Cristina Ferri

Mondo regency in pillole

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE Mondo regency in pillole Passatempi in era regency Tra i passatempi in epoca regency abbiamo la lettura, la musica, il cucito, le passeggiate all’aria aperta (a piedi e in carrozza), i giochi da tavolo. Tra i più importanti giochi da tavolo si annoverano: whist, cribbage, bestia, quadriglio, sciarada. Un altro esempio di intrattenimento riguarda le rappresentazioni teatrali in casa che venivano fatte spostando mobilia e utilizzando travestimenti per interpretare una parte. Cibi e bevande In epoca regency la tavola da pranzo non veniva apparecchiata in modo elegante come si fa oggi. Doveva servire al suo scopo primario: mangiare. Tra i cibi comuni troviamo: ragù di vitella, focaccine dolci, minestre, budini, cotolette di maiale e pappa d’avena, mentre tra le bevande non possono mancare tè, tisane e punch. Abiti Tra gli elementi di un abito regency troviamo: mussola, popeline, lunghi vestiti gonfi, lino irlandese, cappello di paglia, guanti e cuffietta. L’abito doveva essere diverso a seconda dell’occasione: da giorno, da sera, da caccia, ecc… Guai a uscire per una passeggiata senza cappellino o cuffia! Accessori Scialle, cuffia, guanti, parasole, ventaglio… questi erano solo alcuni degli accessori che venivano utilizzati in epoca regency. Il cappello di paglia era ritenuto molto elegante. Inoltre, la scelta dei colori in questa epoca diventa essenziale. Sacrilegio abbinare un abito che non doni all’incarnato! Meglio optare per colori chiari o pastello. Abbigliamento intimo In epoca regency non si usavano le mutande, bensì la chemise (camicia) in cotone bianco che è decisamente più corta rispetto a un vestito. Abbigliamento maschile La moda interessava anche gli uomini, quindi sì a panciotti e cappotti con colli alti e camicie di lino, spesso abbinate a cravat alla moda. Il lutto Durante il lutto quelli che non potevano permettersi cappellini e cuffie si limitavano a un nastrino o a un tocco di nero. I più poveri erano costretti a tingersi gli abiti. Se ti è piaciuto questo articolo continua a seguirci su Land Magazine

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Milan Kundera – 1° aprile 1929-11 luglio 2023

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More libri Milan Kundera – 1° aprile 1929-11 luglio 2023 01.04.25 vintage La storia del Tamagotchi: l’uovo elettronico che ci ha cresciuti meglio dei nostri genitori 31.03.25 storia Delia, la donna esploratrice 31.03.25 News Morto Richard Chamberlain, il padre di Uccelli di rovo 31.03.25 News Charlotte Bronte: 21 aprile 1816-31 marzo 1855 31.03.25 libri Premio Nazionale Donna Scrittrice: Aggiustare l’universo 30.03.25 storia Grandi donne nella storia: Artemisia Gentileschi 29.03.25 Cinema Biancaneve: mai giudicare un film dalle polemiche 28.03.25 Milan Kundera 1° aprile 1929- 11 luglio 2023 (Insegnante di letterature comparate, saggista, scrittore, drammaturgo, poeta, appassionato di musica e pianoforte) Tutti noi consideriamo impensabile che l’amore della nostra vita possa essere qualcosa di leggero, qualcosa che non ha peso, riteniamo che il nostro amore sia qualcosa che doveva necessariamente essere; che senza di esso la nostra vita non sarebbe stata la nostra vita. – Milan Kundera Gli studi Nato a Brno, nell’allora Cecoslovacchia, il 1º aprile del 1929, Kundera studia letteratura e musica a Praga. Suo padre era direttore di Accademia musicale nonché noto pianista, e la sua influenza lo porta a studiare musica sin da bambino. Si laurea alla Scuola di Cinema e diventa insegnante di letterature comparate. Iscritto al Partito Comunista, è tuttavia costretto a lasciare la cattedra per essersi schierato apertamente, nel 1968 a favore della Primavera di Praga. La Francia La Francia rappresenta una tappa importante per la sua vita. Kundera ottiene la cittadinanza francese dopo aver perso quella cecoslovacca a seguito della pubblicazione de Il libro del riso e dell’oblio. Ma la questione politica toccherà anche le sue opere che di fatto vengono proibite in Cecoslovacchia dopo la Primavera di Praga. I romanzi più recenti sono infatti scritti in francese e solo in seguito Kundera ne ha permesso la traduzione in lingua ceca. Nel 2006 darà il consenso di pubblicazione del suo romanzo più noto, L’insostenibile leggerezza dell’essere, anche nella Repubblica Ceca. Muore a Parigi, all’età di 94 anni l’11 luglio 2023, a 94 anni. La sua opera più celebre: L’insostenibile leggerezza dell’essere Trama “Il suo romanzo ci dimostra come nella vita tutto quello che scegliamo e apprezziamo come leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile. Forse solo la vivacità e la mobilità dell’intelligenza sfuggono a questa condanna: le qualità con cui è scritto il romanzo, che appartengono a un altro universo da quello del vivere” (Italo Calvino). “Chi è pesante non può fare a meno di innamorarsi perdutamente di chi vola lievemente nell’aria, tra il fantastico e il possibile: mentre i leggeri sono respinti dai loro simili e trascinati dalla “compassione” verso i corpi e le anime possedute dalla pesantezza. Così accade nel romanzo: Tomás ama Tereza, Tereza ama Tomás: Franz ama Sabina, Sabina (almeno per qualche mese) ama Franz; quasi come nelle Affinità elettive si forma il perfetto quadrato delle affinità amorose”. (Pietro Citati).

