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5 motivi per cui leggere i libri Harmony

Da quasi un secolo, gli harmony hanno catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo. Mentre alcuni potrebbero pensare che la lettura di storie d’amore melodrammatiche sia poco più di un passatempo frivolo, ci sono molte ragioni ironiche e divertenti per abbracciare questo genere letterario con un sorriso sarcastico. Esplorali con noi e dai una chance agli Harmony, anche se solo per una risata!     Perché la tua vita ha bisogno di più suspense (ma non troppa!): puoi sperimentare l’emozione di non sapere cosa succederà nella prossima scena di amore e passione con un Harmony.  Perché la tua vita sociale non è già abbastanza imbarazzante: sorprendi i tuoi amici postando selfie con il tuo Harmony preferito. Lettura e romanticismo: il mix perfetto per migliorare la tua reputazione! Perché la tua scrivania deve diventare un oggetto di discussione in ufficio: Metti in mostra il tuo Harmony preferito sulla tua scrivania per far sapere ai tuoi colleghi di lavoro quanto sei romantico/a. Se proprio devono parlare male di te, dà loro un motivo “innocuo” per farlo! Perché il tuo diario è troppo serio: dimentica i tuoi pensieri profondi e dai spazio alle avventure romantiche con un Harmony. Il tuo diario ti ringrazierà per la pausa di leggerezza.  Perché il tuo telefono ha bisogno di una pausa dai social media: sostituisci lo scrolling infinito con la lettura di un Harmony. Almeno avrai una storia conclusa alla fine della giornata. Che dici, ti abbiamo convinto? Se sì, leggi un Harmony! Fai clic qui SCOPRI LAND MAGAZINE admin Febbraio 24, 2024 5 motivi per cui leggere i libri Harmony Da quasi un secolo, gli harmony hanno catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo. Mentre alcuni potrebbero pensare che la lettura di storie d’amore melodrammatiche sia poco Read More admin Febbraio 24, 2024 Dove batte il cuore di Silvia Maira: La recensione di Land Magazine Quando chiudiamo un libro, spesso ci chiediamo cosa accadrà ai nostri personaggi preferiti. Ecco dove Silvia Maira brilla davvero. In Dove batte il cuore non solo ci dà un assaggio Read More Silvia Maira Febbraio 24, 2024 Endometriosi, un problema comune a molte donne Endometriosi, un problema comune a molte donne. Daniela Ruggero, con la maglietta del progetto Endopank, e la sorella Anna che le sta vicina nella campagna di sensibilizzazione. 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Il romanzo si apre con la giovane Anastasia chiusa Read More admin Febbraio 19, 2024 L’Intramontabile forza delle eroine femminili nelle distopie: ribellione, resilienza e redenzione Le distopie letterarie sono spesso descritte come mondi oscuri, governati da regimi totalitari o dilaniati da catastrofi, in cui l’umanità è oppressa, disperata o al limite della sopravvivenza. Ma dietro Read More admin Febbraio 17, 2024 “Genio assoluto il gatto”, il racconto di Oriana Turus per la Giornata Nazionale del gatto A CURA DI Genio assoluto, il gatto  C’era una volta, non molto tempo fa, un gatto super antipatico e presuntuoso.Faceva sempre il prepotente con tutti quanti ed era convinto di Read More admin Febbraio 17, 2024 Giornata nazionale del gatto, il drabble di Elisabetta Venturi Special Edition Di Elisabetta Venturi Benvenuti a Drabble Mania, la rubrica letteraria che vi condurrà attraverso mondi infiniti in soli 100 parole! Sono Elisabetta Venturi, la vostra guida in questa avventura

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L’Intramontabile forza delle eroine femminili nelle distopie: ribellione, resilienza e redenzione

