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Autunno in musica: la playlist delle Vintage Girls

Ottobre. Il plaid, le candele e le tisane.  Ottobre. Il primo freddo e i primi sabato sera in casa a guardare un film su Netflix. Ottobre. Poteva mai mancare una playlist delle Vintage Girls?  Ovviamente, no. In queste settimane ci siamo prese del tempo per pensare a quali canzoni potrebbero far parte della nostra playlist autunnale – 10 canzoni, 5 italiane scelte da Nelli B. e 5 straniere scelte da Arianna Ciancaleoni -, quella che precede la lista di canzoni magiche, quelle natalizie.    Ci siamo fatte ispirare dalle foglie che cadono, dal rumore della pioggia e dal profumo della cannella per scegliere queste canzoni che ci accompagneranno nelle prossime settimane. Quali sono? Ecco a voi. Come foglie – Malika Ayane. 2009. Malika partecipa al Festival di Sanremo con questo brano scritto da Giuliano Sangiorgi dei Negramaro; otterrà il disco di platino per questa canzone. Ascoltando le note del brano cantato da Malika non possono non far pensare a sentimenti nostalgici, quelli che caratterizzano la stagione autunnale. «Allora come spieghi questa maledetta nostalgia, di tremare come foglie, e poi di cadere al tappeto?»  https://www.youtube.com/watch?v=3LgBfE-u9XY 2. Autunno – Noemi. 2017. Canzone cantata da Noemi e scritta, in questo caso, da Tommaso Paradiso, dei Thegiornalisti. Abbiamo dinanzi un brano malinconico sulla fine dell’estate e su un amore nato tra le onde del mare, di quelli che con il passare della stagione devi decidere che fine debba fare. È successo a tutti almeno una volta, no? «Sarà un autunno difficilissimo Sarà un inverno difficilissimo, sarà una primavera difficilissima, perché…Perché questa estate io mi sono innamorata di te».  https://www.youtube.com/watch?v=raJG_EfxgDg 3. Con tutto l’amore che posso – Baglioni. Aneddoto personale. Settembre 2008, la domenica prima di iniziare il terzo anno di liceo ero con la mia famiglia a cena dai loro amici di una vita. Fuori pioveva tantissimo, ricordo ancora che il lunedì successivo entrammo tutti in classe zuppi d’acqua nonostante gli ombrelli. Comunque sia, in quell’occasione, i miei genitori e i loro amici si fissarono sulle strofe di una canzone di cui non riuscivano lì per lì a ricordare il cantante o il testo. Ricordavano solo le prime due frasi e a quel tempo avere il tasto internet sul tastierino del telefono aveva come obiettivo solo instaurare strategie per non cliccarlo mai ed esaurire il credito in due secondi netti. Li ho osservati ragionare per ore, finché: eureka! Era Claudio Baglioni con questo brano, che da quel momento in poi io ho da sempre ricollegato alla pioggia battente e alle foglie che cadono. «E lungo il Tevere che andava lento lento, noi ci perdemmo dentro il rosso di un tramonto, fino a gridare i nostri nomi contro il vento…Tu fai sul serio o no». https://www.youtube.com/watch?v=0fyhwMtANSQ 4. Con un deca – 883. La canzone esce il 1 dicembre del 1992, anno in cui nasco io, che però la scopro circa venti anni dopo quando Max Pezzali la canta nuovamente con i Club Dogo, durante i primi anni di università. I primi freddi, le prime lezioni del semestre e quella vita da fuorisede fatta di soldi contati e di attenzione nello spenderli. «Ne parlavamo tanto tanti anni fa, di quanto è paranoica questa città, della sua gente, delle sue manie, due discoteche, centosei farmacie». https://www.youtube.com/watch?v=-fezH3SSpeQ 5. Leggero – Ligabue. 1995. Cosa c’è di più nostalgico di una trentenne che ascolta le canzoni che hanno segnato un’intera adolescenza? Forse, davvero niente. Non ero una grande fan di Ligabue, ma ero ossessionata da alcuni suoi brani, come questo o – in alternativa – Il mio pensiero, Eri bellissima e Ci sei sempre stata. «Leggero, nel vestito migliore…Senza andata né ritorno, senza destinazione». https://www.youtube.com/watch?v=5tttvuRLICA 6. Someone Like You – Adele. 