Dopo la playlist a tema Back to school, eccoci qui di nuovo con un nuovo tema: la playlist back to office. Questo tema è molto caro a noi Vintage Girls: il 6 giugno è uscito l’ultimo office romance di Arianna Ciancaleoni, Dicono di lei, che ovviamente vi consigliamo di recuperare qualora non l’aveste ancora letto. Nei prossimi mesi, poi, sarà la volta dell’altro office romance di questo duo, Capo, mi licenzio! di Nelli B.
Potevamo quindi esimerci da una playlist del genere? Ovvio che no!
Il ritorno in ufficio può essere tremendamente drammatico, soprattutto dopo le vacanze estive e – ancora di più – se abbiamo a che fare con persone che non sopportiamo. Ecco quindi le nostre dieci canzoni scelte per affrontare al meglio il rientro nei luoghi di lavoro, cinque di cantanti italiani e cinque di cantanti internazionali.

- In alto mare – Loredana Bertè. 1980, il brano cantato da Loredana scala le classifiche e diventa quello in assoluto più conosciuto della cantante insieme a Non sono una signora, Il mare d’inverno, E la luna bussò e Sei bellissima. Quale canzone è più adeguata di quella che riporta il verso «E ci ritroviamo in alto mare. In alto mare», di rientro dalle vacanze con tutte le email e gli arretrati da recuperare?
2. Storie di tutti i giorni – Riccardo Fogli.
- Ci spostiamo di due anni in avanti, nel 1982. Riccardo Fogli vince Sanremo di quell’anno con questo brano, che racconta la vita della gente normale, di quella che affronta la monotonia quotidiana in attesa dell’evento che possa sovvertirla. Cosa è più monotono di un ritmo di lavoro dove i giorni trascorrono sempre uguali, sempre uno uguale all’altro? «Storie di tutti i giorni, Vecchi discorsi sempre da fare, Storie ferme sulle panchine, In attesa di un lieto fine.»
3. E ritorno da te – Laura Pausini.
- 2001, Laura pubblica questa canzone proprio a settembre, come se sapesse che ognuno di noi deve necessariamente tornare a qualcosa. «E ritorno da te nonostante il mio orgoglio, Io ritorno perché altra scelta non c’è.» Ora, ditemi voi, non vi sembra perfetto per un dipendente che non sopporta il proprio datore di lavoro ma non ha trovato niente di meglio dopo una sfuriata epica ed è costretto a tornare in ufficio?
4. L’estate addosso – Jovanotti.
- Nel 2015 Jovanotti ci regala un singolo prettamente estivo che, se ascoltato a settembre, aiuta a calarci perfettamente nel mood malinconico da ritorno in ufficio. Il primo lunedì di rientro con in testa questa frase «L’estate addosso, un anno è già passato» non è il riassunto perfetto del termine nostalgia?
5. Cosa hai messo nel caffè – Malika Ayane
- Nel 2013 Malika presenta a Sanremo la cover di questo brano, cantato per la prima volta nel 1969 da Riccardo Del Turco. La canzone non ha di certo nulla a che fare con il mondo del lavoro, ma pensate a quel primo caffè della mattina, quello preso prima di entrare in ufficio, che tutto fa tranne che svegliarci e prepararci alla giornata di fatica. «Ma cosa hai messo nel caffè.» Beh, di certo non la voglia di lavorare!

6. Work work work – Rihanna. 2016
“Mi sveglio e mi comporto come se non ci fosse niente che non va. Preparati per lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare, lavorare”. Un ritornello da ripetere come mantra ogni mattina, anche se non abbiamo voglia di uscire di casa o di metterci davanti al computer.
7. Britney Spears – Work bitch. 2013
E se la motivazione non basta, arriva di nuovo Britney che ci ricorda che: “Vuoi una Bugatti? Vuoi una Maserati? Vuoi una Lamborghini? Sorseggiare un Martini? Allora faresti meglio a lavorare, str***!”. Ebbene sì, senza lavoro non si guadagna! E lo sa bene lei, che durante tutta la vita, fin dalla tenera età, è stata costretta a esibirsi in tutti i palchi mondiali, spesso anche contro la sua volontà, come racconta nell’autobiografia.
8. Lenny Kravitz – Fly Away. 1998.
Questa è una di quelle canzoni che, nei miei ricordi, è legata a una persona specifica. Una mia ex collega che, durante i momenti difficili della giornata lavorativa, prendeva a cantarla: “Me ne voglio andare viaaaa, voglio volare viaaaaaaaaa!”. Per la serie: “canta che ti passa”. Non passava un attimo, ma almeno un minimo ci divertivamo.
9. Daft Punk – Harder, Better, Faster, Stronger. 2001.
I Daft Punk sono famosi (anche) per i testi estremamente stringati, ma che vanno dritti al punto. E quindi, lavoriamo di più, più velocemente, più forte. Non è forse quello che chiedono sempre di fare i capi? Ma nonostante tutto, “Work is never over”, il lavoro non finisce mai! C’è qualcosa che non torna… ma intanto il ritornello ci entra in testa. I Daft Punk si sono sciolti nel 2021, ma ormai i loro pezzi sono scolpiti nella memoria collettiva.
10. Fifth Harmony – Work from Home. 2016
E niente. Guardatelo. Vi assicuro che allevia le sofferenze.
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