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NORVEGIA: 5 motivi per Cui Dovresti Assolutamente (Forse) Visitare il Paese dei Troll

Ah, la Norvegia! Terra di fiordi mozzafiato, aurore boreali da cartolina, e… sì, troll. Ma non temere, i troll norvegesi sono molto più accoglienti dei loro cugini sotto i ponti di Internet. Se stai cercando motivi validi (o almeno semi-validi) per visitare questa meravigliosa striscia di terra che sembra essere stata creata in uno dei giorni particolarmente ispirati di Madre Natura, eccoti servito. Ma attenzione: preparati a un viaggio ricco non solo di paesaggi, ma anche di ironia pungente e costi che farebbero arrossire il tuo conto in banca. Senza ulteriori indugi, ecco cinque motivi imperdibili per visitare la Norvegia. 1. I fiordi: dove l’acqua incontra le montagne e il tuo portafoglio incontra il vuoto I fiordi norvegesi sono così spettacolari che persino le foto più belle su Instagram non rendono giustizia. Stiamo parlando di acque blu cristalline incastonate tra montagne maestose che sembrano uscite direttamente da un film fantasy. E mentre sei lì, a bocca aperta, ricordati di tenere stretto il portafoglio, perché ogni esperienza in Norvegia ha il magico potere di svuotarlo in un battito di ciglia. Ma chi ha bisogno di soldi quando si ha l’opportunità di vedere un paesaggio che ti fa dimenticare di controllare le notifiche del telefono per almeno cinque minuti? 2. L’aurora boreale: perché chi ha bisogno di dormire? Se mai hai pensato che svegliarti nel cuore della notte per guardare luci danzanti nel cielo fosse una perdita di tempo, evidentemente non hai mai assistito all’aurora boreale in Norvegia. Prepara il tuo caffè, indossa venti strati di abbigliamento termico e unisciti alla festa celeste che madre natura organizza occasionalmente. E se ti chiedi se vale la pena di sacrificare il sonno… La risposta è sì, almeno fino a quando non ti renderai conto che le tue dita congelate stanno iniziando a somigliare a moderni artefatti ghiacciati. 3. La cucina norvegese: un’avventura culinaria che non dimenticherai (anche se vorresti) La cucina norvegese è… interessante. Tra piatti a base di pesce che odorano come se avessero deciso di intraprendere una vita propria e alcolici talmente forti da poter quasi sciogliere il cucchiaio, sicuramente troverai qualcosa che ti sorprenderà. E no, “sorprendere” non è sempre sinonimo di “piacere”, ma hey, almeno avrai storie epiche da raccontare ai tuoi amici a casa, presumendo che il tuo palato ti parli ancora dopo l’esperienza. 4. Trekking: per coloro che pensavano che camminare fosse solo un’attività da supermercato La Norvegia è il paradiso degli amanti dell’outdoor. Con migliaia di chilometri di sentieri che attraversano panorami da cartolina, potresti iniziare a chiederti perché qualcuno si preoccupi di camminare altrove. E mentre sei lì, in cima a una montagna, a chiederti se valga la pena tornare giù, ricorda: la vista è fantastica, ma il gelato che ti aspetta a valle lo è ancora di più. 5. La Cultura vichinga: chi non vuole sentirsi un guerriero almeno una volta nella vita? Ultimo motivo, ma non per importanza, la Norvegia è la terra dei vichinghi. Se mai hai desiderato indossare un elmo con le corna (che, per inciso, i vichinghi non hanno mai realmente indossato)      Scopri Land magazine admin Marzo 24, 2024 The rocky horror show: time warp again A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e Read More admin Marzo 24, 2024 Esercizio di scrittura creativa gratis: Cronache urbane Domenica, è tempo di scrittura creativa! “Cronache urbane: passato, presente, futuro” è un esercizio di scrittura creativa pensato per esplorare l’evoluzione delle città in modi che solo la fantasia può Read More Cristina Ferri Marzo 23, 2024 Stephen King: il dolce preferito di Annie Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Stephen King: il dolce preferito di Annie“Lei rise sommessamente. 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Sulla scia di Jane Austen – I luoghi più famosi da visitare

Da dove cominciare il nostro tour se non dalla casa padronale?
Stiamo parlando della casa di Jane Austen a Chawton, nell’Hampshire. Chi non desidererebbe curiosare all’interno delle mura dove sono nate le maggiori opere della scrittrice?
Sembra che proprio in quella dimora di campagna l’autrice abbia dato vita a: Ragione e Sentimento, Orgoglio e Pregiudizio e L’abbazia di Northanger. È possibile visitare gli interni e i giardini e, chi lo sa, magari potrebbe aiutare uno scrittore emergente a trovare l’ispirazione per completare la propria opera…

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Alla scoperta di York, Inghilterra. E se il viaggio di Harry Potter iniziasse altrove?