2011. In attesa dello scongelamento di Mariah Carey in occasione delle feste natalizie, la sua degna erede è Adele, che ci garantisce lacrime in ogni stagione. Questa è una delle sue canzoni più famose, perfetta per un autunno piovoso e sempre buio come questo. Tra l’altro, ho scoperto che esiste anche una cover ufficiale di Valerio Scanu e la cosa mi ha lasciato basita. https://www.youtube.com/watch?v=XqoanTj5pNY 7. White Flag – Dido. 2003. Che fine avrà fatto Dido? Ebbene, oltre ad ascoltare la sua canzone e deprimerci oltremodo, di sicuro molti di noi vorrebbero imitarla. Dopo aver venduto oltre 40 milioni di dischi, si è presa una piccola pausa. Di 15 anni. Ecco, adesso che lo sappiamo possiamo piangere con più enfasi. https://www.youtube.com/watch?v=j-fWDrZSiZs 8. November Rain – Guns n’ Roses. 1991. Un video che è un mito assoluto, uno dei più belli mai realizzati nella storia. E pensare che i Guns erano in dubbio se pubblicare o meno questa canzone che, anche in questo caso, parla di un amore in crisi, che sta per finire.   https://www.youtube.com/watch?v=8SbUC-UaAxE 9. The power of goodbye – Madonna. 1998. L’incantesimo si è spezzato, quindi ora me ne devo andare. In questo mese sono monotematica, lo so, ma che dire? L’autunno è malinconico, per me, come una partita a scacchi interrotta all’improvviso. O una passeggiata su una spiaggia, di notte. https://www.youtube.com/watch?v=NHydngA5C4E 10. Unchained melody – Elvis Presley. 1977. L’autunno è anche il mese di Halloween e quale miglior momento per parlare di… fantasmi? Il più celebre fantasma cinematografico in assoluto è, probabilmente, Patrick Swayze in “Ghost”. La sua colonna sonora è famosissima, ma forse non tutti sanno che, nella sua versione originale, fu cantata da Elvis Prestley. Ed eccola qui, in tutto il suo splendore. https://www.youtube.com/watch?v=zoxsuL_PT9o Scopri Land Magazine admin Ottobre 9, 2024 Il mistero della collana di Maria Antonietta: scandalo, inganni e la caduta della monarchia Se pensate che gli scandali di oggi siano scandalosi, aspettate di conoscere quello che ha infiammato l’intera Francia nel XVIII secolo: il mistero della collana di Maria Antonietta. 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Back to school: la playlist delle Vintage Girls

Settembre. Tutto torna, inesorabilmente… e potevamo non tornare noi Vintage Girls con le nostre playlist del cuore, quelle che speriamo possano accompagnarvi in queste giornate che accompagnano le ripartenze e l’arrivo dell’autunno? PS. Non preoccupatevi, stiamo creando una playlist anche per la stagione fatta di colori caldi, tisane e serie tv sul divano. Tornando a noi, a settembre e a quello che ormai nella nostra quotidianità è chiamato back to school. Noi Vintage Girls non frequentiamo più la scuola da un po’, ma il sentimento di ripartenza che viviamo a settembre, vale per tutti, studenti e non. Ecco quindi dieci canzoni che, secondo noi, sono perfette per salutare l’estate e riprendere alla grande! Come sempre, vi elencheremo dieci canzoni, cinque di cantanti italiani e cinque di cantanti stranieri. 1. Diventerai una star – Finley. Anno 2006, la canzone scritta da Claudio Cecchetto diventa un tormentone estivo. Personalmente, lasciavo le scuole medie per approdare nel mondo del liceo, e questa canzone più di tante altre riporta alla mente quel sentimento di invincibilità di chi vuole costruire il proprio futuro. Spoiler: non è poi così facile, ma è bello sognare!   