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Delia, la donna esploratrice

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More storia Delia, la donna esploratrice 31.03.25 News Morto Richard Chamberlain, il padre di Uccelli di rovo 31.03.25 News Charlotte Bronte: 21 aprile 1816-31 marzo 1855 31.03.25 libri Premio Nazionale Donna Scrittrice: Aggiustare l’universo 30.03.25 storia Grandi donne nella storia: Artemisia Gentileschi 29.03.25 Cinema Biancaneve: mai giudicare un film dalle polemiche 28.03.25 Nuove uscite Venezia, anni Sessanta. Benvenuti nella ditta Investigazioni Fratelli Bonfiglio 27.03.25 ricette Ricette dal fronte: cosa si mangiava in trincea durante la Seconda Guerra Mondiale 26.03.25 Delia, la donna esploratrice Un marito imbalsamatore, una passione per l’Africa e l’esplorazione di nuove specie animali, il viaggio come filosofia di vita Un’infanzia turbolenta Ultima di nove figli, a causa dei contrasti col padre scappa di casa a 13 anni. Incontra, si innamora e sposa un barbiere, Arthur J. Reiss, all’età di 14 anni. Il sentimento finisce presto e, dopo solo tre anni, i due si lasciano. Nello stesso anno lei sposa Carl Akeley. La professione del suo nuovo marito, l’imbalsamatore, li porta a spostarsi spesso. Si trasferiscono a Chicago e lui comincia a lavorare per il Field Museum. Nel 1905 partono per il Kenya per riportare in patria due elefanti per il museo. A questa, seguiranno altre spedizioni. L’incidente di Carl L’esplorazione in Africa e il contatto con specie non addomesticate risulta pericoloso. Carl rimane ferito dall’attacco di un elefante maschio e Delia organizza per lui una spedizione di salvataggio. Anche lei rimane ferita dal morso di una scimmia che aveva portato a casa e mai addomesticato. Nel 1918 si reca a Nancy per lavorare nelle mense dell’esercito americano ma quando torna a casa il rapporto con il marito è ormai rotto. Dopo il divorzio, per Delia continuano i viaggi di esplorazione in Africa, con l’obiettivo di studiare etnie locali e raccogliere esemplari mammiferi di grossa taglia. Nel 1939 sposa il dottor Warren D. Howe. Muore il 22 maggio 1970, all’età di 95 anni.

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Morto Richard Chamberlain, il padre di Uccelli di rovo

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More News Morto Richard Chamberlain, il padre di Uccelli di rovo 31.03.25 News Charlotte Bronte: 21 aprile 1816-31 marzo 1855 31.03.25 libri Premio Nazionale Donna Scrittrice: Aggiustare l’universo 30.03.25 storia Grandi donne nella storia: Artemisia Gentileschi 29.03.25 Cinema Biancaneve: mai giudicare un film dalle polemiche 28.03.25 Nuove uscite Venezia, anni Sessanta. Benvenuti nella ditta Investigazioni Fratelli Bonfiglio 27.03.25 ricette Ricette dal fronte: cosa si mangiava in trincea durante la Seconda Guerra Mondiale 26.03.25 Nuove uscite Francesca Costenaro: il talento nato con Land Editore che conquista anche Giunti 25.03.25 È morto l’attore e cantante Richard Chamberlain, il re delle miniserie e padre di Uccelli di rovo L’attore statunitense è morto a novant’anni a causa di complicazioni legate a un ictus. Oggi, 31 marzo 2025, avrebbe compiuto 91 anni. Conosciuto per il suo ruolo nel film Uccelli di rovo, in cui interpretava padre Ralph, vanta una carriera vastissima, dalle miniserie televisive ai musical come La scarpetta e la rosa. Tra i suoi successi ricordiamo: L’altra faccia dell’amore (1970), L’ultima onda (1973), I tre moschettieri e il suo sequel Milady (1974), L’inferno di cristallo (1974), Il conte di Montecristo (1975) e L’uomo dalla maschera di ferro (1977). Uccelli di rovo: Trama La storia dei Cleary inizia ai primi del ‘900 e si conclude ai giorni nostri, nel grandioso scenario naturale dell’Australia. Gli anni consumano le vite in una vicenda di sentimenti e passioni, di fede e amore, sulla quale si stende grave e inesorabile il senso della giustizia divina. I personaggi soprattutto memorabili figure femminili, tenere e orgogliose – vanno incontro al destino come gli uccelli di rovo della leggenda australiana, che cercano le spine con cui si danno la morte. “Le mise allora la mano sotto il mento e le alzò il capo, costringendola a guardarlo, poi, senza riflettere la baciò. Fu un impulso confuso che non affondava le radici nel desiderio; soltanto un’offerta istintiva, quando ebbe veduto che cosa si celava negli occhi grigi. Un qualcosa di distaccato, un sacramento di tipo diverso.” – Colleen McCullough, Uccelli di Rovo

