La strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto 1980, rappresenta uno dei momenti più tragici e dolorosi della storia italiana recente. Alle ore 10:25, una bomba esplose nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione ferroviaria di Bologna, causando la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Questo evento ha segnato profondamente la coscienza collettiva del paese, al punto da diventare un simbolo della violenza terroristica degli anni di piombo.
Quali furono le cause della strage?
Negli anni ’70 e ’80, l’Italia fu teatro di numerosi atti di terrorismo, sia di matrice politica che criminale. La strage di Bologna si inserisce in questo contesto turbolento, caratterizzato da attentati e grandi tensioni sociali. In questo clima di instabilità, i NAR, un gruppo di estrema destra, si posero come un movimento rivoluzionario neofascista, che aveva l’obiettivo di destabilizzare lo Stato democratico e favorire l’instaurazione di un regime autoritario.
L’attentato fu subito attribuito a un atto terroristico, e le indagini portarono a identificare come responsabili proprio alcuni membri dei Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR).
Perché l’attentato? La strategia della tensione
Una delle principali strategie adottate dai gruppi terroristici di estrema destra, inclusi i NAR, era la cosiddetta “strategia della tensione”. Questa strategia mirava a creare un clima di paura e insicurezza tra la popolazione attraverso atti di violenza indiscriminata, come attentati e stragi. L’obiettivo ultimo era quello di spingere lo Stato a reagire con misure repressive, erodendo le libertà democratiche e favorendo un’accelerazione verso un regime autoritario.
I NAR, come altri gruppi neofascisti, cercavano di colpire simboli del potere e luoghi di grande visibilità per massimizzare l’impatto dei loro atti terroristici. La stazione ferroviaria di Bologna, uno dei principali snodi ferroviari d’Italia, rappresentava un obiettivo ideale per la sua alta frequentazione e per il suo valore simbolico. L’attentato alla stazione avrebbe non solo causato un elevato numero di vittime, ma anche amplificato il senso di insicurezza e caos nel paese.
Il 2 Agosto
La stazione ferroviaria di Bologna, uno dei principali snodi ferroviari d’Italia, era affollata di viaggiatori, molti dei quali in partenza per le vacanze estive. La sala d’aspetto di seconda classe era particolarmente gremita di persone in attesa dei treni.
Alle ore 10:25, un’esplosione devastante squarciò l’edificio della stazione. La bomba, contenuta in una valigia abbandonata nella sala d’aspetto di seconda classe, ebbe una potenza distruttiva enorme. L’esplosione causò il crollo di una parte dell’edificio, trasformando la stazione in un campo di macerie e devastazione.
La scena che si presentò ai soccorritori fu apocalittica. Corpi senza vita, feriti in gravi condizioni e persone intrappolate sotto le macerie. I primi soccorsi arrivarono rapidamente, e subito fu attivata una macchina di emergenza che coinvolse vigili del fuoco, polizia, carabinieri, personale medico e volontari.
L’esplosione causò la morte di 85 persone e il ferimento di oltre 200. Tra le vittime c’erano uomini, donne e bambini, italiani e stranieri. La strage colpì indiscriminatamente, seminando morte e distruzione. Il bilancio delle vittime rese evidente sin da subito l’entità della tragedia e la gravità dell’attentato.
Destabilizzare attraverso il terrore
L’esplosione alla stazione di Bologna aveva lo scopo di inviare un messaggio chiaro: nessuno era al sicuro, nemmeno nei luoghi pubblici e affollati. Un messaggio di terrore volto a paralizzare la società con la paura, creando le condizioni per un cambiamento radicale nell’ordine politico e sociale. I NAR intendevano mostrare la fragilità dello Stato e la sua incapacità di proteggere i cittadini, spingendo la popolazione verso una richiesta di ordine e sicurezza che potesse giustificare un regime autoritario.
Le indagini preliminari
Fin dalle prime ore successive all’esplosione, fu chiaro che si trattava di un attentato terroristico. Le forze dell’ordine avviarono immediatamente le indagini per identificare i responsabili e comprendere le dinamiche dell’attacco. Vennero raccolte testimonianze, prove e frammenti della bomba per risalire alla sua origine e ai suoi artefici.
Le indagini hanno rivelato come i NAR non agissero isolatamente, ma potessero contare su appoggi e complicità anche all’interno delle istituzioni. L’intreccio con settori deviati dei servizi segreti italiani e con altri gruppi estremisti ha complicato le indagini e ha evidenziato un quadro oscuro di collusioni e depistaggi.
