Scuole di scrittura creativa: la salvezza dell’esordiente o il male assoluto?

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Partiamo da una domanda: scrivere è un lavoro?

Se rispondi di sì, allora converrai che come tutti i lavori necessita di formazione specifica.

Se rispondi di no, allora fai parte di quei “romantici” che vedono i libri come frutto dell’ispirazione estemporanea di un autore, che credono nella scrittura di getto, nel talento e basta.

Ahimè, purtroppo, non bastano ispirazione e talento.

Non è nemmeno detto però che sia OBBLIGATORIO frequentare corsi di scrittura di creativa (spendendo centinaia o migliaia di euro).

Non è detto neppure che, pur avendo frequentato il miglior corso di scrittura disponibile, tu raggiunga lo scopo, che può essere ad esempio pubblicare il tuo libro con la casa editrice dei tuoi sogni.

C’è anche chi demonizza le scuole di scrittura, trovandole solo un modo per “spillare soldi” alla gente, riempiendo ore ed ore di contenuti in aula o online ripetendo sempre gli stessi concetti o facendo chiacchiere inutili.

Allora mi sono chiesta: cosa ne pensano scrittori e aspiranti scrittori?

Alcuni hanno accettato di essere intervistati, ed ecco in sunto le loro opinioni.

 

Emanuela Marra, autrice di “Un sogno nel vigneto”, non ha frequentato delle vere e proprie scuole di scrittura, ma ha partecipato a diversi corsi sia online che in presenza, di scrittura creativa, di editing e correzione bozze, per migliorare la sua scrittura. Trova che sia importante comprendere come si struttura un libro, quali errori cercare di non commettere sia nella trama che grammaticalmente. “La mia opinione personale è che, se si vuole scrivere, iniziare ad avere delle conoscenze di come funziona un libro e di come si deve strutturare, è importante. Quindi sì, uno scrittore deve istruirsi e continuare a farlo nel tempo, perché la scrittura cambia“.

 

Un’altra autrice, che invece vuole rimanere anonima, mi racconta di aver seguito diversi corsi di scrittura. “Volevo migliorare nella scrittura, scoprire le diverse visioni della scrittura che hanno queste persone per costruire un mio stile. E anche perchè lavoro come editor e voglio sviluppare una mia idea personale di buona scrittura.” Alla domanda se la scuola servisse, risponde che è necessaria sì, ma non indispensabile. “Come per ogni attività, a fare da sè ci vuole molta più fatica e molto più tempo. Dato che anche il tempo è denaro penso sia meglio fare qualche investimento. Se non in corsi almeno in manuali.”  Attività suggerita è quella dei line editing, perchè ti permette di vedere in maniera puntuale dove c’è un problema e ti spiega perché e come risolverlo. Ci sono molti line editing anche su YouTube, perciò accessibili gratuitamente anche per chi non frequenta i corsi. Può essere in effetti un modo per imparare, se non si vuole o non si può investire troppo. In generale l’autrice invita a studiare sempre. Il web è pieno di contenuti, anche gratuiti e di risorse di ogni genere per chi vuole imparare. E di confrontarsi con buoni amici (sinceri).

 

Mattia Cagalli, scrittore di storie ucroniche e di fantascienza e di sceneggiature cinematografiche, mi racconta di aver frequentato un corso di scrittura creativa e successivamente un corso di scrittura teatrale del teatro nuovo di Verona, per trovare spunti e tecniche per acquisire una metodologia di scrittura utile soprattutto nei momenti di “pagina bianca” (ndr. ah, il blocco dello scrittore! la croce di tantissimi!). “Per un aspirante scrittore la trovo un’esperienza interessante, soprattutto come metodo di confronto con altri autori. Credo però che l’importante non sia prendere gli insegnamenti come dogmi.” Consiglia i corsi come mera esperienza, non necessariamente per “imparare” davvero a scrivere; per lui, la cosa più importante per uno scrittore è scrivere, scrivere e scrivere.

 

Concludo riportando la mia personale esperienza. Ho frequentato corsi gratuiti online e spulcio in continuazione YouTube per trovare contenuti gratuiti ma di spessore. Tutto va ascoltato, perché le nozioni sono effettivamente importanti. Sullo stile e sul metodo, come diceva anche Mattia, ognuno deve trovare il suo e non si può seguire quello degli altri come dogma. Utilissimi per me è stata la lettura di diversi manuali, tra i quali quelli davvero importanti sono quelli specifici per la scrittura dei generi che mi appassionano.

 

E voi, cosa ne pensate dei corsi di scrittura?

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