Cinema

La casa nella prateria: un telefilm evergreen

Nell’epoca in cui viviamo, in cui oltre alla vita reale, fatta di relazioni in carne ossa, sembra avvertirsi la necessità di vivere un’esistenza parallela sui social, in cui ci si mostra a un pubblico ignoto e ci si relaziona con persone conosciute virtualmente, attraverso uno schermo, una foto, spesso anche attraverso un avatar, viene quasi spontaneo chiedersi come mai una serie televisiva come La casa nella prateria venga trasmessa, ormai in modo ininterrotto, da anni e riscuota un certo interesse da parte del pubblico.  La famiglia Ingalls, capitanata da Charles, al secolo Michael Landon, con la dolcissima moglie Caroline e le figlie, Mary, Laura, Carrie, Grace e il figlio adottivo Albert, sono l’emblema di una famiglia felice che vive in modo molto semplice, accontentandosi di poco. Pranzi e cene frugali, la scuola durante la settimana, il lavoro duro, gli animali da accudire, un solo vestito buono, quello della domenica, come viene definito dai personaggi stessi, e il pic nic dopo la messa domenicale. Gli Ingalls, che vivono nella piccola casa di legno di Walnut Grove, hanno poco o nulla agli occhi degli spettatori ma, a uno sguardo meno superficiale, hanno ciò che tutti vorremmo avere: la serenità. O forse la capacità di trarre serenità dalle cose piccole e semplici. Così anche se gli Ingalls non hanno il Wi-Fi, né la TV, i cellulari e Netflix, nè un conto in banca da diversi zeri, sono ricchi ugualmente, perché a casa loro regna l’amore. Riescono a trovare forza non solo da questo sentimento, ma da una fede incrollabile che non vacilla nemmeno davanti ai dolori più grandi, come la perdita di un figlio, il piccolo Charles Ingalls Junior, e grazie all’affetto di amici veri come il buon Isaiah Edwards e la famiglia Garvey. Amicizie che rimangono inalterate nel tempo e che non si sgretolano nonostante la lontananza. Ciò che piace è la semplicità della vita del villaggio di Walnut Grove. I punti di riferimento sono pochi ma fondamentali: la scuola che la domenica è anche una chiesa, all’occorrenza anche un tribunale o la sede per un’assemblea del paese, talvolta anche un ricovero per ammalati; c’è una banca, un ristorante, la segheria e il magazzino di sementi e concimi, ma soprattutto l’emporio degli Oleson. A Walnut Grove, la famiglia Oleson è un’istituzione, perché è la più agiata. Il pacifico e quieto Neals, la moglie Harriet e i due figli: Nellie la cattiva, odiata dai compagni, invidiosa e arrivista, e Willy, più piccolo, è un vero combinaguai tanto che la maestra, a scuola, è costretta a metterlo spesso all’angolo per punirlo dei suoi scherzi durante le lezioni. Cosa sarebbe la casa nella prateria senza la famigerata signora Oleson? Una caratterista insostituibile, senza la quale il telefilm perderebbe la sua verve. Harriet e Neals sembrano un po’ Sandra e Raimondo. I battibecchi tra i coniugi sono molto divertenti. Mentre Neals è l’emblema della pazienza e della bontà, Harriet invece è snob e pettegola, anche antipatica. Campionessa di gaffe, golosa e curiosa, ma al tempo stesso abile commerciante. Il loro negozio, l’emporio degli Oleson, punto di riferimento per gli abitanti del villaggio in cui trovano di tutto, va a gonfie vele grazie alle abilità di Harriet, come Neals conferma più volte nelle puntate. Ci sono poi altri personaggi imprescindibili, come il reverendo Alden, il dottor Becker, la maestra, prima la signorina Beadle e poi la signorina Wilder, grazie alla quale Laura Ingalls conoscerà l’amore della sua vita, Almanzo Wilder. Ed è proprio grazie a Laura Ingalls Wilder se è nata la serie televisiva. Infatti, è tratta dai libri autobiografici che la Wilder ha pubblicato per raccontare le vicende della sua famiglia. L’interesse che La casa nella prateria ha suscitato negli anni è dimostrato anche dalla realizzazione di un cartone animato intitolato Laura, trasmesso in Italia negli anni ’80, dal fatto che una casa editrice come la Gallucci ha pubblicato l’edizione italiana dei libri della serie con il titolo La piccola casa nella prateria, e che esistono gruppi Facebook ,con migliaia di follower, interamente dedicati alla serie e ai suoi personaggi. Sarà forse la bellezza della semplicità e la forza dei sentimenti autentici a farci amare così tanto La casa nella prateria?

