





“Il baule del capitano” è una storia d’amore.
Il capitano Spellhorst non va più per mare. Passa le sue giornate in due modi: se sono buone, passeggia; in caso contrario rimane a letto a fissare il soffitto. In uno di quei giorni buoni, camminando camminando arriva davanti ad un negozio di giocattoli e rimane folgorato da un burattino in particolare. Ma non può comprare solo quello, deve comprare tutto il set della storia. È così che cinque burattini entrano nella sua vita (e nel suo baule) e accompagnano il lettore alla scoperta della storia.
Una storia divisa in atti, come a teatro. Kate DiCamillo ci racconta, con l’aiuto delle suggestive illustrazioni in bianco e nero di Julie Morstad, l’animo del capitano. Grazie alla traduzione di Giacomo Rabbi, il libro è uscito da poco per Giunti.
Ricordandoci come fondamentalmente ognuno interpreti un personaggio, DiCamillo ci porta, con una scrittura dolce e poetica, in un viaggio – non viaggio.
L’acquisto dei burattini da parte del capitano è l’inizio ma anche il punto di svolta della storia.
Il libro è stampato con caratteri grandi, che sulle pagine hanno ampio respiro. La storia è semplice eppure contiene moltissime sfumature e momenti di vera poesia, per questo la ritengo adatta dagli 8 anni in su.
In ognuno dei burattini possiamo trovare caratteristiche specifiche, come la dolcezza o la superbia. Il libro per questo diventa utilizzabile anche con pre adolescenti e adolescenti, che possono identificarsi / schierarsi con il burattino che più somiglia a loro.
Assolutamente consigliato anche come regalo.

