Marzo 2024

Sopravvivere all’adolescenza: consigli per genitori di teenager

  L’adolescenza è un periodo di profondi cambiamenti fisici, emotivi e sociali. I genitori spesso si trovano a navigare in acque agitate durante questo periodo, cercando di comprendere e supportare i loro teenager in modo efficace. In questo articolo, esploreremo alcuni consigli preziosi per i genitori che vogliono affrontare con successo le sfide dell’adolescenza, mantenendo un rapporto sano e costruttivo con i loro figli.   Comunicazione aperta e ascolto attivo: La chiave per gestire l’adolescenza è una comunicazione aperta e sincera. Creare uno spazio sicuro in cui i teenager si sentano liberi di esprimere i propri pensieri, emozioni e preoccupazioni è fondamentale. Gli adulti devono essere pronti ad ascoltare attivamente, evitando giudizi e critiche immediate. Chiedere loro delle loro esperienze, opinioni e desideri può contribuire a rafforzare il legame e a mantenere la fiducia reciproca.   Imparare a gestire i conflitti: Gli adolescenti possono sperimentare un aumento della ribellione e della sfida autoritaria. È importante che i genitori apprendano come gestire i conflitti in modo costruttivo, evitando reazioni impulsive e punizioni severe. La comprensione delle ragioni dietro il comportamento del teenager può aiutare i genitori a rispondere in modo più efficace, cercando soluzioni che coinvolgano entrambe le parti.   Stabilire limiti e regole chiare: Nonostante la necessità di flessibilità, è essenziale stabilire limiti e regole chiare per garantire una struttura e una guida ai teenager. Questi limiti dovrebbero essere discussi apertamente, coinvolgendo i ragazzi nel processo decisionale. Imporre regole senza spiegazioni può portare a resistenza e tensioni. Quando i ragazzi capiscono il motivo dietro le regole, sono più propensi a rispettarle.   Favorire l’indipendenza responsabile: L’adolescenza è il momento in cui i ragazzi iniziano a cercare maggiore indipendenza. I genitori devono incoraggiare questa crescita, permettendo ai loro teenager di assumersi responsabilità e di prendere decisioni, pur mantenendo un coinvolgimento attivo. Dare opportunità di sviluppare competenze di vita essenziali, come la gestione del tempo, la pianificazione e la risoluzione dei problemi, può preparare i teenager per l’età adulta.   Essere modelli positivi: I genitori svolgono un ruolo cruciale come modelli per i loro teenager. Dimostrare comportamenti positivi, rispetto per gli altri e gestione sana dello stress può ispirare i ragazzi a seguire un percorso simile. Essere consapevoli delle proprie azioni e delle parole utilizzate è fondamentale per trasmettere valori positivi e costruire una base solida per la relazione genitore-adolescente.   Sopravvivere all’adolescenza richiede pazienza, comprensione e adattabilità da parte dei genitori. Creare un ambiente aperto, instaurare una comunicazione efficace e incoraggiare l’indipendenza responsabile sono chiavi per navigare con successo attraverso questo periodo di transizione. Con il giusto approccio, i genitori possono contribuire a formare adulti responsabili, consapevoli e fiduciosi nel loro percorso di crescita.           Vai al libro

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Masterclass (S)conosciuti di Viagrande Studios: il secondo racconto vincitore