https://www.youtube.com/watch?v=FyTpkk9bu2s 2. Parole in circolo, Marco Mengoni Dieci anni dopo i Finley, Mengoni – all’inizio della sua strabiliante carriera – pubblica l’album che contiene questo brano. «Credo che ognuno abbia il suo modo di star bene, In questo mondo che ci ha intossicato l’anima. E devi crederci per coltivare un sogno, su questa terra spaventosamente arida». Può non dare la carica un testo del genere? Certo che può! Soprattutto quando devi preparare Diritto Commerciale e non sai da che parte iniziare. https://www.youtube.com/watch?v=RTUykrwkqbk 3. Di domenica, Subsonica Torniamo indietro di due anni, nel 2014. I Subsonica, band italiana conosciuta per altri brani famosi come Istrice, pubblica questo brano profondamente nostalgico e malinconico, che esprime secondo me al meglio quello che è il sentimento che accompagna la fine dell’estate e – spesso – l’inizio dei cambiamenti. Sono cambiamenti, solo se spaventano, sono sentimenti». https://www.youtube.com/watch?v=FEoZJ5gPp0M 4. Niente paura, Ligabue Chi non conosce questa canzone? Anno 2007, Luciano Ligabue con questo brano riesce a entrare nel cuore di ognuno di noi, qualunque fosse la paura che ci logorava all’epoca che – certo – è diversa tra un adolescente e un adulto, ma viene vissuta con la stessa intensità. Anzi, quando sei adolescente, viene enormemente amplificata. Ma, come dice Ligabue: «Niente paura, niente paura. Niente paura, ci pensa la vita, mi han detto così. Niente paura, niente paura. Niente paura, si vede la luna perfino da qui». https://www.youtube.com/watch?v=7NGwKbr5Oz4 5. La solitudine, Laura Pausini 1993… si può essere nati prima o dopo questa data, ma il brano più famoso della Pausini fa sempre un po’ back to school con il suo «Marco se n’è andato e non ritorna più.Il treno delle 7:30 senza lui». Dove andava Laura? A scuola, ovvio. Quante delusioni d’amore sono state accompagnate da queste parole? Forse troppe! La solitudine partecipa a Sanremo 1993, vincendo nella categoria Novità e lanciando la carriera di una delle cantanti italiane più amate. https://www.youtube.com/watch?v=FpOEN93LX-E 6. Britney Spears – Baby one more time. 1998. Cosa c’entra con la scuola? Solo chi non ha mai visto il video musicale (attualmente quasi 1 miliardo di visualizzazioni) può fare una domanda del genere. Tra l’altro, il video è stato girato nella stessa scuola superiore dove era stato girato Grease, appena “qualche” anno prima, nel 1978. Una citazione che più vintage non si può! https://www.youtube.com/watch?v=C-u5WLJ9Yk4 7. Green Day – Wake me up when september ends. 2005 Sebbene il significato della canzone sia completamente diverso, perché è una dedica al padre del cantante, la frase ormai è diventata una delle più condivise ogni volta che settembre (e le responsabilità) si riavvicinano alla fine dell’estate. Svegliami quando tutto è finito, che proprio non ho voglia di pensarci. https://www.youtube.com/watch?v=NU9JoFKlaZ0 8. Bruno Mars – The lazy song.  2011 Questa canzone rispecchia proprio l’umore di ogni cambio di stagione, settembre incluso. Il ritorno a scuola, alla quotidianità e alle abitudini può essere sfiancante. “Oggi non ho proprio voglia di fare niente. Voglio solo restare a letto”: chi non l’ha mai detto, almeno una volta? Come quando da piccoli si “falsificava” il termometro pur di starsene a casa a guardare i cartoni!  https://www.youtube.com/watch?v=fLexgOxsZu0 9. Swedish House Mafia – Don’t You Worry Child. 2012. Questa canzone è, insieme, un invito a non preoccuparsi, ma anche uno sguardo nostalgico verso i bei tempi andati, quando effettivamente tutto sembrava insormontabile ma non lo era davvero. Perché della scuola ci si lamenta sempre ma poi, chiunque (o quasi) rimpiange i momenti spensierati dell’infanzia. https://www.youtube.com/watch?v=1y6smkh6c-0 10. Lady Gaga, Born this way. 2011 Una canzone che parla di accettare se stessi, proprio come si è, al di là di tutto quello che la gente può dire e pensare. E in questi tempi oscuri, in cui il bullismo e la discriminazione sono purtroppo parte delle notizie quotidiane, è un inno che ci sentiamo di dedicare a chiunque si trovi ad affrontare la vita sociale, scuola in primis. Siamo nati così, e siamo tutti bellissimi!  