IL PRESEPE

Si avvicina il Natale e anche la fine del 2025.

Il 2026 sarà un anno speciale per la Chiesa cattolica, poiché si celebreranno gli 800 anni dalla morte di San Francesco d’Assisi, uno dei santi più amati e venerati della storia, avvenuta il 3 ottobre 1226 nella Porziuncola, una chiesetta all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli.

Ma lo sapete che San Francesco è anche il creatore del primo presepe? Il suo era un presepe vivente e venne realizzato a Greccio nel 1223.

San Francesco, desideroso di rendere più tangibile la storia della nascita di Gesù, organizzò una rappresentazione della Natività con personaggi viventi, animali e una mangiatoia. Questo era un modo innovativo per raccontare la storia della nascita di Gesù e coinvolgere la comunità.

( presepe di Elisabetta)

Ma cosa simboleggia il presepe? Il presepe rappresenta la nascita di Gesù: la Natività riporta all’umiltà e alla devozione. C’è tradizionalmente la capanna, con Giuseppe e Maria, il bue e l’asinello, una culla vuota. Il bambinello viene aggiunto nella notte della vigilia o la mattina di Natale. Fuori dalla capanna o grotta, i pastori sono in adorazione. Da lontano si vedono arrivare i Re Magi.

( presepe di Adriana)

Per i credenti si tratta un momento di riflessione e spiritualità che ricorda l’importanza del Natale e il significato profondo di questa festività.

Ma come si è evoluto il presepe? A partire da quello vivente di San Francesco, il presepe è oggi disponibile in tantissimi materiali e forme.

( presepe di Silvia)

Famosissima la tradizione del presepe napoletano, che ogni anno presenta un nuovo personaggio, spesso scelto dall’attualità. Il presepe napoletano ha origini medievali e si è evoluto nel corso dei secoli. È una rappresentazione della Natività ambientata nella Napoli del Settecento, con personaggi e scene di vita quotidiana ed è famoso per i suoi personaggi colorati e vivaci, come:

  • Benino: il pastorello addormentato, simbolo dell’umanità inconsapevole.
  • Ciccibacco: il venditore di vino, rappresentazione del dio pagano Bacchus, che simboleggia la gioia e la festa.
  • La Zingara: la donna che ha predetto la venuta del Salvatore, simbolo della profezia e della fede.
  • Il Pescatore: rappresenta la vita e la pesca delle anime.
  • La Lavandaia: simbolo della purezza e della nascita di Gesù.
  • Zi’ Vicienzo e Zi’ Pascal: due personaggi che rappresentano il carnevale e la morte, simboleggiando la dualità della vita.

Questi personaggi speciali rendono il presepe napoletano unico e affascinante!

( presepe di Annamaria )

Ma ci sono altri personaggi strani dei presepi nel mondo!

Nel presepe provenzale ad esempio ci sono il santon, un uomo con un cappello a punta, e la pastora, una donna con un abito tradizionale.

Nel presepe tedesco ci sono il Christkind, un angelo che porta regali ai bambini, e il Knecht Ruprecht, un uomo con un bastone e un sacco di regali.

( presepe di Eufemia)

Altri personaggi strani nel presepe? Secondo me il più strano è il Caganer, un personaggio che defeca, simbolo di fortuna e fertilità, tipico della Catalogna.

In Spagna, ci sono anche statuine che rappresentano personaggi locali, come Olentzero: un Babbo Natale basco, che rappresenta il solstizio d’inverno e El Tió: un tronco di legno che porta regali ai bambini in Catalogna.

E voi? Avete fatto il presepe? Conoscete altri personaggi strani?

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