Benvenuti nel vibrante mondo della creatività letteraria di Viagrande Studios – Scuola di scrittura e storytelling, dove l’immaginazione prende forma attraverso le parole. In questa eccitante collaborazione con noi di Land Editore, siamo lieti di presentarvi il secondo dei due racconti selezionati come i migliori dalla caporedattrice Elisa Serra, che in occasione della masterclass (S)conosciuti ha avuto modo di premiare con la pubblicazione su Land Magazine Online le due penne che l’hanno colpita di più. Ecco quindi il primo racconto, dal titolo Lady Lilith di Alessandra Pandolfini Ho sempre amato le ruote, perché si rovesciano.  Volevo rovesciare tutto, i concetti, i piani, le domande con le risposte. Ero stanca di essere considerata frutto di un errore. Anzi, credo fossi stanca che l’errore fosse considerato qualcosa da scansare, da cui stare lontani.    Il dolore, l’oscuro, sono per voi ghiande scivolose, massi di creta in mezzo alle gengive, tra le fessure dei denti, da rimuovere con stuzzicadenti. Bacchettoni, giudici per eccellenza.  La vita, dico, pensate che foste prevista?  Stavamo tutti in pace con quel bel buio, anche quello è stato un gesto folle, ribelle. Quindi, l’errore di per sé è innovativo.   La conoscenza poi, altro argomento che vi crea confusione. Ritratta da tutti come la dea dell’ordine, delle regole, quando essa si muove soltanto grazie alle onde, all’inferno, all’ubriachezza. Mi è stata fatta pesare, volevo solo evitare che Adamo continuasse a vivere ad occhi chiusi. Io preferii l’inconsapevolezza di Cerbero e Caronte alla sua.  Io ero innocentemente sapiente.  Lui, invece, preferì la furba innocenza di Eva.    Comunque queste cose dovreste saperle già. Se avete, come si suol dire, una cultura base.    Chi sono? Io sono il dionisiaco, lo pseudo male, il piacere. Sono anche il ritmo, il sangue, le percussioni.  Lilith, con una L presuntuosa e un th che va dritto al punto.  La mia reputazione stessa è un errore. Quindi, ho pensato che scendere in mezzo a voi umani fosse la soluzione a tutta la mia ontologia.  Ma non avevo capito niente. «Chiedo la cortesia di rivalutare la mia presenza negli Inferi.»  «Mi pare ne avessimo già parlato, con gli angeli hai chiuso!»   «In verità io avevo intenzione di andare, varcare la soglia sotterranea.»  «Se non sei stata accettata qua, dubito che avrai vita facile là.»   La vidi come l’ennesimo giudizio sbagliato nei miei confronti.  Avrei dovuto ascoltarlo.  Mi invitò anche a un seminario sulle regole fondamentali per vivere sulla Terra, ma ovviamente mi sembrò una perdita di tempo. Un workshop intensivo, così lo chiamò.    E a quel punto iniziò la mia preparazione allo stato denso della terza dimensione. Mi diedero gambe toniche e un corpo asciutto. Dovetti rinunciare ai miei capelli, lunghi quanto il mio sapere.   Finii all’interno di un corpo nel bel mezzo di un atto sessuale, un orgasmo puerile. La giovane donna era cardiopatica e morì nel momento più intenso. Mi sembrava una buona entrata in scena.  Uscita di casa faceva freschetto, ma ancora non avevo imparato a camminare da bipede, ero troppo fedele al mio archetipo da serpente. Vidi uomini in divisa diventare paonazzi e arrivarmi addosso, ottimo inizio.   «L’abbiamo trovata nuda per strada, camminava carponi.» «Portatela dentro, sarà una svitata!»   Vidi il grigio di quello stato denso colpirmi il viso, gli occhi, le natiche.  Ero appena giunta ed ero di nuovo un errore.  Quando mi chiesero che stessi facendo avevo ancora difficoltà a parlare. Non avevo dimestichezza col linguaggio umano, abituata com’ero alla telepatia.   Nella stanza dove mi fecero aspettare per ore c’era uno specchio caduto.   IL MAGAZINE admin Marzo 12, 2024 Norwegian Wood di Haruki Murakami, la recensione di Land Magazine “Norwegian Wood” di Haruki Murakami è un romanzo che esplora il complesso labirinto delle emozioni umane attraverso la prosa distintiva di un autore giapponese ormai divenuto leggenda. Ambientato negli anni Read More admin Marzo 11, 2024 Oscar 2024: i momenti più iconici secondo Land Magazine A cura di Il trionfo di Opperheimer era abbastanza annunciato e scontato. Ben 7 statuette su 13 nomination.  Vanno al film di Nolan, tra gli altri, i premi come miglior Read More admin Marzo 11, 2024 Scuole di scrittura creativa: la salvezza dell’esordiente o il male assoluto? 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È un errore facile da commettere, ma con un po’ Read More admin Marzo 8, 2024 Giornata internazionale della donna: 10 libri da leggere La Festa della Donna, celebrata l’8 marzo, è una giornata dedicata al riconoscimento e al sostegno dei diritti delle donne in tutto il mondo, per celebrare i successi delle donne Read More admin Marzo 8, 2024 Virginia Woolf scrittrice, saggista, attivista britannica Di Cristina Ferri Libri di Cristina Ferri Fai clic qui Ripercorriamo insieme la vita di una scrittrice che non ha mai avuto paura di esprimere le proprie idee.Nell’introduzione de La Read More Oriana Turus Marzo 8, 2024 GIORNATA INTERNAZIONALE DEI DIRITTI DELLA DONNA A CURA DI Per tutti l’8 marzo è la Festa della donna, giornata in cui si è soliti regalare la mimosa, simbolo e protagonista indiscussa della stessa. Ma è

