8 SETTEMBRE – GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’ALFABETIZZAZIONE
Che cos’è e perchè è stata istituita?
La giornata internazionale dell’alfabetizzazione (Literacy Day) è una ricorrenza istituita nel 1965 dall’UNESCO per ricordare l’importanza dell’alfabetizzazione, processo centrale per combattere molte delle problematiche mondiali, come la violazione dei diritti umani, la mancata parità di genere, la povertà, la mortalità infantile e la diffusione di molte malattie.
È ancora attuale?
Assolutamente sì, perchè l’Unesco stima che nel mondo gli analfabeti sono circa 780 milioni di adulti (di cui il 64% donne). Ogni anno, inoltre, l’UNESCO affianca un tema a questa giornata, per cercare piani strategici per risolvere il problema.
L’8 settembre si punta il faro sull’alfabetizzazione, che significa sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema ma anche incoraggiare a mantenere e migliorare le proprie competenze. Leggere, scrivere, calcolare, anche usare la tecnologia sono capacità che noi diamo per scontate, fondamentali per poter svolgere un ruolo attivo nella società.
Se possiamo sostenere, anche a distanza, programmi che combattono l’illiteratismo… facciamolo.
È un fenomeno sociale che concerne tutta la comunità mondiale.
Offrendo la possibilità di alfabetizzazione a bambini, uomini e donne nel mondo, possiamo davvero salvare delle vite. Saper leggere e scrivere, fare i conti, non significa “solo” poter essere autonomi nel proprio quotidiano, ma anche poter aspirare ad una vita migliore.
In Italia il tasso di alfabetizzazione è molto alto, quasi il 100%, ovvero praticamente tutta la popolazione è in grado di leggere e scrivere. Il merito fu anche dello straordinario maestro Alberto Manzi, che tra il 1960 e il 1968, con il programma televisivo “Non è mai troppo tardi” insegnò a scrivere a circa un milione e mezzo di adulti italiani analfabeti.
Nel nostro paese quindi la campagna da sostenere è quella contro l’analfabetismo funzionale: circa il 28% degli italiani tra i 16 e i 65 anni, dalle stime, non ha competenze di lettura e scrittura sufficienti per affrontare la vita quotidiana. Cosa significa? Pur sapendo leggere e scrivere, queste persone hanno difficoltà a comprendere efficacemente le informazioni scritte. Questo dipende certo anche da difficoltà di apprendimento, ma anche dalla mancanza di stimoli culturali e dalla scarsa qualità dell’istruzione ricevuta. La conseguenza è spesso la limitazione delle opportunità lavorative, la marginalizzazione e l’esclusione dalla società, la diffusione di false credenze e fake news.
Possiamo oggi combattere questo fenomeno puntando sul sostegno e sul potenziamento delle iniziative delle librerie, biblioteche, dei centri culturali.