Usando le lettere e i disegni indirizzati al piccolo Noel, Beatrix Potter realizzò il suo primo libro per bambini, The Tale of Peter Rabbit.
Come capita a praticamente ogni esordiente, il libro venne rifiutato da sei case editrici.
Allora Beatrix divenne self publisher, come diremmo oggi: fece stampare 250 copie e si dedicò alla loro promozione, finendo tutte le copie in breve tempo.
L’anno dopo, il 2 ottobre 1902, il libro venne pubblicato dalla Frederick Warne & Company.
Sì, direte voi, facile pubblicare un libro dopo che è già diventato “famoso”. Ma dobbiamo invece ringraziare la Frederick Warne & Company: sono stati loro a porre a Beatrix la condizione di realizzare illustrazioni a colori e non più in bianco e nero! Perciò è grazie all’illuminato editore che colse le potenzialità dei meravigliosi disegni ad acquerello se oggi conosciamo l’iconica giacca blu di Peter Rabbit e i cappottini rossi delle sorelle.
Quale fu la fortuna di The Tale of Peter Rabbit? Essere un libro diverso.
Era stato stampato in un formato piccolo, adatto alle mani dei bambini.
Costava solo uno scellino, pertanto era accessibile a molti e non solo alle famiglie benestanti (gli albi illustrati erano solitamente molto costosi).
Ma un’altra caratteristica dell’opera era che non conteneva solo termini semplici, nè era superficiale. Beatrix credeva infatti che inserire qualche termine complesso e a volte ricercato aiutasse curiosità e apprendimento nei bambini.
Perciò sì, Beatrix provò la strada del self publishing ma poi si affidò all’editoria tradizionale.
Se vuoi conoscere altre curiosità, ti consiglio il saggio su Beatrix Potter, edito da First Letter.