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Norwegian Wood di Haruki Murakami, la recensione di Land Magazine

“Norwegian Wood” di Haruki Murakami è un romanzo che esplora il complesso labirinto delle emozioni umane attraverso la prosa distintiva di un autore giapponese ormai divenuto leggenda. Ambientato negli anni ’60 in Giappone, il libro segue la vita del protagonista, Toru Okada, mentre affronta le sfide della giovinezza, l’amore e la perdita.   Una delle caratteristiche più sorprendenti di questo romanzo è la capacità di Murakami di immergere il lettore in un mondo sospeso tra la realtà e il sogno: la sua scrittura è poetica e magnetica, in grado di catturare l’essenza delle emozioni umane con una delicatezza straordinaria. La trama si sviluppa per gradi, con una combinazione di narrazione introspettiva e dialoghi vividi che contribuiscono a creare un’atmosfera unica.   Il tema centrale del libro è l’amore, e Murakami lo esplora attraverso una lente matura e riflessiva difficile da trovare in scrittori della sua generazione. Le relazioni complesse tra i personaggi principali sono dipinte con tante sfumature diverse, e il modo in cui affrontano le sfide della vita offre uno sguardo toccante sulla natura umana. Il titolo stesso, “Norwegian Wood”, richiama una canzone dei Beatles, memore di un elemento simbolico che accompagna il lettore lungo il viaggio emotivo dei personaggi.       Vai al libro

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Oscar 2024: i momenti più iconici secondo Land Magazine