A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e altri invece più nostalgici. Ci seguirai? Per gli amanti di Harry Potter che si recano a Londra, una delle tappe fondamentali e, per questo, più frequentate è sicuramente la stazione di King’s Cross con il famoso binario 9 ¾, attraverso il cui muro il futuro mago si ritrova catapultato ad Hogwarts. Quello di cui, però, forse non tutti sono a conoscenza è che alcune scene del primo film non sono state girate a Londra bensì a York, città di più di duecentodiecimila abitanti situata nella regione dello Yorkshire.  I luoghi segreti (di cui non sempre si parla) dietro al cortometraggio Non solo Londra, dunque, all’inizio dell’avventura di Harry. Come già anticipato poche righe fa, ci sono alcune scene che non sono state girate nella capitale.  Il ponte della stazione di York   Nel film non si coglie la differenza, ma nella scena in cui Harry e Hagrid attraversano il ponte per raggiungere il binario 9 ¾, quello stesso ponte parrebbe essere proprio il ponte della stazione ferroviaria di York, “travestito” per assomigliare a quello di King’s Cross. VAI AL LIBRO Goathland (stazione di Hogsmeade)   Forse non tutti sanno che lo stesso architetto che progettò la Railway station di York fu anche responsabile della stazione di Goathland, piccolo villaggio distante poco più di un’ora di macchina da York, utilizzata come location per Hogsmeade, che accoglie l’Hogwarts Express nei primi due film. La stessa è stata utilizzata anche per altre produzioni cinematografiche e video musicali.   Le Shambles Benché non ci sia mai stata la conferma ufficiale da parte di J.K. Rowling, in molti pensano che l’ispirazione per Diagon Alley provenga da The Shambles, via del centro storico di York, un tempo luogo del mercato dei macellai (da qui il termine Shambles derivato da fleshammels, che significa appunto “strada dei macellai”).  In realtà, anche se la somiglianza tra le due strade è incredibile, quelle scene particolari di Diagon Alley sono state girate ai Leavesden Studios di Watford. Nonostante la smentita però, The Shambles attira ogni anno molti fan di Harry Potter grazie anche e soprattutto alla presenza di negozi interamente dedicati ai prodotti dei film. Gazza, l’odioso guardiano della scuola di magia: sapevi che l’attore era di York?  York, dunque, sembra essere particolarmente legata alla saga di Harry Potter e uno dei motivi, oltre ai luoghi citati in precedenza, sembra essere la provenienza di David Bradley, attore inglese che nella saga interpreta il ruolo del cattivo guardiano della scuola di Hogwarts.  Del resto, cosa rende più orgogliosa una città di un personaggio divenuto famoso che porta in alto il nome del luogo in cui è nato e vissuto? Di Oriana Turus vai al libro LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More Cinema Alla scoperta di York, Inghilterra. E se il viaggio di Harry Potter iniziasse altrove? 22.01.24 libri Giornata della memoria: i libri consigliati da Land Magazine [parte uno] 22.01.24 libri “Un’estate al mare” di Martina Pirone: la recensione di Land Magazine 22.01.24 Cinema La reunion del cast di Grey’s anatomy agli EMMY AWARDS 21.01.24 Uncategorized Il simbolismo della farfalla in letteratura: un viaggio tra trasformazioni e metafore 21.01.24 firstletter L’istinto materno esiste? 21.01.24 recensioni “Mitica Astrid – La casa infestata” di Fabrice Parme. La recensione di Land Magazine 20.01.24 società Alessandro Barbero va in pensione 20.01.24

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Esplorando il quartiere Temple Bar di Dublino

Dublino, la vivace capitale dell’Irlanda, è nota per la sua storia ricca, la gente calorosa e l’atmosfera accogliente. Al centro di questa città pulsante si trova il celebre quartiere di Temple Bar, un luogo intriso di cultura, arte e intrattenimento che cattura l’essenza della vita dublinese. Storia e atmosfera unica Il Temple Bar è situato nel centro di Dublino, sulla riva sud del fiume Liffey. Le sue strade lastricate e le facciate colorate creano un’atmosfera unica, accogliendo visitatori provenienti da tutto il mondo. Maestosi edifici georgiani si fondono con murales vivaci, creando un quadro affascinante che riflette la storia e la modernità di Dublino. Il cuore della vita notturna Il Temple Bar è universalmente riconosciuto come il cuore pulsante della vita notturna di Dublino. I suoi pub tradizionali offrono una varietà di birre locali e intrattenimento dal vivo, con la musica folk che risuona attraverso le strade acciottolate. Il celebre Temple Bar Pub, con la sua facciata rossa distintiva, è un must per coloro che cercano un’esperienza autentica irlandese. Arte e cultura in ogni angolo Il quartiere non è solo sinonimo di divertimento notturno, ma anche di arte e cultura. Gallerie d’arte indipendenti e studi creativi si trovano disseminati per il quartiere, offrendo un’ampia gamma di espressioni artistiche, dalle opere contemporanee alle tradizioni più radicate. Dedicato a te che ami l’Irlanda VAI AL LIBRO Mercati e tesori nascosti I visitatori possono immergersi nella cultura locale esplorando il mercato di Temple Bar, dove bancarelle colorate offrono prodotti locali, artigianato e souvenir unici. Librerie indipendenti, negozi di musica e boutique vintage aggiungono ulteriore fascino a questo quartiere ricco di scoperte. Eventi e festival Il Temple Bar è anche famoso per ospitare numerosi eventi culturali e festival che animano le strade con attività, dalla danza al teatro, creando un ambiente dinamico e coinvolgente per residenti e turisti. Insomma, il Temple Bar di Dublino è molto più di un quartiere di divertimenti notturni; è un ritratto vivente della ricca storia e della vivacità culturale di Dublino. Con le sue strade che raccontano storie antiche e moderne, si tratta di una tappa imprescindibile per chiunque desideri immergersi nell’anima di questa affascinante città irlandese!