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Mary Poppins censurato in Inghilterra: è un film razzista

Una notizia che ha scatenato dibattiti e polemiche in Inghilterra: stiamo parlando della controversa decisione di vietare il film di Mary Poppins ai minori non accompagnati nella visione da un adulto. Questo classico intramontabile della Disney, che ha affascinato generazioni di spettatori, sembra aver suscitato delle preoccupazioni tra le autorità britanniche. Scopriamo insieme quali sono le ragioni dietro a questa scelta e quali potrebbero essere le conseguenze per le famiglie e la società. Le ragioni dietro il divieto ai minori non accompagnati La decisione è stata presa per proteggere i bambini da alcune scene considerate potenzialmente spaventose o disturbanti, ma anche per l’utilizzo consecutivo della parola hottentots, considerata offensiva e razzista in quanto impiegata, in passato, per riferirsi prima a nativi dalla parlata incomprensibile e poi a qualsiasi lavoratore nero.  La controversa decisione di vietare il film Mary Poppins ai minori in Inghilterra ha sollevato numerose questioni e dibattiti sulla libertà artistica e sui limiti dell’educazione dei bambini. Oltre alla magia senza età che il film rappresenta, è importante riflettere su come le scelte di censura influenzino la società e la formazione delle future generazioni. L’impatto della decisione sulle famiglie In UK, molti genitori si sono sentiti frustrati e delusi dal fatto che è stato degradato dalla categoria di Film per tutti a “Visione consigliata ai bambini con l’accompagnamento di un adulto”. Mary Poppins è un classico intramontabile che ha accompagnato diverse generazioni, e molti genitori volevano condividere questa esperienza magica con i loro bambini. Inoltre, la decisione ha sollevato dibattiti sulla libertà artistica e sui limiti della censura. Alcuni sostengono che sia responsabilità dei genitori decidere cosa sia appropriato per i propri figli, mentre altri credono che la decisione di spostarlo dalla categoria U (film per tutti) sia stata presa per proteggerli da contenuti potenzialmente inappropriati. In ogni caso, questa controversia ha evidenziato l’importanza del dialogo tra genitori, società e istituzioni nella definizione delle linee guida per la visione dei film da parte dei minori.   IL MAGAZINE admin Febbraio 28, 2024 Mary Poppins censurato in Inghilterra: è un film razzista Una notizia che ha scatenato dibattiti e polemiche in Inghilterra: stiamo parlando della controversa decisione di vietare il film di Mary Poppins ai minori di 12 anni. Questo classico intramontabile Read More admin Febbraio 28, 2024 Viaggi nel futuro oscuro: cinque libri distopici che ti faranno riflettere Nel vasto panorama della letteratura, i romanzi distopici hanno spesso avuto la funzione di specchio riflettente per la società contemporanea, offrendo visioni inquietanti e suggestive di un futuro oscuro. Libri Read More admin Febbraio 26, 2024 Nel 2023, gli audiolibri sono stati cercati il doppio degli ebook sono stati cercati su google Negli ultimi anni, la fruizione di libri ha subito una trasformazione significativa, con sempre più persone che optano per formati digitali e alternative alla tradizionale Read More admin Febbraio 25, 2024 La Norvegia dei sogni nel nuovo romanzo di Valentina Fontan Ambientata nelle maestose terre della Norvegia, “Lo spirito dei fiordi” racconta una storia avvincente di amore, redenzione e lotta per la libertà, dove la bellezza della natura si fonde con Read More admin Febbraio 25, 2024 5 curiosità affascinanti sui tarocchi: scopriamole insieme Se c’è un’antica pratica che ha stregato l’immaginario collettivo attraverso i secoli, sono proprio i tarocchi. Queste misteriose carte hanno un fascino intrinseco che va ben oltre il loro utilizzo Read More Cristina Ferri Febbraio 25, 2024 Jane Austen – Le focaccine dolci di Bath Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ricetta dal sito https://www.thespruceeats.com/jane-austen-bath-buns-recipe-4143348 Cosa si mangiava in epoca regency? In una lettera a sua sorella Cassandra, nel luglio 1799, Read More admin Febbraio 24, 2024 Gli errori grammaticali più comuni degli scrittori esordienti. Prima puntata: l’eco Cari