A cura di Il trionfo di Opperheimer era abbastanza annunciato e scontato. Ben 7 statuette su 13 nomination.  Vanno al film di Nolan, tra gli altri, i premi come miglior film, miglior regia (appunto, Christopher Nolan), miglior attore protagonista (Cillian Murphy ) e miglior attore non protagonista (Robert Downey JR).  Importanti le parole scelte da Murphy nel discorso di accettazione del premio: “Abbiamo fatto un film sull’uomo che ha creato la bomba atomica (…) vogliamo dedicare il premio a chi porta la pace”. Il premio come miglior attrice protagonista è andato a Emma Stone per Povere Creature (ndr. il suo secondo Oscar, dopo quello ricevuto per La La Land nel 2017), mentre la miglior attrice non protagonista è Da’Vine Joy Randolph (in The Holdovers). Miglior film straniero è La zona di interesse (peccato per il regista italiano Matteo Garrone, che gareggiava con Io Capitano). Il regista inglese, di origini ebraiche, ha parlato dell’occupazione, degli attacchi di Gaza, chiedendo la pace, visibilmente emozionato (durante lo svolgimento degli Oscar, circa un migliaio di manifestanti si sono radunati vicino al teatro e diversi artisti hanno indosssato delle spillette rosse sul red carpet). Miglior documentario 20 giorni a Mariupol. Anche in questo discorso di accettazione del premio si è parlato ovviamente di guerra e pace. “Questo è il primo Oscar della storia ucraina. E ne sono onorato. Ma probabilmente sarò il primo regista su questo palco a dire: vorrei non aver mai fatto questo film. Vorrei poter scambiare questo premio per la possibilità che la Russia non avesse mai invaso il nostro paese” ha detto il regista, tra gli applausi del pubblico. Discorso politico anche quello di  Jimmy Kimmel, che nel suo monologo di 13 minuti in apertura (ha iniziato scherzando con una scena tratta dal film Barbie e ne ha osannato la regista, ricordando che purtroppo però la stessa non è stata nominata come miglior regista!),  dopo aver introdotto tutti i grandi artisti presenti in sala, ha parlato anche dello sciopero che ha portato anche a maggiori regole per l’uso dell’intelligenza artificiale. Ma cos’altro ricorderemo di questi Oscar oltre ai premi? Sicuramente alcune performance maschili: – Ryan Gosling che ha cantato I’m just Ken (da Barbie), circondato da luci rosa, con occhiali da sole, in smoking rosa coperto di brillantini, guanti rosa, accompagnato da uno stuolo di ballerini e di altri Ken del film. Ottima performance dal vivo e divertente trovare alla chitarra Slash, che lo ha affiancato sul palco. – John Cena che ha presentato le nomination per i migliori costumi praticamente nudo, coperto solo dalla busta con i nomi dei candidati, dopo un spassoso scambio di battute con Kimmel (momento assurdo, lo ammetto). – Andrea e Matteo Bocelli che hanno cantato una splendida versione di “Con te partirò / Time to say goodbye”, inaugurando su uno dei palchi più prestigiosi del mondo i festeggiamenti per i 30 anni di carriera. Bocelli era già stati agli Oscar nel 1999 accompagnato da Celine Dion con la quale si era esibito sulle note di The prayer, ma sicuramente la performance con il figlio Matteo, inserita nella sezione In memoriam (dedicata agli artisti morti nell’anno) è stata altrettanto emozionante.   Una performance femminile, semplice e toccante invece quella di Billie Eilish, che ha cantato What was I made for? tratta dal film Barbie, accompagnata al pianoforte dal fratello. A soli 22 anni è l’artista più giovane ad aver vinto due Oscar! Ah, ve la ricordate Vanessa Hudgens, la Gabriella Montez di High School Musical? Sul red carpet ha sfoggiato un bel pancione, annunciando la gravidanza.       LEGGI ANCHE firstletter 22.04.23 Il primo progetto First Letter sta per vedere la luce: presentazione di Silvia Dal Cin e Matteo Della Libera Grandi novità in casa First Letter Editrice: il progetto è ufficialmente avviato, e al Salone del libro di Torino di quest’anno verrà presentato il primo Read More firstletter La disavventura di Nicoletta Costa e della raccomandata indirizzata al suo Giulio Coniglio 29.02.24 firstletter Perché mio figlio non gioca da solo? 15.02.24 firstletter Questo non lo puoi (più) leggere. Il caso Dahl e la censura nei libri per bambini 15.02.24 firstletter Octopus’s Garden di Beatles e Ben Cart: la recensione di Land Magazine 28.01.24 firstletter L’istinto materno esiste? 21.01.24 firstletter Scegliere il liceo giusto per i propri figli: consigli utili 18.01.24 firstletter Cosa fare se tuo figlio non crede più a Babbo Natale? 06.01.24 firstletter Intervista a Burabacio: la gentilezza è uno stile di vita 31.12.23

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Scuole di scrittura creativa: la salvezza dell’esordiente o il male assoluto?

