Parlare di disabilità con i bambini

Ricorre oggi la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.

Cioè? È una giornata che si celebra ogni anno il 3 dicembre. Questa giornata è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1981 per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide affrontate dalle persone con disabilità e promuoverne dignità, diritti e benessere.

L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza e promuovere l’inclusione delle persone con disabilità in tutti gli aspetti della vita, eliminando le barriere e garantendo pari opportunità.

In Italia, il Ministero dell’Istruzione invita le scuole a partecipare con attività di sensibilizzazione e iniziative per promuovere la cultura dell’inclusione e del rispetto (è arrivata la circolare nelle vostre scuole? Quali iniziative sono state messe in atto?).

Dobbiamo però ricordare che esistono tanti tipi di disabilità. Ecco alcune delle principali categorie:

Disabilità Sensoriali

  • Disabilità visiva (cecità o ipovisione)
  • Disabilità uditiva (sordità o ipoacusia)
  • Disabilità del tatto, del gusto e dell’olfatto

Disabilità Fisiche

  • Disabilità motorie (paralisi, amputazioni, distrofia muscolare)
  • Disabilità della mobilità (difficoltà a camminare o muoversi)
  • Disabilità della coordinazione e dell’equilibrio

Disabilità Psichiche

  • Disturbi della salute mentale (depressione, ansia, schizofrenia)
  • Disturbi dell’umore (bipolare, disturbo depressivo maggiore)
  • Disturbi della personalità

Disabilità Intellettive

  • Sindrome di Down
  • Disturbi dello spettro autistico
  • Ritardo mentale

Disabilità Invisibili

  • Dolore cronico
  • Sindrome da fatica cronica
  • Disturbi dell’apprendimento (dislessia, disabilità matematica, ecc.)

Quindi esistono anche disabilità che non si vedono? Esatto.

Ed è importante ricordare che ogni persona con disabilità è unica e può avere esigenze e capacità diverse.

Allora come possiamo parlarne con i bambini, se ogni disabilità è diversa e ogni persona con disabilità è diversa?

Possiamo ad esempio leggere una storia! Sì, lo so che può sembrare una strana proposta. Ma provate a fidarvi.

Prendiamo ad esempio l’albo “Pio Piumotti vuole andare in vacanza”: un uccellino con una sola ala e un grande sogno, volare dall’altra parte dell’oceano per andare in vacanza. Partendo da questa storia, di cosa possiamo parlare? Di disabilità fisiche.

Prendiamo “I Signori Giraffa aspettano un cucciolo”, che racconta la storia di una piccola giraffa speciale, nata con il collo corto. Partendo dalla storia di Fortunata, di cosa parleremo? Di disabilità / diversità fisiche.

Prendiamo “Macchia ha un’amica davvero speciale”, che parla di vitiligine e di amicizia. Partendo dalla storia di Tina, amica vera di Macchia, parleremo di comprendere e accettare le differenze, promuovendo l’inclusione.

Possiamo utilizzare anche l’albo “Ogni giorno sarà come la prima volta”, che parla di un nonno, una nipote e l’Alzheimer, per parlare delle malattie degenerative, delle disabilità invisibili come l’epilessia, ecc.

Albi come questi (ma anche molti altri) celebrano le differenze e mostrano che ogni persona ha qualcosa di unico e prezioso da offrire. Ogni giorno. Non solo oggi perché ne celebriamo la Giornata

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