aspiranti scrittori, è giunto il momento di affrontare uno degli errori grammaticali più insidiosi e affascinanti che possono infilarsi nelle nostre opere letterarie: l’eco che diventa un eco.Sì, avete Read More admin Febbraio 24, 2024 5 motivi per cui leggere i libri Harmony Da quasi un secolo, gli harmony hanno catturato l’immaginazione di milioni di lettori in tutto il mondo. Mentre alcuni potrebbero pensare che la lettura di storie d’amore melodrammatiche sia poco Read More admin Febbraio 24, 2024 Dove batte il cuore di Silvia Maira: La recensione di Land Magazine Quando chiudiamo un libro, spesso ci chiediamo cosa accadrà ai nostri personaggi preferiti. Ecco dove Silvia Maira brilla davvero. In Dove batte il cuore non solo ci dà un assaggio Read More Silvia Maira Febbraio 24, 2024 Endometriosi, un problema comune a molte donne Endometriosi, un problema comune a molte donne. Daniela Ruggero, con la maglietta del progetto Endopank, e la sorella Anna che le sta vicina nella campagna di sensibilizzazione. Daniela Ruggero, mamma, Read More admin Febbraio 23, 2024 La la Land: la recensione di Land Magazine Mentre Emma Stone conquista premi su premi grazie a Povere creature, noi di Land magazine non possiamo ricordare un altro film che l’ha vista protagonista e che ha sicuramente contribuito Read More admin Febbraio 23, 2024 Gli elementi chiave di una buona storia d’amore: trame avvincenti, dialoghi efficaci e scene indimenticabili Benvenuti nell’incantevole mondo delle storie d’amore, dove gli innamorati si scambiano sguardi intensi, le emozioni sono più fragranti dei petali di rose e le scene romantiche rischiano di farci scivolare Read More Cristina Ferri Febbraio 23, 2024 L’abbazia di Northanger di Jane Austen: la recensione di Land Magazine Di Cristina Ferri Sapevate che Il romanzo è ambientato a Bath? Proprio lì, ogni anno, viene tenuto il Jane Austen Festival. Ma di cosa parla il libro? Il testo è Read More admin Febbraio 22, 2024 Bambini che nascono in fabbrica: sarà il futuro? 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La la Land: la recensione di Land Magazine

Mentre Emma Stone conquista premi su premi grazie a Povere creature, noi di Land magazine non possiamo ricordare un altro film che l’ha vista protagonista e che ha sicuramente contribuito a eleggerla come attrice amatissima tra i più e meno giovani.  Stiamo parlando di La La Land, distribuito nei cinema negli Stati Uniti dal 9 dicembre 2016, quindi quasi dieci anni fa.  Un film da ricordare, nel bene e nel male La La Land: l’epitome del romanticismo glamour di Hollywood o una commedia musicale che cerca di essere più indie di quanto possa gestire? Questo film, diretto da Damien Chazelle, ci catapulta nel mondo incantato di Los Angeles, dove i sogni si scontrano con la dura realtà del mondo dello spettacolo. In un mix di nostalgia vintage e coreografie mozzafiato, la pellicola ci presenta la storia di Mia e Sebastian, interpretati rispettivamente da Emma Stone e Ryan Gosling, due aspiranti artisti che inseguono i propri sogni nella città degli angeli. Il tutto, naturalmente, mentre cantano e ballano in modo così spontaneo e ben orchestrato da far sembrare la vita reale una serie continua di musical. Ma attenzione, cari spettatori! Se cercate una trama innovativa e imprevedibile, potreste rimanere delusi. “La La Land” segue fedelmente i cliché del genere romantico, con un’intricata storia d’amore destinata a incontrare ostacoli e a far battere il cuore degli spettatori in sincronia con le note di un pianoforte. Se però amate questo genere, non potrete che restare stregati dalle loro vicende sentimentali, che definire travagliate è dire poco.  Emma Stone e Ryan Gosling, due degli attori più amati di Hollywood, dimostrano di avere una chimica incredibile sullo schermo. Ma mentre ci inondano di dolcezza e carisma, non possiamo fare a meno di notare che forse il loro canto e ballo non sono proprio al livello dei grandi musical classici. “La La Land” è come una deliziosa caramella: irresistibilmente dolce, ma forse un po’ vuota al centro. Se siete disposti a lasciarvi trasportare dall’illusione di una Los Angeles incantata, questo film farà al caso vostro. Ma se cercate una visione più critica e provocatoria del mondo dello spettacolo, potreste voler cercare altrove.   