La reazione della comunità
bolognese e dell’intero paese fu di shock e indignazione. Manifestazioni di solidarietà si moltiplicarono in tutta Italia, e Bologna si mobilitò per sostenere le vittime e i loro familiari. Fu proclamato il lutto cittadino, e in molte città si tennero momenti di raccoglimento e preghiera.
Già nei giorni immediatamente successivi all’attentato iniziarono le prime commemorazioni per ricordare le vittime. Funerali collettivi, cerimonie pubbliche e manifestazioni di piazza furono organizzati per rendere omaggio a chi aveva perso la vita in quella tragica mattina.
I processi
Come abbiamo detto, le indagini sulla strage furono complesse e controverse, con numerosi ostacoli e depistaggi. Tuttavia, grazie alla pressione dell’opinione pubblica, si giunse all’identificazione e alla condanna dei responsabili. Nel 1995, Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, membri dei NAR, furono condannati all’ergastolo per il loro coinvolgimento nell’attentato.
Cosa resta oggi della memoria della strage di Bologna
Ogni anno, il 2 agosto, Bologna si ferma per ricordare le vittime della strage. La città, con i suoi cittadini, le istituzioni e le associazioni, partecipa a cerimonie commemorative che si svolgono presso la stazione ferroviaria. La targa commemorativa e l’orologio fermo alle 10:25, l’ora dell’esplosione, sono diventati simboli tangibili del dolore e della memoria.
Numerose sono le iniziative culturali che ogni anno si svolgono in ricordo della strage. Concerti, mostre, conferenze e pubblicazioni aiutano a trasmettere alle nuove generazioni il significato di quella giornata. L’Associazione Familiari delle Vittime della Strage di Bologna è particolarmente attiva nell’organizzare eventi che promuovono la memoria storica e sensibilizzano l’opinione pubblica sui temi della pace e della giustizia.
Le scuole di Bologna e di tutta Italia svolgono un ruolo fondamentale nel mantenere viva la memoria della strage. Attraverso programmi educativi, incontri con i testimoni e visite ai luoghi simbolo, gli studenti imparano non solo i fatti storici, ma anche il valore della solidarietà e della resilienza di fronte alla tragedia.
Scopri Land Magazine
- admin
- Ottobre 11, 2025
Altro che cioccolatini: il Land Advent Calendar 2025 è la dolcezza dei lettori
Diciamolo: i calendari dell’avvento classici sono roba da dilettanti.Li apri, trovi un cioccolatino, lo mangi in tre secondi e rimani con un senso di vuoto spirituale (e calorico) difficile da
Read More- admin
- Ottobre 11, 2025
La nuova (e piccantissima) tendenza natalizia: i calendari dell’Avvento sexy per coppie
Dimenticate le finestrelle con i cioccolatini e le renne sorridenti: il Natale 2025 sarà bollente come una sauna finlandese. Da qualche anno a questa parte, i calendari dell’Avvento sexy per
Read More- Silvia Dal cin
- Ottobre 10, 2025
MA CHI CI PENSA AI CAREGIVER?
Oggi, 10 ottobre, è la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Quando si pensa alla salute, si pensa sempre ai pazienti. E le persone che si occupano di loro? Sono i
Read More- Lorenzo Foschi
- Ottobre 10, 2025
Giappone360: Quella bici che ho preso ad Osaka
A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Lathar Lathar - Zero Piacere, sono Lorenzo!Italianissimo, genovese, e da sempre appassionato del Giappone. Ho incontrato questa cultura per la prima volta
Read More- admin
- Ottobre 9, 2025
Come nasce il senso di colpa nelle donne
Il senso di colpa è una delle emozioni più pervasive e sottili nella vita delle donne. Cresciute in una società che da secoli assegna loro il ruolo di custodi, madri,
Read More- Silvia Dal cin
- Ottobre 9, 2025
Addio a Donatella Ziliotto, che portò Pippi Calzelunghe in Italia
" La casa editrice Salani, Gruppo editoriale Mauri Spagnol, saluta commossa Donatella Ziliotto, scrittrice, traduttrice, storica editor e fondatrice della collana Gl'Istrici''. È mancata oggi Donatella Ziliotto, che io conosco
Read More- Oriana Turus
- Ottobre 9, 2025
A teatro con Land Magazine: Emma by Jane Austen
A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e
Read More- Silvia Dal cin
- Ottobre 9, 2025
Vajont – la strage degli innocenti
Il disastro del Vajont. Era la sera del 9 ottobre 1963; nel bacino artificiale del torrente Vajont, situato nella valle che porta il suo nome (al confine tra le province di Belluno e
Read More- admin
- Ottobre 7, 2025
Presentazione del romanzo storico “In fuga da Settembre” di NeomeniaVilla Fortuna – Aci Trezza (CT), 13 ottobre 2025 ore 16:00
📖 Domenica 13 ottobre, alle 16:00, nella splendida cornice di Villa Fortuna (Aci Trezza, CT), Neomenia incontrerà i lettori per raccontare la sua opera.A dialogare con lei la scrittrice Manuela
Read More- Silvia Dal cin
- Ottobre 7, 2025
Mr Peanuts è italiano. Dal nord est all’America per scappare dalla povertà.