https://www.youtube.com/watch?v=wV1FrqwZyKw Scopri Land Magazine Oriana Turus Settembre 17, 2024 Curiosità storiche: la vanvera A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Settembre 16, 2024 La giraffa che non aveva il collo lungo: una storia di autostima per i più piccoli Il mondo dei libri per bambini è ricco di storie che insegnano valori importanti, ma poche sono così dolci e toccanti come quella de “La giraffa che non aveva il Read More admin Settembre 16, 2024 Military Romance: quando l’amore incontra l’addestramento militare…e fa esplodere tutto (cuori inclusi) Ah, il trope del Military Romance, quel genere letterario dove le emozioni scorrono più veloci di un addestramento a corpo libero e gli uomini in divisa sembrano avere sempre il Read More Cristina Ferri Settembre 15, 2024 Il pastrami orgasmico di Harry ti presento Sally Di Cristina Ferri Il pastrami

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Back to office: la playlist delle Vintage Girls

Dopo la playlist a tema Back to school, eccoci qui di nuovo con un nuovo tema: la playlist back to office. Questo tema è molto caro a noi Vintage Girls: il 6 giugno è uscito l’ultimo office romance di Arianna Ciancaleoni, Dicono di lei, che ovviamente vi consigliamo di recuperare qualora non l’aveste ancora letto. Nei prossimi mesi, poi, sarà la volta dell’altro office romance di questo duo, Capo, mi licenzio! di Nelli B.    Potevamo quindi esimerci da una playlist del genere? Ovvio che no!   Il ritorno in ufficio può essere tremendamente drammatico, soprattutto dopo le vacanze estive e – ancora di più – se abbiamo a che fare con persone che non sopportiamo. Ecco quindi le nostre dieci canzoni scelte per affrontare al meglio il rientro nei luoghi di lavoro, cinque di cantanti italiani e cinque di cantanti internazionali. In alto mare – Loredana Bertè. 1980, il brano cantato da Loredana scala le classifiche e diventa quello in assoluto più conosciuto della cantante insieme a Non sono una signora, Il mare d’inverno, E la luna bussò e Sei bellissima. Quale canzone è più adeguata di quella che riporta il verso «E ci ritroviamo in alto mare. In alto mare», di rientro dalle vacanze con tutte le email e gli arretrati da recuperare?  https://www.youtube.com/watch?v=PUmtmopLwDY 2. Storie di tutti i giorni – Riccardo Fogli. Ci spostiamo di due anni in avanti, nel 1982. Riccardo Fogli vince Sanremo di quell’anno con questo brano, che racconta la vita della gente normale, di quella che affronta la monotonia quotidiana in attesa dell’evento che possa sovvertirla. Cosa è più monotono di un ritmo di lavoro dove i giorni trascorrono sempre uguali, sempre uno uguale all’altro? «Storie di tutti i giorni, Vecchi discorsi sempre da fare, Storie ferme sulle panchine, In attesa di un lieto fine.» https://www.youtube.com/watch?v=bgLeOgspkEA 3. E ritorno da te – Laura Pausini. 2001, Laura pubblica questa canzone proprio a settembre, come se sapesse che ognuno di noi deve necessariamente tornare a qualcosa. «E ritorno da te nonostante il mio orgoglio, Io ritorno perché altra scelta non c’è.» Ora, ditemi voi, non vi sembra perfetto per un dipendente che non sopporta il proprio datore di lavoro ma non ha trovato niente di meglio dopo una sfuriata epica ed è costretto a tornare in ufficio?   https://www.youtube.com/watch?v=H686vAjvVDU 4. L’estate addosso – Jovanotti. Nel 2015 Jovanotti ci regala un singolo prettamente estivo che, se ascoltato a settembre, aiuta a calarci perfettamente nel mood malinconico da ritorno in ufficio. Il primo lunedì di rientro con in testa questa frase «L’estate addosso, un anno è già passato» non è il riassunto perfetto del termine nostalgia?   https://www.youtube.com/watch?v=VHcAusNO3L4 5. Cosa hai messo nel caffè – Malika Ayane Nel 2013 Malika presenta a Sanremo la cover di questo brano, cantato per la prima volta nel 1969 da Riccardo Del Turco. La canzone non ha di certo nulla a che fare con il mondo del lavoro, ma pensate a quel primo caffè della mattina, quello preso prima di entrare in ufficio, che tutto fa tranne che svegliarci e prepararci alla giornata di fatica. «Ma cosa hai messo nel caffè.» Beh, di certo non la voglia di lavorare!   https://www.youtube.com/watch?v=1JhibIvu4HI 6. Work work work – Rihanna. 