Le distopie letterarie sono spesso descritte come mondi oscuri, governati da regimi totalitari o dilaniati da catastrofi, in cui l’umanità è oppressa, disperata o al limite della sopravvivenza. Ma dietro ogni ombra di disperazione, spesso emerge una luce brillante, incarnata nelle eroine femminili che si ergono contro l’oppressione, che lottano per la libertà e che incarnano la speranza per un futuro migliore. In un genere letterario storicamente dominato da protagonisti maschili, le eroine hanno guadagnato sempre più riconoscimento per il loro ruolo centrale nelle narrazioni distopiche. Simili iconiche figure incarnano una gamma di caratteristiche e qualità che vanno dalla ribellione alla resilienza, dalla compassione alla saggezza. Attraverso di loro, gli autori esplorano temi cruciali come l’uguaglianza di genere, l’autonomia individuale e la lotta per i diritti umani fondamentali.   Ribellione e rivoluzione Le eroine distopiche sono spesso catalizzatrici della ribellione e della rivoluzione contro regimi oppressivi. Esse sfidano il sistema, mettendo in discussione le norme sociali e politiche che soffocano la libertà individuale. L’immagine iconica di una giovane donna che si erge contro un governo tirannico ha ispirato generazioni di lettori, riflettendo la continua lotta per la giustizia e la dignità umana. Un esempio eclatante è quello di Katniss Everdeen, protagonista della serie “Hunger Games” di Suzanne Collins. Attraverso la sua determinazione e il suo coraggio, Katniss diventa il simbolo della ribellione contro il regime oppressivo della Capitale. Il suo atto di sfida non solo ispira gli altri tributi, ma galvanizza intere regioni a lottare per la propria libertà. Il suo cammino verso la ribellione è segnato da sacrifici personali e da una profonda consapevolezza del potere delle sue azioni.   VAI AL LIBRO Resilienza e resistenza In un mondo distopico in cui la sopravvivenza è costantemente minacciata da forze esterne e interne, le eroine femminili dimostrano una straordinaria resilienza e resistenza. Affrontano avversità inimmaginabili, superando ostacoli fisici ed emotivi con determinazione incrollabile. La loro capacità di adattarsi e di resistere alle avversità incarna la forza indomita dello spirito umano. Prendiamo il caso di Difred, la protagonista di “The Handmaid’s Tale” di Margaret Atwood. In un mondo in cui le donne sono ridotte a ruoli subalterni e privati dei propri diritti fondamentali, Difred mantiene la sua dignità e la sua resistenza interiore nonostante le circostanze disumane in cui si trova. La sua narrazione intima rivela la sua lotta costante per preservare la propria identità e la sua speranza per un futuro migliore, anche quando tutto sembra perduto.   Forza e determinazione Nel romanzo “Divergent” di Veronica Roth il personaggio di Tris incarna la forza e la determinazione delle eroine femminili nelle distopie, mostrando come anche nel mezzo di un mondo oppressivo e diviso, sia possibile trovare il coraggio di lottare per la libertà e per un futuro migliore. La sua storia ispira i lettori a credere nel potere del cambiamento e della resistenza, anche quando sembra che tutte le speranze siano perdute.   Non c’è che dire, il ruolo delle eroine femminili nelle distopie è profondo e significativo. Attraverso la loro ribellione, resilienza e redenzione, queste figure iconiche ci ispirano a lottare per un mondo più giusto e umano. La loro eredità letteraria continuerà a bruciare brillantemente nell’immaginazione dei lettori, offrendo una guida preziosa nella nostra ricerca di speranza e cambiamento. VAI AL CORSO admin Febbraio 12, 2024 Distopie: come iniziare a scriverne una Scrivere distopie: guida pratica per creare mondi oscuriLa scrittura di distopie offre agli autori l’opportunità di esplorare mondi futuri oscuri, sottolineando le sfide e le riflessioni della società contemporanea. Creare Read More admin Febbraio 12, 2024 Mitica Astrid, la videorecensione di Land Magazine A cura di Videorecensione di “Mitica Astrid: la casa infestata”, Edita Terre di Mezzo Editore Post di @landeditore Visualizza su Threads LEGGI ANCHE firstletter 22.04.23 Il primo progetto First Letter Read More

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Perché il romantasy piace tanto?