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Charlotte Bronte: 21 aprile 1816-31 marzo 1855

Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More News Charlotte Bronte: 21 aprile 1816-31 marzo 1855 31.03.25 libri Premio Nazionale Donna Scrittrice: Aggiustare l’universo 30.03.25 storia Grandi donne nella storia: Artemisia Gentileschi 29.03.25 Cinema Biancaneve: mai giudicare un film dalle polemiche 28.03.25 Nuove uscite Venezia, anni Sessanta. Benvenuti nella ditta Investigazioni Fratelli Bonfiglio 27.03.25 ricette Ricette dal fronte: cosa si mangiava in trincea durante la Seconda Guerra Mondiale 26.03.25 Nuove uscite Francesca Costenaro: il talento nato con Land Editore che conquista anche Giunti 25.03.25 firstletter 🐢 L’arte della lentezza: cosa possono insegnare le tartarughe ai nostri figli 25.03.25 Charlotte Brontë è stata una scrittrice vittoriana, celebre per la sua opera Jane Eyre. Ha raccontato un drammatico episodio della sua vita anche nelle sue opere: la perdita delle sorelle Oggi, 31 marzo, moriva l’iconica autrice di Jane Eyre, Charlotte Brontë. Nata a Thornton il 21 aprile 1816 dal pastore Patrick Bronte e dalla benestante Maria Branwell, si appassiona alla letteratura grazie anche all’influenza del padre. Gli studi Nel 1824, assieme alle due sorelle maggiori, Maria ed Elizabeth, e alla minore Emily, viene iscritta in una scuola per figlie di ecclesiastici. Tuttavia, le pessime condizioni dell’istituto causeranno la morte delle due sorelle maggiori e rovineranno per sempre la sua salute e quella di Emily. Questo terribile episodio, lo ritroviamo anche all’interno di Jane Eyre. Il libro ripercorre la storia di Jane Eyre, sin dai suoi primi anni di vita. Abbiamo i racconti che vanno dall’orfanotrofio al lavoro come istitutrice presso la dimora di Rochester. Nel testo, Charlotte descrive l’istituto caritatevole Lowood e narra anche la tragica morte dell’amica della protagonista, avvenuta a causa delle severe condizioni della scuola. «Tutte le ragazze qui hanno perduto un genitore, o anche tutti e due, quindi questo è un istituto di istruzione per orfane.» «Si paga per stare qui? Ci tengono gratuitamente?» «Paghiamo. Qualcuno paga per noi. Costa quindici sterline all’anno per ognuna di noi.» «E allora perché ci chiamano figlie della carità?» «Perché quindici sterline non bastano per avere vitto, alloggio e anche un’educazione. Quel che rimane proviene dalle offerte.»[1] Anni 1826 – 1829 La primissima attività di scrittura: I soldatini del fratello, piccoli eroi magici da porre su carta In questi anni Charlotte comincia a scrivere insieme alle sorelle Emily e Anne e al fratello Branwell, inventando storie fantastiche e avventure spettacolare sui soldatini che il reverendo aveva regalato proprio a Branwell. Il lavoro come governante Nel 1835 riceve un posto come insegnante e in seguito comincia a lavorare come istitutrice presso famiglie benestanti. Anche qui, la realtà si mescola con la fantasia. Jane Eyre lavora infatti come istitutrice per non soccombere. Nel 1844, dopo un periodo di studi a Bruxelles, comincia a progettare i primi romanzi. Propone dapprima Il professore, che viene rifiutato, poi Jane Eyre, dato alle stampe con lo pseudonimo di Currer Bell. [1] Charlotte Brontë, Jane Eyre, versione integrale

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