2016 “Mi sveglio e mi comporto come se non ci fosse niente che non va. Preparati per lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare”. Un ritornello da ripetere come mantra ogni mattina, anche se non abbiamo voglia di uscire di casa o di metterci davanti al computer. https://www.youtube.com/watch?v=HL1UzIK-flA%20 7. Britney Spears – Work bitch. 2013 E se la motivazione non basta, arriva di nuovo Britney che ci ricorda che: “Vuoi una Bugatti? Vuoi una Maserati? Vuoi una Lamborghini? Sorseggiare un Martini? Allora faresti meglio a lavorare, str***!”. Ebbene sì, senza lavoro non si guadagna! E lo sa bene lei, che durante tutta la vita, fin dalla tenera età, è stata costretta a esibirsi in tutti i palchi mondiali, spesso anche contro la sua volontà, come racconta nell’autobiografia. https://www.youtube.com/watch?v=pt8VYOfr8To 8. Lenny Kravitz – Fly Away. 1998. Questa è una di quelle canzoni che, nei miei ricordi, è legata a una persona specifica. Una mia ex collega che, durante i momenti difficili della giornata lavorativa, prendeva a cantarla: “Me ne voglio andare viaaaa, voglio volare viaaaaaaaaa!”. Per la serie: “canta che ti passa”. Non passava un attimo, ma almeno un minimo ci divertivamo. https://www.youtube.com/watch?v=EvuL5jyCHOw 9. Daft Punk – Harder, Better, Faster, Stronger. 2001. I Daft Punk sono famosi (anche) per i testi estremamente stringati, ma che vanno dritti al punto. E quindi, lavoriamo di più, più velocemente, più forte. Non è forse quello che chiedono sempre di fare i capi? Ma nonostante tutto, “Work is never over”, il lavoro non finisce mai! C’è qualcosa che non torna… ma intanto il ritornello ci entra in testa. I Daft Punk si sono sciolti nel 2021, ma ormai i loro pezzi sono scolpiti nella memoria collettiva. https://www.youtube.com/watch?v=gAjR4_CbPpQ%20 10. Fifth Harmony – Work from Home. 2016 E niente. Guardatelo. Vi assicuro che allevia le sofferenze. https://www.youtube.com/watch?v=5GL9JoH4Sws Scopri Land Magazine Oriana Turus Settembre 17, 2024 Curiosità storiche: la vanvera A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Settembre 16, 2024 La giraffa che non aveva il collo lungo: una storia di autostima per i più piccoli Il mondo dei libri per bambini è ricco di storie che insegnano valori importanti, ma poche sono così dolci e toccanti come quella de “La giraffa che non aveva il Read More admin Settembre 16, 2024 Military Romance: quando l’amore incontra l’addestramento militare…e fa esplodere tutto (cuori inclusi) Ah, il trope del Military Romance, quel genere letterario dove le emozioni scorrono più veloci di un addestramento a corpo libero e gli uomini in divisa sembrano avere sempre il Read More Cristina Ferri Settembre 15, 2024 Il pastrami orgasmico di Harry ti presento Sally Di Cristina Ferri Il pastrami orgasmico di

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Vintage Girl. Chi fermerà la musica? Terza puntata

#episodio tre Correva l’anno 2023. Sembrano passati 82 anni ma, in verità, era meno di un anno fa!Inconsapevolmente, due ignare autrici si imbarcavano in un giochino serale destinato a non esaurirsi con la fine dei giochi. Le Vintage Girls sono nate proprio in occasione di Sanremo! Abbiamo iniziato a folleggiare (è proprio la parola più giusta) parlando delle nostre canzoni preferite, le storie racchiuse nei testi, i trope proprio come nei romance, i singoli dimenticati, abbiamo partecipato al FantaSanremo e sfoggiato i nostri outfit ideali per le varie serate.Ma non poteva finire tutto lì, e quindi eccoci qua, dopo un anno, con Sanremo di nuovo in arrivo, dal 6 al 10 febbraio! Quindi, l’articolo di questo mese sarà tutto dedicato alla manifestazione canora più famosa d’Italia, con dieci canzoni vintage ripescate dalla nostra memoria. Quindi, tutte canzoni italiane, partendo da Arianna e poi finendo con Nelli B.! Alex Baroni – Cambiare Nel 1997 Sanremo conosceva questo promettente giovane cantante, che vincerà con “Cambiare” nella categoria dedicata alle nuove proposte musicali, entrando immediatamente tra le voci più amate di sempre. Questa è una canzone che non si può cantare senza urlare, tanta è la passione che trapela tra le strofe. Ricordo ancora il giorno in cui Alex Baroni ebbe l’incidente che poi gli costò la vita: ero all’università e una mia compagna mi raccontò di averlo appena sentito al telegiornale. Una perdita immensa: penso sempre a quanti e quali pezzi avrebbe potuto regalarci.     