa ma, a volte, è l’unica strada percorribile. Buona fortuna!

Come sopravvivere al mobbing al lavoro: 5 lezioni non richieste da “Dicono di lei” Leggi tutto »

vintage girls e i matrimoni

Le Vintage Girls e i matrimoni

Fiori di rosa, fiori di pesco… Ah, no… forse erano fiori d’arancio. Siamo a maggio, per eccellenza il mese dei matrimoni, quello che dà il via alla stagione di vestiti bianchi e promesse d’amore. Come si sono preparate le Vintage Girls per questo mese, quali canzoni hanno scelto per voi?  Attenzione, sappiamo di essere un po’ suscettibili su questo argomento in particolare, per cui cercheremo di limitare minacce e rappresaglie ai nostri rispettivi compagni e di rendervi partecipi di quelle che sono per noi le canzoni perfette per una cerimonia, come sempre cinque derivanti dalla musica italiana e cinque da quella internazionale. Partiamo? Una storia d’amore e interminabili attese Le canzoni italiane, con Nelli B. Beh, chi un po’ mi conosce, ha già una qualche idea sul mio rapporto con i matrimoni. Attualmente pessimo. Sì, sogno l’abito bianco; no, non voglio una festa in grande e – sì – combatto con un anticonformista convinto che il matrimonio sia solo un passaggio imposto dalla società. Oh, con tutti quelli che c’erano in giro eh… Sognare, comunque, non costa nulla, e io continuo a farlo, piangendo ai matrimoni degli altri e appuntando quelle canzoni che – semmai un giorno riuscissi ad arrivare all’altare – farebbero parte della mia playlist. No, se ve lo state chiedendo, no. Il lui di questa coppia non avrà alcuna opinione a riguardo, avendomi già fatto aspettare troppo.  1988, Eros si lancia in una commovente dichiarazione d’amore, quella che tutte vorrebbero ricevere dal proprio/dalla propria partner. Ogni volta che penso a questa canzone, vedo davanti agli occhi la coppia formata dal cantante e Michelle Hunziker. I due si conoscono nel 1995, un age gap in piena regola, ma Michelle dichiarerà di essere fan di Eros da almeno una decina di anni prima, quando sognava di sposarlo. Il destino! Questa canzone, per esempio, rievoca nella mia mente una scena in particolare, che tutte le volte mi emoziona: la camminata verso l’altare di un membro della mia famiglia, attesa dal futuro marito con gli occhi pieni di lacrime. Va detto, a onor del vero, che piangeva lui, piangevo io, piangevano i testimoni e tutti quelli intorno a loro. Ah, non ve l’ho detto: ho celebrato io quel matrimonio! Celebrarlo sì, ma sposarmi no!  Questa canzone, cantata magistralmente da Laura nel 2006, è in realtà una cover del brano originariamente eseguito da Charles Aznavour, straordinariamente romantica e commovente.  1997, Battiato partecipa con questa poesia al Festivalbar di quell’anno. La cura è una di quelle canzoni che più sono in grado di emozionarmi, per non dire che sono in grado di mettermi in ginocchio piangendo tutte le mie lacrime. Lo so, super dramatic! Nel brano, ci si rivolge alla persona amata, cantando la volontà di proteggere, accudire e prendersi cura della persona amata. Non dovrebbe essere questo, lo spirito del matrimonio? 2012, Arisa canta la potenza di un amore profondo e sincero, l’unico, quello in grado di stravolgere e cambiare la propria esistenza, quello in grado di sovvertire gli equilibri della propria vita. Un amore così, non è facile da trovare, ma a volte neppure da accettare. Bisogna essere pronti, e Arisa lo trasmette alla perfezione, con le note pazzesche che la sua voce può raggiungere.   Quando t’ho vista arrivare Bella così come sei Non mi sembrava possibile che Tra tanta gente che tu t’accorgessi di me C’è davvero bisogno di spiegare la potenza e la bellezza di queste parole? È il 1984, Gino Paoli compone questa canzone che sarà la colonna sonora di un film, Una donna allo specchio.  Le canzoni internazionali, con Arianna Per me la storia è simile, ma un po’ diversa: anch’io sogn(AVO) prima o poi di sposarmi, ma sono passati 21 anni e non si è verificata la profezia del mio compagno: ci sposeremo quando la Sampdoria vincerà lo scudetto. Per la cronaca, l’anno scorso è addirittura retrocessa in B. Passiamo dunque alla musica, che è meglio. È una bella serata, cerchiamo qualcosa di stupido da fare: hey, baby, penso di volerti sposare!Chi mai potrebbe resistere a una dichiarazione del genere? Da quando Bruno Mars l’ha pubblicata, nel suo album di debutto del 2010, è diventata una delle colonne sonore pop preferite per fare la classica proposta: con tanto di campane sonanti e ritornello trascinante, dire di no è impossibile. Anche perché, ragazza mia, quando ti ricapita che uno ti chieda di sposarti al volo? PENSACI BENE. 2. Magic! – Rude Questa canzone, invece, affronta un altro problema legato al mondo dei matrimoni: la famosa tradizione di “chiedere la mano” al padre della sposa. Ma qui la risposta non è quella che il futuro sposo si aspettava, perché il futuro suocero non ne vuole proprio sapere niente. Tra l’altro il video ha ben due miliardi di visualizzazioni, quindi forse reazioni del genere non sono poi tanto rare! 3. Maroon 5 – Sugar Quante cose possono contribuire a rendere memorabile un matrimonio? Un allestimento bellissimo, un abito da sposa luminoso, l’amore degli sposi, tantissimi invitati. Certo che se però all’improvviso e a sorpresa ti piombano a cantare i Maroon 5, le cose sono due: o ti senti male e perdi la memoria dopo lo svenimento, oppure la festa si trasforma in qualcosa di irripetibile. Nel video si vedono le reazioni di diverse coppie che si ritrovano con questi ospiti imbucati, in varie parti del mondo. Adam, sei mai stato in Umbria? 4. Christina Aguilera – The Right Man Qui cambiamo decisamente registro. Non c’è neppure un video, ma la voce di Christina Aguilera è sempre pazzesca e qui raggiunge vette emozionali incredibili, mentre racconta di aver trovato l’uomo giusto che saprà starle accanto dopo tanti momenti difficili della vita, inclusa la perdita dell’uomo che all’altare avrebbe dovuto accompagnarla. Una canzone bellissima, forse poco conosciuta. 5. Bon Jovi, Thank you for loving me Il video perfetto: Roma, Jon Bon Jovi, La fontana di Trevi, una sposa che corre scalza per la città, uno sposo con tanto di cappello, Jon Bon Jovi, i vecchietti innamorati, Jon Bon Jovi, una

Le Vintage Girls e i matrimoni Leggi tutto »

Consenso ai cookie con Real Cookie Banner