LAND MAGAZINE admin Febbraio 23, 2024 La la Land: la recensione di Land Magazine Mentre Emma Stone conquista premi su premi grazie a Povere creature, noi di Land magazine non possiamo ricordare un altro film che l’ha vista protagonista e che ha sicuramente contribuito Read More admin Febbraio 23, 2024 Gli elementi chiave di una buona storia d’amore: trame avvincenti, dialoghi efficaci e scene indimenticabili Benvenuti nell’incantevole mondo delle storie d’amore, dove gli innamorati si scambiano sguardi intensi, le emozioni sono più fragranti dei petali di rose e le scene romantiche rischiano di farci scivolare Read More Cristina Ferri Febbraio 23, 2024 L’abbazia di Northanger di Jane Austen: la recensione di Land Magazine Di Cristina Ferri Sapevate che Il romanzo è ambientato a Bath? Proprio lì, ogni anno, viene tenuto il Jane Austen Festival. Ma di cosa parla il libro? 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Il romanzo si apre con la giovane Anastasia chiusa Read More admin Febbraio 19, 2024 L’Intramontabile forza delle eroine femminili nelle distopie: ribellione, resilienza e redenzione Le distopie letterarie sono spesso descritte come mondi oscuri, governati da regimi totalitari o dilaniati da catastrofi, in cui l’umanità è oppressa, disperata o al limite della sopravvivenza. Ma dietro Read More admin Febbraio 17, 2024 “Genio assoluto il gatto”, il racconto di Oriana Turus per la Giornata Nazionale del gatto A CURA DI Genio assoluto, il gatto  C’era una volta, non molto tempo fa, un gatto super antipatico e presuntuoso.Faceva sempre il prepotente con tutti quanti ed era convinto di Read More admin Febbraio 17, 2024 Giornata nazionale del gatto, il drabble di Elisabetta Venturi Special Edition Di Elisabetta Venturi Benvenuti a Drabble Mania, la rubrica letteraria che vi condurrà attraverso mondi infiniti in soli 100 parole! Sono Elisabetta Venturi, la vostra guida in questa avventura concisa Read More admin Febbraio 17, 2024 Le guerre nell’immaginario: lo scrittore Alessandro Ricci spiega il ruolo dei conflitti nei libri fantasy A cura di FANTASY E GENITORI : DUE MONDI INCOMPATIBILI?Il

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Gli zombi e gli errori letterari e cinematografici

A cura di Corretto da Davide Ligonzo Se non ve lo siete mai chiesti fatelo adesso: “Quanto vive uno zombie?” Non so se qualcuno di voi si è mai posto il problema, io non solo l’ho fatto ma ho anche cercato di trovare una risposta plausibile. In pratica, se dovessimo trovarci in uno scenario simile a quello di The walking dead (o di The warm body di Isaac Marion, se preferite leggere un romanzo sul tema) potremmo ipotizzare un’estinzione naturale della specie (la loro, non la nostra) e soprattutto in quanto tempo? Procediamo con ordine. Poichè uno zombie vive finché non gli viene mozzata la testa (o finché non lo decide l’autore o il regista di turno), cerchiamo di analizzare la questione in maniera scientifica. Ragioniamo per assurdo, ma con metodo. Gli zombi non sono altro che esseri umani contagiati da un imprecisato virus, il quale prende il controllo delle sinapsi simulando “una vita” oltre la morte. Figo… ma solo se siete il virus! Se invece vi trovate dall’altra parte della barricata l’esclamazione più appropriata sarebbe un’altra e l’abbiamo pensata tutti. Proviamo dunque ad analizzare una serie di fattori utili a stabilire una sorta di data di scadenza degli zombi. La scienza, pur non avendone mai analizzato uno, può comunque darci una mano.   admin Febbraio 20, 2024 “Draculea: figli delle tenebre”. La recensione di Land Magazine In mezzo a centinaia di bestseller può capitare, passeggiando per una Feltrinelli di Torino, di posare lo sguardo sul dorso di un volumetto tutto nero che ci attrae inesorabilmente per Read More Punto primo: un morto (stadio uno della trasformazione) inizia a decomporsi appena il cuore smette di battere ma per vederne gli effetti (mascella cadente, pelle in decomposizione, occhio pendulo e così via) bisogna aspettare l’inizio della putrefazione (stadio due) che avviene grazie ai batteri presenti nel corpo stesso, anche prima della morte – fa schifo, lo so, ma è così. Un corpo sotto terra