A cura di Ho cercato a lungo dentro di me e tra le altre amiche scrittrici e lettrici una risposta a questa domanda e devo dire che è stato molto difficile mettere insieme le idee.  Il motivo è da trovare nel fatto che è talvolta impossibile definire i nostri gusti e capire perché una cosa ci piaccia.  Per chi ancora non lo conoscesse, e se così fosse mi verrebbe da chiedere su quale galassia lontana lontana siete rimasti finora, il romantasy è la nuova dicitura per un genere che noi del settore conosciamo da moltissimi anni.  Il fantasy romance strizza l’occhio sia agli amanti del genere fantasy che alle lettrici e ai lettori di romance, eppure i primi tendono a criticare aspramente questo filone narrativo.  Forse perché chi legge old classic in stile Tolkien non apprezza molto una storia improntata sui sentimenti e sulle relazioni, non solo sul world building.  Il che è assurdo, considerato quanto è sentimentale e profondo e colmo d’amore e bene che vince contro il male il testo del Professore.  VAI AL LIBRO Apprezzo sempre molto l’opinione di chi è cultore dei vecchi scritti, ma si approccia con curiosità anche alla narrativa di genere più contemporanea.  Per quanto ho analizzato, credo che una delle motivazioni per cui questa categoria ha molto successo è proprio perché spazia oltre i confini della modernità, senza però perdere di vista i temi importanti che a molte autrici romance restano cari.  Per esempio, nella saga Flesh and Fire di Jennifer L. Armentrour, che sarebbe lo spin off prequel di Sangue e Cenere, si parla di salute mentale, di empowerment femminile, abuso e rinascita. Eppure è un retelling del mito di Ade e Persefone, con vampiri, draghi, licantropi, ghoul e dei.   Il romantasy ha diversi pregi, tra questi di certo il fatto che in quanto romance promette il lieto fine. Non c’è romance senza un finale felice, è la regola imprescindibile di questo genere a noi molto caro.  Non importa quante avversità dovranno affrontare i protagonisti, non importa quanto la strada sarà impervia e colma di ostacoli, loro due avranno il loro lieto fine. E noi che leggiamo dall’inizio, saremo lì per assistervi con un sospiro soddisfatto.  Il plus che è presente nel romantasy è proprio l’ambientazione, che potrebbe alienare dalle vicende e invece le esalta.  VAI AL LIBRO In Fourth Wing di Rebecca Yarros, per esempio, la protagonista, descritta come debole al punto quasi di rompersi al minimo tocco, viene costretta a iscriversi all’accademia militare d’elite che sono i Cavalieri dei draghi. Mentre scopriamo poco a poco il mondo in cui vive, ci appassioniamo alla sua storia e a quella del suo nemico giurato, che forse tanto nemico non sarà.  Il romantasy funziona perché mette radici nel motivo per cui leggiamo, ovvero il bisogno di fuggire dalla realtà, ma anche di credere che la realtà si possa salvare.  E niente è più convincente dell’amore che supera ostacoli insormontabile e talvolta persino la morte, o che cambia il corso della propria vita, anche quando scompare e ci spezza il cuore, come in C’era una volta un cuore spezzato di Stephanie Garber.  Ho citato solo alcuni dei miei libri preferiti tra quelli che sono usciti di recente, ma ammetto che potrei parlarne per ore. Il romantasy piace perché è scritto da chi ama la fantasia in ogni sua forma; da chi legge di amori impossibile che rendono possibile anche ciò che non dovrebbe esserlo; piace perché permette di sognare e tuttavia di credere che anche nella realtà l’amore riesce a sconfiggere i mostri, soprattutto quelli che sembrano più piccoli e invisibili perché quotidiani, ma che tuttavia distruggono in modo molto vero e reale tutti noi.  vai al libro Il fantasy piace perché racconta la realtà partendo dall’immaginazione più pura, il romance perché è una promessa di felicità che c’è, nonostante tutto.  Insomma, se non vi ho ancora convinto a leggere questo genere, lo farò così: provatemi che sbaglio e scrivetemelo qui nei commenti.    A presto.  Fai clic qui

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Giornata della memoria: i libri consigliati da Land Magazine [parte due]

