Nel Natale del 1889, Beatrix Potter ha 23 anni. Come regalo per i familiari realizza dei biglietti di auguri con protagonisti animaletti di campagna e li sistema sotto i piatti della colazione. Tutti ne sono entusiasti.
A partire dall’anno successivo, lei e il fratello, incoraggiati dallo zio Sir Henry Roscoe, crearono biglietti di auguri di Natale e per le occasioni speciali. I soggetti principali erano topi e conigli, nel personalissimo stile di Beatrix.
La casa editrice londinese Hildesheimer and Faulkner acquistò i disegni, entusiasta soprattutto quelli che rappresentavano Benjamin Bunny (cugino di Peter Rabbit, ilpersonaggio più noto di Beatrix). L’impresa decise di usare quelle illustrazioni per accompagnare un componimento di Frederic Weatherly dal titolo “A Happy Pair”.

Pochi anni dopo, nel 1893, la stessa azienda acquistò molte altre illustrazioni di Beatrix per una raccolta di versi intitolata Our Dear Relations.
Una curiosità: la Hildesheimer & Faulkner le inviò un assegno di sei sterline per l’acquisto della serie e l’invito “all’autore” di produrne altri. Non sapevano infatti che l’autrice fosse una “signorina”. Quando Beatrix si recò, accompagnata dallo zio, negli uffici londinesi, immaginiamo la sorpresa dell’editore! La visita viene raccontata in una delle lettere di Beatrix, nella quale ammette candidamente di aver ringraziato il suo “modello”, il coniglio Benjamin Bouncer, una tazza piena di semi di canapa.
La fortuna di Beatrix Potter ebbe quindi inizio con dei biglietti natalizi (e con delle lettere inviate a piccoli amici ~ se vuoi saperne di più trovi altre informazioni nel saggio edito da First Letter editrice).
Anche voi regalate piccoli oggetti creati da voi per le festività? Chissà, magari avrete la stessa carriera di Beatrix! In ogni caso, un augurio di un sereno Natale a tutti voi.
Con affetto, Silvia