si trasforma in scheletro in 10-12 anni, ma se conservato all’aria aperta (cosa più verosimile nel caso degli zombi) il processo si velocizza. In pratica la carne si stacca completamente nel giro di appena 12-18 mesi, in base a umidità, temperatura e condizioni atmosferiche. L’umidità potrebbe in qualche modo rallentare il processo, quindi, se dovesse piovere, potrebbero esistere più a lungo. Detto questo, se proprio dovessimo trovarci di fronte a un’invasione di zombi, dovremmo sperare di essere almeno tra giugno e settembre. Punto secondo: quando uno zombie morde un essere vivente sano o lo contagia e se ne nutre al tempo stesso. Gli organi dell’apparato digerente, qualora fossero ancora funzionanti, dovrebbero poter trasformare la carne umana e il sangue in nutrimento. Ma poiché la putrefazione che ha colpito l’esterno del corpo verosimilmente ha lavorato con lo stesso impegno anche per gli organi interni, posso supporre, senza correre il rischio di essere smentita, che la nutrizione è solo apparente e che quindi non rifocilla alcunché. Dunque, non allunga neanche di un secondo la vita dello zombie in questione. Punto terzo: gli zombi camminano (corrono solo in World War Z e non si capisce neanche per quale strano motivo, a parte la spiccata fantasia del regista) finché hanno arti funzionanti, quindi muscoli attaccati alle ossa. Assodato che un corpo immobile si trasforma in scheletro in 12-18 mesi, un corpo in movimento  – che sbatte, cade, striscia e viene sottoposto a una serie infinita di traumi – inevitabilmente dovrebbe consumarsi in tempi più rapidi. E qua potrei azzardare l’ipotesi che, nel giro di tre mesi al massimo, uno zombie non dovrebbe più essere in grado di muovere un singolo muscolo, fosse anche solo quello delle palpebre. Lo so che in questo modo ho fatto crollare quasi tutti i miti su cui si fonda la letteratura contemporanea in materia di zombi, ma se abbiamo accettato che Babbo Natale non esiste, potremo superare anche questo. È pur vero che per quanto ne sa la scienza, potrebbero tranquillamente usare la fotosintesi clorofilliana o l’energia solare, trasformandosi così nella prima specie totalmente ecosostenibile e resistente anche al surriscaldamento, ma non credo affatto in una simile mutazione genetica (a meno che non ci si metta di mezzo Steven Spielberg, perché in quel caso tutto sarebbe possibile). Detto questo, se mai doveste trovarvi di fronte a uno zombie e non vi andasse di verificare la mia teoria, prendete il primo oggetto contundente che avete a portata di mano e fate quello che dovete fare!   Scopri i libri di Alessia Cannizzaro su Amazon.it

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Film storici da non perdere se ami il romanticismo (parte due)

Di Cristina Ferri Il cinema ha sempre avuto il potere di trasportarci in epoche passate, immergendoci in storie di amore, passione e avventura. Tra i generi cinematografici più affascinanti c’è quello dei film storici, che ci permette di esplorare periodi ricchi di fascino e romanticismo. Se sei un appassionato di romanticismo e desideri vivere grandi storie d’amore attraverso lo schermo, ecco una lista di film storici che non puoi assolutamente perdere. La duchessa Nel film troviamo la diciassettenne Georgiana Spencer che viene data in sposa a William di Devonshire, duca dal carattere freddo ed egocentrico, che mette subito in chiaro di desiderare un erede maschio. L’uomo non nasconde la propria delusione alla nascita di due femmine. Ritrovandosi con un marito arrogante e autoritario, che è l’unico uomo in Inghilterra a non amarla, Georgiana si rifugia nella moda, nel gioco e nella politica; sostiene apertamente Charles Grey, suo amico di infanzia di cui è attratta, e per il suo sapersi muovere in politica diviene un’icona della sua epoca… Il personaggio femminile è intrigante, ben riuscito. Consigliato agli amanti del genere storico. Fonte foto: Di Utente:Roberta L A. – http://www.apple.com/trailers/paramount_vantage/theduchess/, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=2053725 Jane Eyre Il film segue passo passo il romanzo di formazione di Charlotte Brontë. L’orfana Jane Eyre viene accolta in tenera età dalla famiglia dello zio materno. Quest’ultimo, in punto di morte