https://www.youtube.com/watch?v=6nlF9BHoUKE    2. Michele Zarrillo – L’elefante e la farfalla Chi non si è mai sentito inadeguato? Nel 1996, Michele Zarrillo ha regalato a tutti noi la canzone che descrive perfettamente i nostri pensieri. Una poesia, nient’altro da dire: un testo che ci insegna tutta la sofferenza che sta dietro al pregiudizio, alle apparenze, alla vergogna. Una metafora bellissima che è entrata nei cuori di tutti, pur arrivando solo undicesima al festival (quell’anno vinsero Ron e Tosca con Vorrei incontrarti tra cent’anni).   https://www.youtube.com/watch?v=RqSvPL5XaBY  3. Ivana Spagna – Gente come noi  Ho sempre amato Ivana Spagna. I miei genitori mi raccontano che, da piccolissima, per farmi addormentare mi facevano ascoltare Easy Lady e Call me e, inspiegabilmente, riuscivo a calmarmi. Quando nel 1995 è tornata in auge, non potevo non amarla, nonostante avessi ormai 13 anni. E quindi mi sono fatta regalare i suoi cd e conoscevo a memoria tutte le sue canzoni. E ancora la amo, nonostante tutto.   https://www.youtube.com/watch?v=5sP_SRqhuY8  4. Domenico Modugno – Nel blu dipinto di blu  Ben altra epoca, altra poesia. Volare, oh, oh: chi non la conosce? In tutto il mondo, è la canzone italiana per eccellenza. Venne presentata nel 1958 a Sanremo e da lì, è stata riproposta infinite volte, in tutte le salse, ma quella originale resta sempre nei nostri cuori come simbolo di felicità e spensieratezza. Lo sapete che esiste anche un film, un “musicarello”, interpretato da Domenico Modugno stesso?    https://www.youtube.com/watch?v=t4IjJav7xbg  5. Raf – Cosa resterà degli anni Ottanta Come si fa a non amare Raf, scusate? Forse non tutti sanno che la prima mossa musicale di Raf fu fondare, a Londra, insieme a Ghigo Renzulli (poi celebre chitarrista dei Litfiba) un gruppo rock punk e lanciare come primo singolo una cover di Tintarella di Luna di Mina. Fino a poco fa non lo sapevo neppure io, sono ancora scioccata. Nel 1989 presentò invece, a Sanremo, questa canzone che divenne l’inno di un’epoca. Nel bel mezzo di tutta una serie di successi, sia in italiano che in inglese (lo sapete che Self Control è sua, non è vero?).   https://www.youtube.com/watch?v=i1jPzdY1yg0    La playlist completa delle Vintage Girls è anche su Spotify! Vai al libro È proprio in occasione di Sanremo che si è consolidata la nostra partnership, ormai lo sapete! Capirete pertanto perché siamo così legate a questa manifestazione e perché nel prossimo mese, seguendoci anche sui social, verrete inondate/i da canzoni di ogni genere che si sono susseguite sul palco del Festival. 6. Anna Oxa –  Senza pietà 1999, Anna Oxa porta a casa la vittoria del Festival con questa meravigliosa canzone. Il brano, scritto da Alberto Salerno e Claudio Guidetti, è ispirato al libro di Dino Buzzati dal titolo Il deserto dei Tartari. Con questo brano, quindi, la Oxa porta a casa la prima vittoria al Festival come solista, avendo già in precedenza vinto nel 1989 con Fausto Leali e l’indimenticabile Ti lascerò. Senza dubbio, entrambe, sono tra i successi più grandi di quest’artista che negli anni ha mutato continuamente la propria natura rimanendo però sempre fedele a sé stessa.    