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Una passeggiata alla scoperta di Torino (con foto)

Antica,  maestosa ed elegante, Torino è un luogo che molti di noi conoscono solo come la città della Fiat, ma che in realtà per secoli è stata il fulcro del Risorgimento, ma anche la residenza principale di Casa Savoia, una dinastia tra le più antiche d’Europa nonché la prima monarchia dell’Italia unita. Ancora oggi è possibile respirare e vivere la sua storia grazie alla presenza di edifici come palazzi, musei e chiese che ne raccontano il suo glorioso passato. Una passeggiata per Torino tra presente e passato Consigli utili Indossate scarpe comode (Torino è la quarta città più grande d’Italia dopo Milano, Roma, Napoli) Se siete allergici, portate sempre con voi antistaminici (Torino è la città con più verde d’Italia, e nelle top ten d’Europa) Se avete pochi soldi, valutate di pranzare con un tramezzino (è stato inventato proprio qui!) E ora cominciamo con la nostra passeggiata Palazzo Reale e Piazza Castello Per iniziare questa passeggiata nel tempo, alla scoperta di piccoli segreti, basterà mettersi davanti alla spettacolare entrata di Palazzo Reale, che dà direttamente su Piazza Castello. La magnificenza del Palazzo toglie il fiato ma, prima di varcare ufficialmente il suo ingresso, soffermatevi a guardare le due statue a cavallo che si ergono proprio all’entrata. Clicca sulle immagini per ingrandire Pausa al Bicerin, il locale frequentato dalla nobiltà e dai Savoia E’ poi il caso di spingersi fino al Bicerin, aperto dal 1763, che ancora oggi è un frequentatissimo bar della città. Si trova a circa 10 minuti a piedi da Piazza Castello, verso Porta nuova, ed è lì che si può gustare la tipica bevanda torinese composta da cioccolato fondente, caffè e fior di latte. Il suo nome deriva dal “piccolo bicchiere” in cui veniva servita la bevanda, “bicerin”, appunto. Senza contare che in questo posto respirerete la stessa aria di Camillo Benso Conte di Cavour che ogni domenica, mentre aspettava la famiglia Reale uscire dalla Chiesa, prediligeva sedersi al tavolino sotto l’orologio dal quale poteva controllare l’ingresso al Santuario, assaporando la squisita bevanda. Continuiamo la camminata e dirigiamoci verso la Cripta della Consolata Proseguendo per le vie del cuore di Torino, dalle quali si può raggiunge un altro luogo storico ricco di curiosità e avvolto nella leggenda: Piazza della Consolata. Qui potrete visitare una delle chiese più antiche della città: il Santuario della Consolata (conosciuto anche come Santa Maria della Consolazione). Costruita in epoca paleocristiana in onore di Sant’Andrea, i numerosi lavori e interventi avvenuti nel corso dei secoli hanno portato la piccola chiesa in stile romanico a diventare, nel tempo, uno dei migliori esempi dello stile barocco piemontese. Ma è nella Cripta il posto in cui si annida la leggenda che avvolge la storia di questa Chiesa. Siamo quindi a svelarvi un altro piccolo segreto di questa città… Si narra infatti che, intorno al 1104, a un uomo cieco di Briançon apparve in sogno la Vergine che rivelò lui l’ubicazione di un’immagine sacra da trovare. Giunto in pellegrinaggio, riuscì a recuperare l’icona della Vergine proprio lì dove gli era stato indicato, cioè nei sotterranei dell’antica chiesa di Sant’Andrea. Una premonizione? Può essere… ma il vero miracolo fu che l’uomo, dopo aver recuperato quanto indicato nel sogno, recuperò la vista. Non ci sono prove ufficiali che confermino tale miracolo, ma una lapide all’interno della chiesa stessa sembra conferirle veridicità, riportando il testo di una pergamena ufficiale del 1100 che ne confermerebbe l’accadimento. Se credete che i miracoli esistono, allora fateci un giro. Non pensate sia la perfetta conclusione di questa passeggiata tra presente e passato, in una Torino storica avvolta da miti, aneddoti, leggende e curiosità? Se desiderate fare un tour culturale di Torino ancora più ricco e completo, vi consigliamo di leggere Follow the stars – il principe che mi amava, un libro che oltre a raccontare una meravigliosa storia d’amore tra un principe e una ragazza del popolo vi porta a passeggio tra le vie della capitale sabauda, facendovi scoprire decine di luoghi ricchi di mistero e tradizioni.

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