fa promettere alla moglie di occuparsi della bambina come fosse figlia sua. Tuttavia, la donna, che è fredda e rigida, non sopporta la presenza della nipote. Assieme ai suoi figli la maltratta continuamente spingendola alla ribellione. A causa del suo comportamento, Jane viene cacciata e mandata nel rigido collegio di Lowood. Divenuta adulta, Jane viene assunta come istitutrice della piccola Adèle Varens, pupilla del signor Edward Rochester, il ricco proprietario della tenuta di Thornfield Hall… Consigliato a chi crede nelle donne forti, indipendenti, a chi sogna le storie d’amore da favola con un pizzico di gotico e a chi apprezza il romanticismo. “Sapevo che mi avreste fatto del bene. L’ho visto nei vostri occhi, fin dalla prima volta. La loro espressione non mi ha colpito nel profondo di me stesso senza una ragione.” The Young Victoria Il film segue la giovinezza della regina Victoria, da un anno prima che salisse al trono sino alla nascita della sua primogenita. In particolar modo, nel film viene sottolineato il rapporto con il marito, il principe Alberto e la loro appassionante storia d’amore. Curiosità storica: Sono celebri le fughe d’amore di Vittoria e Alberto nelle Highlands. I due, rifugiandosi presso le locande, si firmavano spesso come Lord and Lady Churchill.” “Mia cara Victoria, saranno giorni colmi di tristezza, immagino quanto il Re vi stia a cuore. Mi permettete di offrirvi il mio conforto, sebbene a distanza? Non posso essere lì con voi, allora spero che possiate udire la mia voce nella musica che vi mando. Conoscete il mio amore per Schubert. Questo è ‘Il canto del cigno’ e lo suono tenendo voi nel mio cuore.” Fonte foto: Di screenshot realizzato da RanZag – DVD, Copyrighted, https://it.wikipedia.org/w/index.php?curid=2343031 Bright Star 1818: La trama verte sugli ultimi tre anni di vita del poeta britannico John Keats, considerato uno dei letterati più significativi del Romanticismo. Il film non è la storia di John Keats, ma la storia di come Fanny si innamora di lui e della sua poesia. Fanny Brawne, ragazza indipendente e schietta, appassionata di cucito e ricamo, mostra la propria personalità indossando abiti disegnati e confezionati da lei stessa. Infatti, attraverso il colore dei suoi abiti, sarà in grado di far trapelare i suoi stati d’animo. Film delicato, dedicato ai sognatori. “Vorrei quasi che fossimo farfalle e vivessimo appena tre giorni d’estate, tre giorni così con te li colmerei di tali delizie che cinquant’anni comuni non potrebbero mai contenere…” Piccole donne La storia, tratta dall’omonimo romanzo della Alcott, narra di quattro giovani donne determinate a seguire i propri sogni. Jo si distingue dalle altre per la sua indole; il suo istinto di ribellione e la sua voglia di indipendenza fanno di lei un’eroina moderna. La giovane desidera affermarsi come scrittrice, tuttavia, per raggiungere il proprio scopo, deve scrivere ciò che le che la gente vuole leggere… Il rapporto tra sorelle, la figura femminile nella società, sogni e delusioni, amicizia e famiglia sono le tematiche affrontante. “Le donne hanno una mente, hanno un’anima non soltanto un cuore! Hanno ambizioni, hanno talenti e non soltanto la bellezza! Sono così stanca di sentir dire che l’amore è l’unica cosa per cui è fatta una donna, sono così stanca di questo!” Libri di Cristina Ferri VAI AL LIBRO LEGGI ANCHE società 08.01.23 Il ladro di libri inediti Filippo Bernardini arrestato a New York Lei, mia madre Rischia vent’anni di carcere il trentenne Filippo Bernardini, un italiano arrestato ieri a New York per il furto telematico di centinaia di Read More Cinema Film storici da non perdere se ami il romanticismo (parte uno) 09.02.24 società Premio Strega, ecco i primi 10 candidati (7 uomini e 3 donne) 09.02.24 scrittura creativa L’ansia di pubblicare un libro a tutti i costi: una riflessione 09.02.24 libri Perché il romantasy piace tanto? 08.02.24 scrittura creativa Cafè, bar, pub: conoscete la differenza? 07.02.24 ricette Ricetta del caffè pan di stelle 06.02.24 scrittura creativa Quali sono i trope che si possono trovare in un romance? (parte due) 05.02.24 Music Perché Sanremo è Sanremo! I pronostici delle vintage girls 04.02.24

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