https://www.youtube.com/watch?v=J_ZqPn3W0X4 7. Francesco Renga – Raccontami… 2001, Francesco Renga partecipa con questo brano al Festival nella categoria “Nuove proposte”: ottiene il riconoscimento della critica, tanto da partecipare l’anno successivo di nuovo a Sanremo, questa volta nella categoria “Campioni”. Sono questi gli anni in cui si consolida il successo di Renga, attraverso canzoni a tratti struggenti ma piene di sentimento. Raccontami…, in particolare, fa riferimento alla presa di consapevolezza della fine di un amore. Quanto è difficile lasciar andare chi si ama, pur sapendo che non è più quello il percorso e la persona giusta per noi? Tanto, e Francesco ce lo spiega alla perfezione.   https://www.youtube.com/watch?v=OoZo72EFJ00 8. Little Tony – 24 mila baci 1961, questo brano partecipa alla gara e viene cantato da Little Tony e Adriano Celentano (che partecipa anche alla scrittura dello stesso), arrivando secondo in classifica. Otterrà un enorme successo in radio nei mesi successivi, chiudendo come il diciassettesimo brano più ascoltato dell’anno. Io sarei nata esattamente trentuno anni dopo, ma mia nonna era una fan accanita di quello che all’anagrafe era registrato come Antonio Ciacci e non c’era pomeriggio in cui io e mio fratello non ascoltassimo questa canzone e Cuore matto. Con il senno di poi, sono tra i ricordi più belli che possiedo.   https://www.youtube.com/watch?v=tH23Y7mMYMI 9. Alex Britti, Oggi sono io 1999, di nuovo. Britti partecipa con questo brano al Festival e vince nella sezione “Giovani”. Anche in questo caso, il brano sancisce l’inizio della carriera di

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Vintage Girl. Chi fermerà la musica? Seconda puntata

#episodio due Dicembre: It’s Christmas Time?   Quando è democraticamente appropriato iniziare ad ascoltare canzoni natalizie? È necessario schierarsi dalla parte dei festaioli e dei centri commerciali – che iniziano all’incirca verso fine ottobre a trasmettere melodie natalizie -, oppure essere un po’ più Grinch e semmai calarci nel mood proprio a ridosso delle feste? Beh, ognuno può scegliere ciò che ritiene più giusto e adeguato alle proprie emozioni, ma è indubbio pensare che ascoltare con largo anticipo le melodie tipiche delle feste permetta di calarsi meglio in quella dolce atmosfera che ci porta a credere che tutto sia possibile! E quindi, per questa speciale parte dell’anno, le Vintage Girls hanno di nuovo selezionato dieci canzoni (cinque italiane e cinque straniere) che potranno farvi compagnia nelle giornate che ci accompagnano verso il 25 dicembre e che, perché no?, potrete usare per allietare gli ospiti dei vostri cenoni della vigilia/pranzi di Natale. Come al solito, Nelli gestisce il settore italiano e Arianna la parte internazionale. Anche se in futuro non è detto che non ci siano incursioni! Allora, cosa aspettiamo? Si parte! Bianco Natale, Irene Grandi. È il 2008 e l’artista toscana pubblica l’album Canzoni per Natale, con alcune tra le più famose canzoni che fanno parte della nostra tradizione natalizia. La prima traccia è proprio quella scelta per questo articolo: Bianco Natale. Questa canzone rappresenta la traduzione del famoso brano White Christmas scritto negli anni ‘40 da Irving Berlin. Il disco di Irene, dopo un mese dall’uscita, divenne disco di platino. Non stiamo neanche qui a dirlo, eh, ma io e Arianna siamo disponibili per accompagnare finti Babbi Natale con sottofondo musicale ad hoc. Sappiatelo.   https://youtu.be/QLq5ZFevKfw?si=pbRuZviGJWi9tEiM   Tu scendi dalle stelle, Claudio Baglioni. Dopo Irene Grandi, un altro artista che decide di pubblicare un album interamente dedicato alle canzoni natalizie è proprio Claudio Baglioni. Come si può non amarlo? La voce di Baglioni, profonda ed emozionante in ogni sua nota, non può non sposarsi alla perfezione con canzoni quali quelle natalizie, piene di sentimento. L’album, intitolato Un piccolo Natale in più, viene ambientato negli anni ’50. L’ultima traccia, indovinate un po’ qual è? Proprio White Christmas! Che poi, va detto, non capirò mai perché alle elementari piuttosto che questa ci fecero cantare durante più recite sempre Adeste Fideles: avrei avuto tempi e modi diversi per odiare latino con gli anni. Chissà.   