A cura di Partiamo da una domanda: scrivere è un lavoro? Se rispondi di sì, allora converrai che come tutti i lavori necessita di formazione specifica. Se rispondi di no, allora fai parte di quei “romantici” che vedono i libri come frutto dell’ispirazione estemporanea di un autore, che credono nella scrittura di getto, nel talento e basta. Ahimè, purtroppo, non bastano ispirazione e talento. Non è nemmeno detto però che sia OBBLIGATORIO frequentare corsi di scrittura di creativa (spendendo centinaia o migliaia di euro). Non è detto neppure che, pur avendo frequentato il miglior corso di scrittura disponibile, tu raggiunga lo scopo, che può essere ad esempio pubblicare il tuo libro con la casa editrice dei tuoi sogni. C’è anche chi demonizza le scuole di scrittura, trovandole solo un modo per “spillare soldi” alla gente, riempiendo ore ed ore di contenuti in aula o online ripetendo sempre gli stessi concetti o facendo chiacchiere inutili. Allora mi sono chiesta: cosa ne pensano scrittori e aspiranti scrittori? Alcuni hanno accettato di essere intervistati, ed ecco in sunto le loro opinioni.   Emanuela Marra, autrice di “Un sogno nel vigneto”, non ha frequentato delle vere e proprie scuole di scrittura, ma ha partecipato a diversi corsi sia online che in presenza, di scrittura creativa, di editing e correzione bozze, per migliorare la sua scrittura. Trova che sia importante comprendere come si struttura un libro, quali errori cercare di non commettere sia nella trama che grammaticalmente. “La mia opinione personale è che, se si vuole scrivere, iniziare ad avere delle conoscenze di come funziona un libro e di come si deve strutturare, è importante. Quindi sì, uno scrittore deve istruirsi e continuare a farlo nel tempo, perché la scrittura cambia“.   Un’altra autrice, che invece vuole rimanere anonima, mi racconta di aver seguito diversi corsi di scrittura. “Volevo migliorare nella scrittura, scoprire le diverse visioni della scrittura che hanno queste persone per costruire un mio stile. E anche perchè lavoro come editor e voglio sviluppare una mia idea personale di buona scrittura.” Alla domanda se la scuola servisse, risponde che è necessaria sì, ma non indispensabile. “Come per ogni attività, a fare da sè ci vuole molta più fatica e molto più tempo. Dato che anche il tempo è denaro penso sia meglio fare qualche investimento. Se non in corsi almeno in manuali.”  Attività suggerita è quella dei line editing, perchè ti permette di vedere in maniera puntuale dove c’è un problema e ti spiega perché e come risolverlo. Ci sono molti line editing anche su YouTube, perciò accessibili gratuitamente anche per chi non frequenta i corsi. Può essere in effetti un modo per imparare, se non si vuole o non si può investire troppo. In generale l’autrice invita a studiare sempre. Il web è pieno di contenuti, anche gratuiti e di risorse di ogni genere per chi vuole imparare. E di confrontarsi con buoni amici (sinceri).   Mattia Cagalli, scrittore di storie ucroniche e di fantascienza e di sceneggiature cinematografiche, mi racconta di aver frequentato un corso di scrittura creativa e successivamente un corso di scrittura teatrale del teatro nuovo di Verona, per trovare spunti e tecniche per acquisire una metodologia di scrittura utile soprattutto nei momenti di “pagina bianca” (ndr. ah, il blocco dello scrittore! la croce di tantissimi!). “Per un aspirante scrittore la trovo un’esperienza interessante, soprattutto come metodo di confronto con altri autori. Credo però che l’importante non sia prendere gli insegnamenti come dogmi.” Consiglia i corsi come mera esperienza, non necessariamente per “imparare” davvero a scrivere; per lui, la cosa più importante per uno scrittore è scrivere, scrivere e scrivere.   Concludo riportando la mia personale esperienza. Ho frequentato corsi gratuiti online e spulcio in continuazione YouTube per trovare contenuti gratuiti ma di spessore. Tutto va ascoltato, perché le nozioni sono effettivamente importanti. Sullo stile e sul metodo, come diceva anche Mattia, ognuno deve trovare il suo e non si può seguire quello degli altri come dogma. Utilissimi per me è stata la lettura di diversi manuali, tra i quali quelli davvero importanti sono quelli specifici per la scrittura dei generi che mi appassionano.   E voi, cosa ne pensate dei corsi di scrittura? 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