Mr. Peanut è il logo pubblicitario e la mascotte di Planters, un'azienda americana di snack di proprietà di Hormel . È un'arachide antropomorfa, nel suo guscio, che indossa l'abito formale
Read More- admin
- Ottobre 6, 2025
Giovani europei, pronti a volare dal nido? Dipende dal Paese (e dal coraggio)
C’è chi a 18 anni fa le valigie, chi a 30 ancora litiga con la madre per il telecomando del salotto.Benvenuti in Europa, il continente dove l’“età in cui si
Read More- Oriana Turus
- Ottobre 6, 2025
Halloween con Land Magazine: la nostra playlist
A CURA DI ENGLISH LIFE, YES OR NOT? è la rubrica che ti porta dritto dritto nelle tradizioni e nella vita quotidiana inglese, tra pro e contro, elementi irrinunciabili e
Read More- admin
- Ottobre 6, 2025
Nora Barnacle, la musa e compagna eterna di James Joyce
Dietro ogni grande scrittore si cela spesso una figura silenziosa, una presenza costante che alimenta l’ispirazione e sostiene il cammino creativo. Per James Joyce, quel ruolo fu incarnato da Nora
Read More- admin
- Ottobre 3, 2025
Le Regine d’Italia: corone, drammi e pettegolezzi da palazzo
Quando pensiamo all’Italia regale, viene in mente il Re Vittorio Emanuele II, il “padre della patria”. Ma ehi, dietro ogni re c’è sempre una regina. E quelle d’Italia non hanno
Read More- Lorenzo Foschi
- Settembre 30, 2025
Giovani autori – episodio 8
A CURA DI I LIBRI DI LORENZO FOSCHI Fai clic qui https://www.landeditore.it/wp-content/uploads/2025/09/8.mp4
Read More- admin
- Settembre 30, 2025
Pink Christmas 2025 a Piano di Sorrento: protagoniste le autrici Miriana Vitulli, Fion Elgee e Isabella Vinci
Piano di Sorrento (Na), 6 dicembre 2025 – La penisola sorrentina si prepara ad accogliere la magia del Natale con Pink Christmas 2025, l’evento ideato da Pink Lab che unisce
Read More- admin
- Settembre 29, 2025
Lucia Joyce: vita spezzata e rapporto complesso con la madre Nora Barnacle
La vita di Lucia Joyce, figlia del grande scrittore irlandese James Joyce, è una storia segnata dal talento, dalla fragilità e da un destino doloroso. Danzatrice dotata, donna inquieta e
Read More- admin
- Settembre 28, 2025
Quando i pantaloni decisero di farsi indossare dalle donne (tra scandali, rivoluzioni e sfilate)
Oggi sembra normale vedere una donna in jeans skinny, palazzo o cargo a vita bassa (sì, purtroppo stanno tornando). Ma non sempre è stato così. La storia dei pantaloni femminili
Read More- Silvia Dal cin
- Settembre 26, 2025
SIAMO TUTTI SUPER EROI, soprattutto se aiutiamo gli altri.
(…)C’è una cosa che accomuna molti supereroi: non sanno di esserlo fin dall’inizio. Lo scoprono poco a poco, lungo un percorso fatto di ostacoli, tentativi, piccole conquiste. È lo stesso
Read More- admin
- Settembre 26, 2025
Nostradamus a Torino: tra profezie, magie e un re molto curioso
Correva l’anno 1556 e il celebre astrologo, medico e veggente francese Michel de Nostredame, in arte Nostradamus, fu invitato a Torino. A chiamarlo fu Emanuele Filiberto di Savoia, detto “Testa
Read More