https://youtu.be/kTvxshK67uw?si=WIKKR1j5mgLQp7Mw   Gesù Crì (Let It Be), Nino D’Angelo. Non voglio sentire polemiche in proposito eh! Per chi non la conoscesse, per chi non ha ancora avuto la fortuna di ascoltare questa (trashosissima, si può dire?) rivisitazione della famosa canzone dei Beatles da parte di Nino D’Angelo, questo è il momento di correre ai ripari. È il 1989, Nino viene invitato a un programma che ha come fine quello di tributare il celeberrimo gruppo inglese. Nino forse esagera, non considera adeguatamente la parola tributo e finisce con il riscrivere totalmente la hit che tutti conosciamo. Con il senno di poi, chi siamo noi per dire che ha sbagliato? Ci ha regalato una canzone super trash con cui accompagnare le nostre cene natalizie. Il passo dal cantare all’imprecare potrebbe essere breve, per cui: orecchie aperte e contiamo fino a cinque prima di aprire la bocca, ignorando la zia che ha rovesciato la teglia di lasagna sul pavimento appena lucidato per l’occasione. Piccola nota autobiografica: sono cresciuta con una madre che, da adolescente, era innamorata persa di Ninuccio e ne proclamava la bellezza incredibile. Che dire… no, non dico, potrei inciampare su quello che vi ho detto di non fare!   https://www.youtube.com/watch?v=5daKJys96zg   O Tannenbaum, Andrea Bocelli. Torniamo ora alle canzoni natalizie più famose e interpretate dai grandi musicisti e cantanti italiani. Tra questi, non poteva mancare Andrea Bocelli, con la sua voce melodiosa e inarrivabile per chiunque altro. Bocelli pubblica nel 2009 l’album My Christmas, sia in Italia che negli Stati Uniti, con all’interno canzoni cantate in ben cinque diverse lingue, tra cui anche il latino. Nel 2010 l’album risulta essere il più venduto durante le festività natalizie. Questa canzone (L’albero di Natale in italiano) viene cantata da Bocelli in italiano, inglese e tedesco.   https://youtu.be/Xww_oaafCBA?si=ugSKbpdoHb7al4rQ   Astro del Ciel, Laura Pausini. 2016, album tra i più recenti tra quelli menzionati oggi, viene pubblicato dalla Pausini e riporta il titolo: Laura Xmas. Lo stesso album viene pubblicato anche in spagnolo: sappiamo che Laura è una cantante famosissima all’estero e soprattutto nei paesi latino-americani. Nel 2017, durante i Wind Music Award, Laura Xmas ottiene il premio relativamente alla categoria Album Multiplatino. Ammetto una cosa: questa è una delle canzoni natalizie che più mi mette malinconia. È risaputo di come io abbia delle dighe sempre aperte nei condotti lacrimali, ma mettetemi questa canzone, una luce soffusa e un film di natale oppure un presepe vivente… piango fino alla Befana!   https://youtu.be/MUbCSO_FfJs?si=DnYdV29FfDwQHrGu     Wham – Last Christmas. Non cliccare qui in fondo, se non vuoi perdere la grande sfida natalizia! Da qualche anno a questa parte, infatti, per tutto il mese di dicembre è in voga il Whamageddon. Se ascolti, anche per caso, in un negozio o per la strada qualche nota di Last Christmas hai perso e devi dichiarare via social la tua sconfitta con un post e l’hashtag #whamageddon. Vince chi riesce a resistere fino al giorno di Natale senza ascoltare la canzone. Inutile dire che non ho mai vinto, perché la televisione e le pubblicità di Natale sono trappole mortali! Chissà se George Michael sarebbe stato contento di sapere di questa gara: tempo fa ho guardato lo speciale Netflix sugli Wham! e ho scoperto che George avrebbe tanto voluto che questa canzone, pubblicata nel 1984, arrivasse prima in classifica, ma questo è successo solo nel 2021, quattro anni dopo la sua morte. In verità, è stato costretto a farsi un autogol, perché proprio nel 1984 fu invitato a registrare “Do they know it’s Christmas”, con tantissime star internazionali. Un’offerta che non poteva rifiutare, ma che gli costò il primo posto. E mi raccomando ancora, non cliccate

Vintage Girl. Chi fermerà la musica? Seconda puntata Leggi tutto »

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