La Giornata della Memoria, istituita per commemorare le vittime dell’Olocausto e riflettere sulle atrocità del passato, è un momento cruciale per onorare la memoria collettiva e imparare dalle tragedie storiche. Una delle forme più potenti di apprendimento e comprensione è attraverso la lettura. In questo articolo, esploreremo una selezione di libri che offrono approfondimenti, testimonianze e riflessioni sul periodo buio della storia umana, fornendo un modo significativo per commemorare la Giornata della Memoria. L’amico ritrovato Nella Germania degli anni Trenta, due ragazzi sedicenni frequentano la stessa scuola esclusiva. L’uno è figlio di un medico ebreo, l’altro è di ricca famiglia aristocratica. Tra loro nasce un’amicizia del cuore, un’intesa perfetta e magica. Un anno dopo, il loro legame è spezzato. “L’amico ritrovato” è apparso nel 1971 negli Stati Uniti ed è poi stato pubblicato in Inghilterra, Francia, Olanda, Svezia, Norvegia, Danimarca, Spagna, Germania, Israele, Portogallo. Introduzione di Arthur Koestler. Vai al libro La shoah spiegata ai ragazzi di Francesca R. Recchia Luciani Questo libro si propone di spiegare alle nuove generazioni quello che a molti giovani di oggi appare forse inspiegabile: come è stato possibile che nel cuore della civile Europa milioni di uomini, donne e bambini siano stati sterminati solo perché ebrei? Quali furono le ragioni profonde che spinsero i nazisti a pianificare uno dei più grandi genocidi della storia dell’umanità? Consapevole che chi non conosce il proprio passato è destinato a riviverlo, l’autrice cerca di rispondere a queste domande, fornendo al lettore, e in particolare agli studenti delle scuole superiori, per i quali il libro è stato pensato, tutte le informazioni e gli strumenti culturali per poter comprendere un evento così tragico, e ricostruendo con rigore e lucidità le tappe di un percorso che dallo strisciante antisemitismo di inizio Novecento conduce ai forni crematori e alle camere a gas. Età di lettura: da 11 anni. Vai al libro Il bambino con il pigiama a righe di John Boyne Leggere questo libro significa fare un viaggio. Prendere per mano, o meglio farsi prendere per mano da Bruno, un bambino di nove anni, e cominciare a camminare. Presto o tardi si arriverà davanti a un recinto. Uno di quei recinti che esistono in tutto il mondo, uno di quelli che ci si augura di non dover mai varcare. Siamo nel 1942 e il padre di Bruno è il comandante di un campo di sterminio. Non sarà dunque difficile comprendere che cosa sia questo recinto di rete metallica, oltre il quale si vede una costruzione in mattoni rossi sormontata da un altissimo camino. Ma sarà amaro e doloroso, com’è doloroso e necessario accompagnare Bruno fino a quel recinto, fino alla sua amicizia con Shmuel, un bambino polacco che sta dall’altro lato della rete, nel recinto, prigioniero. John Boyne ci consegna una storia che dimostra meglio di qualsiasi spiegazione teorica come in una guerra tutti sono vittime, e tra loro quelli a cui viene sempre negata la parola sono proprio i bambini. Età di lettura: da 12 anni. Vai al libro La stella di Andra e Tati di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro Quando anche gli ebrei italiani cominciano a essere deportati nei campi di concentramento nazisti, Andra e Tati sono solo due bambine. D’improvviso, si vedono strappare via tutto ciò che hanno; perfino la famiglia è travolta e straziata da eventi inspiegabili. Troppo piccole per capire, Andra e Tati si ritrovano sole e piene di paura. Il mondo comincia a cambiare e diventa un incubo, un’ombra minacciosa che si diffonde ovunque e a cui sembra impossibile sfuggire. Andra e Tati sono solo delle bambine, sì. Ma non smettono di sperare e di farsi coraggio a vicenda, unite e salvate dall’amore l’una per l’altra. Nell’era più buia della storia dell’umanità, la forza e la speranza sono le uniche armi per sopravvivere. Con le immagini originali del primo film d’animazione europeo sull’Olocausto, la commovente storia vera di due sorelline sopravvissute alla Shoah. Prefazione delle sorelle Andra e Tatiana Bucci. Età di lettura: da 10 anni. Vai al libro

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Giornata della memoria: i libri consigliati da Land Magazine [parte uno]

Meditate che questo è stato:  Vi comando queste parole.  Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli…] Se questo è un uomo, Primo Levi Il 27 gennaio si ricordano le vittime dell’Olocausto. Noi di Land Magazine, nel nostro piccolo, vogliamo celebrare questa giornata proponendo alcuni libri per non dimenticare: La ragazza della neve di Pam Jenoff Noa ha sedici anni ed è stata cacciata di casa quando i genitori hanno scoperto che è rimasta incinta dopo una notte passata con un soldato nazista. Rifugiatasi in una struttura per ragazze madri, viene però costretta a rinunciare al figlio appena nato. Sola e senza mezzi trova ospitalità in una piccola stazione ferroviaria, dove lavora come inserviente per guadagnarsi da vivere. Un giorno Noa scopre un carro merci dove sono stipate decine di bambini ebrei destinati a un campo di concentramento e non può fare a meno di ricordare suo figlio. È un attimo che cambierà il corso della sua vita: senza pensare alle conseguenze di quel gesto, prende uno dei neonati e fugge nella notte fredda. Dopo ore di cammino in mezzo ai boschi Noa e il piccolo, stremati, vengono accolti in un circo tedesco, ma potranno rimanere a una condizione: Noa dovrà imparare a volteggiare sul trapezio, sotto la guida, della misteriosa Astrid. In alto, sopra la folla, Noa e Astrid dovranno imparare a fidarsi l’una dell’altra, a costo della loro stessa vita. Vai al libro La libraia di Auschwitz. La vera storia di Dita Kraus, la giovanissima bibliotecaria di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione A soli tredici anni Dita viene deportata ad Auschwitz insieme alla madre e rinchiusa nel settore denominato Campo per famiglie (tenuto in piedi dalle SS per dimostrare al resto del mondo che quello non fosse un campo di sterminio): quello che conteneva il Blocco 31, supervisionato dal famigerato “Angelo della morte”, il dottor Mengele. Qui Dita accetta di prendersi cura di alcuni libri contrabbandati dai prigionieri. Si tratta di un incarico pericoloso, perché gli aguzzini delle SS non esiterebbero a punirla duramente, una volta scoperta. Dita descrive con parole di una straordinaria forza e senza mezzi termini le condizioni dei campi di concentramento, i soprusi, la paura e le prevaricazioni a cui erano sottoposti tutti i giorni gli internati. Racconta di come decise di diventare la custode di pochi preziosissimi libri: uno straordinario simbolo di speranza, nel momento più buio dell’umanità. Bellissime e commoventi, infine, le pagine sulla liberazione dei campi e del suo incontro casuale con Otto B Kraus, divenuto suo marito dopo la guerra. Parte della storia di Dita è stata raccontata in forma romanzata nel bestseller internazionale “La biblioteca più piccola del mondo”, di Antonio Iturbe, ma finalmente possiamo conoscerla per intero, dalla sua vera voce. La vera storia di Dita Kraus, la giovanissima bibliotecaria di Auschwitz, diventata un simbolo della ribellione, finalmente raccontata da lei stessa. Vai al libro Il pane perduto di Edith Bruck Per non dimenticare e per non far dimenticare, Edith Bruck, a sessant’anni dal suo primo libro, sorvola sulle ali della memoria eterna i propri passi, scalza e felice con poco come durante l’infanzia, con zoccoli di legno per le quattro stagioni, sul suolo della Polonia di Auschwitz e nella Germania seminata di campi di concentramento. Miracolosamente sopravvissuta con il sostegno della sorella più grande Judit, ricomincia l’odissea. Il tentativo di vivere, ma dove, come, con chi? Dietro di sé vite bruciate, comprese quelle dei genitori, davanti a sé macerie reali ed emotive. Il mondo le appare estraneo, l’accoglienza e l’ascolto pari a zero, e decide di fuggire verso un altrove. Che fare con la propria salvezza? Bruck racconta la sensazione di estraneità rispetto ai suoi stessi familiari che non hanno fatto esperienza del lager, il tentativo di insediarsi in Israele e lì di inventarsi una vita tutta nuova, le fughe, le tournée in giro per l’Europa al seguito di un corpo di ballo composto di esuli, l’approdo in Italia e la direzione di un centro estetico frequentato dalla “Roma bene” degli anni Cinquanta, infine l’incontro fondamentale con il compagno di una vita, il poeta e regista Nelo Risi, un sodalizio artistico e sentimentale che durerà oltre sessant’anni. Fino a giungere all’oggi, a una serie di riflessioni preziosissime sui pericoli dell’attuale ondata xenofoba, e a una spiazzante lettera finale a Dio, in cui Bruck mostra senza reticenze i suoi dubbi, le sue speranze e il suo desiderio ancora intatto di tramandare alle generazioni future un capitolo di storia del Novecento da raccontare ancora e ancora. Vai al libro Schindler’s List di Thomas Keneally Una storia di resilienza e coraggio, un classico moderno da cui è stato tratto il film-capolavoro di Steven Spielberg. La straordinaria vicenda di Oskar Schindler, il giovane industriale tedesco che salvò la vita di migliaia di ebrei durante la persecuzione nazista. Amante del lusso e delle belle donne, considerato da molti un collaborazionista, Schindler riuscì a sottrarre uomini, donne e bambini allo sterminio, impiegandoli nella sua fabbrica come personale necessario allo sforzo bellico. Un’operazione rischiosa, con la quale mise in pericolo la propria vita. Commovente e indimenticabile, una pietra miliare della narrativa sull’Olocausto. Vai al libro Diario di Anna Frank “Anne è sempre allegra. Ama fare scherzi. A volte ti piomba di sorpresa alle spalle e ti fa prendere uno spavento posandoti di colpo le mani sulle spalle, scuotendoti forte e gridando: Buuuu! E poi tutto a un tratto è capace di mettersi a raccontare le solite esagerazioni sui suoi numerosi amori…” Questa è la descrizione di una ragazza ebrea, Anne Frank, che a soli tredici anni è costretta a vivere l’incubo dello sterminio degli ebrei perpetrato dal nazismo e che, per salvarsi, si rinchiude con la sua famiglia e altri conoscenti in un rifugio segreto. Una ragazza come tante, con i propri sogni e i propri problemi, che suo malgrado vive in un tempo e in un luogo dove il futuro ha i giorni contati. In questa versione originale, appare il Diario per quello

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